OpenAI si prepara a lanciare nelle prossime settimane un browser web basato sull’intelligenza artificiale, progettato per competere con Google Chrome, attualmente il software dominante con oltre tre miliardi di utenti a livello globale. A riferirlo sono tre fonti vicine alla vicenda, che hanno chiesto di rimanere anonime in quanto non autorizzate a parlare pubblicamente del progetto. Il nuovo browser, ancora senza un nome ufficiale, sarà integrato con tecnologie proprietarie di OpenAI, con l’obiettivo di trasformare radicalmente l’esperienza di navigazione web attraverso un’interfaccia nativa in stile ChatGPT.
Il progetto rappresenta una mossa strategica per entrare in un mercato cruciale per l’ecosistema digitale: il browser di Google è un elemento chiave nel modello di pubblicità online di Alphabet, contribuendo a raccogliere dati sugli utenti per ottimizzare l’inserzione degli annunci. Secondo le fonti, OpenAI punta a ottenere un accesso diretto a questo tipo di dati, oggi uno dei principali vantaggi competitivi di Google. Il nuovo browser sarebbe in grado di mantenere parte delle interazioni degli utenti all’interno dell’interfaccia AI, riducendo la necessità di cliccare su link o visitare direttamente siti esterni.
Basato su Chromium, il codice open source alla base di Chrome, il software di OpenAI potrebbe integrarsi con strumenti AI come Operator, agenti capaci di svolgere compiti complessi per conto dell’utente, come prenotazioni online o compilazione di moduli. Secondo una fonte, lo sviluppo di un browser proprietario — invece che un’estensione su browser esistenti — risponde all’esigenza di un controllo più diretto sui dati e sull’interfaccia utente. L’azienda non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ha confermato a maggio l’intenzione di espandersi anche nel settore hardware, dopo l’acquisizione da 6,5 miliardi di dollari della startup io, fondata dall’ex designer di Apple Jony Ive.
Attualmente, il mercato dei browser è dominato da Google con una quota superiore ai due terzi, seguito da Safari di Apple con circa il 16%, secondo i dati di StatCounter. OpenAI, dal canto suo, dichiara 500 milioni di utenti settimanali attivi su ChatGPT e 3 milioni di utenti business paganti, numeri che, se convertiti anche solo in parte al nuovo browser, potrebbero incidere significativamente sugli equilibri del settore.
Il nuovo browser si inserisce in un contesto di forte concorrenza: nei giorni scorsi Perplexity ha lanciato il suo browser Comet, capace di navigare ed eseguire azioni automatizzate, mentre altre startup come The Browser Company e Brave stanno rilasciando soluzioni simili con funzioni di sintesi e interazione AI. Intanto, Google ha annunciato l’intenzione di ricorrere in appello contro la decisione di un tribunale statunitense che ha giudicato la sua posizione nel settore della ricerca online come monopolistica, su istanza del Dipartimento di Giustizia.
Due dei vicepresidenti oggi in OpenAI provengono da Google, dove avevano lavorato allo sviluppo originario di Chrome. Secondo quanto riportato da The Information, OpenAI avrebbe anche valutato in passato la possibilità di acquistare Chrome, qualora fosse stato imposto un disinvestimento da parte di Alphabet.