Trump, Musk e Netanyahu: i media italiani cadono in un fake IA

La mattina del 4 febbraio 2025, numerose testate italiane come Ansa, RaiNews, La Stampa, la Repubblica e Fanpage hanno pubblicato una foto che ritrae il premier israeliano Benjamin Netanyahu insieme al presidente statunitense Donald Trump e al suo braccio destro Elon Musk. L’immagine è stata successivamente ripresa anche dal TG1, TG2 e TG3, rafforzando l’idea che fosse una testimonianza visiva dell’incontro tra Netanyahu e Trump alla Casa Bianca per discutere della guerra tra Israele e Palestina e delle relazioni bilaterali tra i due paesi. Tuttavia, emerge un problema cruciale: la foto non è autentica ma frutto dell’intelligenza artificiale. I media italiani l’hanno diffusa come se fosse reale, senza verificare la sua origine. La creazione dell’immagine è da attribuire a un profilo su X chiamato “George Orwell” (@OrwellTruth1984), che ha condiviso l’elaborazione digitale il 3 febbraio 2025 accompagnata da un breve testo in ebraico. Fin da subito, l’utente ha chiarito che si trattava di un’immagine generata con IA, ma nonostante ciò, ha iniziato a circolare senza il necessario contesto. Un dettaglio importante è che l’immagine originale riportava il nome utente di @OrwellTruth1984, segnalando la sua provenienza. Tuttavia, una volta diffusa, questa informazione è stata rimossa, alimentando la percezione che fosse una foto reale. Resosi conto della situazione, l’autore ha pubblicato un secondo post per ribadire che si trattava di un’elaborazione creata con software di intelligenza artificiale. Nonostante questa smentita, molti media hanno continuato a trattare l’immagine come una prova concreta dell’incontro.
Media al Pentagono: Trump introduce la rotazione annuale. Rimosse quattro testate

L’amministrazione del Presidente Donald Trump ha introdotto un nuovo sistema di rotazione annuale per i media accreditati presso il Pentagono, rimuovendo quattro testate giornalistiche di rilievo per fare spazio ad altre. Questa decisione, annunciata attraverso un promemoria ufficiale, riguarda il New York Times, NBC News, National Public Radio (NPR) e Politico, che dovranno lasciare i loro uffici entro il 14 febbraio. Al loro posto, verranno assegnati spazi a New York Post, One America News Network, Breitbart News Network e HuffPost News. Il cambiamento è motivato dall’intento di garantire l’accesso a nuove realtà editoriali, permettendo una maggiore diversificazione nella copertura giornalistica delle attività del Dipartimento della Difesa. Secondo il regolamento stabilito, ogni anno una testata di carta stampata, una televisiva, una radiofonica e una online verrà sostituita da un’altra appartenente alla stessa categoria. Tuttavia, i media esclusi non perderanno l’accreditamento, ma solo il diritto a mantenere un ufficio fisico all’interno del Pentagono. La mossa ha suscitato forti reazioni critiche, in particolare dall’Associazione Stampa del Pentagono, che ha espresso preoccupazione per l’esclusione di testate di grande rilevanza. Il portavoce del Dipartimento della Difesa, John Ullyot, ha chiarito che le testate rimosse resteranno membri effettivi del Corpo Stampa, potendo comunque continuare a coprire le attività militari. Questa iniziativa si inserisce in una più ampia strategia dell’amministrazione Trump di ridefinire il rapporto con i media, privilegiando realtà ritenute più favorevoli alle proprie politiche. La scelta si allinea a precedenti decisioni, come l’apertura dei briefing della Casa Bianca anche a blogger e creator digitali, ampliando la platea di coloro che possono raccontare le dinamiche del potere.
SFChronicle lancia California Weather Wonks, un canale meteo interattivo e gratuito

Dal 2022, SFChronicle ha rivoluzionato il modo in cui affronta il meteo con un team di Weather Science dedicato a raccontare fenomeni estremi come tornado, tempeste di fuoco e piogge torrenziali. Questa squadra di esperti non solo fornisce aggiornamenti tempestivi, ma aiuta anche i cittadini a comprendere meglio le dinamiche atmosferiche attraverso analisi dettagliate e previsioni mirate. Ora, per rendere l’informazione ancora più accessibile, il Chronicle lancia un canale di testo chiamato California Weather Wonks, disponibile dal 24 gennaio. Il servizio, completamente gratuito, permetterà agli utenti di ricevere due volte a settimana approfondimenti, previsioni e curiosità direttamente da Anthony Edwards e Hannah Hagemann, meteorologi della redazione. L’iniziativa nasce dal desiderio di instaurare un contatto più diretto con il pubblico. I lettori potranno non solo ricevere aggiornamenti, ma anche interagire, inviando domande, foto e video relativi al meteo. La piattaforma offre la possibilità di chiedere chiarimenti su fenomeni atmosferici inaspettati, condividere immagini di formazioni nuvolose particolari o discutere dei microclimi della Bay Area. Secondo Jess Shaw, direttore del pubblico del Chronicle, questa iniziativa consentirà di vivere il meteo in modo più coinvolgente, offrendo agli utenti l’opportunità di ascoltare direttamente le analisi degli esperti e comprendere meglio i modelli atmosferici in evoluzione. Il canale consentirà di rispondere ai messaggi in modo personalizzato, promuovendo un dialogo continuo e dinamico.
APNews.com chiude il 2024 con 2,6 miliardi di visite

L’agenzia di stampa Associated Press (AP) ha registrato un successo senza precedenti nel 2024, raggiungendo un pubblico record grazie a una strategia di rilancio digitale avviata l’anno precedente. Il sito web APNews.com ha totalizzato 2,6 miliardi di visualizzazioni di pagina nel 2024, con un aumento del 39% rispetto al 2023, e ha contribuito a una crescita dei ricavi pubblicitari diretti ai consumatori di oltre il 20%. Questo risultato rappresenta una svolta per l’AP, che ha da tempo avviato un’iniziativa di diversificazione dei ricavi, riducendo la dipendenza dal tradizionale modello di concessione di licenze, che rappresentava l’82% dei ricavi nel 2023. Nel giugno 2023, l’AP ha rilanciato il sito APNews.com, migliorando la presenza del marchio e l’attrattiva pubblicitaria. La vicepresidente esecutiva Julie Pace ha sottolineato come il pubblico risponda positivamente al giornalismo imparziale e basato sui fatti, con contenuti multiformato che includono testo, foto, video, grafica, live streaming e contenuti interattivi. Questa trasformazione digitale non solo ha aumentato il coinvolgimento del pubblico, ma ha anche sperimentato contenuti utili per i clienti B2B. I video sono stati un punto focale del successo, con le visualizzazioni su YouTube che hanno raggiunto i 590 milioni (+94% rispetto all’anno precedente) e un tempo di visualizzazione aumentato del 255%, con oltre 22 milioni di ore guardate. Le visualizzazioni in live streaming, in particolare, sono cresciute del 430%. Tra i contenuti più seguiti si contano le elezioni statunitensi, le Olimpiadi di Parigi e i grandi eventi di cronaca internazionale. Il mese di novembre ha segnato un picco record per APNews.com, con 382 milioni di visualizzazioni di pagina, grazie a eventi come le elezioni USA. Il blog live delle elezioni è stato il contenuto più seguito, contribuendo al successo di giornate record, come il 5 e 6 novembre, con rispettivamente 87 e 92 milioni di visualizzazioni di pagina. L’AP ha investito anche nel marketing e nella SEO, rendendo “AP” e “elezioni AP” parole chiave di tendenza durante le elezioni. Parallelamente, l’agenzia ha intensificato gli sforzi per evidenziare la propria natura apartitica e indipendente, attirando donazioni dei lettori che hanno superato gli obiettivi di fine anno. Messaggi come “Le amministrazioni cambiano, la nostra missione resta” hanno rafforzato la percezione dell’AP come fonte affidabile e imparziale. Con 179 anni di storia, l’AP continua a essere un punto di riferimento per il giornalismo globale. Julie Pace ha ribadito che la missione dell’agenzia è informare in modo accurato e basato sui fatti, evitando posizioni di parte. Questo approccio ha permesso all’AP di guadagnare la fiducia di un pubblico sempre più vasto e diversificato, garantendo una presenza solida nel panorama giornalistico digitale. (In foto, Julie Pace, vicepresidente senior e direttore esecutivo dell’AP)
Murdoch paga 1 miliardo e si scusa con il principe Harry

Il 22 gennaio 2025, il principe Harry ha ottenuto una “vittoria monumentale” contro News Group Newspapers (NGN) di Rupert Murdoch, che include l’editore di The Sun. La causa, che riguarda le pratiche illecite dei tabloid britannici, è stata risolta con delle scuse pubbliche e un risarcimento sostanziale per l’intrusione nella sua vita privata, tra il 1996 e il 2011. News Group Newspapers (NGN) ha offerto scuse complete e inequivocabili al principe Harry per gravi intrusioni nella sua vita privata, tra cui intercettazioni telefoniche, sorveglianza e uso improprio di informazioni personali da parte dei giornalisti di The Sun e News of the World tra il 1996 e il 2011. NGN ha ammesso il danno arrecato anche alla sua famiglia, inclusa la defunta madre Diana, accettando di risarcire Harry con un’importante somma. Si è scusata anche con Lord Tom Watson per intrusioni simili durante il suo mandato al governo tra il 2009 e il 2011, riconoscendo l’impatto negativo sulle sue relazioni familiari e risarcendolo con danni significativi. News Group Newspapers ha risolto oltre 1.300 reclami, spendendo più di 1 miliardo di sterline in risarcimenti e spese legali, dichiarando che l’accordo con il principe Harry “traccia una linea sul passato” e pone fine a un decennio di contenziosi. Tuttavia, l’avvocato di Harry, David Sherborne, ha accusato la società di “spergiuri e insabbiamenti”, sostenendo che ha cancellato milioni di e-mail per ostacolare la giustizia. News Group ha negato queste accuse, ma ha ammesso gli illeciti commessi da investigatori privati assunti da The Sun, non riconoscendo tuttavia l’hacking da parte dei propri giornalisti. Il caso contro The Daily Mail, previsto per l’anno prossimo, solleva interrogativi su come evolverà la battaglia legale di Harry contro i media.
CNN rinnova i team Casa Bianca e Capitol Hill

La CNN ha presentato i nuovi incarichi per i suoi team di Casa Bianca e Capitol Hill, in vista della seconda amministrazione del presidente Donald J. Trump e del 119° Congresso. Il rinnovamento della squadra garantisce una copertura approfondita e autorevole della politica americana su tutte le piattaforme dell’emittente. Kaitlan Collins, conduttrice e capo corrispondente della Casa Bianca, guiderà il programma “The Source with Kaitlan Collins” alle 21:00 ET, continuando a seguire da vicino il Presidente e la sua amministrazione. Collins viaggerà anche con Trump per eventi nazionali e internazionali, combinando la conduzione televisiva con reportage sul campo. Nel team della Casa Bianca, Kristen Holmes è stata nominata corrispondente senior. Forte di un’esperienza pluriennale, Holmes porterà il suo bagaglio di conoscenze sulla campagna Trump e sul primo mandato del presidente. Al suo fianco, Alayna Treene, che ha seguito la campagna 2024 di Trump e i momenti chiave del primo mandato per Axios, contribuirà con approfondimenti esclusivi. Jeff Zeleny, corrispondente capo per gli affari nazionali, continuerà a esplorare l’impatto delle politiche di Trump, mentre Kevin Liptak, reporter senior, seguirà la Casa Bianca con il suo stile dettagliato, arricchito da anni di viaggi con presidenti americani in tutto il mondo. Betsy Klein, produttrice senior, integrerà il team con la sua competenza su politica interna ed estera, nonché sulle campagne presidenziali. Sul fronte di Capitol Hill, Manu Raju, conduttore e corrispondente capo del Congresso, guiderà il team esperto della CNN con il suo talento nel fornire scoop e notizie in tempo reale. Lauren Fox, Annie Grayer e Sarah Ferris continueranno a coprire le dinamiche legislative e politiche del Congresso. Tra i temi principali che i team affronteranno, spiccano l’economia americana, sotto la supervisione di Phil Mattingly, e l’immigrazione, affidata a Priscilla Alvarez, che riporterà le ultime notizie direttamente dal confine USA-Messico.
Il Washington Post cambia missione: da guardiano della democrazia a narratore per tutta l’America

Il Washington Post, storica testata americana, ha avviato un cambiamento strategico che ne ridefinisce l’identità. Dalla proclamazione del 2017, “Democracy Dies in Darkness” (La democrazia muore nell’oscurità), il giornale si era imposto come un punto di riferimento per il giornalismo investigativo e la denuncia degli abusi di potere. Ora, con la dichiarazione interna “Riveting Storytelling for All of America” (Narrazione avvincente per tutta l’America), si propone di parlare a un pubblico più ampio, inclusivo e diversificato. Questa nuova direzione non sostituisce lo slogan originale, che rimane un simbolo pubblico, ma traccia una rotta per il futuro del giornale. La strategia è stata annunciata da Suzi Watford, responsabile della strategia aziendale, che ha sottolineato la necessità di combinare uno spirito investigativo con fonti credibili e di raccontare storie di grande impatto in formati che rispondano alle esigenze moderne. L’ambizione di Bezos: un giornale per tutta la nazione Dietro questa trasformazione c’è l’influenza di Jeff Bezos, proprietario del Washington Post dal 2013. Bezos ha più volte espresso il desiderio di ampliare la platea dei lettori, raggiungendo i colletti blu delle zone rurali, tradizionalmente più conservatrici. L’obiettivo è rendere il Post una piattaforma capace di parlare a tutto il Paese, superando le divisioni ideologiche. Tra i piani per raggiungere questo traguardo, vi sono: espansione dei contenuti di opinione, accogliendo punti di vista più vari e diversificati. distinzione più netta tra informazione e opinione, per garantire maggiore trasparenza. uso di intelligenza artificiale per personalizzare i contenuti e migliorare l’esperienza utente. Obiettivo ambizioso: 200 milioni di utenti La visione di Bezos è ambiziosa. L’obiettivo dichiarato è raggiungere 200 milioni di utenti paganti, un traguardo che la dirigenza ha definito un “Big Hairy Audacious Goal” (BHAG), ovvero un obiettivo audace e visionario. Per il momento, però, il Post è ben lontano da questa meta: attualmente conta meno di 3 milioni di abbonati digitali, contro gli 11 milioni del rivale New York Times. Per raggiungere il target, il Post intende esplorare nuove forme di monetizzazione, sfruttando i milioni di lettori che accedono ai contenuti tramite piattaforme come Apple News, social media e podcast. Tuttavia, questi utenti sono difficili da convertire in ricavi, poiché gran parte dei guadagni pubblicitari viene assorbita da intermediari. Una redazione in crisi Nonostante le grandi ambizioni, il clima interno al Washington Post è teso. Dal 2023, il giornale ha registrato perdite significative, pari a 77 milioni di dollari, e affronta una profonda crisi di fiducia tra i dipendenti. La nomina del CEO Will Lewis, criticato per i suoi legami con testate coinvolte in scandali, ha provocato malumori in redazione. Più di 400 dipendenti hanno firmato una lettera indirizzata a Bezos, esprimendo preoccupazione per le decisioni manageriali che, a loro dire, hanno compromesso l’integrità del giornale e spinto molti colleghi di spicco a lasciare. Il ruolo dell’AI e i principi fondatori La presentazione della nuova missione, guidata da Suzi Watford, descrive l’intelligenza artificiale come un elemento centrale per il futuro del Post. L’obiettivo è trasformare il giornale in una piattaforma dinamica, capace di offrire notizie e approfondimenti in modo tempestivo e personalizzato. Nonostante il focus tecnologico, il Post rimane fedele ai principi enunciati nel 1935 da Eugene Meyer, storico proprietario del giornale. Tra questi: dire sempre la verità, servire i lettori e mantenere l’indipendenza dai proprietari.
Los Angeles Times: traffico web aumentato dell’800% durante gli incendi

Gli incendi boschivi che hanno colpito Los Angeles nelle ultime settimane hanno avuto conseguenze devastanti. Almeno 24 persone hanno perso la vita e più di 12.000 case e altre strutture sono andate distrutte, creando danni incalcolabili. La situazione non sembra migliorare, anzi, è destinata a peggiorare. Secondo il National Weather Service, l’arrivo di venti forti nei prossimi giorni renderà ancora più difficile il lavoro dei vigili del fuoco, che sono impegnati a contenere gli incendi di Eaton, Palisades e altre aree colpite. In risposta a questa tragedia, il LA Times ha deciso di rendere gratuita la sua copertura sugli incendi boschivi. Il risultato è stato un aumento esponenziale delle visite al sito web, che ha registrato un picco dell’800% rispetto alla media degli ultimi 30 giorni, con un incremento del 259% negli abbonamenti. “Il Times stima che l’eliminazione del paywall su tutte le storie relative agli incendi boschivi abbia comportato un tasso di conversione degli abbonati inferiore del 45%”. Il LA Times ha avuto il suo “maggior numero di visite di abbonati di sempre” l’8 gennaio, con una ricircolazione – quando i lettori, dopo aver letto un articolo, restano sul sito per leggerne altri – aumentata del 1.500%. Il contenuto video ha avuto una performance straordinaria, con un incremento delle riproduzioni del 1.800% rispetto al mese precedente. Tra gli articoli più letti, ci sono stati quelli sulle evacuazioni in Pacific Palisades e la crisi degli idranti prosciugati durante l’incendio. Oltre alla copertura degli eventi, il giornale ha dovuto affrontare la disinformazione che circolava sui social media, rispondendo prontamente a notizie false e smentendo voci infondate, come quella dell’incendio alla scritta di Hollywood. La redazione stessa ha vissuto il dramma degli incendi in prima persona, con molti colleghi che hanno perso le loro case o che sono stati direttamente colpiti dalla tragedia. Nonostante la tragedia, la missione del LA Times di fornire notizie verificate e accurate continua senza sosta. La copertura di questi incendi, che potrebbero diventare i più costosi della storia degli Stati Uniti, rappresenta un momento cruciale per la città e per il giornale, che si trova a fronteggiare un disastro senza precedenti.
Il New York Times lancia rubriche sulla salute mentale

La sezione Well del New York Times ha introdotto due nuove rubriche che mirano a fornire ai lettori strumenti utili per comprendere e migliorare la salute mentale e il benessere emotivo. Lo riporta Editor&Publisher. L’attenzione è dedicata all’importanza delle relazioni e su come queste possano influenzare la salute psicologica. Il 16 gennaio, la terapeuta Lori Gottlieb, autrice del bestseller “Forse dovresti parlare con qualcuno“, inizierà a scrivere una nuova rubrica di consigli terapeutici dal titolo “Chiedi al terapeuta”. Con cadenza bi-settimanale, Lori offrirà una guida empatica e pratica, rispondendo alle domande dei lettori su esperienze di vita difficili e fornendo loro una prospettiva terapeutica per affrontarle. Oltre alla sua pratica clinica, Lori è anche la co-conduttrice del noto podcast “Dear Therapists” e ha scritto per The Atlantic. È un’esperta ricercata, apparsa in numerosi programmi televisivi come “Today”, “The Daily Show” e “Good Morning America”. Il suo famoso TED Talk del 2019 è stato uno dei più visti dell’anno. Inoltre, il 9 gennaio, Well ha lanciato anche la rubrica “Psych 101”, scritta dalla premiata reporter di salute mentale Christina Caron. Questa rubrica mensile si concentra sul fornire spiegazioni chiare dei termini più utilizzati in ambito psicologico e delle diagnosi psicologiche. Inoltre, offre preziose informazioni fornite da esperti fidati del settore, per aiutare i lettori a comprendere meglio i complessi temi legati alla salute mentale. I lettori interessati possono inviare le loro domande a Lori all’indirizzo askthetherapist@nytimes.com o suggerire temi a Christina a psych101@nytimes.com.
Cecilia Sala è arrivata in Italia

La giornalista italiana Cecilia Sala è tornata in Italia mercoledì 8 gennaio, atterrando alle 16.15 all’aeroporto di Roma Ciampino con un volo proveniente da Teheran, in Iran. La sua liberazione è avvenuta in mattinata, dopo una detenzione durata 20 giorni. Sala era stata arrestata il 19 dicembre nell’albergo dove soggiornava, mentre si trovava in Iran per lavoro con un regolare visto giornalistico. Ad accoglierla al suo arrivo c’erano la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e i suoi familiari: la madre Elisabetta Vernoni, il padre Renato Sala e il compagno Daniele Raineri, anche lui giornalista. (Foto di copertina scattata da Daniele Raineri/Il Post)