La Stampa cambia veste e aumenta il prezzo del giornale

La Stampa si presenta oggi con una nuova veste grafica, un aumento del prezzo di copertina e un ampliamento dell’offerta editoriale, mantenendo saldi i propri valori fondanti. Il rinnovamento, operativo da questa mattina, è stato annunciato dalla direzione del quotidiano con un messaggio rivolto ai lettori in prima pagina. Il nuovo prezzo passa da 1,70 euro a 1,90, con un costo di 2,40 euro il sabato e la domenica, quando in edicola escono anche gli inserti Tuttolibri e Specchio. Secondo quanto comunicato dalla testata, il progetto si basa su tre parole chiave: visione, chiarezza e curiosità. Il restyling grafico è stato studiato per migliorare la leggibilità, anche grazie a caratteri più grandi, e per riflettere un’idea di informazione che guarda al futuro senza perdere il legame con il territorio. Fondata nel 1867, La Stampa conferma il proprio radicamento nel Nord Ovest, con uno sguardo costante sull’Italia e sul mondo. L’operazione di rilancio coinvolge anche i contenuti, con un’espansione delle sezioni dedicate a economia nazionale e locale, inchieste, interviste, analisi e approfondimenti su politica, esteri, società, spettacoli, cultura e sport. Il quotidiano sottolinea l’importanza di una rete di collaboratori composta da giornalisti e da alcuni tra i più noti economisti, filosofi, sociologi, politologi e intellettuali italiani ed europei. “La notizia, la nostra ossessione, non ci basta”. L’obiettivo dichiarato è “capire sempre di più e sempre meglio le dinamiche che condizionano le nostre esistenze”, interrogandosi sul “perché” dei fatti. In un contesto caratterizzato da fake news, infodemia e manipolazioni digitali, La Stampa ribadisce il proprio ruolo di presidio dell’informazione verificata, del pluralismo e della libertà di espressione. Il quotidiano intende distinguersi anche per l’uso consapevole dei nuovi media, senza rinunciare al valore della carta stampata, integrata da una presenza su piattaforme digitali. Il giornale si rivolge direttamente ai lettori con un appello alla fiducia e alla partecipazione attiva, indicando nella comunità un elemento essenziale del proprio modello editoriale. “Solo un popolo informato può compiere scelte libere”, è la citazione da Papa Leone XIV, utilizzata come incipit per sottolineare il senso della missione informativa. La redazione invita inoltre i lettori a inviare suggerimenti, ponendosi in ascolto delle esigenze del pubblico, e si impegna a garantire una produzione giornalistica di qualità, trasparente e affidabile, collegata in tempo reale con Roma, Washington, Mosca, Pechino, Alba e Torino.
Scanavino nega la vendita di Repubblica e La Stampa
Maurizio Scanavino, presidente del gruppo Gedi, ha respinto le voci di una possibile vendita di Repubblica e La Stampa, dichiarando che tali speculazioni non hanno alcun fondamento. “Da un paio di anni circa si susseguono voci spontanee, false, relative alla vendita di Repubblica e La Stampa”, ha detto, intervenendo dopo un’audizione alla Commissione intelligenza artificiale per l’informazione. “Posso confermare che queste testate non sono in vendita siamo pronti a convivere con ulteriori indiscrezioni anche per il futuro”. Scanavino ha attribuito l’origine dei rumor alla strategia di Gedi, orientata su scala nazionale, con la cessione di alcune testate locali a editori qualificati per preservarne la funzione informativa. Secondo lui, queste operazioni hanno portato alcuni a credere erroneamente che altre attività del gruppo potessero essere cedute. Il presidente ha sottolineato anche la recente partnership con OpenAI, parte della visione di Gedi verso l’innovazione e la transizione digitale. “L’accordo conferma l’impronta innovativa di Gedi e la nostra presenza qui l’impegno del gruppo a guardare al futuro e alla transizione digitale”, ha affermato.
Rai, La7, La Repubblica e La Stampa bloccati da Mosca

Le principali testate italiane Rai, La7, La Repubblica e La Stampa sono state colpite da un provvedimento di blocco sul territorio russo, insieme a vari altri media europei. Questa mossa di Mosca è una risposta diretta alle misure simili adottate dall’Unione Europea contro i media russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta. Nel complesso, sono 81 i media provenienti dai paesi dell’UE ad essere stati colpiti. La Francia è la nazione maggiormente interessata, con nove media coinvolti, tra cui i quotidiani Le Monde, La Croix, l’agenzia di stampa AFP e l’emittente radiofonica Radio France. Anche importanti giornali tedeschi come Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung sono stati inclusi nella lista, insieme agli spagnoli El Mundo ed El Pais, e l’agenzia di stampa Efe. L’Austria vede la sua emittente statale ORF limitata, mentre tra le altre pubblicazioni colpite ci sono Politico ed Euobserver. Altri paesi coinvolti comprendono la Grecia (con i siti di Ert e Skai), la Danimarca (quotidiani Berlingske e Information.dk), l’Irlanda (Irish Times e Rte.ie), Cipro (Cyprus Times e Cyprus Mail), Lettonia (Apollo e Tvnet), Lituania (Lrt e 15min), Malta (Times of Malta e Tvm News), Paesi Bassi (Nos e Nrc), Polonia (Biełsat Tv e Expresso), Slovacchia (Sme e Dennikn), Slovenia (Nova24 tv), Finlandia (Is e Hs), Repubblica Ceca (Cekatelevise), Svezia (Svt e Sverigesradio.se), Estonia (Err e Delfi), Bulgaria (Mediapool e il quotidiano 24chasa) e Belgio (riviste le Vif e Knack). Il Ministero degli Esteri russo ha spiegato la decisione con un comunicato, affermando che è una risposta alla misura del Consiglio dell’UE del 17 maggio che vieta “qualsiasi attività di trasmissione” ai tre media russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta, in vigore dal 25 giugno. Secondo il comunicato, queste contromisure sono state adottate per limitare l’accesso dal territorio della Federazione Russa a numerosi media europei, accusati di diffondere sistematicamente false informazioni sull’operazione militare speciale in corso in Ucraina. Il Ministero ha sottolineato che i russi hanno ripetutamente avvertito, a vari livelli, che le molestie politicamente motivate contro i giornalisti e i divieti infondati contro i media russi nell’UE non sarebbero passati inosservati. Nonostante questi avvertimenti, Bruxelles e le capitali degli Stati membri dell’UE hanno continuato su una strada di escalation, costringendo Mosca ad adottare contromisure speculari e proporzionali. Il Ministero ha concluso affermando che la responsabilità di questo sviluppo ricade esclusivamente sulla leadership dell’Unione Europea e sui paesi che hanno sostenuto tale decisione.
Eleonora Cozzella guiderà “Il Gusto” a partire dal 10 giugno

A partire dal 10 giugno, Eleonora Cozzella assumerà la direzione de “Il Gusto”, la rinomata testata tematica dedicata al cibo e al turismo enogastronomico. Cozzella subentrerà a Luca Ferrua, che è attualmente indagato dalla procura di Torino insieme ad alcuni esponenti della Regione per corruzione e turbata libertà nella scelta del contraente, in relazione a progetti per la promozione del cibo e del territorio. Appassionata conoscitrice della tradizione enogastronomica italiana, Eleonora Cozzella vanta una lunga e ricca esperienza nel settore del cibo e della ristorazione. La sua collaborazione con il Gruppo ha avuto inizio nel 2004, quando ha iniziato a lavorare per Kataweb Cucina e Repubblica Sapori. Da allora, Cozzella ha ricoperto ruoli sempre più importanti, contribuendo al content hub e conducendo vari eventi di successo, tra cui “C’è + Gusto a Bologna”. È anche la voce del podcast settimanale di Repubblica “Questioni di Gusto”, dove esplora diverse tematiche legate al mondo enogastronomico. Nel suo nuovo ruolo, Eleonora Cozzella coordinerà i contenuti del content hub su più piattaforme, inclusi gli speciali “I Piaceri del Gusto”, distribuiti in abbinamento a “La Repubblica” e “La Stampa”. Oltre a questo, sarà responsabile del sito web e dei canali social della testata, nonché delle iniziative speciali e degli eventi organizzati sul territorio.