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Tragedia a Gaza: giornalisti palestinesi caduti sotto il fuoco

Il sindacato dei giornalisti palestinesi (PJS) ha indetto un momento di silenzio per onorare i colleghi morti a causa del conflitto con Israele. Il PJS chiede solidarietà a tutte le organizzazioni affiliate alla Federazione Internazionale dei Giornalisti (IFJ), invitandole a unirsi al ricordo il 26 febbraio 2024, a mezzogiorno. Nonostante le avverse condizioni e i rischi per la loro incolumità, i giornalisti palestinesi continuano a svolgere il loro lavoro, informando sia l’opinione pubblica locale che internazionale sugli eventi che si susseguono nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto il 7 ottobre.

In poco più di quattro mesi di guerra, numerosi colleghi hanno perso la vita. Analogamente al sostegno fornito durante il conflitto in Ucraina, la IFJ ha mobilitato tutti i sindacati aderenti per raccogliere aiuti a sostegno del lavoro dei giornalisti palestinesi operanti in prima linea. Anche la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) ha aderito all’iniziativa, dedicando un pensiero ai colleghi che, in Palestina, continuano a lavorare sotto il costante pericolo delle bombe.

La tragedia è stata definita “terribile e ingiustificata” da parte della IFJ e della Federazione dei Giornalisti Arabi (FAJ). La carenza di risorse, soprattutto durante l’inverno, è allarmante: mancano vestiti, coperte, tende, cibo e acqua.

La IFJ è preoccupata anche dalla scarsa copertura mediatica internazionale del conflitto, attribuendola all’esclusione dei media internazionali da parte di Israele. Questa mancanza di trasparenza è considerata un attacco alla libertà dei media e alla necessità universale di essere informati sugli avvenimenti a Gaza.