Il Los Angeles Times sarà quotato in Borsa entro il 2025

patrick soon shiong los angeles times

Il Los Angeles Times si prepara a entrare in Borsa entro il 2025. A comunicarlo è il proprietario ed editore Patrick Soon-Shiong, imprenditore miliardario ed ex chirurgo di origine sudafricana. In una recente intervista, ha dichiarato: “Renderemo letteralmente pubblico il LA Times e permetteremo che venga democratizzato e che il pubblico abbia la proprietà di questo giornale”. Secondo quanto spiegato da Soon-Shiong, l’iniziativa mira a estendere la titolarità del quotidiano anche ai lettori, senza distinzioni di orientamento politico: “Che tu sia di destra o di sinistra, democratico o repubblicano, sei un americano. Ecco perché per noi è importante offrire un giornale che sia davvero la voce del popolo”.

L’ingresso di Soon-Shiong nel mondo editoriale risale al 2018, quando ha acquisito per 500 milioni di dollari il Los Angeles Times e il San Diego Union-Tribune. Quest’ultimo è stato successivamente ceduto al gruppo MediaNews, mentre il controllo del Los Angeles Times è rimasto all’editore. La sua direzione, tuttavia, è stata oggetto di critiche e controversie, soprattutto in relazione alle decisioni assunte sulla linea editoriale.

A partire dal 2020, Soon-Shiong ha bloccato alcuni endorsement politici espressi dal comitato editoriale. In quell’anno, ha impedito il sostegno pubblico a Elizabeth Warren nelle primarie democratiche, pur consentendo l’appoggio a Joe Biden per le elezioni generali. Nel 2024, ha fermato un analogo endorsement per Kamala Harris, scelta che ha suscitato forti reazioni nella redazione e tra i lettori. Le conseguenze si sono tradotte in una crescente disaffezione: numerosi abbonamenti sono stati cancellati e diverse firme autorevoli hanno lasciato il giornale. Contestualmente, Soon-Shiong ha favorito l’inserimento di voci conservatrici, riequilibrando l’impostazione politica della testata.
Il giornale sta inoltre affrontando difficoltà economiche rilevanti. Nel 2024 ha registrato perdite superiori ai 50 milioni di dollari, a fronte di un significativo ridimensionamento del personale, che ha coinvolto oltre il 20% della redazione.

La decisione di procedere verso la quotazione in Borsa giunge in questo contesto, e rappresenta una mossa che punta a rilanciare finanziariamente la testata, aprendo la proprietà anche al pubblico.

(In foto, Patrick Soon-Shiong)