GIORNALISMO MULTIMEDIALE

Secolo XIX in bilico: i lavoratori chiedono garanzie da Gedi

Il Secolo XIX redazione

Nell’epoca dell’informazione in continua evoluzione, la stabilità e l’autonomia dei giornali locali rappresentano pilastri fondamentali per la democrazia e la libertà di stampa. Tuttavia, nel cuore della storica città di Genova, il quotidiano Secolo XIX si trova al centro di una tempesta mediatica che minaccia la sua integrità.

Il Comitato di Redazione (Cdr) del Secolo XIX ha emesso un comunicato, in cui si richiede con fermezza chiarezza da parte del gruppo editoriale Gedi riguardo alle voci che circolano insistentemente sulla possibile vendita del giornale. Queste speculazioni, che l’editore ha sempre respinto come “voci destituite di ogni fondamento“, hanno gettato nell’incertezza non solo i dipendenti del quotidiano, ma anche l’intera comunità genovese e ligure che da oltre 130 anni ha trovato nel Secolo XIX una voce autorevole e un punto di riferimento.

Il comunicato del Cdr sottolinea l’assenza di un piano industriale chiaro da parte dell’azienda, una lacuna che si protrae da anni e che ha contribuito ad alimentare le preoccupazioni dei giornalisti e dei lavoratori del giornale. Con decurtazioni salariali dovute a contratti di solidarietà e cassa integrazione che si protraggono da oltre dieci anni, la redazione del Secolo XIX non è disposta ad accettare compromessi che minino l’autonomia e la qualità del giornale, il cui valore è stato difeso strenuamente nel corso degli anni.

I rappresentanti sindacali del quotidiano esprimono un appello per il rispetto dei lavoratori e per la salvaguardia di un giornale che, nonostante le sfide economiche e le crisi occupazionali, continua a fornire contributi di qualità e a essere la voce autorevole di Genova e della Liguria.

In un momento in cui la stampa locale è più preziosa che mai, il destino del Secolo XIX non riguarda solo gli addetti ai lavori, ma interessa l’intera comunità. È pertanto essenziale che l’azienda fornisca tempestivamente la chiarezza richiesta, dimostrando il proprio impegno per la continuità e l’integrità di questo pilastro dell’informazione regionale.