Segre elogia i Tg Rai: “Impegno contro l’indifferenza”

Liliana Segre

Liliana Segre esprime gratitudine per l’impegno della Rai contro l’indifferenza. La presidente della Commissione Anti-discriminazioni del Senato ha accolto positivamente le parole dei direttori di Tg1, Tg2 e Tg3 – rispettivamente Gian Marco Chiocci, Antonio Preziosi e Pierluca Terzulli – ascoltati oggi in audizione sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella diffusione dei discorsi d’odio. “Sono molto contenta che la parola “indifferenza” non solo non sia stata mai nominata, ma che i programmi delle tre reti siano il contrario di quell’indifferenza che ho vissuto e che temo enormemente”, ha dichiarato Segre. La senatrice, riportata da Adnkronos, ha ribadito come la posizione della Rai infonda speranza, contribuendo ad evitare quel “buio” rappresentato dall’indifferenza. Secondo Segre, questo atteggiamento delle reti Rai rappresenta un forte segnale di sensibilità e responsabilità sociale. “Questo mi fa vedere l’importanza di questa commissione, da me fortemente voluta, prendere un nuovo andamento”. La sua dichiarazione sottolinea la necessità di un ruolo attivo della televisione pubblica nella lotta contro l’odio e nella promozione di un’informazione capace di sensibilizzare e coinvolgere diversi strati sociali. Segre ha inoltre osservato come le tre reti non solo ignorino l’indifferenza, ma mostrino un impegno concreto nel contrasto alla discriminazione, fattore essenziale per un’informazione di qualità.

Rai, Sergio risponde: “321 minuti di copertura elettorale”

Roberto-Sergio-Foto-LaPresse

Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, ha presentato una relazione che difende l’operato della rete televisiva pubblica italiana nella copertura delle elezioni francesi. La relazione risponde alle critiche ricevute riguardo alla presunta insufficienza di spazio dedicato all’evento. Le polemiche si sono scatenate in seguito alla programmazione delle reti generaliste la sera delle elezioni. Durante quella fascia oraria, il canale all news RaiNews24 ha dedicato il telegiornale delle 22 al Festival delle Città Identitarie a Pomezia, suscitando proteste da parte del Comitato di Redazione (Cdr) e del sindacato dei giornalisti Usigrai. Questi ultimi hanno lamentato la mancanza di adeguata copertura delle elezioni francesi. Roberto Sergio ha rigettato le accuse, sottolineando come il Tg1 delle 20 del 7 luglio (22,7% di share) abbia offerto un’ampia copertura delle elezioni francesi, con collegamenti in diretta da Parigi e interviste ai protagonisti. Anche Tg2 e Tg3 hanno seguito l’evento in modo approfondito, e Rai3 ha trasmesso uno speciale dopo le 23 per analizzare i dati consolidati. Sergio ha anche specificato che il flusso informativo è stato garantito anche da Giornali Radio, Televideo, il portale RaiNews.it e RaiNews24, che ha mandato in onda uno speciale intitolato “Francia al bivio” a partire dalle 19.55 –  che ha incluso collegamenti con corrispondenti Rai e opinionisti francesi e italiani, proseguendo con aggiornamenti per tutta la serata e la notte. Contrariamente a quanto riportato dalla stampa, anche il sommario del tg delle 22 di RaiNews24 si è aperto con le elezioni francesi. Sergio ha fornito dati precisi: tra le 22 e le 22.45, circa il 40% del tempo notizia è stato dedicato alle elezioni francesi, con un totale di 321 minuti di copertura. Nei giorni successivi, la copertura è proseguita in modo ampio ed esaustivo. Tra il 7 e il 9 luglio, il tempo notizia sui canali Rai è stato pari a 9 ore e 15 minuti, con una copertura complessiva di 19,5 milioni di spettatori per i tg delle reti generaliste, a cui si aggiungono gli utenti di RaiNews24, delle radio e di RaiNews.it. Roberto Sergio ha concluso ricordando che, anche in occasione delle legislative francesi del 2022, la Rai aveva adottato una copertura simile, senza speciali sui canali generalisti ma con finestre informative all’interno di uno speciale di RaiNews24 dedicato all’Ucraina. Questa modalità, secondo Sergio, è in linea con le pratiche adottate da altri paesi europei, che prevedono coperture nei tg senza speciali dedicati.