Agenzia Nova cresce con accordi in Arabia Saudita e Libia

Agenzia Nova ha annunciato un’importante espansione della propria copertura nel Medio Oriente e Nord Africa grazie a due nuove partnership editoriali siglate con l’agenzia stampa nazionale saudita Spa e la National Media Corporation (Nmc) della Libia. La collaborazione con la Saudi Press Agency (Spa) è stata formalizzata in videoconferenza tra Fabio Squillante, direttore generale di Nova, e Hassan al Asmari, vicepresidente di Spa. Questo accordo prevede uno scambio di notizie, fotografie, newsletter e altri contenuti informativi in arabo e inglese, espandendo l’accessibilità e la diffusione delle informazioni prodotte dalle due agenzie. Obiettivo primario è rafforzare la credibilità e l’affidabilità delle notizie fornite, promuovendo uno scambio culturale che favorisca una maggiore comprensione reciproca tra Italia e Arabia Saudita. “L’accordo è molto importante per noi, poiché stabilisce una partnership formale non solo per lo scambio di notizie, ma anche per lo scambio di esperienze e competenze tra i membri delle nostre redazioni”, ha spiegato Al Asmari. Fabio Squillante ha evidenziato l’importanza strategica del Regno saudita e del programma di riforme Vision 2030, ribadendo il ruolo chiave di Agenzia Nova nella copertura del Nord Africa e del Medio Oriente. Il secondo accordo è stato formalizzato a Tripoli tra Alessandro Scipione, responsabile di Nova per il Medio Oriente e Nord Africa, e Ahmed Mohamed el Ghoul, direttore esecutivo della National Media Corporation (Nmc), alla presenza del ministro libico Walid al Lafi. La cooperazione prevede attività diversificate, come la formazione professionale, lo sviluppo di progetti congiunti, l’organizzazione di workshop e seminari per rafforzare le capacità dei media libici. Agenzia Nova offrirà anche servizi di consulenza e formazione. “Questo accordo celebra i legami storici tra i nostri due Paesi e migliorerà la comprensione reciproca. Ci offre l’opportunità di monitorare più rapidamente e approfonditamente gli sviluppi in Libia”, ha commentato Scipione. Il ministro Al Lafi ha aggiunto che la Libia è impegnata nella creazione di una nuova agenzia di stampa, moderna e tecnologicamente avanzata, per potenziare le competenze dei professionisti libici nei media digitali.
Agenzia Nova partner ufficiale del Meeting di Rimini

Anche per il 2024, Agenzia Nova sarà media partner ufficiale del Meeting di Rimini, confermando una collaborazione che sottolinea la vocazione internazionale comune. Durante l’edizione di quest’anno, che si svolgerà dal 20 al 25 agosto, Nova rilancerà e tradurrà contenuti del Meeting, focalizzandosi su dinamiche geopolitiche e scene internazionali, con particolare attenzione alla traduzione in arabo per i notiziari internazionali dell’agenzia. La partnership permetterà di coprire numerosi eventi di rilievo. Tra questi, l’intervento inaugurale del patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa il 20 agosto, il convegno sulla sicurezza energetica del Mediterraneo del 22 agosto, e il dialogo tra Muhammad Bin Abdul Karim Al-Issa, segretario generale della Lega Musulmana Mondiale, e il cardinale Matteo Maria Zuppi il 23 agosto. Inoltre, saranno trattati anche vari convegni del Padiglione della Cooperazione Internazionale, sostenuti dal Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. Fabio Squillante, editore e direttore generale di Agenzia Nova, ha espresso soddisfazione per il rinnovo della collaborazione con un importante evento internazionale in Europa. Ha sottolineato l’orgoglio per il rafforzamento della partnership e il contributo dell’agenzia, che vanta una rete globale di corrispondenti e una forte presenza in Medio Oriente e Africa, alla missione di pace e dialogo del Meeting. Eugenio Andreatta, responsabile della comunicazione del Meeting, ha evidenziato l’importanza della collaborazione con Agenzia Nova, che ha permesso di diffondere il Meeting in tutta la regione araba con oltre trecento articoli pubblicati l’anno scorso. Ha annunciato che continueranno a produrre contenuti in arabo, anche grazie al supporto di Wael Farouq dell’Università Cattolica di Milano.