L’imparabile ascesa dell’IA e il ruolo cruciale delle aziende

Formazione aziendale

Negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA) ha rapidamente guadagnato terreno come catalizzatore di trasformazioni nel mondo del lavoro. Una recente indagine condotta da LinkedIn rivela che i leader aziendali italiani stanno gradualmente riconoscendo l’importanza di preparare la propria forza lavoro alle sfide e alle opportunità proposte dall’IA. Secondo i dati di LinkedIn, il 39% dei leader aziendali italiani sta attivamente supportando i propri dipendenti nell’acquisizione di competenze legate all’IA. Questa tendenza è riscontrabile anche in altri paesi europei, con il 36% nei Paesi Bassi e il 38% in Francia che adottano misure simili per potenziare l’alfabetizzazione all’IA tra i loro dipendenti. Con l’avanzare rapido dell’intelligenza artificiale, la necessità di sviluppare nuove competenze è diventata cruciale per le aziende. Secondo i dati di LinkedIn, si prevede che le competenze richieste per i lavori a livello globale cambieranno del 51% entro il 2030, con un ulteriore impulso al cambiamento previsto grazie all’ascesa dell’IA generativa, che porterà a un aumento del 68%. In Italia, il 67% degli hiring manager prevede un crescente divario di competenze nei prossimi cinque anni, evidenziando l’urgenza per le aziende di concentrarsi sullo sviluppo delle competenze per sfruttare appieno le opportunità offerte dall’IA. La ricerca rivela anche che i professionisti italiani sono entusiasti di abbracciare l’IA nei loro ruoli lavorativi, con l’89% che si dice eccitato all’idea di utilizzare questa tecnologia e il 79% convinto che possa portare a un progresso significativo nella loro carriera. Non solo le competenze legate all’IA diventano sempre più cruciali per l’avanzamento professionale, ma sono anche fondamentali per la mobilità interna e la retention dei talenti. A livello europeo, il 39% degli hiring manager italiani prevede un aumento del turnover dei dipendenti nel 2024, sottolineando l’importanza della mobilità interna come strategia per trattenere i talenti. “A poco più di un anno dalla diffusione dell’IA generativa, le aziende stanno iniziando a investire nella formazione dei propri dipendenti per sfruttare al meglio questa tecnologia”, dice Marcello Albergoni, Country Manager Italia Linkedin: “Sono proprio queste imprese lungimiranti ad avere un vantaggio sulla concorrenza. Le aziende non possono permettersi di tardare nell’aggiornamento professionale se vogliono cogliere le opportunità offerte dall’IA e avere successo in un mondo del lavoro in continua evoluzione. L’aggiornamento dei dipendenti in materia di hard e soft skill non solo aiuterà le aziende a diventare più agili, ma migliorerà anche la fidelizzazione e renderà più facile passare a nuove carriere all’interno dell’organizzazione. Le imprese che riusciranno a raggiungere questo obiettivo beneficeranno del fatto di avere una forza lavoro con le competenze giuste, nei ruoli giusti e al momento giusto. Tuttavia, per avere successo, le aziende dovranno anche coltivare una cultura dell’apprendimento continuo – segnalando i ruoli interni, incoraggiando i dipendenti a considerare la loro prossima mossa e aiutandoli a individuare le competenze necessarie per accedere a nuovi ruoli”. Inoltre, la ricerca di LinkedIn identifica tre principali barriere alla mobilità interna: la mancanza di opportunità di apprendimento e sviluppo per trasformare le carriere, la mancanza di un processo efficace per la gestione della mobilità interna e il fenomeno dell’“accaparramento” dei talenti. Anandi Shankar, Global Head of Learning di Unilever, sottolinea l’importanza di adattarsi al futuro del lavoro, incoraggiando la curiosità e offrendo strumenti come LinkedIn Learning per sviluppare competenze cruciali. La chiave per il successo, secondo Shankar, risiede nell’implementazione di piani di sviluppo personalizzati per il futuro, collegando competenze e comportamenti di leadership necessari per il successo continuo delle organizzazioni.  

Angelo Santoro, il nuovo direttore della comunicazione di Mediaset

Camera

Dal 4 marzo, un nuovo volto guiderà la strategia comunicativa di uno dei giganti dell’industria televisiva italiana. Angelo Santoro è stato nominato direttore della comunicazione di Mediaset, assumendo un ruolo chiave nell’orchestrazione delle relazioni pubbliche e della percezione dell’azienda. Santoro prende il testimone da Calvani, il quale ha guidato il dipartimento per quasi due decenni fino alla sua recente pensione. Sotto la supervisione di Mauro Crippa, direttore generale della comunicazione e capo dell’Informazione dell’intero Gruppo, Santoro si appresta a portare avanti la tradizione di eccellenza comunicativa di Mediaset. Con una carriera giornalistica che spazia per oltre due decenni, Santoro vanta una lunga storia di contributi al panorama mediatico italiano. Entrato in Mediaset nel lontano 1998 come autore e inviato per “Le Iene”, ha rapidamente scalato le posizioni all’interno dell’azienda. Dal 2001, ha lavorato presso Studio Aperto, diretto da Mario Giordano, dove ha ricoperto ruoli di crescente importanza, dall’essere un redattore fino a diventare conduttore del telegiornale e, infine, caporedattore centrale. Oltre alla sua esperienza televisiva, Santoro ha contribuito anche al mondo della stampa, lavorando come autore e inviato per il settimanale “Lucignolo”. Nel 2010, ha fatto il suo ingresso nella Direzione Comunicazione di Mediaset, assumendo il ruolo di responsabile dei rapporti con i media, succedendo a Giovanni Toti. Prima della sua nomina come direttore della comunicazione, Santoro ha ricoperto il ruolo di capo Ufficio Stampa corporate di Mediaset, dirigendo la comunicazione economica e finanziaria del Gruppo con maestria e competenza. Con la sua vasta esperienza e competenza nel settore mediatico, Angelo Santoro è pronto ad assumere la leadership della comunicazione di Mediaset, guidando l’azienda attraverso un periodo di continua evoluzione e innovazione nel panorama mediatico italiano.      

Prime Video introduce gli spot pubblicitari: le novità

Pubblicità streaming

Milioni di italiani stanno ricevendo in queste ore una comunicazione da parte di Prime Video, che annuncia l’introduzione di spot pubblicitari a partire dal 9 aprile su film e serie TV. Coloro che desiderano evitare interruzioni durante la visione dovranno aggiungere un supplemento di 1,99 euro al mese oltre al costo dell’abbonamento. Questa modalità sembra trovare consenso, con il 60% degli italiani che la approva, secondo una recente indagine condotta da The Trade Desk. “Con le pressioni economiche e l’aumento della concorrenza per far crescere gli abbonati ai servizi in streaming, quasi tutte le piattaforme di contenuti video premium hanno modificato i prezzi e abbracciato l’introduzione della pubblicità – commenta Angela Bersini, General Manager Italia di The Trade Desk – Affidarsi esclusivamente alle sottoscrizioni con prezzi più alti non fornirà un aumento degli abbonati necessario per sostenere la crescita. La nostra recente ricerca indica che il 59% degli italiani è aperto alla pubblicità in cambio di contenuti in streaming gratuiti. Il futuro dello streaming, quindi, si baserà su un approccio ibrido, in cui le piattaforme offrano opzioni sia in abbonamento che finanziate dalla pubblicità.” Secondo un’altra ricerca condotta da YouGov per conto di The Trade Desk, quasi due terzi (65%) dei consumatori intervistati dichiara di essere disposto a spendere al massimo 30 euro al mese per accedere a più servizi di streaming. Ciò aumenta il potenziale per le piattaforme gratuite o a basso costo grazie all’inserimento della pubblicità. Infatti, il 59% dei telespettatori italiani intervistati preferirebbe un servizio gratuito finanziato dalla pubblicità o un servizio meno costoso con spot pubblicitari rilevanti e limitati. “Questo modello però – prosegue Angela Bersini di The Trade Desk – è sostenibile solo se il carico pubblicitario è significativamente inferiore a quello della televisione lineare tradizionale. Per tenere il passo con le nuove regole di coinvolgimento dei consumatori è necessario disporre di dati, pubblicità rilevante, approcci innovativi all’identità e, naturalmente, la giusta infrastruttura tecnologica per effettuare transazioni e misurazioni. Chi utilizzerà le innovazioni digitali raccoglierà i maggiori frutti di questa nuova età dell’oro della TV”. La ricerca di The Trade Desk rivela inoltre che il 72% di tutti i telespettatori italiani ha guardato contenuti in streaming nell’ultimo anno, con una percentuale che sale all’85% nella fascia d’età 18-34 anni. Sebbene la maggior parte degli italiani (il 93%) preferisca guardare in streaming sulla propria TV, più del 50% dei giovani tra i 18 e i 34 anni sceglie dispositivi mobili e notebook per la visione. La TV tradizionale rimane la scelta preferita per i telespettatori di età pari o superiore a 55 anni, con l’86% di loro che ha guardato contenuti tradizionali nell’ultimo anno.        

In testa alla classifica: il duello dei top manager italiani

Top manager

Nel mese di febbraio, il vertice della classifica Top Manager Reputation, l’osservatorio permanente di Reputation Manager sull’analisi della reputazione online delle figure apicali delle principali aziende in Italia, è stato caratterizzato da un avvincente testa a testa tra due banchieri, ognuno con un profilo distintivo. Al primo posto troviamo Carlo Messina (82.77), Amministratore Delegato di Intesa Sanpaolo, il quale ha segnato utili record nel 2023 e si è distinto per il suo sostegno alle imprese, come dimostrato dagli 8 miliardi erogati al settore turistico in tre anni. A pochi punti di distanza, al secondo posto, si colloca Andrea Orcel (80.55), appena riconfermato CEO di Unicredit, il quale nel 2023 ha portato la banca a generare 8,6 miliardi di utile con un incremento del 50%. Orcel è stato inoltre citato per le sue iniziative a sostegno dei dipendenti e dei giovani. Aggrappato al terzo gradino del podio troviamo Giorgio Armani (78.69), il quale ha attirato l’attenzione “sfilando” a Sanremo vestendo molti dei protagonisti del Festival. Alla quarta posizione si piazza l’AD di Eni Claudio Descalzi (78.52), che sta investendo per la decarbonizzazione in Inghilterra, Corea, Kazakistan e Indonesia. Stabile al quinto posto troviamo l’AD di A2A Renato Mazzoncini (75.23), seguito al sesto da Luigi Ferraris di FS (75.09), che guadagna una posizione. Pier Silvio Berlusconi (74.84) avanza di una posizione, mentre Brunello Cucinelli (74.58) ne perde quattro scendendo all’ottavo posto. Stabile al nono troviamo Matteo Del Fante (72.29), mentre sale di due posizioni al decimo Renzo Rosso (71.23), che è apparso nella lista “Ooom 100: The World’s Most Inspiring People”.

Camille Cros: nuova direttrice comunicazioni di Renault

Renault logo

Dal 1° marzo 2024, Camille Cros assume la direzione della comunicazione del brand Renault. La manager mantiene anche il ruolo di direttrice della Content Factory del Gruppo Renault, funzione che occupa dal suo arrivo nel 2022. Con una carriera iniziata nel 2005 presso l’agenzia di comunicazione Havas Paris, Camille Cros ha ricoperto diverse posizioni strategiche e commerciali, acquisendo una vasta esperienza nel settore. Nel 2012 ha co-fondato l’agenzia indipendente di consulenza per la comunicazione Babel, distinguendosi per il suo impegno e contributo alla governance e allo sviluppo della società per un decennio in qualità di socia-fondatrice. Durante questo periodo, ha offerto consulenza ai clienti dell’agenzia su una vasta gamma di questioni legate alla trasformazione aziendale, strategie di marca, branding e comunicazione. Il suo ingresso nel Gruppo Renault nel 2022, presso la direzione comunicazione, come direttrice della Content Factory, ha segnato un’ulteriore tappa significativa nella sua carriera. Grazie alla sua competenza e alla sua visione innovativa, Camille Cros continuerà a portare avanti la strategia di comunicazione del marchio Renault, consolidando la sua presenza nel settore automobilistico con idee fresche e strategie di comunicazione efficaci.

Meta sospende Facebook News negli Stati Uniti e in Australia

Meta chiude Facebook News

A partire dal 2024, Facebook ha annunciato la decisione di eliminare Facebook News, la sezione dedicata alle notizie nella sezione dei segnalibri su Facebook, negli Stati Uniti e in Australia. Questa decisione – che segue l’annuncio fatto a settembre 2023 riguardante la rimozione di Facebook News dal Regno Unito, dalla Francia e dalla Germania l’anno scorso – è parte di un impegno continuo per allineare meglio gli investimenti ai prodotti e servizi che le persone apprezzano di più. “Come azienda, dobbiamo concentrare il nostro tempo e le nostre risorse su ciò che le persone ci dicono di voler vedere di più sulla piattaforma, incluso il video di breve durata. Il numero di persone che utilizzano Facebook News in Australia e negli Stati Uniti è diminuito di oltre l’80% lo scorso anno. Sappiamo che le persone non vengono su Facebook per le notizie e i contenuti politici, ma per connettersi con altre persone e scoprire nuove opportunità, passioni e interessi. Come abbiamo già condiviso nel 2023, le notizie rappresentano meno del 3% di ciò che le persone vedono nel loro feed di Facebook in tutto il mondo e sono una piccola parte dell’esperienza di Facebook per la grande maggioranza delle persone”. Le modifiche che interessano la funzione Facebook News non avranno altrimenti impatti sui prodotti e servizi di Meta in questi paesi. Le persone potranno comunque visualizzare i link agli articoli di notizie su Facebook. I giornalisti continueranno ad avere accesso ai loro account e alle loro pagine su Facebook, dove potranno pubblicare link alle loro storie e indirizzare le persone ai loro siti web, allo stesso modo di qualsiasi altra persona o organizzazione. Le organizzazioni di notizie possono ancora sfruttare prodotti come Reels e il nostro sistema pubblicitario per raggiungere un pubblico più ampio e indirizzare le persone ai loro siti web, dove mantengono il 100% del ricavo derivato dai link esterni su Facebook. Nonostante l’eliminazione di Facebook News in questi paesi, questo annuncio non influisce sui termini dei nostri accordi esistenti con i publisher di Facebook News in Australia, Francia e Germania. Questi accordi sono già scaduti negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Inoltre, per garantire che continuiamo a investire in prodotti e servizi che favoriscono l’engagement degli utenti, non entreremo in nuovi accordi commerciali per contenuti di notizie tradizionali in questi paesi e non offriremo nuovi prodotti Facebook specificamente per i publisher di notizie in futuro. Tutto ciò non influisce sul nostro impegno a connettere le persone a informazioni affidabili sulle nostre piattaforme. Collaboriamo con verificatori di terze parti – certificati da enti di accreditamento come il non partigiano International Fact-Checking Network – che revisionano e valutano le disinformazioni virali sulle nostre app. Abbiamo costruito la più grande rete globale di fact-checking di qualsiasi piattaforma collaborando con più di 90 organizzazioni indipendenti di fact-checking in tutto il mondo che revisionano contenuti in più di 60 lingue. Abbiamo contribuito con oltre 150 milioni di dollari a programmi che supportano i nostri sforzi di fact-checking dal 2016 per combattere la diffusione di disinformazione e continueremo ad investire in questo settore.  

Fattoretto Agency: una stella dell’eccellenza Seo in Europa

Fattoretto Agency

Fattoretto Agency, l’agenzia italiana leader nel campo della Seo data driven, brilla tra le stelle dell’eccellenza europea conquistando il prestigioso 725° posto nella classifica FT 1000 del Financial Times. Questa classifica, curata dal Financial Times in collaborazione con Statista, evidenzia le imprese che hanno registrato la maggiore crescita nel Vecchio Continente. Il risultato di Fattoretto Agency è una testimonianza tangibile del suo impegno e della visione strategica, segnando un importante traguardo dopo il recente premio Leader della Crescita 2024 de Il Sole 24 Ore. L’agenzia ha conseguito un notevole tasso di crescita assoluta del 223% nel periodo 2019-2022, portando il suo fatturato da 564.000 a oltre 1,8 milioni di euro. Massimo Fattoretto, Ceo e fondatore di Fattoretto Agency, commenta con orgoglio: “Siamo estremamente onorati di entrare nella classifica FT 1000. Questo riconoscimento testimonia il nostro impegno costante verso l’innovazione e l’eccellenza nel campo della Seo”. La strategia di Fattoretto Agency va oltre la Seo tradizionale, con lo sviluppo di FattoBoost, un innovativo strumento proprietario che integra dati da Google Search Console e piattaforme leader come Semrush e DataforSeo. Questo approccio data driven consente decisioni di business basate su analisi dati complete, trasformando gli specialisti Seo in consulenti aziendali di valore. I clienti di Fattoretto Agency spaziano da settori come l’ecommerce alla finanza, includendo marchi rinomati come Replay, Gruppo Aeffe, Matilde Vicenzi, Eurospin, Lago e Banca Mediolanum. La presenza in questa lista prestigiosa è un indicatore della qualità e dell’efficacia del lavoro svolto dall’agenzia. La classifica FT 1000, alla sua ottava edizione, richiede un tasso di crescita medio annuo minimo del 36,3% per l’inclusione. Quest’anno, la presenza di Fattoretto Agency riflette la sua resilienza e la capacità di innovare anche in un contesto economico difficile, segnato dagli impatti della pandemia da Covid-19, dall’instabilità energetica e dall’inflazione. L’agenzia incarna le qualità che hanno permesso a eccellenze europee di prosperare in tempi incerti, dimostrando che con le giuste strategie e un impegno verso l’innovazione, le aziende possono raggiungere risultati notevoli. L’importanza dell’IT e del software, evidenziata dalla presenza dominante di queste categorie nella classifica FT 1000, sottolinea il ruolo cruciale della digitalizzazione e dell’analisi dei dati nel successo aziendale moderno. La presenza nella classifica FT 1000, la crescita del fatturato, i clienti di rilievo e il premio Leader della Crescita 2024 consolidano la posizione di Fattoretto Agency come una delle agenzie Seo più innovative e performanti in Europa, confermando il suo status di punto di riferimento nel panorama aziendale internazionale.

Google introduce Gemini: il potenziamento di Performance Max

Google introduce Gemini AI

Google annuncia l’integrazione di Gemini, la famiglia di Large Language Models (LLM) multimodali, su Performance Max, rivoluzionario strumento per le campagne pubblicitarie automatizzate. Miglioramento dell’efficacia dell’annuncio: un incremento del 6% delle conversioni: un’analisi rivela che il potenziamento dell’Ad Strength in Performance Max porta a un aumento medio del 6% delle conversioni per gli inserzionisti. L’IA al servizio della creatività pubblicitaria: Google sottolinea il ruolo cruciale dell’IA nel potenziare l’efficacia delle campagne pubblicitarie, garantendo al contempo che gli inserzionisti mantengano il controllo creativo. Generazione di asset e editing delle immagini: novità e prospettive future: il lancio della generazione di asset e dell’editing delle immagini basati sull’IA apre nuove frontiere nella creazione rapida di risorse pubblicitarie. Etica e trasparenza: la priorità di Google: la tech company assicura che Performance Max sia utilizzata in modo etico, impedendo la promozione di contenuti dannosi o fuorvianti. Espansione delle partnership e nuove funzionalità: Google annuncia l’ampliamento delle partnership con piattaforme come Canva e il lancio di nuove funzionalità per arricchire ulteriormente le esperienze pubblicitarie. Promesse per il futuro: anteprime degli annunci condivisibili: Google si impegna a semplificare i flussi di lavoro creativi consentendo la condivisione di anteprime degli annunci Performance Max tramite link.

Lay’s e la UEFA Champions League: “No Lay’s, No Game”

Lo studio televisivo interamente brandizzato Lay’s

Lay’s, il rinomato marchio di patatine, torna nel 2024 con un’iniziativa straordinaria intitolata “No Lay’s, No Game“, in qualità di partner ufficiale della UEFA Champions League (UCL). Grazie alla “Chip Cam”, al coinvolgimento delle leggende del calcio David Beckham e Thierry Henry, a un concorso a premi e alla brandizzazione degli studi di Sky Sport, Lay’s regala emozioni a tutti i tifosi che decidono di godersi le partite dell’UCL con un pacchetto di patatine Lay’s in mano. Fondate nel lontano 1932 da Herman Lay, le patatine Lay’s sono diventate la scelta preferita per occasioni come le partite della UEFA Champions League, come testimoniano David Beckham e Thierry Henry: “No Lay’s, No Game”. Il cuore del concept è rappresentato da uno spot girato a San Siro durante la partita Milan-PSG dello scorso novembre, in cui i due campioni sono stati protagonisti di un divertente momento con i tifosi, chiedendo loro chi avesse delle patatine Lay’s. Prima del fischio d’inizio, Beckham si rende conto che Henry ha mangiato tutte le sue patatine Lay’s, ma la situazione si risolve grazie alla “Chip Cam” di Lay’s, che individua due fortunati spettatori con un pacchetto di Lay’s in mano, invitandoli a condividere le patatine con i due campioni. La ricerca di emozioni è il fulcro dello spot “No Lay’s, No Game” di quest’anno, che sarà trasmesso durante tutta la stagione della UEFA Champions League. La campagna è stata sviluppata in collaborazione con Slap Global e diretta da Andrew Lane, pluripremiato regista pubblicitario e televisivo. Fino al 21 aprile, i fan avranno la possibilità di partecipare al concorso Lay’s per vincere un’esperienza unica con Sky Sport. I vincitori potranno visitare la redazione, cenare e guardare una partita dell’UCL insieme ai talenti e ai giornalisti di Sky Sport. Per partecipare, sarà necessario acquistare almeno due prodotti Lay’s in promozione e caricare lo scontrino su www.pepsiconcorsi.it/concorsi/lays-no-game. I codici non vincenti saranno automaticamente inclusi nella maxi-estrazione finale, che darà la possibilità di vincere un viaggio a Londra e due biglietti per la finale della UEFA Champions League a Wembley, nell’ambito della seconda fase del concorso attiva dal 22 aprile al 5 maggio. Inoltre, Lay’s ed Sky Sport presenteranno uno studio televisivo interamente brandizzato Lay’s, offrendo al pubblico un’esperienza coinvolgente e immersiva attraverso l’utilizzo della realtà aumentata e di grafiche a LED durante il programma “After Party” condotto da Federica Masolin.

Poste Italiane conferma OMD per le sue campagne pubblicitarie

Poste Italiane

Poste Italiane ha confermato OMD in qualità di centro media per accordo di “servizi di pianificazione, monitoraggio, sviluppo piani editoriali, supporto amministrativo all’acquisto e controllo degli spazi media – on e offline – per le campagne pubblicitarie del gruppo Poste Italiane”. Il valore dell’appalto, attivo per due anni, è di 2,99 milioni di euro, al netto dell’IVA, comprensivo di fee di agenzia (offline, online e online influencer), success fee, costi tecnici (gestione, caricamento, tracciamento e ottimizzazione delle campagne, inclusi costi DSP-DMP e dati di profilazione di terze parti, trafficking, adserving, influencer), considerando ogni onere e/o spesa comunque connessi ai servizi, al netto dell’acquisto degli spazi media e degli oneri fiscali. OMD Roma segue Poste Italiane dal 2016 ed è stata confermata nel 2020 dopo aver vinto la gara a cui hanno preso parte anche Havas Media, Zenith e il raggruppamento costituito da Heads Collective e Digical Consulting. È invece ancora in corso la procedura di gara aperta da Poste Italiane per la gestione dei servizi pubblicitari “Above The Line“.