Trump prolunga TikTok: 75 giorni per trovare acquirenti

Trump TikTok

Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per mantenere attiva TikTok negli Stati Uniti per altri 75 giorni, offrendo un temporaneo sollievo agli utenti della popolare piattaforma social, nonostante persistano preoccupazioni legate alla sicurezza nazionale. L’ordine consente a ByteDance, la società madre cinese di TikTok, di guadagnare tempo per trovare un acquirente statunitense, evitando il divieto che sarebbe scattato il 19 gennaio. Questo passo avviene in un contesto di tensioni geopolitiche e regolamentari, con accuse che TikTok possa essere usato da Pechino per spiare e manipolare gli utenti americani. TikTok, con 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, ha visto l’app disattivata per oltre 12 ore nel weekend prima del blocco previsto per legge. Dopo l’annuncio di Trump, il servizio è stato ripristinato per gli utenti esistenti, mentre Apple e Google non hanno ancora reso disponibile l’app nei loro store. Le preoccupazioni sulla sicurezza di TikTok risalgono al 2020, quando Trump aveva emesso ordini per vietare le operazioni di ByteDance e WeChat. Sebbene quei divieti fossero stati bloccati dai tribunali, il Congresso ha approvato recentemente una legge che obbliga ByteDance a vendere TikTok, imponendo sanzioni fino a 5.000 dollari per utente alle piattaforme che distribuissero l’app dopo il termine ultimo. Trump ha affermato che gli Stati Uniti potrebbero negoziare un controllo del 50% di TikTok, valutando la piattaforma fino a 500 miliardi di dollari. Tuttavia, l’applicazione dell’ordine esecutivo potrebbe sollevare dubbi legali, in quanto non è chiaro se l’estensione di 90 giorni prevista dalla legge possa essere retroattiva. Mentre ByteDance continua a dichiarare la propria riluttanza a vendere, la Cina ha mostrato segnali di flessibilità, suggerendo un possibile accordo. Nonostante ciò, resta da vedere se le società tecnologiche americane coinvolte, tra cui Oracle, Apple e Google, opteranno per conformarsi alle richieste legislative o alle pressioni presidenziali.

CNN rinnova i team Casa Bianca e Capitol Hill

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La CNN ha presentato i nuovi incarichi per i suoi team di Casa Bianca e Capitol Hill, in vista della seconda amministrazione del presidente Donald J. Trump e del 119° Congresso. Il rinnovamento della squadra garantisce una copertura approfondita e autorevole della politica americana su tutte le piattaforme dell’emittente. Kaitlan Collins, conduttrice e capo corrispondente della Casa Bianca, guiderà il programma “The Source with Kaitlan Collins” alle 21:00 ET, continuando a seguire da vicino il Presidente e la sua amministrazione. Collins viaggerà anche con Trump per eventi nazionali e internazionali, combinando la conduzione televisiva con reportage sul campo. Nel team della Casa Bianca, Kristen Holmes è stata nominata corrispondente senior. Forte di un’esperienza pluriennale, Holmes porterà il suo bagaglio di conoscenze sulla campagna Trump e sul primo mandato del presidente. Al suo fianco, Alayna Treene, che ha seguito la campagna 2024 di Trump e i momenti chiave del primo mandato per Axios, contribuirà con approfondimenti esclusivi. Jeff Zeleny, corrispondente capo per gli affari nazionali, continuerà a esplorare l’impatto delle politiche di Trump, mentre Kevin Liptak, reporter senior, seguirà la Casa Bianca con il suo stile dettagliato, arricchito da anni di viaggi con presidenti americani in tutto il mondo. Betsy Klein, produttrice senior, integrerà il team con la sua competenza su politica interna ed estera, nonché sulle campagne presidenziali. Sul fronte di Capitol Hill, Manu Raju, conduttore e corrispondente capo del Congresso, guiderà il team esperto della CNN con il suo talento nel fornire scoop e notizie in tempo reale. Lauren Fox, Annie Grayer e Sarah Ferris continueranno a coprire le dinamiche legislative e politiche del Congresso. Tra i temi principali che i team affronteranno, spiccano l’economia americana, sotto la supervisione di Phil Mattingly, e l’immigrazione, affidata a Priscilla Alvarez, che riporterà le ultime notizie direttamente dal confine USA-Messico.

TikTok oscurato negli USA: stop a 170 milioni di utenti. Trump: “Deciderò lunedì”

TikTok Trump

Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 gennaio, TikTok ha bloccato l’accesso a oltre 170 milioni di utenti americani, attuando una misura drastica in risposta al divieto imposto da una legge statunitense che proibisce l’utilizzo dell’applicazione se la sua proprietà rimane in mani cinesi. La legge, confermata di recente dalla Corte Suprema, mira a tutelare la sicurezza nazionale, ma ha scatenato tensioni politiche, economiche e legali. Agli utenti che tentavano di accedere al social network, è apparso un messaggio che spiegava la situazione: “Negli Stati Uniti è stata promulgata una legge che vieta TikTok“, si legge in un messaggio che appare agli utenti che tentavano di utilizzare il social network. “Purtroppo, ciò significa che per ora non puoi utilizzare TikTok. Siamo fortunati – si legge ancora – che il presidente Trump abbia indicato che lavorerà con noi per trovare una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica. Rimanete sintonizzati!”. Tuttavia, nonostante queste rassicurazioni, TikTok ha deciso di agire in modo preventivo, oscurando la piattaforma. La normativa, approvata dal Congresso con il sostegno bipartisan di democratici e repubblicani, prevede la messa al bando di TikTok a meno che ByteDance, la società cinese che ne detiene la proprietà, non ceda il controllo a investitori americani. Il presidente Trump, nel suo secondo mandato, sembra intenzionato a concedere una proroga di 90 giorni, ma ha dichiarato che non ha ancora preso una decisione definitiva. “Devo valutare con attenzione: è una questione molto grossa”, ha affermato Trump, lasciando aperta la possibilità di un annuncio imminente. TikTok ha bloccato il servizio negli USA, accusando le autorità di non garantire un blocco legale al divieto. La legge prevede pesanti sanzioni per le aziende coinvolte, mentre il mondo politico è diviso: Trump ora sostiene TikTok, ma resta pressato dai repubblicani più rigidi. I democratici frenano per non alienarsi milioni di utenti contrari al divieto. Sebbene ByteDance abbia investitori americani, resta una società cinese, alimentando accuse di spionaggio. L’amministratore delegato Shou Zi Chew ha denunciato una violazione del Primo Emendamento, mentre il caso simbolizza la complessa relazione tra tecnologia, politica e libertà d’espressione.

La Corte Suprema conferma il divieto su TikTok. Biden si ritira: ora tocca a Trump

Free TikTok

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha confermato all’unanimità la validità della legge soprannominata “TikTok ban”, obbligando ByteDance, la società cinese proprietaria del social network TikTok, a venderlo entro il 19 gennaio 2025. In caso contrario, il governo americano potrà bloccare la possibilità di scaricare l’app dagli store digitali di Apple e Google negli Stati Uniti. Gli utenti attuali potranno continuare a usarla, ma senza nuovi aggiornamenti. La decisione arriva in un contesto politico complesso. Il presidente uscente Joe Biden potrebbe evitare di applicare il divieto prima del suo ultimo giorno in carica, lasciando la questione nelle mani del presidente eletto, Donald Trump, che entrerà in carica il 20 gennaio. Trump, durante la sua amministrazione precedente, aveva sostenuto misure simili contro TikTok, ma recentemente ha mostrato apertura al dialogo. ByteDance aveva tentato di bloccare la legge appellandosi alla violazione del Primo Emendamento, che protegge la libertà di espressione. Tuttavia, sia la Corte d’Appello di Washington che la Corte Suprema hanno respinto l’argomento, privilegiando le esigenze di sicurezza nazionale avanzate dal governo americano. Le autorità statunitensi sospettano che TikTok possa essere utilizzato dal governo cinese per raccogliere dati sensibili o influenzare l’opinione pubblica. ByteDance ha sempre negato queste accuse, ma non è riuscita a convincere le autorità americane. Inoltre, il governo cinese ha dichiarato che impedirà la vendita delle tecnologie di TikTok, rendendo l’operazione ancora più complicata. TikTok rappresenta il principale mercato digitale negli Stati Uniti, con 170 milioni di utenti. La piattaforma non è solo una fonte di intrattenimento, ma anche un mezzo di guadagno per creatori di contenuti e commercianti digitali. La prospettiva di un eventuale blocco o limitazione potrebbe avere un impatto significativo su milioni di persone. (Credits foto copertina: AP Photo/Ted Shaffrey)

Netflix lancia una nuova linea di popcorn

Netflix, la celebre piattaforma di streaming, ha lanciato una nuova linea di popcorn perfetta per accompagnare la visione di serie tv o film. Questa nuova offerta si chiama “New Popping” ed è stata sviluppata in partnership con Popcorn Indiana, una nota azienda statunitense specializzata nella produzione di popcorn. I gusti proposti sono due: “Cult Classic Cheddar Kettle“, un classico al cheddar, e “Swoonworthy Cinnamon Kettle“, al sapore di cannella. Questi popcorn saranno disponibili nei negozi Walmart negli Stati Uniti e avranno un costo di 4,50 dollari a confezione. Inoltre, sul sito di Popcorn Indiana è presente un motore di ricerca che permette di individuare i rivenditori più vicini utilizzando la geolocalizzazione. Questa nuova iniziativa rientra nella strategia di Netflix di esplorare anche il settore alimentare. Lo scorso anno, infatti, la piattaforma aveva aperto un ristorante pop-up a Los Angeles, coinvolgendo gli chef delle serie tv più famose. Inoltre, Netflix aveva già collaborato con Athletic Brewing Company per il lancio della birra analcolica “The Witcher”, ispirata alla popolare serie fantasy, e aveva pubblicato un ricettario di Natale con 70 piatti tratti dalle serie tv più amate. Nel 2020, Netflix aveva già sperimentato il settore alimentare con il lancio di “Netflix and chill”, un gusto di gelato realizzato in collaborazione con Ben & Jerry’s, composto da burro di arachidi, pretzel dolci e salati e brownies. Senza dimenticare i gelati ispirati alla serie “Stranger Things”.