La Rai valuta un’iniziativa per regolarizzare i collaboratori
La Rai sta analizzando la possibilità di avviare una selezione interna per regolarizzare i giornalisti autonomi abilitati alla professione. L’iniziativa, ancora in fase preliminare, si concentra su profili di sostenibilità e compatibilità con le esigenze aziendali. La questione è stata sollevata durante un’interrogazione in Commissione Vigilanza da Stefano Candiani e altri commissari della Lega, a seguito del presidio organizzato il 16 ottobre dal sindacato Unirai, che rappresenta i liberi giornalisti Rai. “Prendiamo atto della risposta della Rai. Anche se incompleta, apre uno spiraglio sulla regolarizzazione dei giornalisti atipici”, ha dichiarato Francesco Palese, segretario dell’Unirai. Il sindacato sottolinea come i collaboratori autonomi siano una risorsa fondamentale per programmi di punta come Report, Porta a Porta, Presa Diretta, Unomattina, Agorà, La vita in diretta e Chi l’ha visto?. Nonostante il ruolo centrale che svolgono nella produzione dei palinsesti Rai, questi professionisti operano senza alcuna tutela contrattuale, una situazione che il sindacato giudica insostenibile. “Si riapra immediatamente il tavolo per trattare la loro regolarizzazione”, ha ribadito Palese. La Rai, nel suo intervento, ha specificato che ogni decisione sarà presa valutando con attenzione i criteri economici e organizzativi. Resta ora da capire se si aprirà un dialogo concreto tra l’azienda e i rappresentanti sindacali per offrire tutele stabili ai tanti giornalisti precari che contribuiscono al servizio pubblico.
Fnsi: libertà di stampa a rischio, serve un rinnovo contrattuale

Il Consiglio nazionale della Federazione Nazionale Stampa Italiana (Fnsi) si è riunito mercoledì 5 giugno 2024, esprimendo sostegno alla relazione presentata dalla segretaria generale Alessandra Costante. La relazione ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla qualità della libertà di stampa e al rispetto dei diritti civili in Italia, criticità che sono state denunciate anche da organismi internazionali. In un documento ufficiale, il Consiglio ha espresso “profonda inquietudine per le parole della segretaria e del presidente sulle criticità rispetto alla qualità della libertà di stampa e del rispetto dei diritti civili in Italia”. Il documento sottolinea anche l’importanza dell’articolo 36 della Costituzione italiana, che garantisce ai lavoratori una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del loro lavoro, sufficiente a garantire un’esistenza libera e dignitosa. Il Consiglio nazionale ha dichiarato il proprio appoggio alle azioni che la Segreteria e la Giunta intendono intraprendere nel confronto con gli editori per il rinnovo contrattuale, fermo da otto anni. “Un lasso di tempo che si è tradotto per gli editori in un importante taglio del costo del lavoro e in una maggiore precarizzazione del settore“, ha affermato il Consiglio. Il nuovo contratto dovrà essere inclusivo, aggiornato coi tempi e dovrà recuperare il gap dovuto all’erosione dell’inflazione. Un altro tema centrale discusso durante l’assemblea è stato quello dell‘intelligenza artificiale. Il Consiglio ha condiviso l’idea della segreteria secondo cui i giornalisti dovranno essere i protagonisti nel governare l’AI in redazione. “Il Consiglio respinge fin d’ora l’ipotesi che l’AI possa sostituire il nostro lavoro, un lavoro che è centrale per la democrazia e la sicurezza del nostro Paese”, si legge nel documento. La Fnsi ha sottolineato l’importanza di non ripetere l’errore fatto agli inizi degli anni 2000 con il web, quando gli editori non sono stati in grado di gestire il cambiamento, danneggiando il settore anche economicamente. Infine, il Consiglio nazionale ha espresso ottimismo per la chiusura in avanzo del bilancio federale e ha concordato con la proposta di utilizzare parte dei fondi federali a sostegno delle Associazioni regionali di Stampa che hanno chiuso in negativo. “L’anima della Fnsi sono le Associazioni regionali di Stampa“, ha dichiarato la segretaria Costante, evidenziando l’importanza di sostenere le entità regionali per mantenere viva e forte la missione della Fnsi.