Caso Innocenti: il Cdr contesta la procura e difende il cronista

Palazzo di Giustizia, Firenze

Il comitato di redazione del Corriere della Sera interviene in difesa del collega del Corriere Fiorentino Simone Innocenti, sottolineando che il cronista ha agito con scrupolo e professionalità. Innocenti è indagato per concorso nella rivelazione di segreti d’ufficio dopo aver pubblicato un articolo sul suicidio di un’allieva marescialla della scuola dell’Arma a Firenze. In seguito all’indagine, è stata disposta una perquisizione e il sequestro dei suoi strumenti di lavoro, sollevando dubbi sul rispetto della libertà di stampa. Il comitato esprime stupore per il comunicato stampa diffuso dalla procura di Firenze, che ha confermato la legittimità della perquisizione. Il Cdr fa notare come l’articolo di Innocenti non sia mai stato contestato nel merito e annuncia che i legali del Corriere faranno ricorso in Cassazione per difendere il cronista e il diritto a una stampa libera. Anche l’Associazione Stampa Toscana (Ast) e l’Ordine dei Giornalisti della Toscana (Odg) sono intervenuti, ricordando che la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha più volte condannato le perquisizioni nelle redazioni per proteggere le fonti giornalistiche. Le organizzazioni chiedono che la magistratura italiana rispetti tali sentenze e che si mantenga la stessa solerzia nella divulgazione di notizie di pubblico interesse. (In foto, il Palazzo di Giustizia a Firenze)

La Toscana cerca Tv e radio per format istituzionali

Telecomando

La Regione Toscana ha avviato una ricerca di emittenti televisive e radiofoniche locali per la diffusione di format istituzionali e servizi multimediali riguardanti l’attività della giunta regionale. Nei giorni scorsi sono stati pubblicati due decreti che offrono alle emittenti interessate la possibilità di partecipare manifestando il proprio interesse entro il 3 giugno, venti giorni dalla pubblicazione dell’avviso. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha spiegato che l’obiettivo dell’avviso è istituire un elenco di durata quadriennale da cui attingere per eventuali future convenzioni. Possono partecipare le emittenti con sede in Toscana e iscritte al ROC, il registro degli operatori della comunicazione. Le notizie verranno trasmesse tramite televisioni in digitale terrestre e radio via etere, coprendo eventi, progetti, opportunità, servizi, attività e risultati raggiunti dalla giunta regionale. L’Associazione Stampa Toscana, rappresentata dal presidente Sandro Bennucci, ha espresso particolare soddisfazione per i requisiti richiesti, avendo sollecitato a lungo un intervento a sostegno dell’informazione locale. Tra i requisiti vi è la presenza in organico di giornalisti regolarmente assunti con contratti di categoria (Fnsi, Aeranti Corallo, Frt) e regolari versamenti contributivi. Per le televisioni, è richiesto l’impiego di almeno quattro giornalisti a tempo pieno o equivalenti, mentre per le radio sono richiesti almeno due giornalisti a tempo pieno o equivalenti. Inoltre, le emittenti devono aver prodotto strisce quotidiane di informazione locale autoprodotte per almeno due ore e mezza al giorno, in fascia diurna, negli ultimi dodici mesi. Il sostegno e il potenziamento dell’informazione locale sono considerati cruciali dalla presidenza della Regione Toscana. Questo progetto mira a creare posti di lavoro per giornalisti e a garantire il rispetto dei contratti di lavoro. I requisiti delle emittenti potranno essere verificati annualmente per garantire il rispetto degli obblighi assunti. Le televisioni partecipanti devono inoltre aderire ai codici di autoregolamentazione sulla tutela dei minori in televisione, sulle trasmissioni di commento degli avvenimenti sportivi e su televendite, servizi di astrologia e cartomanzia, pronostici di lotto, superenalotto, lotterie e giochi simili.  

Libertà di Stampa a rischio: lo scontro tra Procura e Il Foglio

Giornali

Il clima infuocato tra la Procura di Firenze e il quotidiano “Il Foglio” ha sollevato interrogativi sulla libertà di stampa e il ruolo critico dei media. Il Procuratore Filippo Spiezia ha presentato una richiesta al Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) per proteggere l’integrità del suo ufficio, in risposta a un articolo pubblicato dal giornale diretto da Claudio Cerasa il 13 aprile 2024. Tuttavia, questa mossa ha suscitato reazioni contrastanti. «A Firenze più che un ‘caso Il Foglio’ esiste un ‘caso Spiezia’. Il Procuratore di Firenze ha chiesto al Csm di aprire una pratica a tutela del proprio ufficio in seguito a un articolo pubblicato lo scorso 13 aprile dal quotidiano diretto da Claudio Cerasa. Come se l’operato della magistratura non fosse criticabile». Lo ricordano, in una nota congiunta, Federazione nazionale della Stampa italiana e Associazione Stampa Toscana. Nonostante non si intenda valutare il contenuto dell’articolo in questione, i sindacati sottolineano la necessità di una relazione più aperta tra la Procura e i media. Affermano che l’accesso limitato alla fonte primaria di informazioni ostacola la trasparenza e il diritto del pubblico all’informazione, sancito dall’articolo 21 della Costituzione italiana. In sei incontri con il Procuratore Spiezia, l’AST ha ribadito la richiesta di maggiore sensibilità nei confronti dei principi costituzionali e della libertà di stampa.