La Rai valuta un’iniziativa per regolarizzare i collaboratori

La Rai sta analizzando la possibilità di avviare una selezione interna per regolarizzare i giornalisti autonomi abilitati alla professione. L’iniziativa, ancora in fase preliminare, si concentra su profili di sostenibilità e compatibilità con le esigenze aziendali. La questione è stata sollevata durante un’interrogazione in Commissione Vigilanza da Stefano Candiani e altri commissari della Lega, a seguito del presidio organizzato il 16 ottobre dal sindacato Unirai, che rappresenta i liberi giornalisti Rai. “Prendiamo atto della risposta della Rai. Anche se incompleta, apre uno spiraglio sulla regolarizzazione dei giornalisti atipici”, ha dichiarato Francesco Palese, segretario dell’Unirai. Il sindacato sottolinea come i collaboratori autonomi siano una risorsa fondamentale per programmi di punta come Report, Porta a Porta, Presa Diretta, Unomattina, Agorà, La vita in diretta e Chi l’ha visto?. Nonostante il ruolo centrale che svolgono nella produzione dei palinsesti Rai, questi professionisti operano senza alcuna tutela contrattuale, una situazione che il sindacato giudica insostenibile. “Si riapra immediatamente il tavolo per trattare la loro regolarizzazione”, ha ribadito Palese. La Rai, nel suo intervento, ha specificato che ogni decisione sarà presa valutando con attenzione i criteri economici e organizzativi. Resta ora da capire se si aprirà un dialogo concreto tra l’azienda e i rappresentanti sindacali per offrire tutele stabili ai tanti giornalisti precari che contribuiscono al servizio pubblico.

Cda Rai: Chiocci resta al Tg1 e celebra il primato social

Gian Marco Chiocci è stato nuovamente nominato direttore del Tg1, una decisione presa questa mattina dal Cda Rai. La votazione ha registrato un ampio consenso, con l’eccezione del consigliere Roberto Natale (quota Avs), che ha espresso parere contrario, e di Davide Di Pietro, eletto dai dipendenti Rai, che si è astenuto. Il mandato di Chiocci, strettamente collegato a quello dell’amministratore delegato Giampaolo Rossi, terminerà 60 giorni dopo la fine dell’incarico di quest’ultimo. Nel frattempo, il Tg1 celebra un importante traguardo digitale: il primato social, che ne conferma il successo anche sulle piattaforme online. La classifica, elaborata da Sensemakers in collaborazione con Primaonline.it dimostra che il Tg1 torna a primeggiare nelle classifiche social di ottobre, superando il Tg La7 di Enrico Mentana. Con 780 mila interazioni (il doppio rispetto a settembre) e 26,8 milioni di video views, il Tg1 conquista la vetta sia per interazioni che per visualizzazioni, staccando la concorrenza. La strategia del Tg1 punta su TikTok, dove la media di interazioni per contenuto è passata da circa 6.000 a oltre 10.000. Questo ha consentito al notiziario di pubblicare il post più seguito in assoluto su TikTok, consolidando la propria leadership.  

Il Post punta agli abbonati: “Charlie” diventa premium

A partire da gennaio, la newsletter settimanale Charlie de Il Post, dedicata al mondo dei media e dell’informazione, sarà accessibile solo agli abbonati. Una decisione strategica, spiegata dall’editore Luca Sofri, che punta a rafforzare il modello di sostenibilità economica del giornale. Charlie, seguitissima per il suo appuntamento domenicale sul “dannato futuro dei giornali”, entra così a far parte di un’offerta premium che include anche podcast come “Globo”, “Ci vuole una scienza” e “Amare parole”. Dal 2019, Il Post si distingue per la scelta di mantenere gratuiti i contenuti del sito, senza ricorrere a paywall. Tuttavia, per sostenere questa politica, si è basato su un sistema di abbonamenti che garantisce ai sottoscrittori contenuti e servizi esclusivi, come l’accesso a podcast, newsletter riservate, la possibilità di commentare gli articoli e partecipare a incontri dal vivo. L’editore de Il Post spiega che rendere Charlie accessibile solo agli abbonati è un passo necessario per garantire la sostenibilità economica del giornale, che dal 2019 offre contenuti gratuiti online senza paywall, compensati da un progetto di abbonamenti con servizi esclusivi. In un panorama in cui i media faticano a trovare modelli di business solidi, la speranza è che Charlie attragga nuovi abbonamenti, contribuendo a sostenere un’informazione di qualità, sempre più essenziale nel contesto attuale. L’abbonamento annuale a Il Post è disponibile al costo di 80 euro o 8 euro al mese, offrendo numerosi vantaggi, tra cui la lettura del sito senza pubblicità, inviti a eventi esclusivi e sconti per il negozio online.

Giorgetti: “Il Parlamento decida sul canone Rai”

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che sarà il Parlamento a decidere in merito al canone Rai, ora oggetto di dibattito politico. Interrogato dai cronisti alla Camera dei Deputati, Giorgetti ha chiarito la posizione del governo su un emendamento al decreto fiscale presentato dalla Lega, che chiede di mantenere anche per il 2025 la riduzione del canone da 90 a 70 euro. “Il Parlamento è sovrano, decide il Parlamento”, ha affermato Giorgetti, sottolineando l’intenzione di lasciare ai rappresentanti eletti la decisione finale sul tema. Il taglio, inizialmente applicato come misura temporanea, mira a ridurre il peso della tassa per i cittadini, ma resta ancora incerta la sua conferma per il prossimo anno.

RDS lancia il format Release Party, debutto con i Negramaro

RDS lancia un nuovo format musicale chiamato Release Party, un’iniziativa dedicata alla presentazione dei nuovi album degli artisti italiani più celebri. L’obiettivo è di creare un contatto diretto e più coinvolgente tra artisti e fan, offrendo un’esperienza unica e memorabile. Questo format incarna appieno la filosofia di RDS: mettere al centro gli ascoltatori e regalare loro momenti di qualità e intensità. Il primo Release Party è in programma il 22 novembre a Milano, nelle suggestive Terrazze della Rinascente in Piazza Duomo. Protagonisti di questa serata speciale saranno i Negramaro, che presenteranno il loro nuovo album “Free Love” (Sugar), in uscita proprio il giorno dell’evento. Per partecipare a questa serata esclusiva, gli appassionati possono tentare la fortuna con un gioco radio: RDS infatti mette in palio, a partire da oggi 11 novembre, l’accesso al Release Party, regalando ai fan la possibilità di vivere in prima persona l’emozione del debutto del nuovo progetto discografico della band.

Italpress e Serbia: siglata intesa per scambi culturali

Siglata una nuova e significativa partnership tra Italpress e l’Ufficio per la diplomazia pubblica e culturale della Repubblica di Serbia, mirata a intensificare la cooperazione culturale e diplomatica. L’intesa prevede lo scambio di notizie e contenuti multimediali per promuovere attività culturali, organizzare eventi congiunti e sviluppare progetti in ambito internazionale. La firma ufficiale è avvenuta presso la sede del Governo Serbo a Belgrado alla presenza di Arnaud Guyon, direttore dell’Office for Public and Cultural Diplomacy della Serbia, e Gaspare Borsellino, direttore e fondatore di Italpress. All’evento hanno partecipato anche l’Ambasciatore Italiano in Serbia, Luca Gori, e Jovan Palalic, presidente dell’Associazione dell’Amicizia tra Serbia e Italia. Per Italpress, l’accordo rappresenta un ulteriore passo verso l’internazionalizzazione. Fondata 36 anni fa a Palermo, l’agenzia vanta redazioni a Roma e Milano, nonché corrispondenti negli Stati Uniti, con uffici a New York e Washington, e una presenza estesa nel Mediterraneo e in Europa. “Oggi è un momento importante per Italpress – ha commentato Borsellino – ci troviamo qui perché vogliamo consolidare la nostra presenza nei Balcani e prevediamo che Belgrado possa diventare l’hub per tutta l’area balcanica. Sono convinto che con questo nuovo accordo possiamo continuare a crescere nell’informazione sia dall’Italia verso i Balcani e viceversa – ha aggiunto – per creare un ponte tra questi due Paesi”. Arnaud Guyon ha sottolineato come questa collaborazione rappresenti una parte cruciale nel progetto di migliorare e promuovere l’immagine della Serbia all’estero. “Questo accordo è solo l’inizio di una nuova e proficua collaborazione con l’Italpress ed è parte del progetto che vuole diffondere e migliorare l’immagine della Serbia all’estero

Scanavino nega la vendita di Repubblica e La Stampa

Maurizio Scanavino, presidente del gruppo Gedi, ha respinto le voci di una possibile vendita di Repubblica e La Stampa, dichiarando che tali speculazioni non hanno alcun fondamento. “Da un paio di anni circa si susseguono voci spontanee, false, relative alla vendita di Repubblica e La Stampa”, ha detto, intervenendo dopo un’audizione alla Commissione intelligenza artificiale per l’informazione. “Posso confermare che queste testate non sono in vendita siamo pronti a convivere con ulteriori indiscrezioni anche per il futuro”. Scanavino ha attribuito l’origine dei rumor alla strategia di Gedi, orientata su scala nazionale, con la cessione di alcune testate locali a editori qualificati per preservarne la funzione informativa. Secondo lui, queste operazioni hanno portato alcuni a credere erroneamente che altre attività del gruppo potessero essere cedute. Il presidente ha sottolineato anche la recente partnership con OpenAI, parte della visione di Gedi verso l’innovazione e la transizione digitale. “L’accordo conferma l’impronta innovativa di Gedi e la nostra presenza qui l’impegno del gruppo a guardare al futuro e alla transizione digitale”, ha affermato.

Rai: sciopero del 6 novembre

La Rai – ai sensi dell’art. 2, comma 6, della legge n. 146/1990, come modificata dalla legge n. 83/2000 – comunica che è stata proclamata da una sigla sindacale una giornata di astensione dal lavoro, il 6 novembre, per tutti i dipendenti del Gruppo Rai. Di conseguenza, nella suddetta giornata, la normale programmazione potrebbe subire alcune modifiche (Fonte: Adnkronos)

La Rai chiude i battenti per “L’Altra Italia”

Giovedì 31 ottobre andrà in onda l’ultima puntata della trasmissione “L’Altra Italia” su Rai 2 in prima serata. La notizia è stata annunciata dalla Direzione Approfondimento, che ha comunicato la conclusione del programma. Questo segna un cambiamento significativo nella programmazione di Rai 2, che ha cercato di affrontare tematiche rilevanti e attuali. “Nelle prossime settimane insieme al conduttore Antonino Monteleone, con la Direzione Distribuzione e la Direzione Marketing avvieremo delle riflessioni per realizzare una nuova trasmissione con un nuovo format e una collocazione in palinsesto più efficaci”, si legge nella nota ufficiale. La Direzione Distribuzione e la Direzione Marketing collaboreranno per sviluppare un nuovo format e una collocazione in palinsesto più efficace.  

La Regione Lazio affida a Iadicicco la comunicazione

Roberto Iadicicco, 63 anni, è il nuovo responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio, nominato il 1 ottobre dal presidente Francesco Rocca. Con un percorso professionale che unisce il giornalismo alla medicina, Iadicicco porta con sé un bagaglio di esperienze significativo. È stato direttore responsabile dell’Agi per sei anni e, in precedenza, ha ricoperto il ruolo di direttore generale della comunicazione e delle relazioni istituzionali del Ministero della Salute. La sua carriera accademica include la docenza di comunicazione d’impresa presso l’Università Cattolica, dove forma le future generazioni di professionisti della comunicazione. Negli ultimi anni, Iadicicco ha anche svolto il ruolo di Head of Health Communication & Promotion di Eni SPA, dimostrando la sua capacità di gestire progetti complessi e di promuovere iniziative di comunicazione strategica. Con la sua vasta esperienza nel settore, Iadicicco è pronto ad affrontare le sfide della comunicazione pubblica e a garantire un flusso informativo chiaro ed efficace per la Regione Lazio.