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RaiNews24 sotto accusa: il silenzio su Gratteri e la protesta del Cdr

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Nel panorama dell’informazione italiana, la trasparenza e l’obiettività sono pilastri fondamentali su cui si dovrebbe fondare ogni servizio pubblico. Tuttavia, sembra che il direttore di RaiNews24 abbia deciso di oscurare una notizia di rilevanza nazionale: le dichiarazioni del procuratore Nicola Gratteri sui test psicoattitudinali dei magistrati. Una scelta che solleva interrogativi sulla neutralità e sull’equità dell’informazione all’interno del servizio pubblico radiotelevisivo.

Secondo quanto riportato dal Comitato di Redazione (Cdr) della testata all news della Rai, le dichiarazioni del procuratore Gratteri sono state ignorate dal notiziario RaiNews24, nonostante siano state ampiamente trattate da altri principali media nazionali. Tale omissione solleva dubbi sulla volontà di fornire una copertura equa e completa degli eventi, mettendo a rischio la fiducia degli spettatori nel servizio pubblico.

Il Cdr di RaiNews ha sollevato la questione in una nota diffusa il 27 marzo 2024, sottolineando la gravità del comportamento del direttore e chiedendo rispetto per l’indipendenza editoriale e per il diritto dei giornalisti di svolgere il proprio lavoro senza influenze esterne. L’assemblea ha dichiarato lo stato di agitazione, manifestando la propria determinazione nel difendere l’integrità del servizio informativo pubblico.

Le parole del procuratore Gratteri non sono passate inosservate, né sono prive di significato. Egli ha sollevato la questione dei test psicoattitudinali per i magistrati, sottolineando la necessità di estendere tali controlli anche a coloro che detengono ruoli di responsabilità nella pubblica amministrazione. Proposte che, sebbene dibattute, non possono essere ignorate nel contesto di un dibattito pubblico aperto e trasparente.

L’opacità nell’informazione non è passata inosservata nemmeno al di fuori della Rai. Il presidente della Fnsi, Vittorio di Trapani, ha espresso solidarietà al Cdr di RaiNews per la sua difesa della dignità giornalistica e del servizio pubblico radiotelevisivo.