Trump Media: il debutto a Wall Street del social “Truth”

Donald Trump

Il magnate Donald Trump si appresta a un nuovo capitolo nel mondo della tecnologia e dei media con l’esordio della sua società, Trump Media & Technology Group, sul mercato azionario di Wall Street martedì prossimo. L’annuncio della quotazione arriva dopo l’approvazione da parte degli investitori di Digital World Acquisition Corp. della fusione con il social media di Trump, noto come ‘Truth’. “Come società quotata perseguiremo la nostra visione per costruire un movimento e riprenderci internet dai censori di Big Tech”, ha affermato l’amministratore delegato di Trump & Technology Group Devin Nunes. La nuova entità sarà quotata al Nasdaq con il simbolo DJT, che sono le iniziali dell’ex presidente. L’operazione, secondo le segnalazioni dell’Ansa, varrà circa 5 miliardi di dollari, di cui 3,5 miliardi finiranno direttamente nelle mani di Trump, con una quota del 60%. Questa cifra è sorprendente per un social media che in poco più di due anni ha accumulato un numero relativamente basso di utenti e poche entrate, oltre ad essere coinvolto in un’indagine per insider trading e aver ricevuto una multa dalla Sec, l’autorità di regolamentazione dei mercati statunitensi. Tuttavia, l’accordo presenta alcuni vincoli per Trump. Il magnate non potrà vendere le sue azioni prima di sei mesi, a meno che gli azionisti non gli concedano l’autorizzazione. Mentre potrebbero essere inclini a farlo, dato il loro supporto a Trump, potrebbero anche preoccuparsi che la vendita massiccia delle azioni dell’ex presidente possa causare una svalutazione del titolo.  

Florida, legge HB 3 regola accesso minori a social e pornografia

Social Media

La Florida ha recentemente adottato la HB 3, una legge volta a regolamentare l’accesso dei minori ai social media e ai siti pornografici. Firmata dal Governatore Ron DeSantis, la normativa vieta ai bambini al di sotto dei 14 anni di possedere account sui social media e richiede il consenso dei genitori per gli utenti tra i 14 e i 16 anni. Questa mossa riflette una crescente preoccupazione per l’impatto delle piattaforme digitali sulla salute mentale dei giovani. La legge, sebbene approvata, non entrerà in vigore prima del 1° gennaio dell’anno successivo. Oltre a disciplinare l’accesso ai social media, la HB 3 impone anche la verifica dell’età per l’accesso ai siti pornografici, evidenziando una preoccupazione più ampia per la protezione dei minori online. Tuttavia, la legge ha suscitato un dibattito acceso. Mentre alcuni la accolgono come una misura necessaria per proteggere i giovani dai potenziali danni derivanti dall’uso incontrollato dei social media, altri la criticano come un’invasione della privacy. Gruppi come NetChoice, sostenuti da aziende tecnologiche, sollevano dubbi sulla fattibilità pratica della verifica dell’identità degli utenti online, temendo possibili rischi per la privacy e la sicurezza dei dati personali.

Serie A su TimVision: rinnovo con Dazn

Dazn

Tim e Dazn hanno recentemente annunciato il rinnovo dell’accordo di distribuzione non esclusivo, garantendo ai clienti TimVision l’accesso alle dieci partite di ogni giornata del Campionato di Serie A per le prossime cinque stagioni fino al 2029. Questo accordo include anche l’intera offerta sportiva della piattaforma globale di intrattenimento e live streaming, offrendo agli abbonati una vasta gamma di contenuti. “Andiamo a rafforzare ulteriormente il posizionamento di TimVision come piattaforma streaming più completa sul mercato italiano, l’unica che riunisce tutti i principali content brand globali componendo un catalogo straordinario di film, serie TV, cartoni e show per tutta la famiglia, oltre ai migliori contenuti sportivi”, ha dichiarato Andrea Rossini, chief consumer, small & medium and mobile wholesale market officer di Tim. “L’intesa rientra nella più ampia strategia del nostro Gruppo volta a creare la prima ‘customer platform’ italiana di servizi e contenuti di qualità per i nostri clienti, facendo leva sulla forza del nostro brand e dei nostri canali di vendita.”

Snapchat, nuovi filtri AR sponsorizzati in arrivo

Snapchat logo

Snapchat ha annunciato il lancio globale dei suoi nuovi filtri sponsorizzati in realtà aumentata, un’innovativa novità per gli investitori pubblicitari che desiderano ampliare il proprio raggio d’azione attraverso la fotocamera Snapchat. Questi filtri si uniscono alle già popolari lenti sponsorizzate, offrendo alle aziende una nuova e coinvolgente forma di pubblicità interattiva. Una volta catturato uno Snap, gli utenti possono accedere ai filtri scorrendo tra le varie opzioni disponibili per applicare effetti speciali alle loro foto o video prima di inviarli ai propri amici. Tra i pionieri nell’uso di questi filtri AR Sponsorizzati vi sono la National Football League, che ha sfruttato l’innovazione in occasione del Super Bowl, e il rinomato giardino botanico statunitense Franklin Park Conservatory. Grazie al Lens Web Builder, strumento gratuito di Snapchat, gli inserzionisti possono creare facilmente i propri filtri AR sponsorizzati in pochi minuti, senza alcun costo di produzione esterno. Questo strumento consente loro di realizzare filtri e lenti personalizzate, utilizzando asset propri o modelli già esistenti, per creare esperienze coinvolgenti e uniche per gli utenti. Dai filtri AR per il viso, come le Lenti Try-On per il make-up e gli occhiali, agli effetti applicabili ai luoghi circostanti e ai generatori di quiz, le possibilità sono infinite. Gli advertiser possono massimizzare la visibilità e l’efficacia dei loro annunci inserendo i filtri sponsorizzati nel carosello di lenti pre-cattura di Snapchat. Inoltre, possono indirizzare gli utenti verso azioni specifiche di conversione, raccogliere informazioni nel processo di acquisto e ottenere risultati misurabili per le loro campagne pubblicitarie.  

T&Pm: l’agenzia di WPP unisce creatività, media e AI

Pubbliche relazioni

WPP, gigante nel settore della comunicazione e del marketing, annuncia la nascita di T&Pm, un’agenzia innovativa che pone al centro dell’attività l’integrazione tra media, pubblicità e l’intelligenza artificiale. La sigla nasce dall’unione di due importanti realtà del gruppo: The&Partnership e MSix&Partners. WPP detiene una partecipazione del 49,9% in The&Partnership e una quota in MSix&Partners, garantendo ai partner il controllo delle attività. Questa nuova agenzia riunisce quasi 2.000 talenti distribuiti in 45 uffici sparsi in quattro continenti. Il team di governance a livello globale è guidato da Johnny Hornby, Ceo e Fondatore, affiancato dai partner Sarah Golding e Nick Howarth, Ceo e Partner di The&Partnership, e Jack Swayne, Global Ceo di MSix & Partners. Nei prossimi mesi, T&Pm confermerà i suoi team di gestione regionali e locali. Johnny Hornby, Ceo e Fondatore, sottolinea l’importanza di unire creatività e media, affermando che le agenzie creative e le agenzie media sono state separate nel passato per ragioni probabilmente più legate al profitto che al cliente. Oggi, questa separazione non ha più senso. I marchi moderni richiedono un approccio integrato, dove la creatività sia alimentata da sistemi multimediali intelligenti e personalizzata su larga scala grazie all’IA. Hornby prosegue, evidenziando il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale nel settore: “La potenza dell’AI è davvero un punto di svolta per il nostro settore, ma potrà essere sfruttata solo con un approccio molto più olistico. Combinando il nostro modello unico con l’investimento annuale di 250 milioni di sterline nell’IA di WPP, T&Pm sarà nella posizione ideale per aiutare i nostri clienti a cogliere questa opportunità”.  

Il Sole 24 Ore: Elemaca tra le eccellenze nel Web Marketing

STELLE DEL SUD ITALIA 2024

Il concorso “Stelle del Sud Italia 2024“, promosso da Il Sole 24 Ore in collaborazione con Statista, celebra le 200 aziende del Mezzogiorno che hanno superato confini territoriali per contribuire alla crescita dellregione meridionale e dell’intero Sud Italia. Oggi, 20 marzo, la classifica è stata pubblicata in edicola e online su ilsole24ore.com, mettendo in luce aziende come Elemaca, che ha raggiunto il 36° posto grazie alla sua crescita esponenziale nel settore del Web Marketing e del Digital. Elemaca, fondata nel 2017 da Carlo De Giorgio ed Eleonora Gugliotta, si distingue per i servizi di SEO, Link Building e copywriting orientato al SEO. La società ha visto un aumento del fatturato del 100% nel 2021 e del 50% nel 2022, frutto di un’impeccabile esperienza professionale e costante studio di settore. Espandendo le proprie attività all’estero, Elemaca ha ottenuto un riscontro positivo, attrarre clienti sia nazionali che internazionali. La valorizzazione del team, composto principalmente da donne, e l’attenzione al welfare aziendale hanno contribuito al successo, con iniziative come viaggi incentivanti a Sharm El-Sheikh e Minorca, rafforzando il legame tra i membri del team e preparandoli per nuove sfide ambiziose.

TikTok, record di ricavi: in corsa per il trono dei Social Media

TikTok

Nel 2023, TikTok, l’app di condivisione video di ByteDance, ha segnato un traguardo impressionante, raggiungendo la cifra record di 16 miliardi di dollari di ricavi negli Stati Uniti. Questa notizia, riportata dal Financial Times, ha scatenato un’ondata di interesse e speculazione riguardo al futuro del panorama dei social media. Secondo il Financial Times, la holding cinese ByteDance, proprietaria di TikTok, potrebbe presto superare Meta (precedentemente conosciuta come Facebook) come il maggiore social media per ricavi. Nel complesso, nel 2023, ByteDance ha previsto di incassare circa 120 miliardi di dollari, registrando una crescita del 40%, gran parte della quale è attribuita alla spinta di TikTok. Tuttavia, mentre TikTok continua a dominare il mercato dei social media, ci sono nuvole scure all’orizzonte. In America, la politica si è mossa rapidamente, sollevando preoccupazioni riguardo alla sicurezza dei dati e alla gestione delle informazioni personali. In risposta a queste preoccupazioni, esistono voci sempre più forti riguardo alla possibilità di un blocco dell’app nel caso in cui ByteDance non ceda la sua proprietà entro sei mesi. È emerso che Steve Mnuchin, l’ex segretario al Tesoro americano, sta lavorando attivamente alla formazione di un consorzio di investitori americani interessati all’acquisizione di TikTok. Secondo stime riportate dal Financial Times, il prezzo dell’app potrebbe superare i 180 miliardi di dollari, riflettendo sia il suo valore intrinseco che la sua importanza strategica nel mercato dei social media. L’ascesa di TikTok e le questioni politiche che la circondano pongono domande cruciali sul futuro del panorama dei social media. Con la sua impressionante crescita e la sua influenza sempre maggiore, TikTok sembra destinato a rimanere un attore chiave nel mondo digitale. Tuttavia, le sfide politiche e regolamentari potrebbero minacciare la sua supremazia e ridefinire radicalmente il panorama dei social media nei prossimi anni.

L’UE pioniera nella regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale

UE IA Act

Nella giornata del 13 marzo, Strasburgo è stata teatro di un evento storico che ha segnato un punto di svolta nel panorama della tecnologia digitale: il Parlamento europeo ha approvato con una schiacciante maggioranza di 523 voti a favore, 46 contrari e 49 astenuti, il regolamento sull’Intelligenza Artificiale (IA). Tuttavia, nonostante l’approvazione, il regolamento non entrerà in vigore prima di maggio 2024, poiché richiederà ulteriori passaggi procedurali, tra cui la traduzione in 24 lingue e la necessaria conformità alle normative nazionali. Queste prime regole al mondo per l’IA non solo mirano a tutelare i diritti dei lavoratori e dei cittadini, ma aspirano anche a fissare uno standard globale per la regolamentazione di questa tecnologia in altre giurisdizioni. Le regole dell’AI Act verranno implementate in fasi distinte. Entro sei mesi saranno introdotti divieti, mentre enti pubblici e privati dovranno valutare rapidamente i rischi dei sistemi che utilizzano. Dopo un anno, le norme si concentreranno sui modelli fondativi, con particolare attenzione alle intelligenze artificiali generative, che dovranno soddisfare rigorosi standard di trasparenza e sicurezza. Queste regole si applicheranno prima della commercializzazione dei prodotti per le AI ad alto impatto, come GPT-4 di OpenAI, mentre per modelli più semplici sarà richiesta la conformità al momento della vendita. Infine, fra due anni, l’AI Act entrerà in vigore completamente, con sanzioni che vanno dall’1,5% al 7% del fatturato globale per chi non rispetta le normative. Il commissario al Mercato Interno e al Digitale, Thierry Breton, ha commentato l’importanza di questa regolamentazione affermando: «Stiamo regolamentando il meno possibile, ma quanto necessario!». Queste parole riflettono il delicato equilibrio tra la promozione dell’innovazione e la protezione dei diritti umani. Brando Benifei, correlatore sull’AI Act della commissione per il mercato interno del Parlamento europeo, ha enfatizzato il posizionamento degli esseri umani e dei valori europei al centro dello sviluppo dell’IA. Il regolamento fornisce chiari requisiti e obblighi agli sviluppatori e agli operatori dell’IA, specificando gli usi consentiti basati sui rischi e sull’impatto delle applicazioni. Vieta l’uso di sistemi di identificazione biometrica da parte delle autorità di contrasto e introduce misure contro le manipolazioni e lo sfruttamento delle vulnerabilità degli utenti. Inoltre, vieta categoricamente pratiche come la categorizzazione biometrica basata su caratteristiche sensibili e l’estrapolazione indiscriminata di immagini facciali. Il regolamento stabilisce anche restrizioni su pratiche discutibili come l’uso dell’IA per rilevare emozioni nei luoghi di lavoro e nelle scuole, i sistemi di credito sociale e la polizia predittiva basata sulla profilazione. Tuttavia, non mancano le critiche, soprattutto riguardo alla sorveglianza biometrica di massa consentita alle forze dell’ordine, che potrebbe portare a discriminazioni e violazioni della privacy. Nonostante le critiche, l’approvazione di questo regolamento segna un passo significativo verso la definizione di un quadro normativo chiaro e responsabile per l’utilizzo dell’IA. L’Unione Europea, diventando il primo ente al mondo a dotarsi di regole così complete sull’IA, si pone come leader nella definizione di standard globali per questa tecnologia. Resta ora da vedere come queste norme saranno implementate e rispettate da aziende e istituzioni, ma una cosa è certa: l’IA è entrata in una nuova era di regolamentazione e responsabilità.

Musk svela il nuovo volto di X: Articles e streaming su smart TV

Elon Musk X

In una serie di novità, la piattaforma X, precedentemente nota come Twitter e ora di proprietà di Elon Musk dal 2022, ha lanciato una funzione di “Articles” per gli abbonati Premium, permettendo la pubblicazione di articoli più lunghi, simili a un blog. Questa mossa, oltre ad allungare il tempo di permanenza degli utenti, potrebbe essere una risposta alla crescente concorrenza, in particolare da Threads di Meta, e coincidere con l’interesse di Musk a rimettere al centro del dibattito politico la piattaforma. Inoltre, secondo voci di corridoio riportate da Fortune, X si appresta a lanciare un’app dedicata allo streaming video su smart TV, confermata da Musk con un enigmatico “Coming soon” su Twitter. L’app, prevista per modelli di smart TV Samsung e Fire Stick di Amazon, segna un passo significativo verso l’obiettivo di Musk di trasformare X in qualcosa di più di un social, entrando direttamente in competizione con piattaforme come YouTube per la visualizzazione di contenuti multimediali. Resta da scoprire se l’app per smart TV sarà aperta a tutti gli utenti o riservata agli abbonati Premium.

Google, stop a clickbait e notizie di bassa qualità

Google Headquarters in California

Google dichiara guerra ai siti web che sfruttano contenuti di bassa qualità, annunciando nuovi provvedimenti che penalizzeranno drasticamente tali pratiche. L’azienda ha reso noto che le modifiche, implementate grazie a miglioramenti agli algoritmi di classificazione, entreranno in vigore entro marzo e si concentreranno su tre principali tipi di abusi. Il primo obiettivo riguarda la lotta contro il clickbaiting, una pratica diffusa tra i siti che utilizzano sia intelligenza artificiale che contenuti generati da persone reali per creare notizie progettate esclusivamente per attirare clic, senza fornire alcun valore o informazione utile. Questo tipo di contenuto, spesso basato su titoli sensazionalistici, sarà pesantemente penalizzato, promuovendo una maggiore integrità nei risultati di ricerca di Google. Il secondo obiettivo prende di mira siti web con una reputazione positiva, ma che ospitano aree con notizie di bassa qualità provenienti da terze parti, senza supervisione dell’editore. Google intende scoraggiare questa pratica per mantenere la coerenza della qualità nei contenuti offerti agli utenti. Infine, il terzo aspetto affrontato è l’utilizzo di domini scaduti, acquistati e sfruttati per aumentare il posizionamento di ricerca di contenuti di bassa qualità o non originali. Questa tattica potrebbe ingannare gli utenti, facendoli credere che tali contenuti appartengano al sito originale. Google si impegna a contrastare attivamente questa manipolazione dei risultati di ricerca. “Riteniamo che questi aggiornamenti ridurranno la quantità di contenuti di bassa qualità nei risultati di ricerca e invieranno più traffico a siti utili e di alta qualità – si legge nel blog post. – Sulla base delle nostre valutazioni, prevediamo che la combinazione di questo aggiornamento e dei nostri sforzi precedenti ridurrà notevolmente i contenuti di bassa qualità e non originali nei risultati di ricerca del 40%”.