Il 23 maggio, a Roma, corso Fnsi su parole e informazione

Si svolgerà venerdì 23 maggio 2025, dalle 9.30 alle 13.30, nella sala Walter Tobagi della Federazione nazionale della Stampa italiana (via delle Botteghe Oscure 54, Roma), il corso di formazione per giornalisti intitolato “Tra note e notizie: il potere delle parole nell’era dell’informazione”, organizzato dalla Fnsi in collaborazione con ForMedia. Il corso, inizialmente previsto per febbraio e poi rinviato a causa dell’indisponibilità di alcuni relatori, è valido per quattro crediti formativi. Le iscrizioni, da effettuarsi esclusivamente attraverso la piattaforma formazionegiornalisti.it, sono aperte fino al 19 maggio. Ad aprire i lavori sarà Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, mentre la moderazione dell’incontro sarà affidata a Tommaso Polidoro, consigliere nazionale della Federazione. Tra i relatori confermati figurano il cantautore Roberto Vecchioni, il compositore e paroliere Davide Simonetta, il vicedirettore dell’agenzia Ansa Stefano Polli, il past president di Afi e ceo di Just Entertainment Sergio Cerruti, la caporedattrice Cultura e Spettacolo dell’Ansa Elisabetta Stefanelli e il giornalista Patrizio Nissirio. Il corso nasce con l’obiettivo di analizzare il ruolo centrale della parola come mezzo di informazione, comunicazione, denuncia e, talvolta, anche di omissione. L’iniziativa punta ad offrire un’occasione di ascolto e confronto sul linguaggio come elemento in grado di influenzare opinioni ed emozioni, sottolineando come la parola rappresenti oggi, secondo gli organizzatori, “lo strumento più rivoluzionario a disposizione dell’umanità”.
L’IA distingue opinioni e notizie al Los Angeles Times

Il Los Angeles Times ha introdotto un innovativo strumento basato sull’intelligenza artificiale, denominato Insights, per valutare il tono politico degli articoli di opinione e fornire ai lettori una panoramica di punti di vista alternativi. Questa iniziativa si inserisce nella visione del proprietario Patrick Soon-Shiong, che intende rendere il giornale più equo ed equilibrato, limitando la predominanza di una sola narrativa nelle opinioni pubblicate. Il sistema Insights assegna un’etichetta politica agli articoli di opinione, collocandoli lungo uno spettro che va da sinistra a destra. Ad esempio, un pezzo sull’uso dell’intelligenza artificiale nei documentari è stato classificato come centro-sinistra, mentre un articolo critico nei confronti degli influencer Andrew e Tristan Tate è stato etichettato come di destra. Inoltre, ogni articolo viene accompagnato da un elenco di punti di vista alternativi, generati da algoritmi, per offrire ai lettori una maggiore pluralità di opinioni. Il nuovo approccio ha suscitato reazioni contrastanti all’interno della redazione. La decisione di Soon-Shiong di impedire l’endorsement a Kamala Harris durante la campagna elettorale ha già provocato la dimissione di figure di spicco della sezione opinioni, tra cui Mariel Garza e il premio Pulitzer Robert Greene. Il sindacato dei giornalisti ha espresso forti preoccupazioni, sottolineando che l’uso dell’intelligenza artificiale per analizzare articoli d’opinione potrebbe compromettere la fiducia nei media e che il giornale dovrebbe invece investire nelle risorse umane per migliorare la qualità del giornalismo. Parallelamente, il Washington Post, sotto la guida di Jeff Bezos, ha adottato una politica simile, stabilendo che la sezione opinioni dovrà pubblicare solo articoli che promuovano le libertà personali e i mercati liberi. Per distinguere con maggiore chiarezza le notizie dalle opinioni, il Los Angeles Times ha introdotto anche l’etichetta Voices, che identificherà tutti i contenuti con un punto di vista soggettivo. Questo nuovo approccio mira a fornire ai lettori una maggiore trasparenza nella distinzione tra fatti e commenti, evitando confusione tra reportage e articoli di opinione. Tuttavia, l’uso dell’intelligenza artificiale per classificare e contestualizzare le opinioni solleva interrogativi sulla sua affidabilità. Il Los Angeles Times stesso ha riconosciuto che gli algoritmi potrebbero produrre risultati imperfetti o incompleti, invitando i lettori a segnalare eventuali errori. Inoltre, la valutazione politica degli articoli sarà effettuata in collaborazione con Particle.News, una startup fondata nel 2024 da ex ingegneri di Twitter, il che sottolinea il crescente ruolo della tecnologia nell’influenzare il giornalismo. (In copertina, Patrick Soon-Shiong)
Apple sospende la funzione di sintesi AI per errori sulle notizie
Apple ha deciso di sospendere la funzione di sintesi delle notizie introdotta con il sistema operativo iOS 18.3 in versione beta. La tecnologia, progettata per generare riepiloghi sintetici da visualizzare sulla schermata di blocco degli iPhone, è stata ritirata temporaneamente a causa di errori significativi. La decisione è stata annunciata dopo che alcune sintesi generate dall’intelligenza artificiale hanno suscitato polemiche, soprattutto per la diffusione di una fake news riguardante Luigi Mangione. Come riportato da MacRumors, uno degli incidenti più gravi risale al mese scorso, quando la funzionalità ha creato un riepilogo errato di un articolo della Bbc. La notizia originale trattava dell’omicidio di Brian Thompson, amministratore delegato di United Healthcare, ma la sintesi automatica riportava erroneamente che Luigi Mangione, presunto responsabile del delitto, si fosse suicidato. L’errore ha reso virale un’informazione inesistente, spingendo gli utenti verso un articolo che in realtà non era mai stato pubblicato sul sito della Bbc. Apple ha dichiarato che la funzionalità di riepilogo rimane in fase sperimentale e “potrebbe contenere errori”. La società ha annunciato che la funzione verrà reintrodotta con un aggiornamento futuro, presumibilmente entro la fine di gennaio o l’inizio di febbraio 2025. Tuttavia, per evitare confusione, sono state promesse alcune modifiche: tutte le notifiche generate dall’intelligenza artificiale saranno mostrate in corsivo, così da distinguerle chiaramente dalle notifiche tradizionali. Inoltre, gli utenti potranno scegliere di disattivare la sintesi per categorie specifiche di app, come notizie o social network.
Joe Kahn, NYTimes: l’IA non busserà alle porte per chiedere notizie

Joe Kahn, direttore del New York Times, ha espresso una visione critica sull’impatto della tecnologia sull’informazione durante un intervento all’Osservatorio Permanente Giovani-Editori a Firenze. Kahn ha delineato le sfide che l’Intelligenza Artificiale (IA) pone al giornalismo, evidenziando rischi di disinformazione e polarizzazione. Ha sottolineato come, nel breve termine, la tecnologia possa peggiorare il panorama informativo. Secondo Kahn, la crescente dipendenza dalle notizie generate automaticamente da IA potrebbe amplificare fenomeni di disinformazione e polarizzazione, minando la qualità e l’affidabilità dell’informazione. Kahn ha descritto un futuro prossimo dove le notizie saranno sempre più facilmente accessibili senza sforzi di ricerca da parte degli utenti, comportando un aumento delle informazioni non verificate che circolano online. Ha avvertito che, senza una verifica accurata, l’IA potrebbe intensificare la polarizzazione e la disinformazione, peggiorando la qualità dell’informazione globale. Un punto cruciale del discorso di Kahn è stata l’importanza crescente delle fonti originali. In un mondo dove le notizie sono facilmente manipolabili e riproducibili dall’IA, la ricerca e la verifica delle fonti diventano essenziali per mantenere l’integrità del giornalismo. Kahn ha espresso la speranza che l’IA non sostituisca i giornalisti professionisti, sottolineando che il lavoro dei giornalisti per raccogliere informazioni originali è fondamentale. Ha concluso con una nota su ChatGPT, evidenziando i limiti delle macchine rispetto agli esseri umani: “ChatGPT non potrà certo andare a bussare alle porte, a chiedere a una persona cosa sia successo nel suo quartiere ieri sera”. L’intervento di Joe Kahn ha messo in luce le sfide significative che l’Intelligenza Artificiale porta nel campo del giornalismo. Mentre la tecnologia può offrire nuove opportunità, è essenziale rimanere vigili riguardo ai rischi associati, come la disinformazione e la polarizzazione. Per Kahn, il futuro del giornalismo dipenderà dalla capacità di mantenere l’integrità attraverso una ricerca accurata e una verifica rigorosa delle fonti, valori fondamentali che nessuna IA può sostituire.