Nino Rizzo Nervo, una nuova guida per la Gazzetta del Sud

Nino Rizzo Nervo

Dal 30 dicembre 2024, la Gazzetta del Sud accoglie il suo nuovo direttore: Nino Rizzo Nervo. Un passaggio significativo che vede Alessandro Notarstefano lasciare il timone del quotidiano dopo 12 anni e mezzo di intensa e proficua direzione. Non si tratta di un addio, ma di una transizione naturale in una carriera che lo ha visto protagonista per quasi quattro decenni nella Società Editrice Sud (SES Spa), editrice anche del Giornale di Sicilia. Il presidente e direttore editoriale della SES, Lino Morgante, ha dedicato un sentito editoriale in prima pagina per ringraziare Notarstefano del lavoro svolto e augurare buon lavoro al nuovo direttore. Notarstefano, assunto dalla SES il 5 novembre 1984, ha scalato le gerarchie redazionali fino a raggiungere la direzione, su indicazione del compianto Nino Calarco, storico direttore del giornale. Morgante ha ricordato con affetto i tanti anni condivisi, descrivendo una collaborazione caratterizzata da passione, confronto e determinazione. “Abbiamo sempre guardato all’interesse del ‘nostro’ giornale”, ha scritto Morgante, sottolineando anche il ruolo di Notarstefano nella creazione della nuova veste grafica del quotidiano. Dal 31 dicembre, il nome di Nino Rizzo Nervo apparirà in calce alla prima pagina, inaugurando una nuova fase per il giornale. Con questa nomina, la Gazzetta del Sud rinnova il suo impegno a essere una voce autorevole del giornalismo italiano, forte delle sue radici ma aperta a nuove prospettive sotto la guida di un professionista dal curriculum prestigioso. Nino Rizzo Nervo non è nuovo alla Gazzetta del Sud. Fu proprio questo giornale, simbolo del panorama informativo del Meridione, a dargli il primo contratto da praticante giornalista. Laureato in Scienze Politiche presso l’Università di Messina, Rizzo Nervo ha costruito una carriera prestigiosa che lo ha portato a ricoprire ruoli di rilievo nel giornalismo nazionale. È stato direttore di testate iconiche come il TG3, il TGR e il TgLa7 e ha guidato il quotidiano Europa. Non solo giornalismo, ma anche un forte impegno istituzionale: per sette anni è stato membro del Consiglio di amministrazione della Rai, diventando successivamente presidente della Scuola di Giornalismo Radiotelevisivo di Perugia. Durante il governo Gentiloni (2017-2018), ha inoltre ricoperto il ruolo di Vice Segretario Generale della Presidenza del Consiglio, con delega sull’informazione e la comunicazione.

Agenzia Nova cresce con accordi in Arabia Saudita e Libia

Agenzia Nova logo

Agenzia Nova ha annunciato un’importante espansione della propria copertura nel Medio Oriente e Nord Africa grazie a due nuove partnership editoriali siglate con l’agenzia stampa nazionale saudita Spa e la National Media Corporation (Nmc) della Libia. La collaborazione con la Saudi Press Agency (Spa) è stata formalizzata in videoconferenza tra Fabio Squillante, direttore generale di Nova, e Hassan al Asmari, vicepresidente di Spa. Questo accordo prevede uno scambio di notizie, fotografie, newsletter e altri contenuti informativi in arabo e inglese, espandendo l’accessibilità e la diffusione delle informazioni prodotte dalle due agenzie. Obiettivo primario è rafforzare la credibilità e l’affidabilità delle notizie fornite, promuovendo uno scambio culturale che favorisca una maggiore comprensione reciproca tra Italia e Arabia Saudita. “L’accordo è molto importante per noi, poiché stabilisce una partnership formale non solo per lo scambio di notizie, ma anche per lo scambio di esperienze e competenze tra i membri delle nostre redazioni”, ha spiegato Al Asmari. Fabio Squillante ha evidenziato l’importanza strategica del Regno saudita e del programma di riforme Vision 2030, ribadendo il ruolo chiave di Agenzia Nova nella copertura del Nord Africa e del Medio Oriente. Il secondo accordo è stato formalizzato a Tripoli tra Alessandro Scipione, responsabile di Nova per il Medio Oriente e Nord Africa, e Ahmed Mohamed el Ghoul, direttore esecutivo della National Media Corporation (Nmc), alla presenza del ministro libico Walid al Lafi. La cooperazione prevede attività diversificate, come la formazione professionale, lo sviluppo di progetti congiunti, l’organizzazione di workshop e seminari per rafforzare le capacità dei media libici. Agenzia Nova offrirà anche servizi di consulenza e formazione. “Questo accordo celebra i legami storici tra i nostri due Paesi e migliorerà la comprensione reciproca. Ci offre l’opportunità di monitorare più rapidamente e approfonditamente gli sviluppi in Libia”, ha commentato Scipione. Il ministro Al Lafi ha aggiunto che la Libia è impegnata nella creazione di una nuova agenzia di stampa, moderna e tecnologicamente avanzata, per potenziare le competenze dei professionisti libici nei media digitali.

Rai: Pacchetti alla TgR, Mascolo a Rai Sport e Terzulli al Tg3

Rai-Saxa-Rubra

Il Consiglio di Amministrazione della Rai ha preso decisioni rilevanti in materia di nomine ad interim e di gestione del personale. La seduta ha riguardato la ratifica di nuovi incarichi temporanei nelle principali testate giornalistiche e l’approvazione di un piano di uscite incentivate su base volontaria, suscitando forti reazioni da parte del sindacato Usigrai. Dopo le dimissioni del direttore della Testata Giornalistica Regionale (TgR), Alessandro Casarin, avvenute lo scorso 11 dicembre, il Cda ha affidato l’incarico ad interim al condirettore Roberto Pacchetti. Pacchetti assume temporaneamente la guida della testata, che rappresenta una delle realtà più rilevanti dell’informazione locale italiana, sia televisiva che radiofonica. Per quanto riguarda Rai Sport, il vicedirettore Massimiliano Mascolo subentra temporaneamente alla guida della testata, in vista della conclusione del mandato di Jacopo Volpi, prevista per il 31 dicembre. Questo passaggio assicura continuità in un momento cruciale per il comparto sportivo Rai, alla vigilia di un 2024 denso di appuntamenti, tra cui le Olimpiadi. Sul fronte del Tg3, il consiglio ha confermato il vicedirettore Pierluca Terzulli come responsabile ad interim. La continuità nella gestione del Tg3 punta a garantire stabilità editoriale in un contesto caratterizzato da trasformazioni organizzative all’interno del servizio pubblico. Parallelamente alle nomine, il Cda Rai ha deliberato un piano di incentivazione all’esodo volontario per il personale aziendale. La misura rientra nell’attuazione del piano industriale e mira a ottimizzare i costi di gestione attraverso la riduzione del personale su base volontaria. Tuttavia, la decisione ha immediatamente provocato un forte dissenso da parte di Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. In una nota ufficiale, il segretario Daniele Macheda ha espresso preoccupazione per l’approvazione del piano senza un adeguato confronto con le rappresentanze sindacali. “Prevedere uscite di personale dall’azienda senza un accordo sulle modalità di reintegro della forza lavoro espone Testate e Generi a un aumento dei carichi di lavoro che avranno come ricaduta un impoverimento complessivo dell’offerta giornalistica della Rai”, ha dichiarato Macheda. Usigrai ha quindi chiesto un incontro urgente con l’amministratore delegato Giampaolo Rossi, sottolineando che la mancanza di dialogo non è più accettabile. Il timore principale è che la riduzione della forza lavoro si traduca in una perdita di qualità dei contenuti editoriali e un aggravio delle condizioni lavorative dei dipendenti rimasti.  

Stop critiche a Trump: polemica al Los Angeles Times

Patrick Soon-Shiong

Una nuova controversia coinvolge il Los Angeles Times e il suo proprietario, il miliardario del settore biotecnologico Patrick Soon-Shiong. Secondo quanto riportato dal Guardian, Soon-Shiong avrebbe chiesto al comitato editoriale del giornale di “prendersi una pausa” dallo scrivere su Donald Trump, introducendo al contempo una serie di restrizioni che hanno sollevato preoccupazioni interne riguardo all’indipendenza editoriale della testata. L’intervento di Soon-Shiong non è un caso isolato: già lo scorso autunno, durante la campagna presidenziale, aveva impedito al comitato editoriale del Los Angeles Times di pubblicare un endorsement a favore di Kamala Harris. La decisione aveva generato profonde spaccature, causando un’ondata di dimissioni nel comitato editoriale e la perdita di migliaia di abbonamenti da parte dei lettori. Spiegando la sua scelta, Soon-Shiong aveva affermato di temere che sostenere un candidato avrebbe soltanto alimentato ulteriormente le divisioni negli Stati Uniti. Nei mesi successivi, il miliardario ha espresso ulteriori preoccupazioni sul tono e l’indirizzo editoriale del giornale, lamentando il rischio che il Los Angeles Times si trasformasse in una “camera dell’eco”, troppo spostata verso sinistra. Soon-Shiong ha quindi dichiarato l’intenzione di rendere il giornale più “equo ed equilibrato” e di intervenire direttamente per ottenere un maggiore bilanciamento nelle opinioni pubblicate. Secondo quanto riportato, l’editore avrebbe chiesto di pubblicare eventuali editoriali critici su Donald Trump soltanto se accompagnati da un altro pezzo che presentasse un punto di vista opposto. Tale decisione, secondo un promemoria interno redatto dai membri della sezione Opinioni e reso pubblico dal giornalista Oliver Darcy nella newsletter Status, ha causato il blocco o il ritardo a tempo indefinito di diversi editoriali che erano già stati scritti ma non ancora pubblicati. Inoltre, Soon-Shiong avrebbe richiesto ai redattori di inviargli il testo completo di ogni editoriale e il nome dell’autore prima della pubblicazione. Questo controllo preventivo, secondo lo staff, ha generato preoccupazioni riguardo alla capacità del comitato editoriale di lavorare in autonomia, senza il timore di possibili ritorsioni. Nella nota interna, il personale del Los Angeles Times ha ribadito l’impegno a mantenere saldi i valori fondamentali del giornalismo, sottolineando il dovere di essere trasparenti con il pubblico e di agire sempre nel suo interesse. Gli autori del documento hanno inoltre richiamato la politica etica del giornale, secondo cui la priorità principale deve essere quella di proteggere “l’integrità del Times”. Parallelamente, Soon-Shiong ha annunciato l’intenzione di implementare un sistema basato sull’intelligenza artificiale per misurare l’imparzialità degli articoli pubblicati dal giornale. Questo cosiddetto “misuratore di parzialità” dovrebbe consentire al Los Angeles Times di affrontare meglio le critiche sulla propria linea editoriale e di garantire un approccio più bilanciato. In un’intervista, il miliardario ha dichiarato che la sopravvivenza della testata dipende dalla capacità di ampliare il proprio pubblico e attrarre lettori con orientamenti e sensibilità diverse. Patrick Soon-Shiong, che ha acquistato il Los Angeles Times nel 2018 per 500 milioni di dollari, ha affermato di aver investito quasi 1 miliardo di dollari nella testata per garantirne la sopravvivenza in un panorama mediatico in continua evoluzione. Nonostante gli sforzi economici, il giornale ha vissuto un anno particolarmente difficile: nei mesi scorsi, il direttore esecutivo Kevin Merida si è dimesso e circa il 20% del personale della redazione è stato licenziato, segnando un periodo di forte instabilità. In risposta alla lettera del personale che ha sollevato i dubbi sull’indipendenza editoriale, la dirigenza del Los Angeles Times ha dichiarato al Guardian di star attualmente esaminando le preoccupazioni espresse dallo staff. La crescente influenza di Patrick Soon-Shiong sulle decisioni editoriali, però, ha inevitabilmente aperto un dibattito più ampio sull’equilibrio tra proprietà privata di una testata giornalistica e il rispetto della sua autonomia e imparzialità. (In foto, Patrick Soon-Shiong)

TV7 Triveneta: giornalisti fermano l’informazione per 3 giorni

TV7 Triveneta

Per la prima volta nella storia dell’emittente, i giornalisti della redazione di TV7 Triveneta hanno proclamato uno sciopero di tre giorni. La decisione arriva dopo una lunga trattativa con l’azienda che non ha portato a risultati concreti, lasciando i lavoratori senza risposte e in un clima di tensione crescente. Nel comunicato letto durante il telegiornale, la redazione ha denunciato una situazione definita insostenibile. Tra i motivi principali della protesta emergono: La totale mancanza di dialogo con la Direzione aziendale, che da mesi ignora le richieste dei giornalisti. Scelte editoriali e organizzative discutibili, che non tengono conto delle esigenze lavorative della redazione. La modifica improvvisa e ingiustificata del piano delle ferie natalizie, già richiesto con largo anticipo, nel pieno rispetto delle prassi aziendali. I giornalisti sottolineano che tali decisioni non sono state accompagnate da spiegazioni chiare, creando un contesto professionale insicuro e poco rispettoso del loro ruolo. Protestano per decisioni aziendali non motivate, difendendo diritti e dignità dopo mesi senza dialogo. Lo sciopero ha immediatamente ricevuto la solidarietà di numerosi organi di stampa e rappresentanze sindacali regionali. Il Sindacato giornalisti Veneto ha espresso piena vicinanza alla redazione di TV7 Triveneta, sostenendo la necessità di un confronto costruttivo per superare le tensioni. Il Comitato di redazione della Rai TGR Veneto ha manifestato supporto ai colleghi in vertenza, sottolineando il coraggio di una protesta che mette in luce problemi profondi e ormai non più ignorabili. Anche i Cdr dei giornali Nem Veneto (tra cui il Mattino di Padova, la Tribuna di Treviso e la Nuova Venezia) esprime solidarietà ai giornalisti di TV7 Triveneta, in sciopero per scelte editoriali e organizzative ritenute insostenibili. La protesta nasce dalla totale assenza di dialogo con la Direzione e dal mancato ascolto delle proposte dei lavoratori. Il Cdr auspica un ritorno al confronto costruttivo tra azienda e redazione, fondamentale per garantire informazione di qualità. Telepace, con il fiduciario Giacomo Biancardi, ha ribadito l’urgenza di un ritorno al dialogo costruttivo, ponendo fine al clima di tensione. Tva Vicenza e Tele Chiara, così come la fiduciaria di Telearena-Radio Verona, hanno sottolineato l’importanza del confronto per tutelare il lavoro giornalistico e garantire un’informazione di qualità.    

Il Messaggero celebra il Giubileo con un videomapping

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Dal 18 dicembre 2024, in occasione delle festività natalizie, Il Messaggero darà il via al Giubileo 2025 con un evento speciale che unisce tradizione e innovazione: un suggestivo videomapping sulla facciata storica del palazzo di via del Tritone. L’installazione, realizzata in collaborazione con Enel, trasformerà l’edificio in un grande schermo luminoso per celebrare l’inizio dell’Anno Santo e accompagnare i cittadini nelle festività natalizie. L’inaugurazione ufficiale avverrà domani all’imbrunire, con l’Amministratore Delegato de Il Messaggero, Azzurra Caltagirone, che darà il via all’animazione progettata da Enel. Sulla facciata del palazzo, saranno proiettate le pagine storiche del quotidiano, che raccontano eventi e momenti chiave della storia italiana e mondiale dell’ultimo secolo e mezzo. Le immagini scelte includono fotografie storiche e articoli iconici, come quelli che documentano la visita di Papa Francesco a via del Tritone. L’evento vedrà anche la partecipazione di illustri ospiti, tra cui Monsignor Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione e delegato del Papa per il Giubileo, Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione, e Andrea Tornielli, Direttore Editoriale de Il Messaggero. Le proiezioni luminose, che arricchiranno l’atmosfera natalizia, accompagneranno cittadini e turisti nelle loro passeggiate per lo shopping natalizio. Le luci e i colori dell’installazione daranno vita alla facciata del palazzo e abbelliranno il centro di Roma per tutta la durata delle festività, creando un ambiente magico. Un ulteriore elemento di innovazione è il QR code che verrà proiettato, permettendo ai visitatori di accedere in tempo reale alla home page de ilmessaggero.it. Grazie al supporto di Enel e alla collaborazione progettuale di Enel X, l’installazione potrà sfruttare una nuova illuminazione a radenza colorata. Questo sistema innovativo evidenzierà i dettagli architettonici del palazzo, come la tettoia monumentale e i balconi, creando un’atmosfera immersiva che catturerà l’attenzione di chiunque si trovi nelle vicinanze.

Adnkronos lancia “Università News” per gli atenei italiani

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Adnkronos lancia “Università News”, un progetto editoriale che punta a valorizzare il ruolo fondamentale del mondo accademico e della ricerca universitaria come motore di crescita per l’Italia. Il sistema universitario italiano rappresenta una realtà complessa, caratterizzata da eccellenze riconosciute a livello internazionale ma anche da criticità persistenti, come la scarsità di risorse, la burocrazia e la precarietà del personale docente. Questo nuovo canale si propone di accendere i riflettori su tali dinamiche, promuovendo il valore degli atenei italiani come veri e propri incubatori di conoscenza e innovazione. Il progetto, già disponibile su www.adnkronos.com, offrirà contenuti multimediali diversificati: articoli, interviste video, servizi televisivi, podcast e talk show realizzati negli studi di Roma e Milano. L’obiettivo è raccontare il contributo strategico delle università italiane allo sviluppo sociale, culturale ed economico del Paese, evidenziando sia le eccellenze che le sfide da affrontare. Le università italiane sono depositarie di una solida tradizione accademica e svolgono un ruolo chiave nella formazione di capitale umano qualificato, essenziale per lo sviluppo di una nuova leadership e per il rinnovamento della classe dirigente. “Università News” punta a diffondere questo messaggio, valorizzando il patrimonio scientifico, tecnologico e culturale degli atenei, troppo spesso sottovalutato. Nonostante gli investimenti in formazione e ricerca siano ancora inferiori rispetto alla media europea, il sistema universitario italiano dimostra una capacità straordinaria di eccellere in vari settori. Questo canale si impegna a mettere in luce i successi e i progressi del mondo accademico, creando consapevolezza sul ruolo strategico che le università svolgono. Adnkronos, forte di una lunga esperienza nell’ambito dell’informazione, si distingue per l’autorevolezza delle fonti e una rete di distribuzione capillare che include social media, emittenti radiofoniche, tv locali e portali web. I contenuti di “Università News” saranno diffusi su tutti i canali del circuito Adnkronos, garantendo una copertura ampia e puntuale.

Italpress apre un ufficio di corrispondenza a Bucarest

Italpress apre a Bucarest

L’agenzia di stampa Italpress ha inaugurato un nuovo ufficio di corrispondenza a Bucarest, in Strada Vasile Lascar, nel cuore della capitale rumena. Questo traguardo rappresenta un passo importante nel programma di espansione nell’Europa dell’Est, realizzato grazie a un accordo con ADV Communication e alla partnership siglata con Confindustria Romania. Per celebrare l’apertura della nuova sede, Italpress e Confindustria Romania hanno organizzato una serata di gala presso l’hotel Intercontinental Athenee Palace di Bucarest. L’evento ha visto la partecipazione di oltre 180 imprenditori italiani e romeni, insieme a numerose autorita locali e italiane. Tra i presenti, l’Ambasciatore d’Italia a Bucarest Alfredo Durante Mangoni, la direttrice dell’ICE in Romania Micaela Soldini, il Console onorario a Sibiu Italo Selleri, il segretario di Stato Aurel Simion, il direttore di Unifarm Adrian Dobre e l’attrice Ramona Badescu. Durante la serata, il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, ha consegnato un premio alla carriera al giornalista Claudio Brachino, responsabile dell’area video dell’agenzia Italpress, per i suoi oltre 30 anni di carriera nel settore giornalistico. “Con l’apertura dell’ufficio di Bucarest – afferma il direttore dell’Agenzia Italpress, Gaspare Borsellino – continuiamo la nostra crescita in questa importante area dell’Europa dell’Est. Pertanto dopo gli accordi con il Governo serbo e la collaborazione con l’agenzia Tanjug a Belgrado, oggi mettiamo un altro importante tassello nell’internazionalizzazione della nostra agenzia a Est. A Bucarest abbiamo anche uno studio televisivo che mettiamo a disposizione delle tante imprese presenti in Romania e di enti e istituzioni locali che vogliono avere un filo diretto con il nostro Paese”. Gabriela Popa, Communication Specialist di ADV Communication, ha espresso grande soddisfazione: “Collaborare con Italpress è un onore. Questa partnership non solo promuove una comunicazione di qualità, ma favorisce una nuova cooperazione tra i media dei nostri due Paesi, supportando anche i maggiori investimenti italiani in Romania”. Il presidente di Confindustria Romania, Giulio Bertola, ha sottolineato il valore di questo progetto, realizzato grazie alla collaborazione con Italpress. Questo accordo è nato a Roma e si è concretizzato qui, con l’obiettivo di servire al meglio le aziende italiane attive in Romania. La bilateralità che promuoviamo non è solo economica, ma anche culturale e umana, valorizzando una collaborazione consolidata nel tempo.

GEDI vende La Provincia Pavese al gruppo SAE

La Provincia Pavese

Il Gruppo GEDI ha siglato un accordo preliminare per la cessione de La Provincia Pavese e delle sue attività digitali al gruppo editoriale SAE Spa. Questa operazione segna l’uscita definitiva di GEDI dal settore delle testate locali, un percorso avviato nell’ottobre 2020 con la vendita de La Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara. Negli anni successivi, GEDI ha ceduto ulteriori giornali come La Nuova Sardegna nel 2021 e La Gazzetta di Mantova nell’autunno del 2023. Successivamente, è stata completata la vendita dei quotidiani del Nordest, tra cui Il Mattino di Padova, La Tribuna di Treviso, La Nuova di Venezia e Mestre, Il Corriere delle Alpi di Belluno, Il Messaggero Veneto di Udine e Il Piccolo di Trieste. Il gruppo SAE Spa, guidato da Alberto Leonardis, consolida così la propria posizione tra i principali editori locali. SAE controlla già testate storiche come Il Tirreno, La Nuova Sardegna, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara. Secondo il comunicato ufficiale, la conclusione della cessione è prevista entro aprile 2025, previa verifica delle condizioni sospensive previste per operazioni di questo tipo e nel rispetto delle disposizioni legislative in vigore.

Casarin saluta la TgR. Sindacati chiedono rilancio editoriale

Alessandro Casarin TgR

Alessandro Casarin, direttore della testata giornalistica regionale Rai (TgR), ha rassegnato le dimissioni per raggiunti limiti d’età. Dal 12 dicembre, l’interim della direzione passa al condirettore Roberto Pacchetti, in attesa della nomina definitiva di un successore. Casarin ha salutato la TgR con un messaggio pubblicato sul sito di RaiNews: “Care telespettatrici, cari telespettatori, oggi è il mio ultimo giorno alla direzione della Tgr, sei anni che hanno portato la testata a diventare il secondo Tg Rai per numero di telespettatori, il terzo se confrontato con la concorrenza privata. Dunque, TgR sul podio nazionale. Abbiamo anche portato in rete tutte le redazioni regionali con centinaia di miglia di visitatori quotidiani. E se come si usa dire, il futuro è l’online, auspico nuovi investimenti e nuove risorse. Grazie alla quotidiana professionalità dei giornalisti, dei colleghi amministrativi e tecnici perché – ogni giorno – per realizzare il famoso “goal” come urlava Bruno Pizzul, la “squadra TgR” deve sempre giocare con uno schema dove tutti portano il proprio, indispensabile, contributo”. Il saluto di Casarin non ha placato le critiche. In una nota ufficiale, il coordinamento dei CDR della TgR UsigRai ha commentato con toni aspri, denunciando anni di scelte discutibili e di relazioni sindacali difficoltose. Secondo il sindacato, Casarin ha lasciato redazioni “stanche e sfiduciate”, richiamando episodi controversi della sua gestione: dalla chiusura della terza edizione del Tg, alle imposizioni sull’abbigliamento dei giornalisti. “Se il web è partito in tutte le redazioni, è stato grazie a un doppio accordo sindacale firmato dall’Usigrai che ha permesso l’aumento degli organici e dei caposervizio”, hanno precisato i CdR, contestando le rivendicazioni del direttore uscente. Ulteriori critiche riguardano l’assenza di un piano editoriale per i social e la riduzione delle risorse destinate alle troupe, con carenze di personale e problemi logistici non risolti. Diverso il tono di Unirai, il sindacato dei giornalisti Rai, che ha preferito una linea più conciliante. Francesco Palese, segretario di Unirai, ha sottolineato come la TgR, nonostante le difficoltà, abbia consolidato il gradimento del pubblico: “È necessario tutelare questo primato e assicurare alla TgR in tempi rapidi un direttore nel pieno delle funzioni”. Le dimissioni di Casarin aprono una fase di transizione delicata. Le redazioni regionali chiedono una svolta concreta per rilanciare l’informazione locale, soprattutto sul fronte digitale e delle risorse umane. Secondo i CdR, servono nuovi investimenti, regole chiare per il web e selezioni pubbliche che colmino le gravi carenze di organico. (In foto, Alessandro Casarin)