Papa Leone XIV: i giornalisti siano “operatori di pace” e responsabili nell’uso dell’AI

Papa Prevost ha incontrato questa mattina, alle ore 11 nell’Aula Paolo VI, i rappresentanti dei media internazionali, in occasione del primo appuntamento ufficiale con la stampa mondiale dopo la sua elezione. L’incontro, nel solco del dialogo avviato da Papa Francesco, ha visto il Pontefice rivolgersi ai giornalisti con un discorso centrato sul ruolo etico dell’informazione, la responsabilità della comunicazione nei contesti di crisi e il valore della libertà di stampa. Rivolgendosi ai presenti con un saluto formale, Papa Prevost ha sottolineato che il tempo attuale rappresenta per la Chiesa un “tempo di Grazia”, richiamando poi le parole del Vangelo: “Beati gli operatori di pace”. Il Pontefice ha evidenziato come questa esortazione interpelli direttamente il mondo dell’informazione, chiamato a rifiutare logiche di conflitto, linguaggi divisivi e modelli comunicativi improntati alla competizione. Ha esortato a una comunicazione che non separi la ricerca della verità dal rispetto per le persone, chiedendo di respingere il paradigma della guerra comunicativa. Nel passaggio centrale del discorso, Papa Prevost ha rivolto un appello alla liberazione dei giornalisti detenuti per aver cercato di raccontare fatti e conflitti, affermando che la libertà di stampa è un diritto fondamentale che permette ai popoli di compiere scelte consapevoli. Ha definito tali operatori “testimoni” e ha ricordato il contributo di quanti documentano la guerra anche a costo della propria incolumità. Il Pontefice ha poi espresso gratitudine alla stampa per la copertura dei recenti eventi ecclesiali, tra cui i riti della Settimana Santa, la morte di Papa Francesco e i giorni del Conclave, sottolineando il loro impegno nel raccontare la varietà e l’unità della Chiesa. Ha ringraziato i giornalisti per aver superato cliché e stereotipi nella narrazione della vita ecclesiale. Ampio spazio è stato dedicato alla trasformazione digitale e al ruolo dell’intelligenza artificiale, definita una sfida che interpella l’intera società. Papa Prevost ha invitato a un uso responsabile degli strumenti tecnologici, affinché siano orientati al bene comune, promuovendo ambienti digitali inclusivi, capaci di generare dialogo e cultura. Citata anche la necessità di “disarmare la comunicazione” da odio, aggressività e pregiudizi, il Papa ha fatto eco al messaggio del suo predecessore per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, chiedendo un linguaggio sobrio e ascoltante, che sappia dare voce a chi non ne ha. Nel concludere il suo intervento, Papa Prevost ha ribadito l’importanza di una comunicazione di pace, in grado di raccontare con rigore sia i conflitti che le speranze, e ha esortato i giornalisti a continuare il proprio servizio alla verità con coraggio e consapevolezza. Il Pontefice ha infine impartito la sua benedizione ai presenti.