“Fratelli di chat” sotto accusa per privacy violata

Il Garante della Privacy ha inviato un avvertimento ufficiale alla Società Editoriale Il Fatto SPA, editrice del Fatto Quotidiano, in merito alla pubblicazione del libro “Fratelli di chat“. Questo volume contiene trascrizioni di conversazioni private tra esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui parlamentari e ministri. Secondo il Garante, la pubblicazione di queste chat potrebbe violare la normativa sulla privacy e i principi fondamentali del giornalismo, mettendo a rischio la riservatezza delle persone coinvolte. L’Autorità ha sottolineato che la Costituzione italiana protegge la corrispondenza privata attraverso gli articoli 15 e 68. Ciò significa che le conversazioni tra politici, anche se di interesse pubblico, non possono essere diffuse liberamente senza rispettare determinate regole. Inoltre, il Garante ha evidenziato che nel libro potrebbero esserci riferimenti a terzi e addirittura a minorenni, la cui privacy deve essere tutelata in modo particolare. L’avvertimento arriva dopo le proteste di diversi esponenti di Fratelli d’Italia, che hanno criticato la pubblicazione delle loro chat. Alcuni di loro hanno ipotizzato azioni legali, accusando gli autori del libro di aver selezionato solo alcune parti delle conversazioni e di averle riportate in modo parziale o distorto. Inoltre, il partito ha annunciato che i suoi avvocati stanno valutando il caso anche dal punto di vista penale e civile, ipotizzando richieste di risarcimento danni. Fino a che punto la libertà di stampa può spingersi nel pubblicare informazioni riservate? Da un lato, i giornalisti hanno il dovere di informare il pubblico su questioni di interesse generale, specialmente quando coinvolgono rappresentanti politici. Dall’altro, esistono leggi sulla privacy che proteggono le comunicazioni private, anche quando riguardano persone con ruoli pubblici.
Celebrazione e riflessione: Rai per il 25 aprile

Il 25 aprile, l’Italia commemora la sua Liberazione dal nazifascismo, una data simbolo che riveste un significato profondo nella storia del paese. Quest’anno, la Rai ha preparato un palinsesto speciale per onorare questa ricorrenza, con una serie di iniziative editoriali che coinvolgono televisione, radio e web. Le celebrazioni inizieranno con la diretta dei principali eventi istituzionali su Rai 1, curati dal Tg1 in collaborazione con Rai Vaticano e Rai Quirinale. La giornata inizierà con la cerimonia di deposizione della corona d’alloro all’Altare della Patria a Roma, seguita dall’incontro tra Papa Francesco e l’Azione Cattolica in piazza San Pietro. Successivamente, verrà commemorato l’Eccidio nazifascista del 29 giugno 1944 a Civitella Val di Chiana (Ar), con la partecipazione del presidente Mattarella. La programmazione televisiva si arricchirà di contenuti commemorativi. Su Rai 2, “I fatti vostri” e su Rai 3, “Agorà” e “Passato e Presente” approfondiranno i temi legati alla Liberazione. Rai Storia proporrà una maratona di documentari e speciali, tra cui “La lunga Liberazione”, che ripercorre le tappe storiche che hanno portato alla liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Rai Cultura dedicherà il palinsesto di Rai Storia alla Festa della Liberazione, culminando con uno speciale su Civitella Val di Chiana e altri programmi che approfondiscono la resistenza italiana. Su RaiPlay, una sezione dedicata all’Anniversario della Liberazione offrirà una vasta selezione di film, fiction, e documentari che raccontano storie di coraggio e resistenza. Anche RaiPlay Sound darà spazio a podcast e serie audio dedicati al tema della Resistenza, offrendo agli ascoltatori un’esperienza coinvolgente e informativa. Le trasmissioni radiofoniche di Radio Rai non saranno da meno. Su Radio 1, uno Speciale Gr1 sarà trasmesso al mattino, mentre su Radio 2 Caterpillar celebrerà la Festa della Liberazione con un programma speciale e in serata verrà trasmesso un concerto di Diodato. Su Radio 3, saranno raccontate le storie delle “Volontarie per la libertà”, evidenziando il coraggio delle donne che combatterono il nazifascismo.