Il 21 aprile (Pasquetta) niente quotidiani in edicola

Il 21 aprile 2025, in occasione del Lunedì dell’Angelo, i giornali quotidiani cartacei non saranno distribuiti nelle edicole italiane. A comunicarlo, attraverso una nota ufficiale, è la FIEG, Federazione Italiana Editori Giornali. Le edicole avranno la facoltà di rimanere chiuse nella stessa giornata, in base agli accordi vigenti sulla disciplina della rete di vendita. La Voce del Reporter augura a tutti/e Buona Pasqua!

FIEG: niente quotidiani a Natale, Santo Stefano e Capodanno

La Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG) ha annunciato il calendario delle pubblicazioni dei giornali quotidiani cartacei per le prossime Festività Natalizie. Nessun quotidiano sarà distribuito nelle edicole il giorno di Natale, 25 dicembre, così come il giorno successivo, Santo Stefano, 26 dicembre, e il Capodanno, 1° gennaio. In queste date, le edicole resteranno chiuse. Per il giorno dell’Epifania, lunedì 6 gennaio 2025, la FIEG ha previsto una chiusura facoltativa delle rivendite a partire dalle ore 13:00.

Poste e FIEG: consegna abbonamenti sabato prorogata al 2025

Grazie a un accordo siglato tra Poste Italiane e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), è stato confermato il rinnovo del servizio di consegna dei giornali agli abbonati nella giornata di sabato. Questo servizio sarà garantito fino al 31 dicembre 2025, assicurando una distribuzione regolare e puntuale anche durante il weekend.

Google oscura le notizie, ma rassicura: “Solo un su richiesta”

Google news

La decisione di Google di avviare un test per omettere i contenuti della stampa europea dai propri servizi – Google News, Search e Discover – ha scatenato un’ondata di critiche da parte delle principali associazioni editoriali del continente. La European Magazine Media Association (EMMA), la European Newspaper Publishers’ Association (ENPA) e News Media Europe (NME) hanno espresso forte preoccupazione per un’iniziativa definita “inaccettabile”. Un portavoce di Google ha risposto alle critiche, spiegando che il test è stato avviato su richiesta degli stessi editori, che desideravano maggiori dati sul valore delle notizie per la piattaforma: “Abbiamo eseguito un test limitato nel tempo sull’1% degli utenti (in Belgio, Croazia, Danimarca, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia e Spagna. La Francia, inizialmente inclusa, è stata esclusa dal test in seguito a una sentenza che ne ha impedito l’applicazione), al fine di fornire dati ancora più oggettivi. Durante il test, non ci sarà alcun impatto sui pagamenti che effettuiamo agli editori di notizie ai sensi della direttiva sul copyright. Una volta terminato il test, i risultati delle notizie torneranno ad essere visualizzati come prima”. Google ha inoltre ribadito il proprio impegno verso gli editori: “Collaboriamo con oltre 4.000 pubblicazioni in Europa, compresa l’Italia, e siamo la prima azienda ad aver sviluppato un programma di accordi di licenza nell’ambito della direttiva sul diritto d’autore. Continueremo a lavorare in modo costruttivo con gli editori per trovare soluzioni reciprocamente vantaggiose e siamo sempre aperti a nuove partnership”. Tuttavia, l’annuncio del colosso tecnologico ha colto di sorpresa gli editori, che lamentano la totale mancanza di consultazione o preavviso. In una nota diffusa anche dalla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), le associazioni denunciano: “Siamo estremamente preoccupati per la mancanza di informazioni e di trasparenza di questa iniziativa, nonché per le conseguenze che potrebbe avere per gli editori di stampa europei. Esortiamo pertanto Google a sospendere i test con effetto immediato e ad avviare un dialogo con il settore editoriale della stampa europea per concordare, in modo costruttivo e trasparente, una strada comune da seguire”. Le associazioni puntano il dito contro l’atteggiamento di Google, accusato di non riconoscere adeguatamente il valore dei contenuti giornalistici che alimentano i propri servizi. “L’importanza dei contenuti giornalistici nel modello di guadagno di Google è da tempo un punto di discussione”, affermano le sigle editoriali. La scelta di limitare unilateralmente la visibilità dei contenuti rappresenta, secondo loro, non solo un atto arbitrario ma anche un segnale preoccupante per il futuro della sostenibilità del settore. Particolarmente critico è il fatto che Google valuti il proprio operato in base a parametri stabiliti internamente, senza coinvolgimento esterno. “Soprattutto nel caso di un gatekeeper digitale come Google, concludono le associazioni, “è fondamentale che ogni potenziale ricerca sia condotta in piena trasparenza e dopo una consultazione tempestiva con gli editori, sia testata e verificata in modo indipendente da terze parti indipendenti e che i risultati siano condivisi pubblicamente”. La mossa di Google riaccende il dibattito sul rapporto tra le grandi piattaforme tecnologiche e il settore editoriale. Da tempo gli editori europei chiedono maggiore equità nella distribuzione dei ricavi e trasparenza nell’utilizzo dei loro contenuti. Ora, con questa iniziativa, temono un ulteriore squilibrio a favore delle big tech. L’appello delle associazioni è chiaro: sospendere immediatamente i test e instaurare un confronto per definire regole condivise, in grado di tutelare sia gli editori sia il diritto dei cittadini a un’informazione di qualità.    

FNSI e FIEG: rinnovo contrattuale nel giornalismo

contratto

Nell’ambito della rinnovata discussione sul rinnovo del contratto nazionale dei giornalisti, mercoledì 15 maggio 2024 ha segnato un momento cruciale con l’apertura del confronto tra la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FNSI) e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG). Un tavolo importante che ha riunito rappresentanti di entrambe le parti, con l’intento di ridefinire un accordo che è rimasto immutato per un decennio. Alla prima riunione erano presenti figure di spicco, tra cui per gli editori Stefano De Alessandri, Fabrizio Carotti e Stefano Scarpino, mentre per la FNSI era presente la giunta federale guidata dalla segretaria Alessandra Costante. Fin dall’inizio, è emersa la volontà da entrambe le parti di procedere con il rinnovo contrattuale. Tuttavia, le posizioni divergenti hanno chiarito che questo processo sarà tutt’altro che semplice. La FNSI ha espresso la necessità di recuperare l’inflazione e di ristrutturare l’intero impianto contrattuale per renderlo più adeguato ai tempi attuali, includendo nuove figure professionali e migliorando la stabilità lavorativa. Dall’altra parte, la FIEG ha sottolineato la necessità di flessibilità contrattuale e di meccanismi automatici per le nuove assunzioni, considerando le difficoltà che il settore editoriale ha affrontato negli ultimi anni. Un punto su cui entrambe le parti sembrano concordare è la necessità di affrontare temi cruciali come il copyright rispetto agli Over the Top, la regolamentazione dell’Intelligenza Artificiale e del machine learning. È stato altresì condiviso il ruolo fondamentale del governo nella difesa del giornalismo professionale, non solo a livello nazionale ma anche nell’ambito europeo. Tra le preoccupazioni espresse durante l’incontro c’è stata la necessità di norme più stringenti per proteggere il settore giornalistico, sia dal punto di vista professionale che economico, considerandolo un pilastro delle libertà civili e della democrazia. La segretaria Costante ha inoltre evidenziato come le risorse messe a disposizione dal governo per la stabilizzazione lavorativa non siano state utilizzate appieno dalle aziende editoriali, sottolineando la necessità di un impegno più forte da parte di tutti gli attori coinvolti. L’incontro si è concluso con l’accordo di creare tavoli di approfondimento specifici su ogni tema contrattuale, un segnale di apertura alla ricerca di soluzioni concrete e condivise. Tuttavia, resta da vedere come evolverà il dibattito e se le parti riusciranno a superare le divergenze per giungere a un accordo soddisfacente per entrambe le parti e, soprattutto, per garantire un futuro più stabile e prospero per il giornalismo italiano.

Quotidiani in edicola il Primo maggio, non usciranno il 2 maggio

La Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg), comunica il seguente calendario di uscita dei giornali quotidiani cartacei in occasione della festività del 1° Maggio. Mercoledì 1° Maggio: i giornali quotidiani usciranno regolarmente e le rivendite potranno effettuare la chiusura dopo le ore 13:00. Giovedì 2 Maggio: i giornali quotidiani non usciranno e le rivendite potranno posticipare l’orario di apertura alle ore 12:00.

Al via i distributori di giornali nelle stazioni di servizio

La Federazione Italiana Editori Giornali ha avviato un progetto ambizioso per espandere la distribuzione dei giornali, installando distributori automatici nelle stazioni di servizio in collaborazione con il Gruppo Monrif e IP Gruppo api. Questi distributori offriranno una vasta selezione di giornali quotidiani e periodici per garantire un facile accesso all’informazione. Il progetto è iniziato a Bologna e si prevede di estenderlo ad altri territori. L’obiettivo è fornire un’alternativa ai punti vendita tradizionali, soprattutto considerando che oltre il 25% dei comuni italiani non ha edicole. I presidenti delle regioni, l’ANCI, i sindaci e il governo sono invitati a sostenere questa iniziativa per contrastare la desertificazione delle edicole e preservare la libertà di stampa. IP Gruppo api si è unito al progetto, sottolineando come l’acquisto del giornale e il rifornimento di carburante siano momenti comuni nella vita quotidiana degli italiani, ora resi più accessibili grazie a questa collaborazione. L’obiettivo principale è garantire la disponibilità di giornali in luoghi strategici e promuovere un’esperienza di acquisto comoda e accessibile per tutti i lettori, contribuendo così alla vitalità del settore dell’informazione stampata in Italia.