Il Post, Costa direttore. Morning passa a Nicola Ghittoni

Francesco Costa

Dal prossimo 19 aprile 2024, il Post segnerà una nuova fase della sua storia. Dopo quindici anni come direttore responsabile, Luca Sofri assumerà il ruolo di direttore editoriale, concentrandosi sui progetti strategici e sulla crescita del giornale. La guida quotidiana della redazione passerà invece a Francesco Costa, che diventerà il nuovo direttore responsabile. Il cambiamento al Post non rappresenta una rottura, ma una naturale evoluzione. Sofri, a 60 anni, assume il ruolo di direttore editoriale per meglio definire i compiti e rispondere alle esigenze del giornale. Continuerà a collaborare con Francesco Costa, Elena Zacchetti e tutta la redazione, condividendo idee, progetti e decisioni strategiche. Francesco Costa esprime gratitudine verso Luca Sofri per i 15 anni di collaborazione al Post, evidenziando il valore del percorso condiviso e la continuità del loro rapporto lavorativo. Sottolinea l’importanza del momento, ritenendolo ideale per assumere il ruolo di direttore, grazie al lavoro della redazione e al sostegno crescente della comunità di abbonati. Costa promette maggiore ambizione nel raccontare il mondo e rendere il Post più utile e interessante, coinvolgendo tutti nel progetto. Uno degli aspetti più significativi di questo cambiamento sarà la transizione del celebre podcast Morning. Dopo quasi quattro anni e 899 episodi, Costa lascerà la conduzione a Nicola Ghittoni, giornalista noto per il suo lavoro alla rassegna stampa mattutina di SkyTG24. Ghittoni inizierà a occuparsi di Morning dal 10 febbraio 2024, portando la sua esperienza e la sua sensibilità al progetto. Costa, invece, sta già lavorando a un nuovo podcast settimanale di approfondimento che sarà disponibile in primavera per gli abbonati al Post. Per i lettori e gli abbonati, il passaggio di consegne non comporterà stravolgimenti. Il Post continuerà a operare nel segno della sua identità: chiarezza, precisione e utilità. La sintonia tra Sofri, Costa, Zacchetti e il resto della redazione, che ha caratterizzato i primi quindici anni del giornale, garantirà una continuità nel lavoro e nello stile. Questo cambiamento arriva in un momento significativo per il Post, che si appresta a celebrare il suo quindicesimo anniversario. Fondato nel 2010 con l’obiettivo di offrire un’informazione accurata e innovativa, il Post è diventato un punto di riferimento per la qualità e la profondità delle sue analisi. Con Sofri che assume un ruolo più strategico, Costa come guida operativa e Zacchetti come vicedirettrice responsabile, il Post guarda al futuro con ambizione. I prossimi passi includono il consolidamento del giornale come punto di riferimento per i lettori italiani, l’espansione dell’offerta di contenuti e un focus sempre maggiore sull’impatto del proprio lavoro. (In foto, Francesco Costa)

Il Post punta agli abbonati: “Charlie” diventa premium

A partire da gennaio, la newsletter settimanale Charlie de Il Post, dedicata al mondo dei media e dell’informazione, sarà accessibile solo agli abbonati. Una decisione strategica, spiegata dall’editore Luca Sofri, che punta a rafforzare il modello di sostenibilità economica del giornale. Charlie, seguitissima per il suo appuntamento domenicale sul “dannato futuro dei giornali”, entra così a far parte di un’offerta premium che include anche podcast come “Globo”, “Ci vuole una scienza” e “Amare parole”. Dal 2019, Il Post si distingue per la scelta di mantenere gratuiti i contenuti del sito, senza ricorrere a paywall. Tuttavia, per sostenere questa politica, si è basato su un sistema di abbonamenti che garantisce ai sottoscrittori contenuti e servizi esclusivi, come l’accesso a podcast, newsletter riservate, la possibilità di commentare gli articoli e partecipare a incontri dal vivo. L’editore de Il Post spiega che rendere Charlie accessibile solo agli abbonati è un passo necessario per garantire la sostenibilità economica del giornale, che dal 2019 offre contenuti gratuiti online senza paywall, compensati da un progetto di abbonamenti con servizi esclusivi. In un panorama in cui i media faticano a trovare modelli di business solidi, la speranza è che Charlie attragga nuovi abbonamenti, contribuendo a sostenere un’informazione di qualità, sempre più essenziale nel contesto attuale. L’abbonamento annuale a Il Post è disponibile al costo di 80 euro o 8 euro al mese, offrendo numerosi vantaggi, tra cui la lettura del sito senza pubblicità, inviti a eventi esclusivi e sconti per il negozio online.