Il Segretario alla Difesa Pete Hegseth ha annunciato nuove restrizioni per i giornalisti accreditati presso il Pentagono, limitandone l’accesso agli spazi non classificati del quartier generale del Dipartimento della Difesa. Le disposizioni, entrate in vigore immediatamente, impongono che i reporter siano scortati da personale ufficiale per muoversi all’interno dell’edificio di Arlington, in Virginia, a meno che non dispongano di un’autorizzazione specifica.
Nel memorandum ufficiale, Hegseth ha sottolineato l’impegno del Dipartimento nel mantenere la trasparenza, ribadendo però la necessità di tutelare informazioni classificate e dati sensibili, la cui diffusione non autorizzata potrebbe rappresentare un rischio per la sicurezza dei militari statunitensi. Il provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di contrasto alle fughe di notizie, considerato una priorità dell’amministrazione guidata da Donald Trump.
La stretta sulla stampa riguarda anche misure già in atto, come l’utilizzo del poligrafo per identificare le fonti di divulgazione non autorizzata. Secondo fonti interne, alcuni funzionari del Dipartimento della Sicurezza Interna sono stati informati della possibilità di essere licenziati in caso di rifiuto a sottoporsi alla macchina della verità.
Le nuove linee guida sono state criticate dalla Pentagon Press Association, l’organizzazione che rappresenta i giornalisti specializzati in affari militari, che ha definito le restrizioni un “attacco diretto alla libertà di stampa”. In una nota ufficiale, l’associazione ha ricordato che per decenni i reporter hanno avuto accesso regolare agli spazi non classificati del Pentagono, anche in periodi di elevata tensione nazionale, come dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, senza che ciò fosse ritenuto un rischio per la sicurezza operativa.
Le limitazioni coincidono con l’inizio del secondo mandato di Trump, insediatosi a gennaio, in un contesto di crescente tensione tra l’amministrazione e la stampa. Nel nuovo assetto, alcune testate tradizionali sono state costrette a lasciare i propri uffici all’interno del Pentagono, nell’ambito di un sistema di rotazione che, secondo le autorità, intende offrire opportunità eque ad altri organi di informazione. Tra i media coinvolti figurano il New York Times, il Washington Post, la Cnn e Nbc News, insieme a testate vicine all’attuale amministrazione come il New York Post, Breitbart, Daily Caller e One America News Network.
(In foto, Donald Trump e Pete Hegseth)