Claudio Calabi nominato da Ferragni alla guida di Fenice

Claudio Calabi sarà a breve alla guida di Fenice, società strategica per il gruppo Ferragni. Secondo quanto riportato dal Corriere.it, Calabi, noto per la sua esperienza in ristrutturazioni aziendali, assumerà l’incarico di amministratore unico per rilanciare l’azienda proprietaria del marchio Chiara Ferragni, promuovendo un accordo con i soci esterni e delineando una nuova strategia di crescita dopo il caso Balocco. L’assemblea di Fenice, prevista per lunedì prossimo, delibererà la nuova struttura gestionale: Chiara Ferragni e Paolo Barletta, attuali amministratori, cederanno la gestione e formalizzeranno la nomina di Calabi. Recentemente, Calabi ha guidato il rilancio di Risanamento e Italtel-Psc. Supportato da Chiara Ferragni (32,5% di Fenice) e dall’imprenditore Paolo Barletta (40%), Calabi entrerà ufficialmente in carica martedì, portando con sé una solida esperienza. Chiara Ferragni, leader nella digital economy, si prepara così a lasciare il ruolo operativo. La priorità per Calabi sarà un’analisi approfondita della struttura dei costi e dei conti aziendali. In seguito, proporrà un piano strategico volto a risolvere la situazione finanziaria e riaprire il dialogo con Pasquale Morgese, che detiene il 27,5% di Fenice e ha recentemente esercitato pressioni sui vertici dell’azienda. La sua autorevolezza e competenza rappresentano elementi chiave per rilanciare Fenice e stabilizzare le relazioni interne al gruppo.
Il vortice mediatico dietro la copertina de L’Espresso

La nuova copertina de L’Espresso ha scatenato un vortice di polemiche e discussioni intorno alla figura di Chiara Ferragni, influencer di fama mondiale. L’immagine che la ritrae, con un trucco che ricorda vagamente quello di un pagliaccio, è diventata virale sui social, anticipando un’inchiesta giornalistica dal titolo eloquente: “Ferragni Spa: Il lato oscuro di Chiara”. L’articolo svela un intricato labirinto di società e quote azionarie, in cui la trasparenza sembra essere assente. Partner discutibili, manager sotto indagine e dipendenti mal retribuiti compongono l’immagine di un impero guidato dall’influencer, dove la chiarezza e la giustizia sociale sembrano essere lasciate ai margini. Se da un lato alcuni considerano la copertina un atto di eccesso e di cattivo gusto, definendola una violenza mediatica, dall’altro ci sono coloro che apprezzano la decisione del settimanale nel mettere in luce aspetti meno noti della personalità di Ferragni. La discussione si accende sui social, divisa tra chi critica la superficialità dell’approccio e chi difende la libertà di informazione. L’influencer stessa ha reagito tramite i suoi legali, minacciando azioni legali contro la società editrice dell’articolo. Si difende sostenendo di essere stata oggetto di diffamazione e denigrazione, proprio nel giorno in cui dovrebbe essere celebrata come donna di successo. Tra le voci che si alzano in difesa di Ferragni, spicca quella del rapper Fedez, che ha ironizzato sulla situazione chiedendo quando sarà l’ora di un’inchiesta sul proprietario del giornale, un magnate petrolifero. Un gesto che aggiunge ulteriori elementi alla complessa trama di questa storia che coinvolge non solo una figura pubblica, ma anche il mondo del giornalismo e dei media digitali. La vicenda, tuttavia, è solo all’inizio e resta da vedere quali saranno gli sviluppi futuri e se verrà fatta luce sul presunto “lato oscuro” di Chiara Ferragni e del suo impero digitale.