Jim Yardley promosso a vicedirettore editoriale del Times

Jim Yardley è stato promosso a vicedirettore editoriale del Times, assumendo la supervisione delle attività aziendali e delle inchieste giornalistiche. La sua carriera brillante lo ha visto emergere come una figura di riferimento nel mondo del giornalismo, contribuendo in modo determinante al successo di numerosi progetti editoriali e collaborando con diversi team per promuovere l’eccellenza. Nel corso degli anni, Yardley ha dimostrato una dedizione straordinaria nel raccontare storie di grande impatto, come la crisi in Medio Oriente, i traumi cerebrali nei veterani, l’emergenza delle falde acquifere americane, l’aumento dei tassi di omicidio durante il Covid e il tentato assassinio di Donald Trump. Questi servizi rappresentano solo una parte del contributo significativo che ha offerto alla redazione. Entrato al Times nel 1997, Yardley ha lavorato come reporter per le redazioni Metro e National, prima di diventare corrispondente internazionale. Ha trascorso 13 anni in paesi come Italia, India e Cina, vincendo un Premio Pulitzer per un’inchiesta sugli abusi nel sistema legale cinese. Nel 2016, come redattore per l’Europa, ha giocato un ruolo chiave nella copertura di eventi globali come la Brexit, la pandemia di Covid-19 e l’inizio della guerra in Ucraina. Ha anche contribuito all’espansione della redazione di Londra, rendendola la seconda più grande operazione giornalistica del Times. Nel suo nuovo ruolo, Yardley recluterà un team di redattori di alto livello e continuerà a garantire che il reporting aziendale del Times mantenga gli standard più elevati, arricchendo i contenuti in diversi formati e rafforzando le iniziative di leadership.
Il New York Times lancia rubriche sulla salute mentale

La sezione Well del New York Times ha introdotto due nuove rubriche che mirano a fornire ai lettori strumenti utili per comprendere e migliorare la salute mentale e il benessere emotivo. Lo riporta Editor&Publisher. L’attenzione è dedicata all’importanza delle relazioni e su come queste possano influenzare la salute psicologica. Il 16 gennaio, la terapeuta Lori Gottlieb, autrice del bestseller “Forse dovresti parlare con qualcuno“, inizierà a scrivere una nuova rubrica di consigli terapeutici dal titolo “Chiedi al terapeuta”. Con cadenza bi-settimanale, Lori offrirà una guida empatica e pratica, rispondendo alle domande dei lettori su esperienze di vita difficili e fornendo loro una prospettiva terapeutica per affrontarle. Oltre alla sua pratica clinica, Lori è anche la co-conduttrice del noto podcast “Dear Therapists” e ha scritto per The Atlantic. È un’esperta ricercata, apparsa in numerosi programmi televisivi come “Today”, “The Daily Show” e “Good Morning America”. Il suo famoso TED Talk del 2019 è stato uno dei più visti dell’anno. Inoltre, il 9 gennaio, Well ha lanciato anche la rubrica “Psych 101”, scritta dalla premiata reporter di salute mentale Christina Caron. Questa rubrica mensile si concentra sul fornire spiegazioni chiare dei termini più utilizzati in ambito psicologico e delle diagnosi psicologiche. Inoltre, offre preziose informazioni fornite da esperti fidati del settore, per aiutare i lettori a comprendere meglio i complessi temi legati alla salute mentale. I lettori interessati possono inviare le loro domande a Lori all’indirizzo askthetherapist@nytimes.com o suggerire temi a Christina a psych101@nytimes.com.
Il Post, Costa direttore. Morning passa a Nicola Ghittoni

Dal prossimo 19 aprile 2024, il Post segnerà una nuova fase della sua storia. Dopo quindici anni come direttore responsabile, Luca Sofri assumerà il ruolo di direttore editoriale, concentrandosi sui progetti strategici e sulla crescita del giornale. La guida quotidiana della redazione passerà invece a Francesco Costa, che diventerà il nuovo direttore responsabile. Il cambiamento al Post non rappresenta una rottura, ma una naturale evoluzione. Sofri, a 60 anni, assume il ruolo di direttore editoriale per meglio definire i compiti e rispondere alle esigenze del giornale. Continuerà a collaborare con Francesco Costa, Elena Zacchetti e tutta la redazione, condividendo idee, progetti e decisioni strategiche. Francesco Costa esprime gratitudine verso Luca Sofri per i 15 anni di collaborazione al Post, evidenziando il valore del percorso condiviso e la continuità del loro rapporto lavorativo. Sottolinea l’importanza del momento, ritenendolo ideale per assumere il ruolo di direttore, grazie al lavoro della redazione e al sostegno crescente della comunità di abbonati. Costa promette maggiore ambizione nel raccontare il mondo e rendere il Post più utile e interessante, coinvolgendo tutti nel progetto. Uno degli aspetti più significativi di questo cambiamento sarà la transizione del celebre podcast Morning. Dopo quasi quattro anni e 899 episodi, Costa lascerà la conduzione a Nicola Ghittoni, giornalista noto per il suo lavoro alla rassegna stampa mattutina di SkyTG24. Ghittoni inizierà a occuparsi di Morning dal 10 febbraio 2024, portando la sua esperienza e la sua sensibilità al progetto. Costa, invece, sta già lavorando a un nuovo podcast settimanale di approfondimento che sarà disponibile in primavera per gli abbonati al Post. Per i lettori e gli abbonati, il passaggio di consegne non comporterà stravolgimenti. Il Post continuerà a operare nel segno della sua identità: chiarezza, precisione e utilità. La sintonia tra Sofri, Costa, Zacchetti e il resto della redazione, che ha caratterizzato i primi quindici anni del giornale, garantirà una continuità nel lavoro e nello stile. Questo cambiamento arriva in un momento significativo per il Post, che si appresta a celebrare il suo quindicesimo anniversario. Fondato nel 2010 con l’obiettivo di offrire un’informazione accurata e innovativa, il Post è diventato un punto di riferimento per la qualità e la profondità delle sue analisi. Con Sofri che assume un ruolo più strategico, Costa come guida operativa e Zacchetti come vicedirettrice responsabile, il Post guarda al futuro con ambizione. I prossimi passi includono il consolidamento del giornale come punto di riferimento per i lettori italiani, l’espansione dell’offerta di contenuti e un focus sempre maggiore sull’impatto del proprio lavoro. (In foto, Francesco Costa)
Paolo Condò arriva al Corriere della Sera come firma sportiva

“Un numero 10, firma sportiva, entra a far parte della squadra del Corriere della Sera. Giocherà ovviamente a tutto campo, intervenendo sul sito del Corriere e naturalmente in pagina sull’edizione cartacea e digitale”. Con queste parole, Daniele Dallera, responsabile Sport del Corriere della Sera, annuncia l’arrivo di Paolo Condò, una delle penne più prestigiose del giornalismo sportivo italiano, alla redazione del quotidiano milanese. Condò, noto per la sua competenza, eleganza e capacità di raccontare il mondo dello sport con profondità e originalità, dal 2020 era una firma di punta di Repubblica. Prima ancora, ha trascorso anni come collaboratore della Gazzetta dello Sport, e attualmente è anche un apprezzato opinionista televisivo per Sky Sport. “Un’attrazione quasi fatale tra Paolo e il Corriere della Sera, primo giornale in Italia su ogni fronte e campo di gara”, scrive Dallera nel suo editoriale di presentazione. Dal lunedì al venerdì, Paolo firmerà ogni giorno un intervento: video commenti, editoriali, opinioni o spunti ispirati dalla sua vasta esperienza e dalla sua innata creatività. Uno degli elementi centrali del suo nuovo percorso sarà una videorubrica quotidiana intitolata “Un centimetro alla volta”, che prende ispirazione dal celebre monologo di Al Pacino in “Ogni maledetta domenica”. In quel discorso, l’attore, nei panni di un coach di football americano, tratteggia la strada verso la vittoria con un appassionato richiamo alla determinazione, al lavoro di squadra e alla capacità di cogliere ogni piccola opportunità. Condò trasformerà questa metafora in un appuntamento imperdibile per lettori e spettatori del Corriere. L’arrivo di Paolo Condò al Corriere della Sera segna un gol decisivo nel panorama giornalistico italiano. “Inizia l’anno con un pezzo elegante, come quelli che solo i numeri 10 sanno fare”, conclude Dallera. Un elogio che ricorda lo stile di Gianluca Vialli, grande amico di Condò e simbolo di quella classe che ora il giornalista porterà sulle pagine e sugli schermi del Corriere.
Crollano gli ascolti dei Tg: calano tutti, tranne TgLa7

Un tempo indiscusso punto di riferimento per l’informazione, i telegiornali italiani stanno vivendo una stagione nera. Il pubblico fugge, gli ascolti crollano e la centralità che i notiziari occupavano nell’agenda mediatica sembra svanire. Secondo i dati Auditel analizzati dallo Studio Frasi, nel 2024 quasi tutte le principali testate registrano perdite significative. È una crisi trasversale, che colpisce sia la Rai sia Mediaset, con un’unica eccezione: il Tg La7 di Enrico Mentana, che continua a crescere. In casa Rai, il Tg1 conserva la leadership con uno share medio del 23,56%, ma perde 163.414 spettatori rispetto al 2023 (-3,79%). La gestione editoriale, voluta ai piani alti, non sembra pagare: la narrazione monocorde e una scaletta incentrata su cronaca nera e spettacolo allontanano il pubblico. Peggio fa il Tg2, diretto da Antonio Preziosi, che subisce un tracollo del 8,88% (-96.782 spettatori), consolidando la propria crisi. Il Tg3, pur risentendo del calo complessivo della terza rete, si difende con una perdita minima dello 0,44%, pari a soli 7.522 spettatori. A differenza delle altre testate, la Testata Regionale registra un segno positivo, crescendo dello 0,78%. Nemmeno Mediaset può dirsi immune. Il Tg5, al secondo posto con uno share del 19,54%, perde 86.099 spettatori (-2,42%), mentre il Tg4 lascia sul campo il 4,44% (-24.756 spettatori) e Studio Aperto il 3,52% (-18.014 spettatori). In questo scenario di crisi, spicca il successo del Tg La7, che con l’edizione serale diretta da Mentana cresce del 18,64%, guadagnando 191.810 spettatori. “Una crescita che tuttavia va inserita nell’ottima performance della rete: se La7 aumenta il pubblico, ne beneficia anche il suo telegiornale”, spiega Massimo Scaglioni, docente di Economia dei Media all’Università Cattolica di Milano. La crescita, tuttavia, non basta a nascondere un problema più ampio: l’erosione dell’audience televisiva, causata dallo spostamento delle nuove generazioni verso piattaforme digitali. Smartphone, tablet e pc sono ormai i dispositivi preferiti per informarsi, a discapito della TV tradizionale. Dal 30 dicembre, per adattarsi a questo cambiamento, Auditel introdurrà un nuovo sistema di rilevazione chiamato “total audience”. Questa metodologia misurerà non solo i programmi trasmessi in TV, ma anche quelli disponibili sui dispositivi connessi a Internet, offrendo un quadro più completo delle abitudini del pubblico. Francesco Siliato, analista dello Studio Frasi, individua nelle scelte editoriali uno dei fattori chiave del calo dei Tg Rai. Ritiene che il racconto monotematico delle guerre, poco pluralista e carente di approfondimenti, unito alla presenza eccessiva di cronaca nera, allontani gli spettatori. Questo trend negativo non risparmia nemmeno i canali all news. Rainews24 si ferma allo 0,52% di share (-17,9%), mentre Tgcom24 e SkyTg24 si attestano rispettivamente allo 0,5% e allo 0,33%.
Luca Poggi è il nuovo AD di Rai Pubblicità dal 2025

È arrivata la conferma ufficiale: Luca Poggi è il nuovo Amministratore Delegato di Rai Pubblicità. La decisione è stata presa dal Consiglio di Amministrazione di Rai Pubblicità, riunito a Roma sotto la presidenza di Maurizio Fattaccio, che ha espresso parere favorevole alla nomina. Poggi entrerà in carica a partire dal 1° gennaio 2025, succedendo a Gian Paolo Tagliavia, che ha deciso di lasciare il suo incarico con anticipo rispetto alla fine del suo mandato, per intraprendere un nuovo progetto nel settore della comunicazione. Poggi, che lavora in Rai Pubblicità dal 2018, ha ricoperto ruoli di grande responsabilità, tra cui quello di Direttore Centri Media, rispondendo direttamente a Gian Paolo Tagliavia, e Direttore Clienti per l’area Lombardia. La sua carriera vanta una lunga esperienza in aziende di primo piano come Disney, Discovery Networks, Rcs Mediagroup e Publitalia ’80, consolidando una competenza che unisce pubblicità, media e intrattenimento su scala nazionale e internazionale. Il Presidente Maurizio Fattaccio ha espresso un sentito ringraziamento a Tagliavia per il suo impegno, sottolineando i risultati straordinari ottenuti da Rai Pubblicità sotto la sua guida, che ha contribuito significativamente al successo e all’espansione del business dell’azienda. Fattaccio ha anche rivolto i suoi auguri a Luca Poggi, augurandogli di guidare Rai Pubblicità verso nuovi traguardi di successo.
Firmato accordo preliminare per unione Rai Way-EI Towers

La Rai, insieme a F2i e MFE – MediaForEurope, ha sottoscritto un Memorandum of Understanding (MoU) non vincolante per esplorare una possibile aggregazione tra Rai Way ed EI Towers. L’accordo, che coinvolge anche le rispettive società controllate, stabilisce un periodo di esclusiva fino al 30 settembre 2025, per approfondire i dettagli industriali e normativi della Potenziale Operazione, come indicato in una nota congiunta. Tra i capisaldi dell’accordo vi è il mantenimento della quotazione in borsa della combined entity e l’adozione di modalità che garantiscano l’esenzione dall’obbligo di offerta pubblica di acquisto secondo la normativa vigente. La road map prevede la definizione dei termini della Potenziale Operazione entro la scadenza del periodo di esclusiva. La Potenziale Operazione rimane condizionata a una serie di passaggi fondamentali, tra cui le attività di due diligence, la negoziazione e sottoscrizione di accordi vincolanti, l’approvazione da parte degli organi deliberativi delle parti e il conseguimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari. Il MoU si sviluppa in conformità al Dpcm del 22 maggio 2024, che modifica il precedente decreto del 17 febbraio 2022, evidenziando la volontà delle parti di promuovere sinergie strategiche nel settore delle infrastrutture di trasmissione.
Rai: Pacchetti alla TgR, Mascolo a Rai Sport e Terzulli al Tg3

Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha preso decisioni rilevanti in materia di nomine ad interim e di gestione del personale. La seduta ha riguardato la ratifica di nuovi incarichi temporanei nelle principali testate giornalistiche e l’approvazione di un piano di uscite incentivate su base volontaria, suscitando forti reazioni da parte del sindacato Usigrai. Dopo le dimissioni del direttore della Testata Giornalistica Regionale (TgR), Alessandro Casarin, avvenute lo scorso 11 dicembre, il Cda ha affidato l’incarico ad interim al condirettore Roberto Pacchetti. Pacchetti assume temporaneamente la guida della testata, che rappresenta una delle realtà più rilevanti dell’informazione locale italiana, sia televisiva che radiofonica. Per quanto riguarda Rai Sport, il vicedirettore Massimiliano Mascolo subentra temporaneamente alla guida della testata, in vista della conclusione del mandato di Jacopo Volpi, prevista per il 31 dicembre. Questo passaggio assicura continuità in un momento cruciale per il comparto sportivo Rai, alla vigilia di un 2024 denso di appuntamenti, tra cui le Olimpiadi. Sul fronte del Tg3, il consiglio ha confermato il vicedirettore Pierluca Terzulli come responsabile ad interim. La continuità nella gestione del Tg3 punta a garantire stabilità editoriale in un contesto caratterizzato da trasformazioni organizzative all’interno del servizio pubblico. Parallelamente alle nomine, il Cda Rai ha deliberato un piano di incentivazione all’esodo volontario per il personale aziendale. La misura rientra nell’attuazione del piano industriale e mira a ottimizzare i costi di gestione attraverso la riduzione del personale su base volontaria. Tuttavia, la decisione ha immediatamente provocato un forte dissenso da parte di Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. In una nota ufficiale, il segretario Daniele Macheda ha espresso preoccupazione per l’approvazione del piano senza un adeguato confronto con le rappresentanze sindacali. “Prevedere uscite di personale dall’azienda senza un accordo sulle modalità di reintegro della forza lavoro espone Testate e Generi a un aumento dei carichi di lavoro che avranno come ricaduta un impoverimento complessivo dell’offerta giornalistica della Rai”, ha dichiarato Macheda. Usigrai ha quindi chiesto un incontro urgente con l’amministratore delegato Giampaolo Rossi, sottolineando che la mancanza di dialogo non è più accettabile. Il timore principale è che la riduzione della forza lavoro si traduca in una perdita di qualità dei contenuti editoriali e un aggravio delle condizioni lavorative dei dipendenti rimasti.
Italpress apre un ufficio di corrispondenza a Bucarest

L’agenzia di stampa Italpress ha inaugurato un nuovo ufficio di corrispondenza a Bucarest, in Strada Vasile Lascar, nel cuore della capitale rumena. Questo traguardo rappresenta un passo importante nel programma di espansione nell’Europa dell’Est, realizzato grazie a un accordo con ADV Communication e alla partnership siglata con Confindustria Romania. Per celebrare l’apertura della nuova sede, Italpress e Confindustria Romania hanno organizzato una serata di gala presso l’hotel Intercontinental Athenee Palace di Bucarest. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 180 imprenditori italiani e romeni, insieme a numerose autorita locali e italiane. Tra i presenti, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’ICE in Romania Micaela Soldini, il Console onorario a Sibiu Italo Selleri, il segretario di Stato Aurel Simion, il direttore di Unifarm Adrian Dobre e l’attrice Ramona Badescu. Durante la serata, il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, ha consegnato un premio alla carriera al giornalista Claudio Brachino, responsabile dell’area video dell’agenzia Italpress, per i suoi oltre 30 anni di carriera nel settore giornalistico. “Con l’apertura dell’ufficio di Bucarest – afferma il direttore dell’Agenzia Italpress, Gaspare Borsellino – continuiamo la nostra crescita in questa importante area dell’Europa dell’Est. Pertanto dopo gli accordi con il Governo serbo e la collaborazione con l’agenzia Tanjug a Belgrado, oggi mettiamo un altro importante tassello nell’internazionalizzazione della nostra agenzia a Est. A Bucarest abbiamo anche uno studio televisivo che mettiamo a disposizione delle tante imprese presenti in Romania e di enti e istituzioni locali che vogliono avere un filo diretto con il nostro Paese”. Gabriela Popa, Communication Specialist di ADV Communication, ha espresso grande soddisfazione: “Collaborare con Italpress è un onore. Questa partnership non solo promuove una comunicazione di qualità, ma favorisce una nuova cooperazione tra i media dei nostri due Paesi, supportando anche i maggiori investimenti italiani in Romania”. Il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, ha sottolineato il valore di questo progetto, realizzato grazie alla collaborazione con Italpress. Questo accordo è nato a Roma e si è concretizzato qui, con l’obiettivo di servire al meglio le aziende italiane attive in Romania. La bilateralità che promuoviamo non è solo economica, ma anche culturale e umana, valorizzando una collaborazione consolidata nel tempo.
GEDI vende La Provincia Pavese al gruppo SAE

Il Gruppo GEDI ha siglato un accordo preliminare per la cessione de La Provincia Pavese e delle sue attività digitali al gruppo editoriale SAE Spa. Questa operazione segna l’uscita definitiva di GEDI dal settore delle testate locali, un percorso avviato nell’ottobre 2020 con la vendita de La Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara. Negli anni successivi, GEDI ha ceduto ulteriori giornali come La Nuova Sardegna nel 2021 e La Gazzetta di Mantova nell’autunno del 2023. Successivamente, è stata completata la vendita dei quotidiani del Nordest, tra cui Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, Il Corriere delle Alpi di Belluno, Il Messaggero Veneto di Udine e Il Piccolo di Trieste. Il gruppo SAE Spa, guidato da Alberto Leonardis, consolida così la propria posizione tra i principali editori locali. SAE controlla già testate storiche come Il Tirreno, La Nuova Sardegna, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara. Secondo il comunicato ufficiale, la conclusione della cessione è prevista entro aprile 2025, previa verifica delle condizioni sospensive previste per operazioni di questo tipo e nel rispetto delle disposizioni legislative in vigore.