La Scala apre la stagione con Verdi, diretta su Rai 1

Milano si prepara al tradizionale appuntamento del 7 dicembre, con l’inaugurazione della Stagione della Scala. Ad aprire l’attesa stagione sarà “La forza del destino” di Giuseppe Verdi, un’opera grandiosa diretta dal maestro Riccardo Chailly e con la regia di Leo Muscato. Come ormai avviene dal 2020, l’evento sarà trasmesso da Rai Cultura in diretta, a partire dalle 17.45, su Rai1, Rai 4K, RaiPlay e Radio3. La conduzione sarà affidata a Milly Carlucci e Bruno Vespa, che accompagneranno gli spettatori tra interviste e approfondimenti. A supporto, ci saranno anche i collegamenti di Serena Scorzoni direttamente dal foyer della Scala. In quattro atti, con un libretto di Francesco Maria Piave, l’opera di Verdi fu rappresentata per la prima volta nel 1862 a San Pietroburgo. La versione definitiva approdò alla Scala nel 1869. Ispirata al dramma spagnolo di Ángel de Saavedra, racconta una storia d’amore e di vendetta travolta da un destino inesorabile. La trama segue Leonora e Don Alvaro, un giovane dalle nobili origini ma misteriose. Quando Don Alvaro, tentando di fuggire con Leonora, uccide accidentalmente il padre di lei, il Marchese di Calatrava, si scatena una spirale di eventi tragici. Il fratello di Leonora, Don Carlo, giura vendetta e perseguita Don Alvaro per lavare l’onore della famiglia. I due si incontrano e si scontrano più volte nel corso dell’opera, in un crescendo di tensione drammatica. Alla fine, durante un duello, Don Carlo viene ferito mortalmente e Leonora, anche lei colpita, muore tra le braccia di Don Alvaro. In preda alla disperazione, Alvaro invoca la pace eterna.

Porta a Porta cambia “per sottrazione”: meno ospiti, più qualità

Porta a Porta, conferenza stampa 1

Porta a Porta, il celebre talk show di seconda serata condotto da Bruno Vespa, si prepara a una nuova stagione ricca di cambiamenti. Durante la conferenza stampa di presentazione, Vespa ha annunciato che il programma tornerà su Rai 1 dal 10 settembre con un formato rinnovato e diverse modifiche, mirate a migliorare l’esperienza degli spettatori e affrontare le sfide legate all’orario di collocazione. Bruno Vespa ha dichiarato che quest’anno il programma cambierà “per sottrazione”, eliminando alcuni elementi ormai datati e adottando un approccio più snello e moderno. “Toglieremo delle cose, a partire dal tavolo centrale che sarà sostituito con delle comodissime poltroncine,” ha spiegato Vespa, evidenziando un passaggio a un’atmosfera più informale e rilassata. Inoltre, ci saranno meno ospiti, ma di maggiore rilevanza, con un’attenzione particolare alla qualità delle interviste. “Saremo un filino meno garbati e un filino più esigenti,” ha dichiarato Vespa, ammettendo anche qualche “momento di distrazione” nelle stagioni passate e promettendo un rinnovato impegno. Verranno eliminati i tradizionali riquadri e cornici, e al loro posto ci sarà un grande videowall che darà nuova dinamicità al set. Anche la grafica sarà migliorata, per rendere l’esperienza visiva più piacevole. Vespa ha sottolineato che, con le notizie disponibili in tempo reale, il compito di Porta a Porta sarà quello di aiutare il pubblico a comprendere meglio gli eventi. “Quando arriviamo noi, tutti sanno già tutto – ha spiegato – per questo dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo”. La nuova stagione partirà senza la presenza del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che Vespa spera di ospitare “quando avrà qualcosa da dire, immagino quando si sapranno le deleghe che avrà Fitto”. Tra gli ospiti della prima puntata, Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, per approfondire la vicenda dell’affondamento del Bayesian. Inoltre, verrà ricordato Mike Bongiorno, con la partecipazione di Daniela Bongiorno, mentre Stefano De Martino sarà tra i prossimi ospiti. Porta a Porta continuerà ad andare in onda in seconda serata, subito dopo Cinque Minuti, la finestra informativa che precede “Affari Tuoi”, rappresentando un ulteriore sforzo di Rai 1 per mantenere vivo l’interesse del pubblico nella fascia serale. Vespa ha anche commentato il dibattito sulla natura del servizio pubblico, criticando l’idea che alcune interviste, come quella di Maria Rosaria Boccia su una TV commerciale, possano essere considerate “servizio pubblico” mentre altre, come quelle ai ministri su Tg1, no. Ha lodato il direttore del Tg1, Gianmarco Chiocci, per l’intervista al ministro della Cultura, lamentando le critiche ricevute e rifiutando l’idea di diventare “uno strumento” per promuovere certi ospiti.

Bruno Vespa in diretta: “La smettete, basta rompiscatole”

Bruno Vespa furioso con gli autori in diretta

Bruno Vespa si è spazientito durante la puntata speciale di Porta a Porta dedicata alle Elezioni Europee e Amministrative 2024, trasmessa lunedì 10 giugno su Rai1. Il noto conduttore e giornalista ha avuto un acceso battibecco con gli autori del programma che lo incalzavano a chiudere la trasmissione. Il momento di tensione è emerso nelle battute finali della puntata, mentre gli ospiti in studio erano impegnati in un animato confronto. Sullo sfondo, Vespa ha cercato di prendere la parola: “Bene, scusate ma io devo dare la linea al Tg1”. Nonostante i ripetuti tentativi di Vespa di interrompere il dibattito con un cortese “Scusate, scusate, per favore, dobbiamo chiudere”, gli ospiti hanno continuato a parlare. Quando il conduttore ha alzato la voce, rivolgendosi visibilmente infastidito verso qualcuno dietro le quinte, ha esclamato: “Mi state facendo cenno, vi ho visto, la smettete! Ecco, basta per favore”. L’intervento di Vespa ha portato un momento di silenzio nello studio, seguito dalla spiegazione rivolta agli ospiti: “Volevo chiudere perché questi rompiscatole fanno cenni”. Nonostante la drammatica conclusione, la puntata di Porta a Porta non ha ottenuto il successo sperato. Il programma, dedicato agli approfondimenti sulle Elezioni Europee e Amministrative 2024, ha registrato un’audience di soli 886.000 spettatori, pari al 5.87% di share. Un risultato deludente, specialmente se confrontato con Propaganda Live su La7, che ha attratto 894.000 spettatori con il 7.47% di share, e Quarta Repubblica su Rete 4, condotto da Nicola Porro, seguito da 864.000 spettatori con il 6.48% di share.

Riorganizzazione del palinsesto di Rai1: il nuovo assetto del Tg1

Logo Tg1

Negli ultimi giorni, un acceso dibattito ha animato gli uffici del Tg1 riguardo ad un possibile spostamento di Tg1 Economia, dall’attuale chiusura dell’edizione delle 13:30 al termine di quella delle ore 8. Tale proposta ha scatenato una serie di interrogativi e discussioni tra i giornalisti del notiziario, che hanno portato alla convocazione di un tavolo aziendale per esaminare la situazione. Durante questo incontro, sono state prese decisioni di rilevanza strategica che hanno comportato una ristrutturazione del palinsesto di Rai1, pur mantenendo salda la posizione di riferimento del Tg1 all’interno dell’offerta informativa della rete televisiva nazionale.   Cambiamenti in arrivo Tra le decisioni prese, si annovera l’allungamento dell’edizione delle ore 13:30 del Tg1, con la possibilità di dedicare maggior tempo alle notizie economiche. Inoltre, è stato deciso di anticipare di mezz’ora l’inizio del Tg1 Mattina, programmato per le ore 6 anziché le ore 6:30, e l’introduzione del nuovo supplemento economico del Tg1 alla fine dell’edizione delle ore 8. Queste modifiche verranno sperimentate nei prossimi mesi, con un incontro a fine maggio per analizzare i risultati.   Obiettivo: rinforzare l’offerta informativa L’obiettivo di tali cambiamenti è quello di potenziare La volta buona e, contemporaneamente, garantire un’offerta informativa completa durante l’edizione delle 13:30 del Tg1. L’anticipo del Tg1 Mattina consentirà anche una migliore sincronizzazione con la Prima pagina del Tg5, precedentemente trasmessa in contemporanea su Rai1. Con la riorganizzazione, la sezione economica del Tg1 otterrà una nuova collocazione e una presentazione rinnovata, posizionandosi alla fine dell’edizione delle ore 8 del telegiornale.   Il comunicato dell’assemblea “L’assemblea del Tg1 in merito alla sperimentazione riguardante un riassetto degli spazi informativi del telegiornale, nell’ambito di una riorganizzazione della rete, approva con ampia maggioranza la proposta emersa in sede di tavolo aziendale di prolungare l’edizione delle 13:30 di diversi minuti, con l’impegno che in questo spazio sia rafforzata l’informazione economica. Accoglie con favore l’anticipo del Tg1 mattina dalle 6:30 alle 6, auspicandone l’immediato avvio accetta la proposta di sperimentare la nuova collocazione della rubrica economia a conclusione del telegiornale delle ore 8. Alla fine del periodo di sperimentazione (31 maggio) si attende un nuovo incontro per verificare i risultati emersi”.