Giorgia Meloni in visita all’ANSA per gli 80 anni: “Nata il mio stesso giorno”

Meloni visita l'ANSA, '80 anni di giornalismo autorevole'

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha visitato la sede dell’ANSA, in occasione degli 80 anni dell’Agenzia di stampa, fondata il 15 gennaio 1945. La visita si è svolta presso gli uffici romani della redazione, dove la premier ha incontrato il presidente Giulio Anselmi e il direttore Luigi Contu, oltre a numerosi giornalisti presenti nella newsroom. “Sono venuta a testimoniare il rispetto verso un pezzo di storia molto autorevole del giornalismo italiano ma anche il rispetto che nutro, anche da giornalista, nei confronti del vostro modo di fare giornalismo, anche in un mondo che cambia, in cui è sempre più difficile essere veloci mantenendo la serietà, cercando di verificare le notizie. Perché so quanto possa essere difficile”, ha dichiarato Meloni, rivolgendo il suo intervento ai professionisti dell’informazione riuniti nella redazione. Nel corso della visita, la presidente del Consiglio ha rivelato anche una curiosità personale: “Ho scoperto – ha sorriso poi Meloni – che l’ANSA è nata lo stesso giorno (il 15 gennaio) in cui sono nata io, qualche anno più tardi“. L’incontro ha rappresentato un riconoscimento istituzionale del ruolo svolto dall’Agenzia nell’informazione italiana. “L’informazione è un servizio importante per la politica e la democrazia“, ha affermato Meloni, ribadendo l’importanza della verifica delle fonti e della serietà professionale nel lavoro giornalistico. Durante uno scambio di battute informale con la dirigenza dell’Agenzia, Meloni ha sottolineato il valore dell’autorevolezza nella produzione giornalistica: “In questo tempo, con il giornalismo si possono guadagnare lettori con la sensazione o con l’autorevolezza, e mi pare che l’ANSA cerchi di farlo con l’autorevolezza“.

Meloni su Agi: è normale che Eni possieda un’agenzia di stampa?

Giorgia Meloni

La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, respinge le accuse riguardanti la vendita dell’agenzia Agi al deputato della Lega, Antonio Angelucci, sottolineando che non ne è a conoscenza e che non è coinvolta in alcun modo. Al contrario, solleva interrogativi sulla presenza dell’Eni, una partecipata statale, come proprietaria di un’agenzia di stampa. Meloni ha chiarito di non essere mai intervenuta in questa materia e di non avere interesse nella questione. Ha denunciato la diffusione di falsità sul suo conto, sottolineando che l’Italia rischia di diventare la patria delle fake news. La Presidente del Consiglio ha ribadito che le partecipate statali devono operare per il loro interesse e per la tutela dell’interesse nazionale, ma ha dichiarato che non ritiene sia compito suo interferire in tali questioni. Infine, Giorgia Meloni ha sollevato dubbi sulla normalità che una partecipata statale possieda un’agenzia, suggerendo che ciò potrebbe rappresentare una limitazione alla libertà di stampa. Tuttavia, ha enfatizzato il suo impegno per la libertà di stampa e ha sottolineato che non si occupa dell’Agi, indipendentemente dal suo proprietario.

Nasce “Giornaliste Italiane”, associazione di giornaliste patriottiche

Giornaliste italiane

Su una terrazza con una vista mozzafiato su Palazzo Venezia, fra pochi giorni prenderà vita un’iniziativa destinata a fare parlare di sé: le “Giornaliste Italiane“. Si tratta di un’associazione composta da professioniste dell’informazione che fanno onore alle loro simpatie patriottiche, sebbene con una certa misura. Colui che sta promuovendo fervidamente l’iniziativa in queste ore è Giovanna Ianniello, responsabile della comunicazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale collabora da molti anni, dopo un’esperienza presso l’ufficio stampa dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, dal 2008 al 2013. Il manifesto di presentazione dell’associazione riporta il suggestivo nome di “Giornaliste Italiane” sopra uno sfondo tricolore, un chiaro richiamo al simbolo del partito della premier. Tuttavia, gli ideatori desiderano sottolineare che si tratta di un’iniziativa trasversale. Il lancio ufficiale avverrà il 21 marzo, coincidente con l’inizio della primavera (e incidentalmente, con il compleanno del ministro Francesco Lollobrigida), nella terrazza di Civita, presieduta dall’ex braccio destro di Berlusconi, Gianni Letta, e con sede in piazza Venezia. Gli elenchi delle iscritte sono ancora segreti: tuttavia, si sa che sono state contattate diverse personalità, tra cui le giornaliste Rai Federica Corsini (moglie del ministro Gennaro Sangiuliano), Giancarla Rondinelli, e Federica Frangi, presidente di Stampa Romana e da dieci anni animatrice di Lettera 22, la quale lo scorso autunno è stata chiamata a Palazzo Chigi per occuparsi brevemente dei rapporti con le televisioni. Sono state invitate ad aderire anche figure note della televisione pubblica, come Manuela Moreno, e tutte le portavoce del governo in quota FdI, fra cui Silvia Cirocchi, collaboratrice del ministro Nello Musumeci, e sposata con Alemanno. L’associazione si propone di dare maggiore voce alle donne nel mondo dell’informazione, superando le tradizionali rappresentanze di una categoria con la quale la premier ha avuto rapporti tesi e altalenanti. C’è ancora un alone di mistero riguardo i confini delle attività, che sembrano configurarsi come quelli di una lobby giornalistica, con un chiaro collegamento con Palazzo Chigi. Naturalmente, per i critici di Meloni, si tratta dell’ennesimo tentativo di revenge culturale – diretto o indiretto – della Destra. Il dibattito, proprio alla vigilia della Festa delle Donne, è già acceso.