Cento giornalisti spiati su WhatsApp, anche il direttore di Fanpage

Quasi 100 giornalisti e altri membri della società civile sono stati presi di mira da uno spyware sviluppato da Paragon Solutions, un’azienda israeliana specializzata in software di hacking. L’attacco ha coinvolto utenti di WhatsApp, con l’obiettivo di accedere ai loro dati personali e professionali. Secondo quanto riferito dalla popolare applicazione di messaggistica, vi è un’”elevata certezza” che almeno 90 utenti siano stati compromessi, con i loro dispositivi infettati senza che se ne rendessero conto. Tra le vittime vi è anche Francesco Cancellato, direttore del quotidiano Fanpage.it, il quale ha ricevuto una notifica da WhatsApp Support che lo informava della possibile violazione del suo dispositivo. Secondo quanto riportato dalla testata, il messaggio affermava che l’attacco era stato interrotto da WhatsApp, ma che era probabile che il dispositivo fosse stato compromesso. Di conseguenza, sono state avviate indagini per comprendere l’entità del danno subito e verificare quali informazioni siano state effettivamente sottratte. WhatsApp ha scoperto e bloccato l’attacco a dicembre, ma solo di recente ha avvisato le vittime. Il messaggio inviato a giornalisti e attivisti spiegava che lo spyware poteva accedere ai loro dati, come messaggi e file. WhatsApp ha avviato azioni legali contro Paragon Solutions per fermare l’uso del software dannoso e proteggere gli utenti. Non si sa chi abbia ordinato l’attacco, ma il fatto che il software sia venduto a governi fa pensare a motivi politici o di sorveglianza. Meta, la società madre di WhatsApp, ha dichiarato che continuerà a lavorare per identificare e contrastare le minacce informatiche rivolte ai suoi utenti, collaborando con esperti di sicurezza e autorità competenti per garantire una maggiore protezione dei dati.
Gioventù Meloniana: l’inchiesta di Fanpage ignorata da RaiNews24

Il Comitato di redazione di Rai News24 ha sollevato una forte critica nei confronti della direzione del canale per la mancata copertura dell’inchiesta di Fanpage riguardante il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale. L’inchiesta, pubblicata venerdì scorso, ha svelato dettagli controversi sul gruppo giovanile del partito di Giorgia Meloni, tra cui inni nazisti, saluti romani e apologia del terrorismo nero dei Nar. SIMPATIE ESTREMISTE Il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, Gioventù Nazionale, è al centro di una video inchiesta condotta da Backstair, l’unità investigativa di Fanpage.it. Una giornalista sotto copertura si è infiltrata nel gruppo, documentando comportamenti e discorsi estremisti tra i militanti. Gioventù Nazionale è descritta come la futura classe dirigente del partito di Giorgia Meloni, ma l’inchiesta rivela come i giovani partecipino a cori fascisti, idolatrino il Duce e inneggino al terrorismo nero. Nonostante le direttive del partito di mantenere un profilo moderato in eventi ufficiali, molti membri mostrano apertamente simpatie estremiste. La giornalista ha assistito a vari eventi e raduni, inclusi campi comunitari, dove i giovani militanti esprimono senza freni le loro idee estremiste. MANCATA COPERTURA Il reportage, che ha documentato attività tra saluti romani e cori di “Sieg heil”, è stato pubblicato venerdì scorso, ma non ha ancora trovato spazio né sul canale RaiNews24 né sul suo sito web. Questa scelta editoriale ha sollevato critiche da parte del Comitato di redazione (Cdr) della testata del servizio pubblico, che oggi ha diffuso un comunicato per contestare la decisione del direttore Paolo Petrecca, in carica dal novembre 2021. “Il Cdr ritiene grave e deprecabile che dopo oltre quattro giorni la direzione di RaiNews24 non abbia dato copertura all’inchiesta di Fanpage sul movimento giovanile di Fratelli d’Italia“, si legge nel comunicato. Il Comitato di redazione ha evidenziato come queste siano “questioni di evidente rilevanza nel dibattito pubblico”, che sono state però trascurate dalla direzione di RaiNews24. “Purtroppo – ha concluso il Cdr – i telespettatori di RaiNews24 e gli utenti di Rainews.it e Televideo non troveranno nulla a riguardo. L’ennesimo smacco al nostro ruolo di giornalisti del servizio pubblico”. LE REAZIONI POLITICHE Il reportage di Fanpage ha provocato reazioni politiche significative, anche a livello internazionale. In Italia, il Partito Democratico ha presentato un’interrogazione parlamentare in Senato, chiedendo spiegazioni al governo, in particolare alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, su quanto emerso dall’inchiesta. Numerosi esponenti dell’opposizione hanno inoltre sollecitato la maggioranza a prendere una posizione chiara sui fatti rivelati. Sul fronte internazionale, la questione è stata portata all’attenzione della Commissione Europea, che ha condannato “la simbologia del fascismo” emersa dal reportage. Inoltre, un’indiscrezione di Politico ha rivelato che la Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen avrebbe ritardato la pubblicazione di un documento critico nei confronti dell’Italia per il peggioramento delle condizioni in cui operano i media dall’avvento del governo Meloni. (in foto, lo studio di RaiNews24)