Sangiuliano riappare al Tg1 per commentare le elezioni USA

Sangiuliano Corsa alla Casa Bianca

L’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha fatto la sua prima apparizione televisiva dopo lo scandalo Boccia, che lo ha costretto a lasciare il ruolo di ministro. Questa mattina, ha partecipato come giornalista alla copertura del Tg1 sulla maratona elettorale americana, interagendo con gli ospiti in studio tramite collegamento Skype. Apparso in tenuta formale, con pizzetto curato, camicia bianca e cravatta nera, Sangiuliano ha commentato in diretta lo spoglio delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, offrendo la sua prospettiva sulla situazione politica internazionale. L’ex direttore del Tg2 è rientrato così nel ruolo di giornalista, lasciando alle spalle il recente scandalo che lo ha coinvolto.

Speciali USA 2024: ecco dove seguirli in televisione

Harris e Trump

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, l’attenzione dei media italiani si è concentrata sulla sfida tra Donald Trump e Kamala Harris, che ha preso il posto di Joe Biden come principale avversaria. Secondo uno studio di Mediamonitor.it, i due candidati sono stati al centro di discussioni frequenti, con apparizioni ogni 11 minuti circa su radio e televisioni. In questo contesto, i principali canali italiani si preparano a seguire in diretta la lunga notte elettorale. La Rai si prepara a seguire in dettaglio le elezioni americane, coinvolgendo Rai 1, Rai 2, Rai 3 e RaiNews24. La maratona informativa inizierà su Rai 1 alle 23:40 del 5 novembre con un’edizione speciale di “Porta a Porta”, in collaborazione con il Tg1, che durerà fino alle 6:30. Dopo questo, seguirà uno Speciale Tg1 fino alle 9:50, uno Speciale Tg2 dalle 10:00 a mezzogiorno, e un ulteriore Speciale Tg1 dalle 14:00 alle 15:00. Su Rai 3, ci saranno tre edizioni speciali del Tg3: la prima andrà in onda da mezzanotte fino alle 7:00 del 6 novembre, la seconda tra le 12:25 e le 12:55, e la terza tra le 14:50 e le 16:30. Inoltre, RaiNews24 e RaiNews.it garantiranno un flusso informativo continuo a partire dalla mezzanotte di martedì 5. Anche RaiRadio 1 e i Giornali Radio dedicheranno ampio spazio alle elezioni. La programmazione inizierà martedì 5 dalle 23:05 con “Speciale tra poco in edicola”, condotto da Stefano Mensurati, e proseguirà con “Speciale Gr1” dalle 2:05 alle 6:00, condotto da Fabrizio Noli e Valeria Fraschetti. Alle 6:30 andrà in onda “Speciale Radio Anch’io”, condotto da Giorgio Zanchini, e nel pomeriggio, dalle 16:05 alle 17:30, ci sarà un altro Speciale Gr1 con Massimo Giraldi e Francesca Baronio. Tutti gli altri programmi di Radio 1 si concentreranno sull’argomento delle elezioni americane. Mediaset seguirà da vicino le elezioni americane con una serie di programmi speciali su Retequattro e Canale 5. La maratona informativa inizierà su Retequattro con “È sempre Cartabianca”, condotto da Bianca Berlinguer, che trasmetterà in diretta fino alle 6:00 del giorno successivo, fornendo aggiornamenti dalla lunga notte elettorale e collegamenti con inviati negli Stati Uniti, accompagnati da grafica con i dati aggiornati forniti da Associated Press. Il 6 novembre, la programmazione continuerà su Canale 5 con “Speciale Tg5 – Usa 2024: La scelta americana”, condotto da Cesara Buonamici, dalle 6:00 alle 8:00. Successivamente, Retequattro offrirà “Speciale Quarta Repubblica – Il Presidente”, con Nicola Porro, per approfondire ulteriormente gli sviluppi della giornata. Durante l’intera giornata, Mediaset fornirà aggiornamenti costanti nelle edizioni dei notiziari e nei programmi di approfondimento. Su La7, il 5 novembre sarà dedicato in modo intensivo all’evento elettorale, con programmi che copriranno tutta la giornata, dal mattino fino al prime time con “Otto e Mezzo” di Lilli Gruber. Il momento culminante della notte elettorale sarà la consueta #maratonamentana condotta da Enrico Mentana, che inizierà con una prima finestra alle 23:50 durante diMartedì di Giovanni Floris. In questa occasione, Mentana commenterà i primi risultati elettorali provenienti dall’Indiana e dal Kentucky. La diretta proseguirà dalle 00:25 fino alle 9:40 del mattino successivo, con aggiornamenti in tempo reale, risultati dai singoli Stati e sviluppi della competizione tra i candidati. Nel corso della notte, il programma ospiterà diversi esperti in studio e in collegamento, tra cui Aldo Cazzullo, Maurizio Molinari, Federico Rampini e Alessandra Sardoni, per analizzare l’impatto di queste elezioni a livello nazionale e internazionale. Su SkyTg 24, la maratona elettorale “America 2024 – Harris VS Trump” inizierà alle 23:00 del 5 novembre e si concluderà alle 19:50 del giorno successivo. Durante queste 20 ore di programmazione, il programma seguirà gli sviluppi del voto e le reazioni internazionali, utilizzando tecnologie di realtà aumentata per l’elaborazione dei dati, una rassegna live dei principali siti web e approfondimenti sull’influenza del mondo dello spettacolo americano sulla politica. Sono previsti collegamenti in diretta dagli headquarter dei due candidati, così come da luoghi strategici come la Pennsylvania, Bruxelles, Londra, Gerusalemme e Beirut. Particolare attenzione sarà riservata agli effetti della scelta degli elettori statunitensi sull’Italia, con collegamenti dalle principali manifestazioni organizzate dall’Ambasciata americana a Roma, dall’American Chamber a Milano e dall’Unione industriali a Torino. Il programma avrà un’ampia gamma di ospiti, che includeranno diplomatici, accademici, imprenditori e giornalisti. Tra i rappresentanti del mondo dei media ci saranno Lucia Annunziata, europarlamentare PD; Marco Bardazzi, giornalista e scrittore; Silvia Berzoni, Chief Editor di Class CNBC; Martino Cervo de La Verità; Jennifer Clark, giornalista e scrittrice; Paolo Garimberti, editorialista de La Repubblica; Andrea Graziosi, La Verità; Maurizio Molinari, editorialista de La Repubblica; Agnese Pini, direttrice di QN; Christian Rocca, Direttore di Linkiesta; Giuseppe Sarcina, Corriere della Sera; e Silvia Sciorilli Borrelli del Financial Times. Antonio Di Bella torna su Tv2000 dal 6 novembre, con il programma “Di Bella sul 28”, in diretta ogni mercoledì alle 21:10. Il programma offre un’analisi settimanale sui temi di attualità, sia italiani che internazionali, attraverso ospiti, collegamenti, reportage e sondaggi. La conduttrice Monica Mondo sarà ospite fissa di ogni puntata. La stagione inaugura con un episodio speciale dedicato alle presidenziali americane, con Di Bella che trasmetterà in diretta da Washington, fornendo aggiornamenti in tempo reale e collegamenti dalla Casa Bianca.  

Corsini sotto accusa: “infame” in diretta, tensione tra Rai e La7

Paolo Corsini

La tensione tra Rai e La7 è esplosa in seguito a un incontro fortuito tra Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai, e una giornalista di Piazzapulita. Fuori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al termine dell’evento per gli 80 anni del quotidiano Il Tempo, Corsini ha incrociato la troupe del programma di La7, con la quale ha avuto uno scambio acceso. Allo scoprire che i giornalisti erano di Piazzapulita, Corsini si è lasciato andare a un commento feroce: “Voi di Piazzapulita siete… no comment. Dite all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va… infame”. La cronista ha immediatamente notato come le sue parole fossero registrate. La reazione di Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita, non si è fatta attendere. In diretta su La7, ha commentato duramente l’episodio: “La Rai dovrebbe valutare se questi termini, questi insulti siano degni di un altissimo dirigente di una televisione pubblica pagata da tutti i cittadini, compreso il sottoscritto.” Proseguendo, ha sottolineato: Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini – ha aggiunto Formigli, riferendosi al video andato in onda nel corso della puntata -, ma lui mi insulta dandomi dell’infame senza che ci fossimo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita. Da noi non ha mai ricevuto insulti. Capisco che il direttore degli Approfondimenti Rai sia molto nervoso per la serie impressionante di flop editoriali che ha inanellato, di cui è chiaramente corresponsabile. Io la coscienza ce l’ho pulitissima caro Paolo Corsini, anche perché sono sempre stato alla larga dai partiti e dai palchi elettorali”. Corsini prova a riproporre la scusa improvvisata mercoledì sera: “Parlavo del gradino, come si sente chiaramente in onda. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio, tanto che faccio magnetoterapia, anche qui in Rai. Se poi a Formigli piace attribuirsi certi epiteti…”. La questione ha scatenato un acceso dibattito. In Viale Mazzini, il neo amministratore delegato Giampaolo Rossi ha convocato Corsini per un confronto e gli ha espresso il proprio disappunto. Rossi, già preoccupato per i recenti fallimenti editoriali della sezione dei talk-show diretti da Corsini, ha rimproverato severamente il direttore. Progetti come “Avanti Popolo” sono stati chiusi anticipatamente, mentre “L’altra Italia” con Antonino Monteleone ha ottenuto uno share del solo 0,99% nell’ultima puntata. In questo contesto, il Partito Democratico, insieme ad altre forze politiche come il Movimento 5 Stelle e l’Alleanza Verdi e Sinistra, ha richiesto misure drastiche nei confronti di Corsini, rispolverando anche vecchi post pubblicati dal direttore. In particolare, sono emerse citazioni di Benito Mussolini e appoggi a Vladimir Putin. Il senatore del Pd Sandro Ruotolo ha affermato: “L’apologia del fascismo è evidente. È una vergogna che Corsini resti al suo posto”. Anche all’interno della Rai, l’episodio ha generato opinioni contrastanti. Mentre il direttore generale Roberto Sergio ha minimizzato l’accaduto, dichiarando: “Di fronte allo stress, ci può stare che uno sbagli la risposta”, sindacati come Fnsi e Usigrai hanno condannato l’episodio, definendolo un comportamento “indegno del ruolo” e chiedendo alla Rai di agire di conseguenza. L’amministratore delegato Rossi ha rilasciato una nota in cui esprime il proprio disappunto e dichiara di aver “dato mandato alle Direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare”. Tuttavia, la solidità di Corsini all’interno dell’organico sembra tutt’altro che minacciata: dopo il suo discorso pro-Meloni all’evento Atreju e il contratto annullato ad Antonio Scurati, Corsini ha saputo rafforzare il suo ruolo, venendo supportato da Arianna Meloni. (In foto, Paolo Corsini, Direttore Approfondimenti Rai)

Tg1, il Cdr contro i quattro minuti concessi a Salvini

Intervista Salvini Tg1

Il Comitato di redazione del Tg1 ha espresso forte critica per la lunga intervista al ministro Salvini andata in onda il 19 ottobre durante l’edizione delle 20 del telegiornale. L’intervista, della durata di oltre quattro minuti, è stata realizzata per discutere del processo relativo al caso della nave Open Arms, in cui il ministro è imputato per il sequestro di persona di 147 migranti. Tale spazio rappresenta più del 13% della durata totale del Tg, suscitando una reazione negativa del Cdr. In un comunicato diffuso il 20 ottobre, il Cdr ha dichiarato: “Riteniamo che gli oltre quattro minuti di intervista al ministro Salvini, andata in onda nell’edizione delle 20 del telegiornale, abbiano leso uno dei principi alla base del nostro mestiere: l’equidistanza tra i soggetti di cui siamo chiamati ad occuparci. L’informazione del servizio pubblico dev’essere sempre super partes e mai percepita come schierata da una parte sola”. Il Cdr ha inoltre richiesto che, in vista della sentenza prevista per dicembre, venga concesso altrettanto spazio alle parti civili, al fine di garantire un’informazione più bilanciata. Anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, ha preso una posizione netta, ribadendo che la scelta editoriale del Tg1 lede i principi di imparzialità che il servizio pubblico deve mantenere. Il sindacato ha aggiunto che episodi come questo, già denunciati durante l’assemblea dei Cdr Rai del 17 aprile, dimostrano come il servizio pubblico rischi di diventare un megafono dei partiti, piuttosto che uno spazio di informazione equilibrata e neutrale. “L’intervento in diretta del ministro non è informazione ma propaganda“, ha affermato l’Usigrai. Il comunicato dell’Usigrai si è poi concluso con una dura critica all’attuale gestione della Rai, accusando il governo di voler mettere il “guinzaglio” all’azienda tramite un crescente spostamento del canone in fiscalità generale. Tale manovra, secondo il sindacato, limiterebbe l’indipendenza della Rai, trasformandola in una “tv di stato soggetta ai diktat dell’esecutivo”. Inoltre, l’Usigrai ha evidenziato come questa situazione sia in aperto contrasto con i principi sanciti dall’European Media Freedom Act, che sarà presto legge.

Prime Video annuncia Election Night Live con Brian Williams

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Prime Video e White Cherry Entertainment hanno svelato oggi un evento speciale per il 5 novembre 2024: Election Night Live con Brian Williams, uno speciale di una notte che trasmetterà i risultati elettorali e offrirà analisi in tempo reale. Il programma sarà disponibile per tutti i clienti Amazon a partire dalle 17:00 ET (le 23:00 in Italia). Lo speciale sarà prodotto da Glenn Weiss e Ricky Kirshner, con Jonathan Wald come produttore esecutivo e showrunner, e vedrà Weiss anche alla regia. Brian Williams, storico volto del giornalismo televisivo, sarà affiancato da ospiti provenienti dai principali media tradizionali e da una vasta gamma di esperti, che commenteranno i risultati dei sondaggi e gli sviluppi della notte, attingendo a fonti di notizie indipendenti e di tutte le affiliazioni politiche. L’evento offrirà un’esperienza unica e imparziale per seguire la notte delle elezioni americane in modo accessibile e globale. “Dopo 41 anni nel settore, dalle notizie locali ai programmi televisivi ai notiziari via cavo, questa sembra la prossima grande novità. E il mercato globale di Amazon è la sede naturale per questa iniziativa unica nel suo genere”, ha affermato Brian Williams. “Insieme seguiremo la trama della notte delle elezioni, ovunque ci conduca”. Albert Cheng, VP di Prime Video, ha aggiunto: “Prime Video è entusiasta di ospitare Brian Williams per un evento speciale di una sola notte, la notte delle elezioni. Prime Video offre ai clienti l’accesso a una programmazione che delizia, informa e coinvolge, comodamente offerta in un’unica app centralizzata. Questo speciale live imparziale attingerà dalle principali fonti di notizie e completerà i vari canali di notizie partner disponibili su Prime Video. La nostra offerta completa è progettata per offrire allo spettatore di oggi un modo diretto e fluido per tenersi aggiornato sui risultati delle elezioni”. Il programma durerà almeno otto ore e gli spettatori potranno seguirlo gratuitamente, senza la necessità di un abbonamento. L’evento si inserisce nell’ambiziosa programmazione live di Amazon, che include già eventi sportivi come le partite della NFL e, dal 2025, della NBA.

Troupe Tg3 aggredita in Libano: muore l’autista

Lucia Goracci Tg3

Il comitato di redazione del Tg3 ha denunciato l’aggressione subita da una sua troupe in Libano, nei pressi di Sidone. L’inviata Lucia Goracci e l’operatore Marco Nicois stavano documentando gli effetti di un bombardamento avvenuto due giorni prima quando sono stati attaccati. Prima un uomo armato e successivamente un gruppo di persone hanno minacciato i giornalisti, come riportato dalla stessa Goracci nell’edizione delle 12 del telegiornale. Durante l’episodio, l’autista della troupe, Ahmad, un collaboratore locale che lavorava da anni con la Rai, ha avuto un malore e si è accasciato al suolo. Nonostante i tentativi di rianimazione, è deceduto poco dopo in ospedale. La giornalista ha raccontato con commozione l’accaduto, spiegando che l’aggressione è avvenuta nonostante la loro presenza fosse stata comunicata alle autorità locali da un fixer, ossia una guida sul campo che assiste i giornalisti stranieri. “Eravamo in un villaggio a nord di Sidone,” ha riferito Goracci, “stavamo lavorando senza problemi, la gente ci parlava, poi un uomo è comparso all’improvviso e ha aggredito Marco Nicois, tentando di strappargli la telecamera.” La troupe ha cercato di allontanarsi velocemente, ma ulteriori persone sono arrivate, spingendo i giornalisti e prendendo a colpire il loro veicolo. Una volta fuggiti, la situazione è degenerata quando l’aggressore li ha raggiunti presso un distributore di benzina fuori dalla città, strappando le chiavi dell’auto e tentando nuovamente di distruggere l’attrezzatura. In quel frangente, Ahmad ha cercato di calmare gli aggressori, ma si è accasciato improvvisamente a terra. Nonostante l’intervento dei soccorsi, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. La troupe era in possesso di tutti i permessi necessari per operare sul territorio, e il Tg3 ha sottolineato la gravità dell’aggressione che ha portato alla perdita di una vita umana.  

Arresto in contumacia per i giornalisti Rai Battistini e Traini

Battistini-Traini

La Russia ha emesso un ordine di arresto in contumacia nei confronti dei giornalisti Rai Stefania Battistini e Simone Traini, accusati di “attraversamento illegale del confine” dall’Ucraina. I due reporter, che sono rientrati in Italia lo scorso agosto, avevano documentato l’incursione delle forze ucraine nella regione russa di Kursk durante l’estate. Secondo i media russi, un tribunale della regione di Kursk ha chiesto la loro estradizione, disponendo la “custodia cautelare” sul territorio russo o “dal momento dell’estradizione”. Il tribunale distrettuale Leninsky di Kursk ha accolto la mozione dell’ufficio regionale del servizio di frontiera russo, che accusa Battistini e Traini di essere entrati illegalmente in Russia per girare un servizio televisivo sulla situazione ucraina. Il servizio stampa della magistratura della regione ha confermato la notizia tramite l’agenzia Interfax: “Simone Traini e Stefania Battistini entrati illegalmente in Russia dall’Ucraina per girare un servizio televisivo sulla situazione ucraina”, si legge nella dichiarazione ufficiale. Battistini è la prima giornalista italiana a essere finita nella lista dei ricercati russi in seguito a queste accuse. Il suo operatore, Simone Traini, è stato inserito nello stesso elenco. Entrambi sono stati coinvolti in un’indagine avviata dall’FSB russo, che ha aperto un procedimento penale a loro carico dopo aver documentato le riprese effettuate nella zona di Sudzha, al confine tra Ucraina e Russia. Quest’area, a inizio agosto, è stata teatro di un’incursione delle forze ucraine, e le autorità russe sostengono che i giornalisti abbiano violato il confine senza autorizzazione. L’episodio ha avuto rilevanza internazionale, con altri giornalisti stranieri inseriti nella lista dei ricercati dalla Russia. Tra questi, il corrispondente della CNN Nick Walsh, Nicholas Simon Connolly di Deutsche Welle, e due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik. L’inclusione di Battistini e Traini in questo elenco ha suscitato una reazione forte da parte del governo italiano. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, aveva già manifestato preoccupazione lo scorso settembre, dichiarando: “Ho fatto convocare alla Farnesina l’ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell’Interno russo“. La Rai ha denunciato l’inserimento della giornalista Stefania Battistini e dell’operatore Simone Traini nella lista dei ricercati russi, definendo tale decisione una violazione della libertà d’informazione. L’emittente ha elogiato il lavoro esemplare e obiettivo dei due reporter e ha dichiarato che difenderà la libertà di stampa e tutelerà i propri giornalisti in ogni sede.

100 anni di radio: live di RTL 102.5 da Palazzo Lombardia

RTL 102.5 in diretta da Palazzo Lombardia

RTL 102.5 celebra i 100 anni della radio con una diretta speciale dal 39° piano di Palazzo Lombardia, domenica 6 ottobre 2024. In collaborazione con Regione Lombardia, l’emittente offrirà una giornata di trasmissioni live, rendendo omaggio a un secolo di storia del mezzo radiofonico. Gli ascoltatori potranno seguire i programmi più amati e partecipare all’evento, unendo passato e futuro della radio, un mezzo che continua a emozionare, informare e intrattenere milioni di persone in tutto il mondo. Questa giornata speciale sarà aperta da una intervista a Renzo Arbore, icona storica della radio e della televisione italiana, in omaggio a un mezzo che, da sempre, informa, emoziona e accompagna gli ascoltatori. Lorenzo Suraci, presidente di RTL 102.5, ha commentato: “Raccontiamo e celebriamo 100 anni di radio ed i 49 anni di tutte le radio private che sono nate in Italia e che raccontano il nostro Paese ogni giorno. Sin dalla nostra nascita, siamo sempre stati in diretta. RTL 102.5 è stata una delle prime protagoniste nel panorama della radio private ed è diventata leader. Siamo partiti dall’isofrequenza e siamo arrivati alla radiovisione con tutte le nostre emittenti (RTL 102.5, Radio Zeta, Radiofreccia e le digitali). Da sempre abbiamo investito sul digitale, oggi più che mai”. Programmazione speciale: dalle 9:00 alle 17:00 i programmi andranno in onda da Palazzo Lombardia. Tra i più attesi ci sono “L’Indignato Speciale” con Ivana Faccioli, Enrico Galletti e Barbara Sala, “No Problem – W l’Italia” con Paolo Cavallone e Autogol Supershow con Gli Autogol. RTL 102.5 inviterà gli ascoltatori e il pubblico presente a Palazzo Lombardia a vivere un’esperienza interattiva e coinvolgente, in pieno stile Very Normal People.

Radio Rai, 100 anni di storia

Francobollo Rai

Il 6 ottobre del 1924, dalla stazione di Roma dell’Unione Radiofonica Italiana, si diffuse nell’etere il primo programma quotidiano di trasmissioni radiofoniche in Italia. Da quell’evento pionieristico, sono trascorsi cento anni segnati da imponenti trasformazioni politiche, sociali e tecnologiche. In occasione del 100° anniversario della Radio Rai, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto celebrare questo traguardo con un messaggio che sottolinea l’importanza storica e culturale di questa istituzione. Con la nascita della Repubblica la radio e, successivamente, la televisione, divennero un pilastro della costruzione civile e democratica del nostro Paese, diffondendo il pluralismo, promuovendo il dialogo e la partecipazione, trasmettendo alfabetizzazione e cultura”, ha dichiarato Mattarella, evidenziando il ruolo fondamentale della radio nella crescita civile del Paese. La radio, e in seguito la televisione, hanno svolto un ruolo centrale nella promozione di valori come pluralismo e partecipazione, contribuendo all’alfabetizzazione e alla diffusione della cultura tra i cittadini italiani. Mattarella ha inoltre ricordato l’importanza del contributo della televisione alla formazione della lingua italiana moderna:” Il lessico della televisione contribuì alla nascita della lingua italiana moderna, agevolando la formazione di una comunità linguistica e di valori condivisi, in cui tutti gli italiani potevano riconoscersi”. Questo processo ha aiutato a creare una comunità nazionale coesa, favorendo la condivisione di valori comuni. Guardando al futuro, il presidente ha sottolineato le sfide che la Rai deve affrontare in un contesto dominato dal pluralismo delle emittenti, dalle piattaforme digitali e dai social media. Tuttavia, Mattarella ha ribadito che la missione della Rai rimane invariata: “Oggi, la Rai, erede di una storia di così grande rilievo, si misura con altre sfide, in un contesto caratterizzato dal pluralismo delle emittenti televisive, dalle piattaforme digitali e dai social, in cui la Rai continua ad avere come missione quella di operare per la promozione della libera informazione e della cultura”. Il presidente ha concluso il suo messaggio elogiando le doti che hanno permesso alla Rai di ottenere prestigiosi risultati: indipendenza, autorevolezza, pluralità delle opinioni, originalità, professionalità e innovazione. Questi valori hanno reso la Rai una voce autorevole e affidabile nel panorama dell’informazione italiana, nonché uno dei maggiori centri di produzione e diffusione culturale. “L’augurio che rivolgo alla Rai, ai suoi dirigenti, ai tanti che vi lavorano è di continuare a essere specchio fedele della ricchezza inestimabile della società italiana e, insieme, impulso di progresso nel solco dei valori di libertà, democrazia, giustizia, solidarietà e pace sanciti dalla Costituzione repubblicana”, conclude il capo dello Stato. (in in foto, il francobollo celebrativo dei 100 anni della Radio)

Orfeo lascia il Tg3, inizia l’incertezza

Tg3 logo

L’uscita di Mario Orfeo dalla direzione del Tg3 ha aperto una fase di incertezza per la terza rete Rai, che ora reclama una scelta basata sulla professionalità piuttosto che su logiche di spartizione politica. La preoccupazione è espressa dal Cdr del Tg3, che in una nota ringrazia Orfeo, passato alla direzione di Repubblica, sottolineando però il rischio per il futuro della testata. “Chiediamo ai vertici dell’azienda di definire al più presto quale sarà il destino del Tg3”, dichiarano i rappresentanti dei giornalisti, e “pretendiamo che la scelta della nuova direzione sia guidata dal criterio della massima professionalità e autorevolezza, caratteristiche necessarie per guidare un telegiornale che ha una solida e riconosciuta tradizione nel Paese”. Il Cdr avverte che il Tg3 non deve diventare merce di scambio in uno schema di lottizzazione che stravolgerebbe l’identità della testata. Anche l’UsigRai, il sindacato interno all’azienda, ha lanciato l’allarme. La recente perdita di Orfeo, professionista di lunga carriera in Rai, è stata definita un segnale preoccupante. “La Rai meloniana 2.0, con i vertici appena insediati, perde anche Mario Orfeo”, ha affermato Daniele Macheda, segretario del sindacato, ribadendo la necessità di una riforma strutturale e di una riflessione sul ruolo del servizio pubblico. Senza queste misure, l’azienda rischia di rimanere intrappolata in un sistema in cui prevalgono le logiche di partito, con ulteriori uscite di figure chiave. Secondo le fonti, quattro nomi sono in corsa per sostituire Orfeo. Tra i più accreditati ci sono Senio Bonini e Giuseppe Carboni, entrambi vicini al Movimento 5 Stelle e possibili candidati se dovesse prevalere uno schema di nomina che tenga conto del voto in Commissione di Vigilanza. Bonini, attualmente vicedirettore del Tg1, e Carboni, ex direttore del Tg1 e ora a Rai Parlamento, rappresentano i profili più vicini all’area pentastellata. Simona Sala e Angela Mariella completano il quadro delle candidate, entrambe con una carriera legata al mondo della radio. Sala ha già diretto il Tg3 brevemente nel 2021, mentre Mariella, ex direttrice di Isoradio, potrebbe rappresentare una novità alla guida del telegiornale. In attesa della nomina, Pierluca Terzulli, vicedirettore del Tg3 con delega all’informazione politico-parlamentare, ha assunto la direzione ad interim.