L’autorità della stampa inglese ammonisce il Daily Mail per notizia falsa sui migranti a Londra

Il Daily Mail è stato ammonito dall’IPSO, l’autorità indipendente che controlla la stampa nel Regno Unito, per aver pubblicato un articolo contenente un dato falso sulla presenza di migranti illegali a Londra. Il giornale aveva scritto che “uno su 12 residenti a Londra è un migrante illegale”, ma secondo l’IPSO si è trattato di un’affermazione significativamente inesatta. L’organismo di controllo ha ritenuto che l’errore riguardasse una “questione importante di interesse sia sociale che politico”, e ha stabilito che vi è stata una violazione del Codice dei redattori. Il Daily Mail ha spiegato che il proprio articolo si basava su una notizia pubblicata dal Telegraph il 23 gennaio 2024, sia online che su carta. Il titolo di quel pezzo era: “Uno su 12 a Londra è un migrante illegale”. Il Telegraph aveva riportato uno studio commissionato dalla compagnia idrica Thames Water, secondo cui Londra ospiterebbe tra 390.355 e 585.533 migranti irregolari, con una mediana di 487.944. Basandosi su una popolazione stimata di 7.044.667 abitanti, il giornale aveva scritto che fino a “uno su 12 della popolazione della capitale è un migrante irregolare”. Tuttavia, i dati si riferivano alla London Water Resource Zone, cioè la zona servita da Thames Water, non all’intera area geografica di Londra, che ha circa 9 milioni di abitanti. Dopo la pubblicazione, il Telegraph ha corretto l’articolo, chiarendo che la cifra di 7.044.667 era la popolazione stimata della Thames Water London Water Resource Zone, esclusi i migranti irregolari, non la Londra geografica. Ha inoltre scritto che “il dato fornito avrebbe dovuto essere ‘fino a 1 su 13′”, specificando che la stima comprendeva anche “i bambini nati nel Regno Unito con status irregolare” e “quelli con permesso di soggiorno a tempo indeterminato”. Il giornale ha aggiunto: “Siamo lieti di correggere il dato”. Il Daily Mail ha pubblicato il proprio articolo poche ore dopo, sempre il 23 gennaio, e ha ricevuto un reclamo nei giorni successivi. Il 31 gennaio, dopo aver esaminato la segnalazione, il Mail ha rimosso l’articolo dal proprio sito e ha pubblicato una correzione, sia nella versione online sia su carta. Il giornale ha dichiarato all’IPSO che “data l’importanza dell’articolo originale, era ragionevole supporre che la premessa centrale fosse accurata”, e ha sostenuto di aver attribuito correttamente la fonte e riportato i dati dello studio. Secondo l’IPSO, però, il Mail aveva ricevuto più di un reclamo e, non avendo accesso diretto allo studio originale usato dal Telegraph, “non si è ritenuto nella posizione di difendere il proprio articolo”. Nella decisione ufficiale, l’autorità ha affermato che “il Mail aveva il diritto di riferire sulla copertura pubblicata da un altro quotidiano”, ma che “era comunque tenuto a prestare attenzione all’accuratezza del proprio articolo e a correggere qualsiasi informazione significativamente inesatta pubblicata”. Il comitato per i reclami ha osservato che “l’articolo replicava affermazioni riportate altrove, che, al momento della pubblicazione, non erano ancora state corrette”. Tuttavia, ha aggiunto che “nell’ambito del proprio processo editoriale, il giornale non aveva riconosciuto che i dati riportati nel suo articolo non corrispondevano a un immigrato clandestino su 12 a Londra”, e che ciò rappresentava una mancanza di diligenza. L’IPSO ha quindi stabilito che il Daily Mail ha violato il Codice dei redattori per non aver verificato con attenzione l’accuratezza di un’informazione rilevante e sensibile. (In foto, la prima pagina del Telegraph del 23 gennaio 2025 con titolo a effetto: “Uno su 12 a Londra è un migrante illegale”.)
La Rai cambia i corrispondenti: Parigi a Sangiuliano, Manzione vola a Londra

Gennaro Sangiuliano tornerà in Rai come corrispondente da Parigi a partire dal 1° aprile 2025. L’ex ministro della Cultura, già direttore del Tg2, prenderà il posto della giornalista Nicoletta Manzione, destinata a diventare corrispondente da Londra dal 1° giugno, subentrando a Marco Varvello, che lascerà l’incarico in vista della pensione. La scelta di Sangiuliano arriva dopo le dimissioni dal governo in seguito al caso che lo ha coinvolto con Maria Rosaria Boccia, inizialmente candidata a un ruolo di consigliera nel Ministero della Cultura. La vicenda, legata anche a un rapporto personale tra i due e alle polemiche politiche che ne sono derivate, ha portato l’ex ministro ad abbandonare l’esecutivo per evitare ulteriori danni all’immagine del governo. Nonostante le accuse, Sangiuliano ha sempre sostenuto di aver agito correttamente, respingendo qualsiasi ipotesi di favoritismo o utilizzo improprio di fondi pubblici. La destinazione parigina rappresenta un ritorno al giornalismo per una figura che, dopo l’esperienza politica, ha più volte ribadito di voler proseguire la carriera nel settore editoriale e televisivo. Già nelle scorse settimane, Sangiuliano aveva presentato il suo nuovo libro su Donald Trump a Napoli, circondato da esponenti di Fratelli d’Italia, Lega e nomi noti dell’informazione, segno di un legame ancora vivo con il mondo politico di destra. Sul nuovo incarico, però, non sono mancate le polemiche politiche. I membri del Partito Democratico nella Commissione di vigilanza Rai hanno chiesto che l’ex ministro svolga il ruolo con “imparzialità”, lasciando da parte “il livore che ha caratterizzato il suo breve e fallimentare impegno politico”. Un richiamo forte a mantenere la neutralità che il servizio pubblico deve garantire soprattutto nel racconto internazionale. Il nome di Sangiuliano era stato valutato anche per la sede Rai di New York, che sarà presto vacante dopo l’uscita di Guido Pagliara, anche lui in uscita per pensionamento. Alla fine, però, la Rai ha deciso di affidargli la capitale francese, affidandogli non solo l’attività giornalistica ma anche la gestione della sede, a partire dal 1° maggio. (In foto, Gennaro Sangiuliano)