GIORNALISMO MULTIMEDIALE

Corsini sotto accusa: “infame” in diretta, tensione tra Rai e La7

Paolo Corsini

La tensione tra Rai e La7 è esplosa in seguito a un incontro fortuito tra Paolo Corsini, direttore dell’Approfondimento Rai, e una giornalista di Piazzapulita. Fuori dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, al termine dell’evento per gli 80 anni del quotidiano Il Tempo, Corsini ha incrociato la troupe del programma di La7, con la quale ha avuto uno scambio acceso. Allo scoprire che i giornalisti erano di Piazzapulita, Corsini si è lasciato andare a un commento feroce: “Voi di Piazzapulita siete… no comment. Dite all’amico Formigli che si guardasse un pochino nella coscienza, va… infame”. La cronista ha immediatamente notato come le sue parole fossero registrate.

La reazione di Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita, non si è fatta attendere. In diretta su La7, ha commentato duramente l’episodio: “La Rai dovrebbe valutare se questi termini, questi insulti siano degni di un altissimo dirigente di una televisione pubblica pagata da tutti i cittadini, compreso il sottoscritto.” Proseguendo, ha sottolineato: Io non ho il piacere di conoscere questo Corsini – ha aggiunto Formigli, riferendosi al video andato in onda nel corso della puntata -, ma lui mi insulta dandomi dell’infame senza che ci fossimo mai incontrati, non ci siamo mai parlati nella nostra vita. Da noi non ha mai ricevuto insulti. Capisco che il direttore degli Approfondimenti Rai sia molto nervoso per la serie impressionante di flop editoriali che ha inanellato, di cui è chiaramente corresponsabile. Io la coscienza ce l’ho pulitissima caro Paolo Corsini, anche perché sono sempre stato alla larga dai partiti e dai palchi elettorali”.

Corsini prova a riproporre la scusa improvvisata mercoledì sera: “Parlavo del gradino, come si sente chiaramente in onda. Sono giorni che zoppico per un problema al ginocchio, tanto che faccio magnetoterapia, anche qui in Rai. Se poi a Formigli piace attribuirsi certi epiteti…”.

La questione ha scatenato un acceso dibattito. In Viale Mazzini, il neo amministratore delegato Giampaolo Rossi ha convocato Corsini per un confronto e gli ha espresso il proprio disappunto. Rossi, già preoccupato per i recenti fallimenti editoriali della sezione dei talk-show diretti da Corsini, ha rimproverato severamente il direttore. Progetti come “Avanti Popolo” sono stati chiusi anticipatamente, mentre “L’altra Italia” con Antonino Monteleone ha ottenuto uno share del solo 0,99% nell’ultima puntata.

In questo contesto, il Partito Democratico, insieme ad altre forze politiche come il Movimento 5 Stelle e l’Alleanza Verdi e Sinistra, ha richiesto misure drastiche nei confronti di Corsini, rispolverando anche vecchi post pubblicati dal direttore. In particolare, sono emerse citazioni di Benito Mussolini e appoggi a Vladimir Putin. Il senatore del Pd Sandro Ruotolo ha affermato: “L’apologia del fascismo è evidente. È una vergogna che Corsini resti al suo posto”.

Anche all’interno della Rai, l’episodio ha generato opinioni contrastanti. Mentre il direttore generale Roberto Sergio ha minimizzato l’accaduto, dichiarando: “Di fronte allo stress, ci può stare che uno sbagli la risposta”, sindacati come Fnsi e Usigrai hanno condannato l’episodio, definendolo un comportamento “indegno del ruolo” e chiedendo alla Rai di agire di conseguenza.

L’amministratore delegato Rossi ha rilasciato una nota in cui esprime il proprio disappunto e dichiara di aver “dato mandato alle Direzioni competenti di valutare eventuali elementi sotto il profilo disciplinare”. Tuttavia, la solidità di Corsini all’interno dell’organico sembra tutt’altro che minacciata: dopo il suo discorso pro-Meloni all’evento Atreju e il contratto annullato ad Antonio Scurati, Corsini ha saputo rafforzare il suo ruolo, venendo supportato da Arianna Meloni.

(In foto, Paolo Corsini, Direttore Approfondimenti Rai)