Segre elogia i Tg Rai: “Impegno contro l’indifferenza”

Liliana Segre

Liliana Segre esprime gratitudine per l’impegno della Rai contro l’indifferenza. La presidente della Commissione Anti-discriminazioni del Senato ha accolto positivamente le parole dei direttori di Tg1, Tg2 e Tg3 – rispettivamente Gian Marco Chiocci, Antonio Preziosi e Pierluca Terzulli – ascoltati oggi in audizione sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella diffusione dei discorsi d’odio. “Sono molto contenta che la parola “indifferenza” non solo non sia stata mai nominata, ma che i programmi delle tre reti siano il contrario di quell’indifferenza che ho vissuto e che temo enormemente”, ha dichiarato Segre. La senatrice, riportata da Adnkronos, ha ribadito come la posizione della Rai infonda speranza, contribuendo ad evitare quel “buio” rappresentato dall’indifferenza. Secondo Segre, questo atteggiamento delle reti Rai rappresenta un forte segnale di sensibilità e responsabilità sociale. “Questo mi fa vedere l’importanza di questa commissione, da me fortemente voluta, prendere un nuovo andamento”. La sua dichiarazione sottolinea la necessità di un ruolo attivo della televisione pubblica nella lotta contro l’odio e nella promozione di un’informazione capace di sensibilizzare e coinvolgere diversi strati sociali. Segre ha inoltre osservato come le tre reti non solo ignorino l’indifferenza, ma mostrino un impegno concreto nel contrasto alla discriminazione, fattore essenziale per un’informazione di qualità.

L’editoria in crisi, la televisione si ridimensiona, Agcom avvisa

Giacomo Lasorella

Il presidente dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), Giacomo Lasorella, ha dipinto un quadro critico del settore editoriale durante la sua audizione alla Commissione Cultura. Nel 1990 si vendevano 6,8 milioni di copie di quotidiani, copie che sono diventate 4 milioni nel 2003 e 2 milioni nel 2013. Dal ’90 a oggi, ogni 10 anni le copie vendute si sono dimezzate. Se questo trend continua, mentre nel ‘90 il giornale era un oggetto presente in un terzo delle famiglie, sarà un oggetto che tra dieci anni entrerà nell’1,5% dei nuclei familiari del Paese”, ha dichiarato Lasorella, sottolineando come, dai 6,8 milioni di copie vendute nel 1990, il numero sia sceso a 2 milioni nel 2013 e tenda ulteriormente al ribasso. Il presidente ha poi evidenziato che il declino della stampa cartacea impatta anche le edicole, un tempo luogo di aggregazione, mentre i ricavi dalla vendita di copie cartacee sono crollati del 25,5% dal 2019, registrando una riduzione complessiva del 43,6% rispetto al 2013. Anche le copie digitali non risollevano il settore: “il valore pubblicitario rimane più basso della copia cartacea” visto che “la copia digitale è sostanzialmente individuale”. La televisione rimane la principale fonte di informazione in Italia, ma il suo ruolo si sta ridimensionando, soprattutto dopo il picco di audience raggiunto durante la pandemia. I giornali sono stati protagonisti di un crollo significativo, con la quota di italiani che si informa tramite stampa scesa dal 30% del 2018 al 18% del 2022. A preferire i giornali sono soprattutto le fasce di età più avanzate, mentre solo il 7% della popolazione è abbonata a un quotidiano online. Lasorella ha sollecitato una revisione della legge sull’editoria, in particolare dell’articolo 3, che stabilisce i limiti alla concentrazione nella stampa quotidiana. Secondo l’Agcom, la normativa attuale, basata solo sui limiti di tiratura, dovrebbe essere aggiornata per considerare la complessità delle modalità di diffusione dell’informazione, includendo vari indici come le copie cartacee, le versioni digitali e l’audience online. La riforma proposta sarebbe coerente con il nuovo Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusma) e con le disposizioni dello European Media Freedom Act, che mira a proteggere il pluralismo dell’informazione e prevenire la concentrazione eccessiva dei media. A differenza della stampa, l’editoria libraria ha mostrato segni di ripresa, superando i volumi pre-Covid. Anche se al di fuori della competenza diretta di Agcom, Lasorella ha riconosciuto la resilienza di questo settore. In chiusura, il presidente ha rimarcato il valore di una “informazione libera e indipendente” per la democrazia italiana e ha sostenuto l’importanza del servizio pubblico radiotelevisivo per garantire autorevolezza e affidabilità. (In foto, Giacomo Lasorella)

Italpress e Tanjug: nuova partnership per i Balcani

Manja Grcic e Gaspare Borsellino

Italpress ha siglato una partnership strategica con Tanjug, l’agenzia di stampa serba, con l’obiettivo di rafforzare lo scambio di informazioni e contenuti multimediali nell’area balcanica. L’accordo, firmato a Belgrado dal direttore di Italpress, Gaspare Borsellino, e dal direttore generale di Tanjug, Manja Grcic, darà vita a un flusso reciproco di notizie, foto e video, destinato a migliorare l’offerta informativa per entrambe le agenzie. Questo accordo arriva a pochi giorni dalla firma con Arnaud Gouyon, confermando l’impegno di Italpress nel migliorare la copertura informativa a livello internazionale. Questa collaborazione prevede non solo la condivisione di contenuti in lingua inglese, ma anche l’organizzazione di eventi e progetti speciali in Serbia, Italia e nell’intera area dei Balcani. Grcic ha espresso entusiasmo per questa alleanza, definendola un’opportunità di grande valore: “Siamo estremamente onorati – ha dichiarato il direttore generale Grcic – di avere firmato un accordo di cooperazione con una delle più importanti ed autorevoli agenzie di stampa private italiane come l’Italpress. Questa partnership, che si aggiunge all’accordo esistente da anni con l’agenzia di stampa ANSA, ci permetterà di scambiarci news, foto e video da mettere a disposizioni dei nostri abbonati”. Il direttore Borsellino esprime orgoglio per l’accordo con Tanjug, che consentirà di arricchire il Notiziario Esteri con notizie accurate sui Balcani. Borsellino sottolinea inoltre l’importanza strategica della collaborazione, considerando Belgrado una posizione geopolitica chiave per la regione. (In foto, Manja Grcic e Gaspare Borsellino)

d la Repubblica lancia un’edizione semestrale globale

Emanuele Farneti e d la Repubblica

d la Repubblica amplia i suoi orizzonti. Il magazine settimanale diretto da Emanuele Farneti, allegato al quotidiano di Largo Fochetti, lancia una nuova edizione semestrale rivolta a un pubblico globale. Questa versione, in lingua inglese, punta a offrire una selezione dei migliori contenuti della stagione, attraverso un formato di alta qualità, destinato ai collezionisti e agli appassionati di moda e cultura. La nuova edizione di d la Repubblica sarà stampata su carta di alta qualità e confezionata in un cofanetto rigido, pensato per attrarre lettori internazionali e valorizzare ogni numero come un oggetto da collezione. Al suo interno troveremo una ricca selezione dei migliori contenuti editoriali, dagli shooting fotografici realizzati dai grandi nomi della fotografia di moda alle interviste, ai reportage e agli approfondimenti più esclusivi. Questo progetto mira a raccontare il meglio della cultura e dello stile italiani, rivolgendosi a un pubblico che segue la rivista anche attraverso i social, ma che non risiede in Italia e non conosce la lingua. “Ci sono almeno due motivi per cui d si presenta oggi in questa nuova versione in lingua inglese”, ha spiegato Farneti. “Il primo è soddisfare la curiosità di chi ci ha conosciuto attraverso i social network negli ultimi due anni, ma non vive in Italia e non può leggere la nostra lingua. Il secondo ha più a che fare con il tempo: avere una rivista semestrale ci permetterà di raccogliere le storie migliori dandogli una sorta di seconda vita, affinché possano essere apprezzate ovunque nel mondo, in un esclusivo formato di altissima qualità”. Il primo numero dell’edizione internazionale di d la Repubblica sarà disponibile a partire da martedì 12 novembre, al costo di 35 euro. Composto da 456 pagine, di cui oltre 300 dedicate alla moda, il magazine promette di diventare un riferimento per il fashion internazionale. Le successive uscite saranno programmate a marzo 2025 e ottobre 2025. La distribuzione della nuova edizione internazionale si concentrerà in punti vendita selezionati come bookstore dei musei, boutique di marchi di lusso e librerie specializzate nelle principali città italiane, europee e globali, tra cui Parigi, Londra, Lisbona, Amsterdam, ma anche Stati Uniti, Canada e Asia. Questa selezione di punti vendita punta a valorizzare il progetto editoriale, posizionandolo come un prodotto di lusso, accessibile in contesti di prestigio e apprezzato dai cultori del settore. (in foto, Emanuele Farneti e la copertina del primo numero del magazine)

Riforma dell’Ordine: elezioni, quorum e autocandidature

odg-tessera

Il dibattito intorno alla riforma dell’Ordine dei Giornalisti si fa sempre più acceso, spinto dalla necessità di garantire un’informazione qualificata, accessibile e in linea con le trasformazioni digitali. Il presidente dell’Ordine, Carlo Bartoli, respinge le critiche definendo questa non una “battaglia corporativa,” ma una questione cruciale per tutelare l’interesse pubblico: “Un giornalismo sano e qualificato giova soprattutto al diritto dei cittadini a essere correttamente informati”. Con l’evoluzione delle tecnologie digitali e delle piattaforme social, l’attività giornalistica si è estesa a canali non convenzionali, sfidando il tradizionale approccio all’informazione. La Cassazione stessa, già quattro anni fa, ha riconosciuto che l’attività giornalistica può essere svolta con ogni mezzo atto a diffondere informazioni, sottolineando come la professione si stia adattando a nuovi linguaggi e tecnologie. Tuttavia, l’ampliamento dei canali d’informazione ha messo in luce problemi di privacy e il rischio di un accesso troppo “facile” alla professione, specie per i pubblicisti. Il regime particolare di cui godono i giornalisti in merito alla riservatezza e la possibilità di accedere ad archivi richiedono oggi un controllo più rigoroso sugli ingressi nell’albo, per garantire che chi accede alla professione rispetti standard etici e deontologici. L’Ordine ha già approvato varie proposte di riforma, che includono modifiche al regolamento elettorale. In Parlamento, sono state presentate tre proposte di legge sull’argomento, supportate dai deputati Valentina Grippo, Giorgio Mulè e Ubaldo Pagano. Lo scorso ottobre, Bartoli aveva ottenuto un impegno per accelerare il processo, ma a oggi le riforme restano bloccate, e si prospetta l’obbligo di convocare le elezioni entro i termini, già prorogati, senza modifiche. Le riforme mirano a semplificare il processo elettorale eliminando i quorum che richiedono attualmente un’elevata partecipazione, limitando il voto a un solo turno e consentendo autocandidature tramite PEC. Tra le novità proposte, la PdL Grippo prevede anche l’opzione di votazione telematica, agevolando la partecipazione. Tra le modifiche ipotizzate dall’Ordine, si propone di istituire una laurea magistrale in giornalismo come requisito di accesso alla professione. I pubblicisti, invece, dovranno possedere una laurea di primo livello e seguire un percorso di formazione specifico durante il biennio propedeutico. Il presidente Bartoli insiste sulla necessità di regolamentare l’accesso, richiedendo anche una posizione previdenziale attiva per l’iscrizione. “La vicenda di Carmine Gallo, implicato nello scandalo Equalize, certifica ancora una volta di più che c’è un’emergenza che non si vuol affrontare”, ha dichiarato Bartoli. Un giornalismo qualificato non è solo un interesse professionale, ma una garanzia per la democrazia e per i cittadini.

Nasce SportMag Italia, la nuova rivista di sport e cultura

Lavinia Spingardi

Si è tenuta a Roma la presentazione del numero zero di SportMag Italia, rivista dedicata all’analisi del mondo dello sport in Italia e del suo impatto sociale, economico e culturale. Diretta da Beatrice Offidani con Lavinia Spingardi come direttrice editoriale, la rivista è edita da Core Srl e punta a raccontare lo sport come volano di sviluppo e innovazione, esplorando investimenti, iniziative e personaggi di spicco. La pubblicazione, parte del progetto SportLab Italia, sarà disponibile sia in formato digitale sia cartaceo, distribuita tra stakeholder come federazioni, amministrazioni e agenzie governative. L’evento è stato aperto da Pierangelo Fabiano, CEO di CORE Thinking Connections, insieme a Elena Silva, CEO di Burson Italia. Il primo panel, moderato dalla direttrice editoriale Lavinia Spingardi, era intitolato “Sport e Investimenti: motore di innovazione e crescita economica”. La discussione ha visto interventi di spicco, tra cui Giuseppe Rafaniello di Trenitalia, che ha evidenziato l’impegno del gruppo nel sostenere eventi sportivi in tutto il Paese. Anche Martina Riva, Assessora allo Sport di Milano, ha dichiarato che Milano si prepara alle Olimpiadi 2026, portando lo sport nelle periferie e riqualificando impianti storici con fondi PNRR. Il panel ha accolto inoltre la partecipazione del Senatore Guido Quintino Liris e di altri rappresentanti di rilievo, come Giuseppe Longo dell’Università di Roma, Carlo Barbera di Arca Assicurazioni e Massimo Buonaiuto di Lavazza. Il secondo panel si è concentrato sul ruolo inclusivo dello sport, con Rossana Ciuffetti di Sport e Salute che ha aperto il dibattito, sottolineando che “bisogna investire su infrastrutture sportive e promuovere eventi che siano inclusivi e sostenibili”. A lei si sono uniti esperti come Paolo Del Bene di LUISS e il campione paralimpico Federico Bicelli, che hanno condiviso storie di come lo sport possa trasformare le vite. SportMag Italia include una sezione speciale dedicata alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, esplorando l’eredità che l’evento lascerà sul territorio. Tra i contenuti del numero zero, spiccano un’intervista esclusiva a Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, e i contributi di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico, e Silvia Salis, Vicepresidente del CONI. (in foto, Lavinia Spingardi)  

New York Times, sciopero tech rischia copertura elettorale

NYTimes

I dipendenti tech del New York Times, rappresentati dalla Times Tech Guild, hanno indetto uno sciopero un giorno prima delle elezioni presidenziali del 2024, dopo una lunga disputa sulla parità salariale e sul lavoro ibrido. Lo sciopero, iniziato alle 00:01 ET di lunedì e sostenuto con picchetti giornalieri davanti alla sede dell’8th Avenue, potrebbe segnare il primo evento simile dal 1964 a coincidere con le elezioni, secondo il sindacato. La Times Tech Guild, affiliata alla NewsGuild di New York, ha dichiarato che la protesta nasce dall’insoddisfazione per la mancanza di accordo su temi chiave, nonostante numerosi cicli di trattative. Kathy Zhang, presidente della Tech Guild, ha affermato che “il management è disposto a mettere a rischio la nostra copertura elettorale che ad accettare un accordo equo”. Il sindacato ha persino chiesto ai lettori di rispettare un “picchetto digitale”, evitando di utilizzare servizi come Wordle, Connections, e l’app NYT Cooking. Kathy Zhang, presidente della Tech Guild, ha dichiarato che il sindacato ha cercato di evitare lo sciopero, ma che il rifiuto del management di accettare un accordo equo li ha costretti a manifestare. Tuttavia, il sindacato rimane aperto a negoziare per chiudere il contratto. La NewsGuild ha anche presentato una denuncia per pratiche di lavoro scorrette, segnalando diverse violazioni del diritto del lavoro. La protesta, però, non coinvolge i giornalisti responsabili della copertura elettorale. Alastair Coote, del team interattivo del Times, ha scritto su X che avrebbe dovuto finalizzare il sistema di aggiornamenti elettorali, ma il mancato riconoscimento delle stesse tutele riservate ai colleghi di NewsGuild ha portato la Tech Guild a scioperare. Danielle Rhoades Ha, vicepresidente delle comunicazioni esterne del New York Times, ha affermato che l’azienda è impegnata a raggiungere un contratto equo con la Tech Guild, i cui membri sono tra i più pagati. Ha espresso delusione per lo sciopero, ritenendolo non necessario e contrario alla missione del giornale, soprattutto in un periodo di copertura elettorale cruciale. L’annuncio dello sciopero è avvenuto in concomitanza con il report sui profitti del terzo trimestre, che ha registrato 260.000 nuovi abbonati digitali, portando il totale a 11,09 milioni. Nel frattempo, le azioni del New York Times a Wall Street stanno registrando una flessione significativa, con una perdita di circa il 6,7%.

Adnkronos: elezioni USA in diretta il 6 novembre

Adnkronos, Breakfast in America

Adnkronos, in collaborazione con il Centro Studi Americani, organizza un evento speciale, “Breakfast in America”, per seguire in diretta gli esiti delle elezioni americane il 6 novembre 2024, a partire dalle 5 del mattino. L’evento si svolgerà dal Palazzo dell’Informazione e offrirà aggiornamenti in tempo reale con ospiti italiani e internazionali, collegamenti da Washington, New York e Palm Beach. La diretta sarà visibile su YouTube, sui canali social di Adnkronos e su centinaia di testate italiane, con la partecipazione di circa 270 editori, tra cui siti web, tv e radio. Il direttore di Adnkronos, Davide Desario, e i suoi vicedirettori analizzeranno l’impatto dei risultati elettorali su Italia, Europa e mondo, affrontando questioni geopolitiche come la politica estera, la situazione in Ucraina e Medio Oriente, il nuovo assetto in Asia e le relazioni con la Cina, oltre alle strategie di comunicazione di Trump e Harris.

Askanews in crisi: “Sacrifici insostenibili, necessario un confronto”

Askanews homepage

Il Comitato di redazione (Cdr) di Askanews ha espresso forte preoccupazione per le recenti richieste economiche avanzate dall’azienda, ritenute ingiustificate e potenzialmente dannose per la qualità del prodotto giornalistico. In un comunicato stampa diffuso mercoledì 30 ottobre 2024, il Cdr ha chiesto un incontro con il Sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, per presentare in modo dettagliato la situazione attuale e i sacrifici già affrontati dai giornalisti per garantire la sopravvivenza dell’agenzia. Il 18 ottobre scorso, i giornalisti di Askanews hanno scioperato in risposta all’ennesima richiesta aziendale di tagli al costo del lavoro. In un comunicato dell’assemblea dei redattori, diffuso il 17 ottobre, è stata ribadita all’unanimità la necessità di rispettare i patti in vigore e la totale indisponibilità della redazione a sostenere da sola il peso di qualunque risparmio. L’assemblea ha definito la richiesta di tagli al costo del lavoro irricevibile e pericolosa per la sopravvivenza dell’agenzia, sottolineando che da quasi dodici anni i giornalisti non ricevono uno stipendio intero. Negli ultimi quattro anni, la redazione ha lavorato duramente per evitare il fallimento dell’azienda, sopportando quasi interamente l’onere finanziario senza ricevere spiegazioni sui piani di sviluppo che potrebbero giustificare le esorbitanti richieste economiche. La nota del Cdr ha evidenziato anche l’urgenza di conoscere nel dettaglio gli sviluppi futuri che giustificherebbero i prospettati tagli al lavoro giornalistico e le ragioni dietro l’aumento delle spese a favore di soggetti esterni negli ultimi anni. L’assemblea ha dichiarato lo stato di agitazione, assegnando al Cdr un pacchetto di cinque giorni di sciopero a sostegno delle sue rivendicazioni. La prima giornata di sciopero è stata indetta per il 18 ottobre, con l’obiettivo di imporre il rispetto delle norme professionali e tutelare salari e posti di lavoro. Il Cdr rimane in attesa di un confronto con le autorità competenti, nella speranza di trovare soluzioni che possano preservare la qualità dell’informazione fornita da Askanews.

Roberto Brunelli guida il polo editoriale di The Skill Group

Roberto Brunelli

The Skill Group, holding attiva nei settori della comunicazione e dell’informazione, ha affidato al giornalista Roberto Brunelli la guida del suo polo editoriale. Brunelli ha un’ampia esperienza in realtà nazionali e internazionali. Ha lavorato a Berlino per Agi e L’Espresso, è stato caposervizio a La Repubblica, caporedattore a Hollywood Reporter e autore per La7. Attualmente collabora con testate come Domani, QN e Die Zeit. Tra le sue pubblicazioni, si distingue la biografia di Angela Merkel, intitolata La Sfinge – Fenomenologia eretica di una cancelliera (Imprimatur Aliberti, 2013), e il volume Rotolano ancora (Spider & Fish, 2017), dedicato agli ultimi titani del rock. Le tre testate che fanno riferimento a The Skill sono: Beemagazine, diretta da Mario Nanni, dedicata alle dinamiche sociali, culturali e istituzionali; One Health, guidata da Giovanni Cioffi, che propone un dibattito quotidiano su temi di salute, integrando prospettive diverse e promuovendo un approccio interdisciplinare tra salute umana, animale e ambientale; e infine Diritto & Affari, specializzata nel settore legale e finanziario. “L’arrivo di Roberto Brunelli rappresenta per noi un grande salto e un tassello fondamentale per il polo editoriale che gli abbiamo chiesto di coordinare”, ha commentato Andrea Camaiora, CEO di The Skill Group. Nel suo nuovo ruolo, ha aggiunto, “arricchisce l’anima europea di The Skill, a partire dal nostro legame con la Francia e la nostra sintonia con l’Albania e l’Europa orientale”. (in foto, Roberto Brunelli alla guida del polo editoriale di The Skill Group)