Da dicembre 2025, gli utenti adulti di ChatGPT potranno accedere a conversazioni con contenuti erotici, ma solo dopo una verifica dell’età. Lo ha annunciato Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, in un post pubblicato sulla piattaforma X, spiegando che “gli utenti adulti saranno trattati come adulti” quando la società avrà completato l’implementazione dei nuovi limiti di età.
Si tratta di un cambio importante nella politica di OpenAI, che finora ha vietato ogni tipo di contenuto per adulti all’interno delle conversazioni di ChatGPT. Altman ha precisato che le versioni precedenti del chatbot erano state rese “piuttosto restrittive” per proteggere gli utenti da rischi legati alla salute mentale, ma questo ha finito per rendere l’intelligenza artificiale “meno utile per molti”.
Secondo l’amministratore delegato, la nuova impostazione permetterà agli utenti di scegliere anche diverse personalità del chatbot, con comportamenti e stili comunicativi personalizzati. Queste funzioni saranno basate sull’ultimo aggiornamento di GPT-4o, la versione più recente del sistema di linguaggio di OpenAI. “Tra qualche settimana – ha scritto Altman – pubblicheremo una nuova versione di ChatGPT. Se vuoi che risponda in modo molto umano o usi un sacco di emoji, o si comporti come un amico, dovrebbe farlo ma solo se lo desideri tu”.
Per la gestione dei contenuti per adulti, la piattaforma utilizzerà un sistema di verifica dell’età, necessario per accedere alle nuove funzioni. Nelle ultime settimane OpenAI ha già introdotto un’esperienza dedicata ai minorenni, che blocca automaticamente materiale esplicito e adatta le risposte all’età dell’utente. La società sta inoltre sperimentando una tecnologia predittiva in grado di stimare se un utente ha più o meno di 18 anni, analizzando il suo comportamento durante l’interazione.
L’annuncio ha attirato l’attenzione anche delle autorità europee, impegnate a rafforzare le regole sulla protezione dei minori online. L’Unione Europea, attraverso la legge sui servizi digitali (DSA), ha chiesto ai principali operatori tecnologici di spiegare come intendano garantire la sicurezza dei più giovani. In parallelo, negli Stati Uniti, la Federal Trade Commission ha richiesto informazioni a varie aziende, tra cui OpenAI e xAI di Elon Musk, per valutare l’impatto dei chatbot sui minori.
Il tema dei comportamenti dannosi e della dipendenza emotiva legata all’uso dell’intelligenza artificiale è oggetto di crescente attenzione. Di recente, alcune segnalazioni hanno evidenziato casi di utenti che sviluppano legami affettivi con i chatbot. Un sondaggio del Centre for Democracy and Technology, un’organizzazione no-profit statunitense, ha indicato che uno studente su cinque ha tentato di instaurare una relazione sentimentale con un’IA.
La decisione di OpenAI arriva in un contesto competitivo in cui diverse aziende stanno esplorando forme di interazione più umane tra utenti e intelligenze artificiali. Tra i rivali di ChatGPT, la piattaforma Grok, di proprietà di Elon Musk, ha recentemente introdotto i cosiddetti “compagni animati”, tra cui personaggi digitali ispirati al mondo dei cartoni orientali.
(In foto, Sam Altman)