Fazzolari accusa Domani per inchiesta su Utopia e legami politici

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, ha annunciato un esposto alla Procura di Roma contro il quotidiano Domani, che ha pubblicato un’inchiesta sui rapporti tra la società di lobbying Utopia e alcune partecipate statali. La società avrebbe ottenuto appalti per centinaia di migliaia di euro, un dettaglio che ha spinto il braccio destro di Giorgia Meloni a passare all’azione legale. Nella sua nota ufficiale, Fazzolari ha negato di avere un rapporto diretto con Giampiero Zurlo, amministratore delegato di Utopia, nonostante l’articolo del giornale avesse già riportato una smentita precedente su questa relazione. Ma l’indagine di Domani non si è fermata a questo. Il quotidiano ha rivelato nuovi legami tra la società e il mondo della destra meloniana, sollevando domande sulle connessioni tra affari e politica. Al centro dell’inchiesta emerge la figura di Ernesto Di Giovanni, socio di minoranza di Utopia con una quota del 10% nella società e nel suo spin-off editoriale, Urania Media. Prima di approdare al lobbying, Di Giovanni era un dirigente nazionale di Azione Universitaria, l’associazione studentesca legata a Fratelli d’Italia. Da quella posizione, Di Giovanni ha stabilito rapporti diretti con Giorgia Meloni e altri membri di spicco del partito, come Giovanni Donzelli, oggi deputato. Un post del 2009, riportato da Domani, mostra come Di Giovanni fosse in contatto personale con l’allora ministra Meloni, che gli aveva comunicato la propria impossibilità a partecipare a un evento di Azione Universitaria. Nello stesso messaggio, Di Giovanni confermava di voler invitare Donzelli, allora presidente nazionale dell’associazione, sottolineando la sua autorevolezza all’interno del neonato Popolo della Libertà. Questo passato comune nella destra studentesca italiana lega Di Giovanni non solo a Meloni, ma anche a Fazzolari, che è stato presidente della sezione romana di Azione Universitaria. Nonostante il sottosegretario abbia smentito ogni conoscenza con Di Giovanni, la storia politica comune nella capitale e nell’ambito della destra lascia aperti interrogativi sui rapporti tra il governo e il mondo del lobbying. L’inchiesta di Domani ha messo in luce una rete di rapporti che si estende dal Parlamento agli appalti statali. Il legame tra Di Giovanni e Andrea Volpi, attuale deputato meloniano, risale agli anni di militanza in Azione Universitaria. Insieme, i due hanno affrontato gli scontri politici del periodo, opponendosi agli studenti di sinistra. La connessione tra questi personaggi politici e Utopia si inserisce in un quadro più ampio di relazioni all’interno del mondo della destra. Un altro nome di rilievo è Nicola Formichella, ex parlamentare del Popolo delle Libertà e amico personale di Zurlo, che Di Giovanni aveva invitato a un incontro di Azione Universitaria. La complessa trama di rapporti personali e politici solleva dubbi sui possibili conflitti di interesse, soprattutto alla luce dei contratti pubblici assegnati a Utopia. Con l’annuncio della denuncia in procura, Fazzolari non si è limitato a smentire l’inchiesta di Domani, ma ha fatto un ulteriore passo avanti, coinvolgendo la magistratura per chiarire “le reali ragioni che muovono la scientifica diffusione di questa fake news”. Questo approccio riflette il cosiddetto “modello Crosetto”, una strategia già adottata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, che ha portato sotto inchiesta un ufficiale della Guardia di Finanza e tre giornalisti di Domani per la fuga di notizie sui suoi legami con Leonardo. L’accusa di Fazzolari sembra voler mettere in discussione non solo il contenuto dell’articolo, ma anche l’origine stessa delle informazioni, delegando alla Procura il compito di indagare sulla genesi delle inchieste giornalistiche. Questo metodo di attacco alla stampa non è nuovo, ma preoccupa molti osservatori, che vedono in queste azioni una forma di intimidazione contro il diritto di cronaca. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) ha subito reagito all’annuncio del sottosegretario. “Siamo passati dalle querele bavaglio con richieste di danni milionari alla richiesta di indagini bavaglio. L’Italia sta voltando la schiena alla Costituzione e al diritto di cronaca”, ha dichiarato Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi. L’associazione ha chiesto alle istituzioni europee di mantenere alta l’attenzione sulla libertà di stampa nel Paese, denunciando il crescente uso di strumenti legali per ostacolare l’informazione.
Master in Giornalismo Lumsa: iscrizioni aperte per l’ottava edizione

Il Master in giornalismo dell’Università Lumsa di Roma, giunto all’ottava edizione, si conferma come uno dei percorsi di formazione più completi e riconosciuti per aspiranti giornalisti professionisti. Convenzionato con l’Ordine nazionale dei giornalisti, il master, diretto da Carlo Chianura e Fabio Zavattaro, offre un percorso biennale che abbraccia l’intero spettro della comunicazione moderna: web, televisione, radio, videoinchieste, podcast e reel. Il termine per iscriversi ai test di ingresso è fissato al 30 settembre 2024, con il biennio che inizierà entro la fine di ottobre. Le domande possono essere inviate via mail, seguendo le indicazioni del bando disponibile sul sito www.lumsanews.it. Per agevolare l’accesso, sono previste borse di studio che coprono integralmente i costi, con un importo superiore a quanto richiesto dall’Ordine dei giornalisti. Il Master prevede oltre 40 corsi tecnico-professionali, per un totale di 660 ore di lezione, a cui si aggiungono 1.400 ore di praticantato in redazioni giornalistiche. Gli studenti hanno inoltre l’opportunità di partecipare a seminari con figure di spicco del mondo dell’informazione e di svolgere stage in alcune delle testate italiane più prestigiose, per periodi da due a tre mesi. Il cuore operativo del Master è il sito www.lumsanews.it, una vera e propria redazione multimediale dove gli studenti pubblicano i loro lavori. Negli ultimi due anni, sono stati prodotti oltre 2.000 articoli e inchieste, 80 video, 130 edizioni di giornali radio e telegiornali, oltre a 150 reel. Questa intensa attività giornalistica ha portato gli studenti del Master a vincere 20 premi giornalistici, dimostrando l’efficacia e la qualità del percorso formativo offerto.
Pluto TV lancia CNN Fast e FIFA+ in Italia

Pluto TV annuncia l’arrivo di due nuovi canali: CNN Fast e FIFA+. Il canale CNN Fast, che debutterà in Italia, fa parte di una strategia di espansione globale che include anche Germania, Austria, UK, Svizzera, Canada, Francia e Spagna. CNN Fast è dedicato agli short-video, offrendo contenuti su intrattenimento, affari, sport e grandi eventi internazionali. Katrina Kowalski, Senior Vice President, International Content Programming and Acquisitions di Pluto TV, ha affermato: “Con il debutto di canali quali CNN Fast su Pluto TV, offriamo ai nostri spettatori una copertura sempre più completa. Ampliando l’offerta di news garantiamo un aggiornamento costante arricchendo l’esperienza con contenuti tempestivi e continuando a perseguire la nostra missione, quella di intrattenere gratuitamente un pubblico vasto e eterogeneo”. In aggiunta, Pluto TV ha confermato il lancio di FIFA+ in Italia. FIFA+ offre ai tifosi l’accesso esclusivo a contenuti del calcio mondiale, tra cui documentari, serie originali, repliche di partite storiche, e momenti salienti della FIFA World Cup e della FIFA Women’s World Cup.
Nasce Good Morning Italy, con notizie italiane in inglese

È nato Good Morning Italy, un nuovo portale allnews pensato per approfondire e raccontare le principali notizie italiane nel mondo, rigorosamente in lingua inglese. Fondato da Davide Ippolito e Joe Casini e diretto da Claudio Brachino, il portale si propone di fornire una prospettiva autenticamente italiana, colmando un vuoto informativo per una vasta comunità internazionale, grazie alla preziosa partnership con l’Agenzia di stampa Italpress e il network italoamericano fondato da Umberto Mucci, We The Italians. Davide Ippolito ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa: “Andiamo a colmare una grande richiesta che c’è negli Stati Uniti, come in tutto il mondo, di avere notizie dall’Italia in lingua inglese, cosa mai fatta in maniera così precisa e puntuale fino ad oggi”. Ippolito ha evidenziato che “questo è un passo in avanti nella creazione di un network editoriale rivolto agli amanti dell’Italia e a un potenziale di 80 milioni di persone e 3 milioni di potenziali elettori”. Anche il direttore editoriale Claudio Brachino ha condiviso l’entusiasmo per questa nuova avventura editoriale: “In America c’è una straordinaria comunità di italiani che non parlano più la nostra lingua e guardano al nostro paese, e una ancor più nutrita comunità di italici che ormai parlano inglese ma che con la prima comunità condividono storia e radici. A loro quando si svegliano Good morning Italy racconta con il medium del nostro tempo, web e social, com’è l’Italia oggi, socialmente, culturalmente, politicamente . I principali fatti in rilievo e tutte le notizie, grazie alla copertura autorevole dell’agenzia di stampa Italpress. Ma anche gli editoriali, le riflessioni, i commenti che servono a capire meglio la complessità degli avvenimenti. Un buongiorno, insomma, che è un ponte fra due paesi che hanno una lunga storia d’amore, l’Italia e l’America”. Good Morning Italy racconterà l’Italia attraverso le notizie principali e i temi cruciali della vita sociale, politica, economica e culturale del paese, rivolgendosi a una comunità internazionale che, pur vivendo lontano, mantiene un forte legame con le proprie radici italiane. “Io e una giovane redazione – continua Brachino – daremo le notizie principali di quello che accade nel nostro paese, le top five news sulle quali, ogni giorno, ci sarà anche una mia riflessione, un mio editoriale molto libero: poca ideologia, molto racconto, molta onestà nella rappresentazione della realtà”, aggiungendo che si tratta di “una bellissima sfida, che affrontiamo con grande intensità”. Good Morning Italy si avvarrà del supporto di Italpress, agenzia di stampa italiana nata a Palermo e con sedi anche a Roma, Milano e dallo scorso anno pure a New York. Entusiasta il direttore e fondatore di Italpress Gaspare Borsellino: “Quando il collega e amico Davide Ippolito mi ha parlato di questo progetto ho subito accettato con grande interesse ad avviare una partnership per un progetto multimediale importante ed entusiasmante”. Il tutto – conclude Borsellino – si inserisce nel nostro piano di sviluppo all’estero ed in particolare modo negli Stati Uniti e pertanto tale partnership ci permetterà di crescere insieme a Luckyhorn Entertainment, società americana guidata da Davide Ippolito, con la quale abbiamo siglato un accordo per il supporto editoriale e multimediale di una serie di testate in lingua italiana ed inglese in America. Grazie alla partnership con Italpress, oltre ai 5 approfondimenti delle principali notizie, si riusciranno a coprire i fatti più importanti dall’Italia e dal mondo utilizzando le oltre 2.000 notizie al giorno prodotte dall’agenzia palermitana. Good Morning Italy è disponibile all’indirizzo morningitaly.com.
Premio Luchetta 2024: ecco i finalisti della XXI edizione

Il Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta, giunto alla sua ventunesima edizione, ha selezionato i finalisti che concorreranno per il prestigioso riconoscimento. Il concorso, suddiviso in sette sezioni – Rotta Balcanica, Reportage, Stampa italiana, TV news, Radiofonia, Stampa internazionale e Fotografia – vede protagonisti 24 autori e autrici le cui opere sono state scelte tra più di cento candidature provenienti dall’Italia e dall’estero. I vincitori verranno premiati il prossimo 17 novembre a Trieste. Il Premio Luchetta nasce in memoria dei giornalisti Marco Luchetta, Alessandro Sasa Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin, tutti caduti tragicamente in zone di conflitto. I temi affrontati dai finalisti di quest’anno includono territori devastati da guerre, carestie, la difficile realtà dei minori costretti a crescere in carcere con le madri detenute, orfani di femminicidio e la drammatica rotta balcanica. I finalisti per le sette sezioni La sezione Rotta Balcanica vede tra i finalisti: Annalisa Camilli con “Nuovi respingimenti in Italia dopo la sospensione Schengen” per Internazionale. Nicolò Giraldi con “Potevo essere un terrorista e nessuno mi ha fermato” per Today.it. Federica Sgorbissa con “La psiche di chi arriva” per Il Post. Nella sezione Reportage, la giuria deciderà tra: Francesca Mannocchi con “Viaggio nei territori delle colline a sud di Hebron” per La7 Attualità. Giulia Sabella e Marzia Amico con “Bambini invisibili” per Report su Rai 3. Nadia Zicoschi e Gianluca Della Valle con “In fuga per vivere” per TG1 – TV7. Per la sezione Stampa Italiana, si sfidano tre reportage interamente al femminile: Alice Facchini e Iris Biasio con “Crescere in carcere” per La Revue Dessinée Italia. Maddalena Oliva e Natascia Ronchetti con “Uomo-Ragno, Barbie e l’unicorno: il viaggio dei bambini trans” per Il Fatto Quotidiano. Stefania Prandi con “Le madri lontane” per IrpiMedia. I finalisti per la sezione TV News sono: Raffaella Cosentino e Maurizio Calaiò con “Il prezzo pagato dai bambini in guerra” per RaiNews. Olga Guerin e Goktay Koralton con “How one blind boy helped rebuild his school in Yemen” per BBC News. Livia Liberatore con “Infanzia a Belgrado” per Estovest. La nuova sezione Radiofonia vede in finale: Giovanni D’Ambrosio con “Radio Mare Lampedusa” per Tre Soldi – Rai Radio 3. Azzurra Meringolo Scarfoglio con “Inviato speciale” per Giornale Radio Rai 1. Per la sezione Stampa Internazionale, la giuria si concentrerà su: Gabriella Jozwiak con “Desperate hunger in Tigray pushes thousands into the hands of kidnappers and people smugglers” per The Telegraph. Tom Parry con “Vaccination would have kept my child alive – that is something I will always regret” per The Daily Telegraph. Infine, per la sezione Fotografia, i finalisti sono: Yakiv Liashenko con “Russia targets Ukraine’s civilian infrastructure in overnight attacks” per RFE. Imad Haitam con “Netanyahu condemns daily ‘military pause’ by Israeli army to allow aid into Gaza” per The Telegraph. Mohamed Saber con “Le vertigineux bilan des morts” per Le Temps. La giuria, presieduta dal giornalista e autore televisivo Riccardo Iacona, conduttore di Presa Diretta su Rai 3, è composta da numerosi esperti del settore, tra cui Fabiana Martini, segretaria di giuria, Paola Barretta dell’associazione Carta di Roma, e Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti.
MillenniuM si rinnova: nuovo formato ampliato e veste editoriale

Il mensile MillenniuM, diretto da Peter Gomez ed edito da Seif, si presenta in una nuova versione con un formato più grande e un totale di 144 pagine, arricchite da 16 pagine in più rispetto alla versione precedente. Il rinnovamento porta con sé una veste editoriale più raffinata, maggiore spazio per grandi inchieste, reportage, approfondimenti e immagini d’autore. L’obiettivo è offrire un equilibrio tra giornalismo, storia, cultura e il piacere di leggere. Con l’uscita del nuovo numero, debutta online anche il sito web di MillenniuM, accessibile a tutti, ma con articoli completi disponibili solo per gli abbonati. Il sito include contenuti del numero in uscita e di edizioni precedenti, e in futuro ospiterà l’intero archivio della rivista dal primo numero di maggio 2017, comprendente inchieste, reportage e rubriche. Il numero di debutto del rinnovato formato presenta una copertina incentrata sulla banana. Il reportage dal Costa Rica esplora come le banane di marche famose, vendute anche in Italia, contengano sostanze vietate nell’Unione Europea. La banana, simbolo ironico e a volte tragico, rimanda a concetti come la “Repubblica delle banane”, e ha ispirato artisti come Andy Warhol, Woody Allen, Alberto Sordi, Dalla e De Gregori. Il mensile ospita anche le rubriche di Luca Mercalli, Antonio Padellaro, Valentina Petrini, Claudia Rossi, Marco Travaglio e il nuovo ingresso Horacio Verbitski. MillenniuM sarà in vendita in edicola con il Fatto Quotidiano a partire da sabato 14 settembre. Dal 15 settembre sarà acquistabile al prezzo di lancio di 3,90 euro, e dal 20 settembre sarà disponibile anche in libreria.
Porta a Porta cambia “per sottrazione”: meno ospiti, più qualità

Porta a Porta, il celebre talk show di seconda serata condotto da Bruno Vespa, si prepara a una nuova stagione ricca di cambiamenti. Durante la conferenza stampa di presentazione, Vespa ha annunciato che il programma tornerà su Rai 1 dal 10 settembre con un formato rinnovato e diverse modifiche, mirate a migliorare l’esperienza degli spettatori e affrontare le sfide legate all’orario di collocazione. Bruno Vespa ha dichiarato che quest’anno il programma cambierà “per sottrazione”, eliminando alcuni elementi ormai datati e adottando un approccio più snello e moderno. “Toglieremo delle cose, a partire dal tavolo centrale che sarà sostituito con delle comodissime poltroncine,” ha spiegato Vespa, evidenziando un passaggio a un’atmosfera più informale e rilassata. Inoltre, ci saranno meno ospiti, ma di maggiore rilevanza, con un’attenzione particolare alla qualità delle interviste. “Saremo un filino meno garbati e un filino più esigenti,” ha dichiarato Vespa, ammettendo anche qualche “momento di distrazione” nelle stagioni passate e promettendo un rinnovato impegno. Verranno eliminati i tradizionali riquadri e cornici, e al loro posto ci sarà un grande videowall che darà nuova dinamicità al set. Anche la grafica sarà migliorata, per rendere l’esperienza visiva più piacevole. Vespa ha sottolineato che, con le notizie disponibili in tempo reale, il compito di Porta a Porta sarà quello di aiutare il pubblico a comprendere meglio gli eventi. “Quando arriviamo noi, tutti sanno già tutto – ha spiegato – per questo dobbiamo aiutare la gente a capire cosa è successo”. La nuova stagione partirà senza la presenza del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che Vespa spera di ospitare “quando avrà qualcosa da dire, immagino quando si sapranno le deleghe che avrà Fitto”. Tra gli ospiti della prima puntata, Giovanni Costantino, amministratore delegato di Italian Sea Group, per approfondire la vicenda dell’affondamento del Bayesian. Inoltre, verrà ricordato Mike Bongiorno, con la partecipazione di Daniela Bongiorno, mentre Stefano De Martino sarà tra i prossimi ospiti. Porta a Porta continuerà ad andare in onda in seconda serata, subito dopo Cinque Minuti, la finestra informativa che precede “Affari Tuoi”, rappresentando un ulteriore sforzo di Rai 1 per mantenere vivo l’interesse del pubblico nella fascia serale. Vespa ha anche commentato il dibattito sulla natura del servizio pubblico, criticando l’idea che alcune interviste, come quella di Maria Rosaria Boccia su una TV commerciale, possano essere considerate “servizio pubblico” mentre altre, come quelle ai ministri su Tg1, no. Ha lodato il direttore del Tg1, Gianmarco Chiocci, per l’intervista al ministro della Cultura, lamentando le critiche ricevute e rifiutando l’idea di diventare “uno strumento” per promuovere certi ospiti.
Unomattina, al via la nuova stagione dal 9 settembre

A partire dal 9 settembre, torna l’appuntamento quotidiano con “Unomattina”, in onda su Rai 1 dal lunedì al venerdì alle 8:30. Dopo il successo della scorsa edizione, il programma si ripresenta ai telespettatori con l’obiettivo di offrire un’informazione puntuale e attenta, capace di cogliere le tematiche più attuali e i temi più sentiti dal pubblico. La conduzione sarà affidata nuovamente alla coppia formata da Massimiliano Ossini, al timone del programma per la terza stagione consecutiva, e Daniela Ferolla, la cui sensibilità ed esperienza hanno arricchito il format. I due conduttori continueranno a guidare i telespettatori attraverso le notizie del giorno, ponendo un’attenzione particolare sulle storie positive e sulle buone notizie, mantenendo così uno sguardo fiducioso e costruttivo sugli eventi che caratterizzano il nostro quotidiano. La nuova stagione di “Unomattina” proporrà una varietà di temi che abbracciano l’attualità, le sfide quotidiane delle famiglie italiane, e le questioni economiche come l’aumento dei prezzi, le bollette, il calendario fiscale, e le novità dal mondo del lavoro. I telespettatori troveranno anche consigli pratici per gestire al meglio la vita quotidiana, risparmiare, e prendersi cura del proprio benessere psicologico, un tema di crescente rilevanza. Il programma continuerà a dare spazio all’ambiente e alla tutela dei prodotti del territorio, mantenendo un occhio attento al punto di vista femminile, elemento distintivo delle passate edizioni. Non mancheranno momenti dedicati alla cultura, allo spettacolo, e al divertimento, con interviste a personaggi di spicco della scena nazionale e internazionale. “Unomattina” seguirà da vicino i principali eventi italiani, come il Prix Italia, per il quale il programma si trasferirà negli storici studi Rai di Torino per una settimana. Inoltre, accompagnerà i telespettatori attraverso le emozioni e le storie del Festival di Sanremo, portando direttamente nelle case degli italiani gli avvenimenti e i retroscena dei protagonisti.
Il Guardian amplia i ricavi con E-commerce e innovazione digitale

Il Guardian sta per lanciare una piattaforma di e-commerce per esplorare nuove aree di diversificazione dei ricavi. Il direttore finanziario e operativo Keith Underwood ha annunciato che il giornale inizierà a fornire raccomandazioni sui prodotti basate sulla fiducia riposta nel marchio, con l’obiettivo di generare entrate tramite link di affiliazione. Durante un dibattito alla conferenza “FT Strategies News in the Digital Age” a Londra, Underwood ha anche rivelato che il Guardian ha creato circa 50 nuovi ruoli giornalistici negli Stati Uniti nell’ultimo anno, nonostante abbia recentemente effettuato tagli ai costi, portando 30 giornalisti a dimettersi volontariamente. Nel panel, intitolato “Diversificare i ricavi per un successo a lungo termine”, il direttore di FT Strategies, Jim Egan, ha osservato che le organizzazioni di notizie devono esplorare nuove aree di profitto per mantenere la sostenibilità economica, poiché i ricavi dal prodotto principale tendono a diminuire. Underwood ha sottolineato che ci sono ancora grandi opportunità nei mercati principali per il Guardian, ma che è fondamentale eseguire strategie di diversificazione in modo efficace, esplorando formati come eventi, podcast, programmi TV e newsletter. Per il Guardian, la diversificazione include l’espansione in mercati digitali e internazionali. Un esempio è il recente lancio dell’app di ricette a pagamento “Feast”, che costa 2,99 sterline al mese nel Regno Unito e ha già ottenuto unapartnership con Tesco Finest. Il Guardian è diventato sempre più digitale e globale, con il 70% dei ricavi derivanti da attività digitali e oltre il 35% da fuori del Regno Unito. Secondo Underwood, la transizione verso un modello più finanziato dai lettori ha dato al Guardian una maggiore resilienza, permettendo al giornale di testare nuove iniziative e diversificare ulteriormente. I ricavi derivanti dai lettori digitali ammontano a circa 80 milioni di sterline, con l’obiettivo di raggiungere i 100 milioni. Complessivamente, il Guardian rappresenta un’attività da 260 milioni di sterline. Nonostante l’introduzione di un accesso a pagamento per la sua app, Underwood ha ribadito l’impegno del Guardian a promuovere un giornalismo aperto sul web. Gli ultimi risultati finanziari del Guardian Media Group saranno pubblicati questo mese, dopo un deficit di 17 milioni di sterline nei primi nove mesi dell’anno finanziario, causato principalmente dalla diminuzione dei ricavi pubblicitari e da un deflusso di cassa di 39 milioni di sterline.
Il Guardian: perdita di 39 milioni di sterline e tagli al personale

Il personale del Guardian si prepara a possibili tagli di posti di lavoro mentre l’azienda è pronta a riportare perdite per decine di milioni di sterline. Secondo quanto riportato dal Times, il quotidiano dovrebbe registrare una perdita di 39 milioni di sterline, dopo aver perso 17 milioni l’anno precedente. Il flusso di cassa negativo del Guardian sarà ufficialmente comunicato quando verranno depositati i bilanci presso la Companies House alla fine di settembre. La società annuncerà anche un piano di riorganizzazione che prevede tagli al personale e ai costi operativi, secondo quanto riferito dal sito di settore Flashes & Flames. “È quasi troppo ironico che i risultati del 2022-23 annunciati a luglio dell’anno scorso avessero vantato una crescita dei ricavi, un’attenta gestione dei costi e l’impegno per una strategia triennale per diventare ‘più globali’ con più posti di lavoro. Facciamo un salto al 2024 e l’azienda è pronta per i tagli”, ha affermato Colin Morrison, fondatore del sito web. Il Guardian ha acquistato il The Observer, il più antico giornale domenicale del mondo, nel 1993, ed è di proprietà del Scott Trust, una fondazione creata nel 1936 per finanziare il giornale “in perpetuo”. La pubblicazione aveva già segnalato un flusso di cassa superiore alle aspettative all’inizio di quest’anno in un aggiornamento per il personale, secondo il Press Gazette. I ricavi pubblicitari del gruppo sono diminuiti di 9 milioni di sterline, pari al 16%, nei primi nove mesi dell’anno finanziario fino alla fine di dicembre. Ciò ha rappresentato 12 milioni di sterline di una mancanza di ricavi totale di 17 milioni di sterline rispetto al budget nei primi nove mesi dell’anno finanziario. Anche i ricavi da abbonamenti sono stati inferiori di 3 milioni di sterline rispetto alle aspettative, mentre altri tipi di ricavi hanno registrato un calo di 2 milioni di sterline rispetto al budget. Complessivamente, il gruppo ha registrato ricavi per 192 milioni di sterline nei primi nove mesi, con un calo di 10 milioni di sterline, pari al 5%, rispetto allo stesso periodo del 2022. “In un momento in cui la maggior parte dei media hanno continuato a ridurre il personale, GMG [Guardian Media Group] ha fatto l’opposto”, ha affermato il signor Morrison. “Il personale rappresenta ora circa il 55 percento dei costi totali di GMG, rispetto al 49 percento del 2020. Morrison ha anche criticato la dipendenza della gestione del GMG dal Scott Trust, che si stima abbia un patrimonio di circa 1 miliardo di sterline. “Quello che sembra un indebitamento quasi perpetuo era stato giustificato da deficit ‘mirati’ fino al rendimento di investimento previsto di 25 milioni di sterline dalla dotazione Scott Trust. Invece di fungere da ripiego per GMG per resistere all’occasionale anno deludente, la dotazione sembra aver incoraggiato un approccio irrealistico alla spesa”. Un portavoce del The Guardian ha affermato: “Non abbiamo ancora pubblicato i nostri risultati finanziari e non riconosciamo alcune delle affermazioni provenienti dal blog menzionato in questo articolo. Il Guardian ha avuto un anno record per i ricavi dei lettori e la nostra base di sostenitori sta crescendo. Questo rispetto a molte altre organizzazioni di notizie che si affidano maggiormente a un mercato pubblicitario impegnativo. “Stiamo realizzando investimenti chiave nei prossimi anni mentre ci concentriamo sula nostra strategia per essere più globali, più digitali e più finanziati dai lettori. Come tutti i siti di notizie, stiamo esaminando i nostri costi aziendali in modo da poter adattarci ai cambiamenti nel nostro settore.”