RCS MediaGroup: risultati 2023 e prospettive digitali

Urbano Cairo

RCS MediaGroup, uno dei principali player nel panorama dell’editoria italiana, ha reso noti i risultati finanziari consolidati relativi al 2023, evidenziando una serie di sfide e opportunità nel contesto in continua evoluzione dei media. I ricavi netti consolidati hanno raggiunto i 828 milioni di euro, segnando un lieve calo rispetto all’anno precedente, quando erano stati registrati 845 milioni di euro. La flessione del 2% è principalmente attribuita all’andamento negativo dei ricavi editoriali e diffusionali, che hanno totalizzato 332,9 milioni di euro, rispetto ai 355,8 milioni del 2022. Nonostante ciò, la raccolta pubblicitaria ha evidenziato una modesta crescita di 1,7 milioni di euro, attestandosi a 347,1 milioni di euro nel 2023 rispetto ai 345,4 milioni dell’anno precedente. Da notare che la quota dell’online ha raggiunto il 43%, confermando il costante trend di digitalizzazione del settore. Un dato incoraggiante è rappresentato dall’Ebitda del 2023, che ha registrato una significativa crescita, attestandosi a 136,2 milioni di euro, in aumento di 17,7 milioni rispetto all’anno precedente. Questo incremento, pari al 118,5%, dimostra la solidità della gestione aziendale e la capacità di adattamento alle mutevoli condizioni del mercato. Da sottolineare inoltre che i ricavi digitali hanno rappresentato il 26,3% del totale, evidenziando un notevole incremento rispetto al 24,5% del 2022. Questo trend ascendente è principalmente guidato dai ricavi provenienti dagli abbonamenti digitali, che hanno registrato una crescita del 10%. “I risultati del 2023 confermano la solidità del nostro modello di business e la capacità di RCS MediaGroup di adattarsi alle sfide del mercato“, ha commentato l’amministratore delegato Urbano Cairo. “Il Gruppo ha registrato una crescita del digitale, che rappresenta ormai un quarto dei ricavi complessivi. L’ebitda è in forte crescita, a dimostrazione della solidità della nostra gestione”.

Rai Pubblicità presenta le opportunità primaverili

Rai Pubblicità

Dopo il successo ottenuto al Festival di Sanremo, Rai Pubblicità svela la sua strategia commerciale per la primavera, offrendo agli inserzionisti una vasta gamma di opportunità di visibilità su più piattaforme durante il periodo aprile-maggio 2024. La concessionaria ha reso disponibile la politica commerciale per i mesi primaverili, che si basa sull’ampia offerta editoriale targata Rai, coprendo il periodo dal 31 marzo al 1° giugno. Questo bimestre sarà caratterizzato da due tariffe di base, comprendenti sconti stagionali legati alle festività di aprile e all’ultima settimana di giugno. Con l’obiettivo di recuperare il 2% di ascolti rispetto al 2023 grazie ad una platea consolidata e ad una programmazione serale ricca di contenuti, la concessionaria mantiene la continuità rispetto al primo trimestre, proponendo una variazione del 3,5% nel costo per grp a prodotto omogeneo. Inoltre, la politica commerciale include offerte speciali che verranno presentate nelle prossime settimane, tra cui la “Domination Big Screen” di “Viva Rai2!”, la 107ª edizione del Giro d’Italia e l’Eurovision Song Contest.    

Catania, sede Rai presa di mira dai teppisti

TGR Sicilia logo

“Assostampa esprime solidarietà ai colleghi della Rai di Catania, offesi con scritte ingiuriose apparse sulle pareti esterne della sede di via Passo Gravina. Un gesto, e non sarebbe neppure il primo, ad opera di teppisti che condanniamo fermamente. Ci sono tanti modi, in una società democratica, per manifestare il dissenso e le proprie opinioni, ma sicuramente non con le offese e la violenza. Per questo siamo vicini ai giornalisti e a tutti i dipendenti della tv del servizio pubblico e ci auguriamo che i protagonisti di questo grave episodio possano essere presto identificati”. Lo si legge in un comunicato stampa pubblicato lunedì 26 febbraio 2024 sul sito web dell’Associazione siciliana della Stampa, sezione di Catania.

Rai Way e il futuro delle torri di trasmissione

Rai Way logo

Il settore delle torri di trasmissione in Italia è attualmente al centro di una serie di sviluppi significativi, con l’ingresso della società tedesca Clearway Capital nel capitale di Rai Way. Quest’ultima è una controllata di RAI, di cui possiede il 65%. L’obiettivo dichiarato di Clearway Capital è quello di promuovere una fusione tra Rai Way ed Ei Towers, controllata principalmente da F2i (60%) e MediaForEurope (40%). L’agenzia Bloomberg ha riportato questa notizia, evidenziando come Clearway Capital veda nella fusione tra i due gruppi la chiave per sbloccare il potenziale di Rai Way. Ciò che è interessante è che l’approccio di Clearway Capital sembra essere stato accolto con favore dal mercato, poiché l’investitore tedesco non ha superato le soglie di comunicazione obbligatorie e sembra avere un’agenda costruttiva. Tuttavia, è importante notare che già a dicembre e gennaio alcuni fondi di investimento, che detengono circa il 10% delle torri di trasmissione di Rai Way, avevano sostenuto un’operazione di consolidamento con Ei Towers, esprimendo contrarietà a un possibile collocamento sul mercato di una quota di Rai Way da parte di RAI, un’opzione che la stessa RAI aveva lasciato aperta. L’ingresso di Clearway Capital nel capitale di Rai Way ha avuto un impatto positivo sulle azioni della società, che hanno registrato un aumento del 3% in risposta ai rumors sulla fusione con Ei Towers. La prospettiva di una fusione tra le due società è stata oggetto di discussione per un decennio e sembra che Clearway Capital consideri Rai Way, valutata dal mercato a 1,36 miliardi di euro, come un’opportunità sottovalutata. Rai Way aveva di recente presentato un piano industriale per il periodo 2024-2026, con un investimento di 225 milioni di euro. Tuttavia, per finanziare questo piano, aveva previsto la vendita di una parte della società, nonostante l’opposizione dei fondi azionisti. L’obiettivo principale di questo piano è la trasformazione digitale dell’azienda, in linea con gli obiettivi del nuovo contratto di servizio 2023-2028. L’ingresso di Clearway Capital nel capitale di Rai Way potrebbe aprire nuove prospettive e sostenere la strategia dell’azienda. Clearway Capital ha dimostrato esperienza in operazioni simili in passato, come nel caso dell’azienda irlandese Glanbia e nel suo coinvolgimento con il colosso energetico francese TotalEnergies. Nel frattempo, l’amministratore delegato della RAI, Roberto Sergio, ha condiviso il suo punto di vista sulla situazione attuale e il futuro dell’azienda in un’intervista a Il Sole 24 Ore. Sergio ha sottolineato l’importanza dei piani attuali della RAI, tra cui il Piano Immobiliare, il Piano Industriale, il Contratto di servizio e il Piano di Sostenibilità. Ha ritenuto che sia una scelta logica dare priorità a queste iniziative e ha notato che la governance attuale della RAI discende da una maggioranza di governo guidata da Matteo Renzi, il che rende la situazione politica e mediatica complessa. Quando è stato chiesto a Sergio se la vendita delle quote di Rai Way fosse inevitabile, ha risposto in modo affermativo. Ha spiegato che questa operazione è necessaria per garantire risorse nel breve termine e rafforzare l’equilibrio economico e finanziario dell’azienda. Ha anche sottolineato che questa mossa supporterà un Piano industriale ambizioso e sfidante. Tuttavia, Sergio ha assicurato che la RAI manterrà il controllo sulla governance di Rai Way. Sergio ha affrontato anche le preoccupazioni dei fondi azionisti di Rai Way, che avevano contestato questa decisione. Ha chiarito che la cessione delle quote non precluderà la possibilità di una fusione con Ei Towers, né pregiudicherà l’aumento del valore degli asset e dei dividendi. Sergio ha concluso affermando che la RAI è aperta al dialogo e interessata a esplorare le prospettive di sviluppo industriale di Rai Way per migliorare il valore dell’azienda a beneficio di tutti gli azionisti.