Sanremo 2025, nuove date: dall’11 al 15 febbraio

Teatro Ariston

Il Festival di Sanremo 2025 si terrà dall’11 al 15 febbraio, invece che dal 4 all’8, come inizialmente previsto. L’annuncio è stato fatto dall’amministratore delegato della RAI, Roberto Sergio, durante la presentazione del palinsesto per la stagione 2024/2025. La decisione di posticipare il festival è stata presa per evitare la sovrapposizione con le semifinali di Coppa Italia, programmate dalla Lega Serie A nella stessa settimana originaria del festival. Sergio ha criticato la scelta della Lega Serie A definendola «improvvida» e ha sottolineato che non c’è stata possibilità di cambiare le date delle partite. Da parte sua, la Lega Serie A ha spiegato che lo spostamento della Coppa Italia sarebbe complicato a causa della potenziale sovrapposizione con le partite di Champions League, rendendo difficile la gestione del calendario sportivo. Questo cambiamento mira a garantire che il pubblico possa seguire entrambi gli eventi senza conflitti. Il Festival di Sanremo è uno degli eventi televisivi più attesi in Italia, e la RAI intende massimizzare l’audience evitando sovrapposizioni con importanti eventi sportivi.  

Mediaset: presentati i palinsesti per la stagione 2024-2025

Pier Silvio Berlusconi Mediaset

Martedì 16 luglio, a Cologno Monzese, Mediaset ha presentato i palinsesti televisivi per la nuova stagione. La strategia si concentra su un mix di continuità e innovazione, consolidando programmi di successo e introducendo novità per attirare il pubblico. PROGRAMMI STORICI E NOVITÀ I programmi di punta come Le Iene e Striscia la Notizia continueranno a essere centrali nella programmazione. Le fiction di Canale 5 e i format di Maria De Filippi manterranno il loro ruolo predominante. Tra le novità spicca il ritorno di La Talpa, condotto da Diletta Leotta, che verrà trasmesso sia su Infinity che su Canale 5. Inoltre, il format spagnolo Il Formicaio debutterà su Italia 1, portando un tocco di freschezza al palinsesto. RISULTATI FINANZIARI POSITIVI Pier Silvio Berlusconi ha illustrato i risultati economici degli ultimi anni, sottolineando che dal 2019 Mediaset ha generato utili per 940 milioni di euro, migliorando la posizione finanziaria del 30% senza ridurre l’occupazione. L’azienda sta investendo nei giovani, con l’inserimento di 300 nuove assunzioni ogni anno, mirate a integrare talenti sotto i 30 anni. STRATEGIA CROSSMEDIALE Mediaset continua a espandere la sua presenza europea con il progetto MediaForEurope, puntando su un sistema integrato di media che combina televisione, radio e digitale. “La televisione generalista free to air continuerà a essere il core business in tutti i Paesi”, ha dichiarato Berlusconi, sottolineando l’importanza di una visione multinazionale. RACCOLTA PUBBLICITARIA IN CRESCITA La raccolta pubblicitaria si è rivelata superiore alle aspettative, con un aumento significativo nel bimestre giugno-luglio. Berlusconi ha anticipato un incremento del 7% nel primo semestre dei ricavi pubblicitari in Italia e Spagna, grazie a un mercato particolarmente attivo. CONCORRENZA E SFIDE FUTURE Nonostante la crescente concorrenza, come gli investimenti di Discovery e la presenza di OTT come Netflix e Amazon Prime Video, Mediaset si mostra fiduciosa. Berlusconi ha affermato che, sebbene il mercato italiano sia piccolo, l’intensa competizione dimostra che la TV in chiaro è ancora attrattiva. “La nostra offerta di contenuti ci permette di resistere molto bene”, ha affermato.

Sanremo 2025: date in bilico per la Coppa Italia

Teatro Ariston

L’annuncio della possibile sovrapposizione tra il Festival di Sanremo e i quarti di finale della Coppa Italia ha scosso gli appassionati di musica e sport, sollevando interrogativi sulla programmazione della 75esima edizione della storica kermesse canora. Inizialmente previsto dal 4 all’8 febbraio, il Festival potrebbe ora slittare dal 11 al 15 febbraio, una decisione dettata dal desiderio di evitare la concorrenza diretta con i match di Coppa. Questo possibile spostamento è stato innescato dall’allarme lanciato da Roberto Sergio, l’amministratore delegato della Rai, che ha criticato aspramente la coincidenza delle due manifestazioni. Il rischio di una diminuzione degli ascolti e degli introiti pubblicitari è stato sottolineato nelle simulazioni commissionate dalla Rai, evidenziando un potenziale impatto negativo indipendentemente dalle squadre coinvolte nei quarti di finale della Coppa Italia. Il Comune di Sanremo, per ora, è rimasto in silenzio, ma l’eventualità di una modifica sostanziale nel regolamento organizzativo del Festival potrebbe richiedere l’intervento dell’amministrazione locale. Già si è scatenata una corsa contro il tempo per modificare prenotazioni e pianificazioni logistiche in vista di una possibile revisione delle date. La città di Sanremo, la cui economia locale è fortemente influenzata dal Festival e dagli eventi ad esso collegati, potrebbe subire significativi cambiamenti nella programmazione e nell’afflusso turistico. La decisione finale su una possibile posticipazione del Festival di Sanremo rappresenta un delicato equilibrio tra tradizione, interessi economici e esigenze di programmazione televisiva. Resta da vedere se il prestigio della kermesse canora riuscirà a prevalere sull’importanza degli eventi sportivi nazionali, in una lotta che mette di fronte cultura e intrattenimento sportivo. Il valzer delle date e delle decisioni è appena cominciato: sarà il tempo a dire quale tra Sanremo e il calcio otterrà la vittoria finale.

Corriere della Sera lancia l’App de L’Economia

L'Economia - Corriere della Sera

È ora disponibile su App Store e Google Play la nuova app de L’Economia del Corriere della Sera, pensata per offrire ai lettori e agli abbonati un accesso rapido e personalizzato a tutti i contenuti informativi e di servizio in tema di mercati, lavoro, fisco, consumi, casa e pensioni. L’applicazione, sviluppata internamente da RCS MediaGroup, promette di rivoluzionare il modo di fruire delle notizie economiche grazie all’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale. “L’Economia di Corriere della Sera risponde alle necessità informative e di servizio dei lettori per guidarli in modo consapevole in tutte le loro scelte quotidiane in tema economico e finanziario”, spiega Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera e responsabile de L’Economia. “Con la nuova App offriamo a lettori e abbonati un inedito servizio di lettura intelligente che consente in un unico luogo di soddisfare in modo rapido e personalizzabile tutte le esigenze informative. E anche di avere risposte ad hoc ai propri quesiti con accurati contenuti specifici selezionati da tutto il patrimonio di news, articoli di archivio, guide e risposte degli esperti, garantiti e certificati da Corriere della Sera”. L’App de L’Economia si distingue per il suo assistente virtuale basato sull’intelligenza artificiale, che permette di interagire con oltre 30mila contenuti della testata economica. Gli utenti potranno trovare in pochi secondi risposte affidabili e autorevoli alle loro domande, usufruendo di un’informazione accurata tratta dagli articoli, dalle guide e dagli esperti del settore. L’app de L’Economia è scaricabile gratuitamente dai principali store. L’accesso ai contenuti e ai servizi è illimitato per chi sottoscrive un abbonamento dedicato, disponibile sia in versione mensile che annuale. Inoltre, i lettori già abbonati al Corriere della Sera possono fruire dell’app senza costi aggiuntivi, arricchendo così il valore del loro abbonamento. Tra le funzionalità principali dell’app: News in tempo reale: accesso alle ultime notizie economiche. Guide ed Ebook: un ricco catalogo di materiali di approfondimento su temi di interesse. Interazione con esperti: possibilità di porre domande a 40 esperti multidisciplinari su temi come tasse, casa, pensioni, lavoro e bonus. Newsletter esclusive: ricezione di newsletter da parte delle firme più prestigiose del Corriere della Sera, tra cui Ferruccio de Bortoli, Federico Fubini, Daniele Manca, Massimo Sideri, Francesca Basso da Bruxelles e Viviana Mazza da New York.  

Nintendo sponsorizza “Indagini” per Luigi’s Mansion 2 HD

Luigis-Mansion2

Nintendo ha da poco rilasciato Luigi’s Mansion 2 HD, un gioco d’azione e avventura che segna il ritorno di Luigi con una grafica completamente rinnovata. Questo titolo, seguito del primo capitolo di grande successo della serie, inizialmente disponibile su Nintendo 3DS, è ora fruibile sulla gamma di console Nintendo Switch, offrendo una grafica migliorata e nuove esperienze di gioco. Per pubblicizzare questa nuova uscita, Nintendo ha adottato una strategia di marketing originale, collaborando con Citynews e il suo servizio di Audio Adv. In particolare, l’azienda ha scelto di sponsorizzare il noto podcast di IlPost, “Indagini”, un programma che esplora i più celebri casi di cronaca nera in Italia, concentrandosi principalmente sugli sviluppi successivi agli eventi, fornendo una visione approfondita delle vicende e delle indagini. Il podcast “Indagini” esce il primo giorno di ogni mese e si caratterizza per la sua capacità di narrare storie di cronaca in maniera dettagliata e coinvolgente. Il collegamento con Luigi’s Mansion 2 HD si basa sulla tematica investigativa comune: entrambi analizzano prove, conducono indagini e risolvono enigmi. Nel podcast si raccontano casi reali, mentre nel videogioco i giocatori devono affrontare rompicapo, catturare fantasmi e indagare su eventi misteriosi. Curato da Stefano Nazzi, “Indagini” adotta una narrazione lineare che consente agli ascoltatori di formarsi un’opinione personale sui casi trattati, senza mescolare emozioni e narrazione. Questo approccio rigoroso e metodico rispecchia l’esperienza di gioco di Luigi’s Mansion 2 HD, dove logica e attenzione ai dettagli sono fondamentali. “Indagini” è stabilmente tra i primi 10 podcast più ascoltati su Spotify, evidenziando la continua crescita del mercato dei podcast in Italia e all’estero. La collaborazione con Citynews e IlPost è un esempio significativo di come il settore dell’Audio Adv stia evolvendo e di come stia diventando una scelta strategica per le aziende che desiderano promuovere i loro prodotti. Martina Agogliati, Advertising Marketing Manager di Citynews, ha dichiarato: “Per Citynews il mondo dell’Audio Adv è un universo in costante sviluppo ed esplorazione e siamo molto felici di poterlo fare da una posizione privilegiata e di qualità elevatissima. Parlo ovviamente dell’inventory podcast de IlPost, sicuramente una delle migliori, a livello giornalistico, presenti in Italia in questo momento. Come sappiamo, il podcast offre nuove opportunità e nuovi linguaggi ai nostri partner commerciali, grazie alle sue caratteristiche intrinseche: è nomadico, on demand e hands and eyes free e questo fa sì che molti clienti, come Nintendo, scelgano le strategie di Audio Adv per lanciare i propri prodotti e servizi”.  

Rai Way, verso l’aggregazione con Ei Towers

Rai Way fusione Ei Towers

La Rai ha ottenuto l’autorizzazione a vendere una parte significativa delle sue quote in Rai Way, società delle torri di trasmissione, con l’obiettivo principale di favorire l’aggregazione con Ei Towers. Questo è quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) firmato il 3 maggio dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. RIDUZIONE DELLE QUOTE E FUSIONE CON EI TOWERS Il decreto permette a Viale Mazzini di ridurre la sua partecipazione in Rai Way dal 65% attuale fino al 30%. Tuttavia, questa riduzione è orientata a favorire operazioni di aggregazione con altri soggetti del medesimo settore, in particolare con Ei Towers, il competitor controllato dal fondo F2i e da Mfe (Mediaset). Il provvedimento specifica che qualsiasi cessione di quote di minoranza dovrà essere coerente e compatibile con l’obiettivo di promuovere l’aggregazione tra operatori del settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni. Questo apre le porte a una possibile fusione con Ei Towers, creando un player di maggior rilevanza nel mercato delle torri di trasmissione. OPERAZIONI STRAORDINARIE E GOVERNANCE Il Dpcm attuale introduce modifiche rilevanti rispetto alla versione precedente del 17 febbraio 2022, specialmente riguardo le operazioni straordinarie. In caso di tali operazioni, la Rai dovrà mantenere una partecipazione sufficiente nella nuova entità risultante, permettendo così di definire accordi di gestione e governance che garantiscano elevati standard di sicurezza e qualità per la diffusione dei contenuti del servizio pubblico radiotelevisivo. Inoltre, il decreto sottolinea l’importanza di garantire la massima diffusione dell’azionariato, assicurando il mantenimento della quotazione delle azioni di Rai Way o della società risultante dall’operazione straordinaria.

Pamela Drucker Mann lascia Condé Nast

Pamela Drucker Mann_Condé Nast

Condé Nast ha annunciato le dimissioni di Pamela Drucker Mann, attuale Chief Revenue Officer e President of US and International Revenue. Drucker Mann lascia il gruppo dopo oltre vent’anni di servizio, avendo svolto un ruolo fondamentale nella trasformazione e crescita dell’azienda. La carriera di Drucker Mann in Condé Nast Pamela Drucker Mann ha iniziato la sua carriera in Condé Nast nel 2005 come Sales Director del femminile Jane, che ha chiuso nel 2007. Da quel momento, la sua ascesa è stata costante. Ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, inclusa la direzione di Glamour e Bon Appétit, prima di essere nominata Chief Marketing Officer. Nel 2019, è stata promossa a Chief Revenue Officer, dove ha guidato le strategie commerciali globali dell’azienda. Una transizione importante Nonostante Drucker Mann non abbia ancora deciso i suoi piani futuri, rimarrà in carica fino all’estate per garantire una transizione senza intoppi mentre Condé Nast cerca un sostituto. Le sue dimissioni arrivano in un periodo di incertezza per l’azienda, che ha recentemente affrontato sfide sindacali e annunciato licenziamenti significativi nel 2023. Riconoscimenti e influenza In un messaggio al suo team, Drucker Mann ha descritto la decisione di lasciare Condé Nast come “la più difficile che io abbia mai preso, mi mancherà tanto”. Il CEO di Condé Nast, Roger Lynch, ha elogiato Drucker Mann per il suo contributo, affermando: “È stata determinante nel portare l’azienda nell’era digitale”. Lynch ha anche sottolineato che Drucker Mann è stata una figura chiave per l’azienda, contribuendo a rendere le operazioni commerciali più solide grazie al suo team di leader ed esperti.  

RCS, digitalizzazione o ritorno al passato?

Urbano Cairo

RCS Mediagroup ha recentemente deciso di eliminare il lavoro agile nelle redazioni dei suoi Periodici, segnando un ritorno a un’organizzazione lavorativa più tradizionale. Questa decisione, presa dal presidente Urbano Cairo, ha suscitato numerose polemiche, soprattutto alla luce dei risultati economici positivi del 2023 – in cui ha registrato un utile di 57 milioni di euro, distribuito un dividendo di 0,07 euro per azione e riportato l’area Periodici alla redditività con un EBITDA positivo di 2,1 milioni di euro, grazie anche ai sacrifici dei giornalisti tra cassa integrazione e smaltimento delle ferie. In un comunicato stampa diffuso il 15 maggio 2024, l’assemblea dei giornalisti dei Periodici RCS ha espresso il proprio sconcerto e disappunto per la decisione. “Introdotto durante la pandemia da Covid-19, quando solo grazie allo smart working le nostre testate sono sempre state realizzate e pubblicate con regolarità e completezza di informazione, il lavoro agile nei Periodici Rcs è stato utilizzato anche negli anni successivi prima con la sottoscrizione di un’intesa legata allo stato di crisi fino a dicembre 2023 e poi con successive proroghe espressamente raggiunte ‘nell’ambito di un confronto finalizzato alla ricerca di un accordo più complessivo’. Il 29 aprile, improvvisamente, l’azienda ci ha invece comunicato lo stop a ogni forma di lavoro agile a partire dal primo maggio. Quasi a celebrare, con vena cinicamente ironica, la Festa dei lavorator”, si legge nella nota. Il lavoro agile nei Periodici RCS è stato un elemento cruciale per mantenere la produttività durante e dopo la pandemia. Tuttavia, l’azienda ha giustificato la sua decisione affermando che, per i Periodici, la presenza fisica è essenziale per la loro natura di opere collettive dell’ingegno. Questa giustificazione appare discriminatoria, considerando che nelle redazioni del Corriere della Sera lo smart working continua ad essere operativo. Il comunicato dei giornalisti evidenzia inoltre la mancanza di risposte dal presidente Cairo, a cui è stata inviata una lettera per sottolineare i benefici dello smart working, tra cui un aumento della produttività, una maggiore flessibilità e una riduzione delle assenze per malattia. Solo dopo insistenti richieste, l’azienda ha concesso il lavoro agile ai dipendenti con particolari condizioni di salute e per attività su siti e social in fasce orarie disagevoli. “Non cerchiamo concessioni”, affermano i giornalisti. “Noi meritiamo di lavorare in un’azienda moderna e responsabile, capace di superare le logiche polverose e antistoriche del controllo dei lavoratori […] Il lavoro agile, lo ribadiamo con forza, è uno strumento dell’organizzazione del lavoro utile non solo al benessere dei lavoratori, alla conciliazione tra vita e impegni professionali e alla tutela del nostro pianeta, ma anche e soprattutto efficace per le aziende, per la loro produttività e i loro bilanci. Non è una merce di scambio, da sfruttare quando fa comodo o per ottenere nuovi tagli economici e sacrifici dei lavoratori, come sembra ritenerlo l’azienda, ma uno dei segnali della crescita e della proiezione verso il futuro di ogni impresa che voglia dirsi matura, moderna, attenta ai propri conti così come al benessere dei propri dipendenti”. I giornalisti dei Periodici RCS sono determinati a non retrocedere sulle loro richieste. Annunciano che continueranno a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e a fare pressione affinché l’azienda adotti una visione più moderna e lungimirante del lavoro. Chiedono quindi al presidente Cairo “di smettere i panni ottocenteschi, anacronistici e antieconomici del padrone e di aderire all’immagine di imprenditore intelligente, moderno e vincente che vuole trasmettere all’esterno da proprietario e amministratore di giornali, tv e squadre di calcio”, concludono.   A tale richiesta, l’Editore risponde: “Ribadiamo ancora una volta come il lavoro giornalistico dei Periodici sia fondato sul confronto fra redattori, che stimola la creatività, da cui nascono idee e proposte editoriali e sulla relazione costante con le Direzioni. Su questi presupposti si fonda un’organizzazione del lavoro, che è stata stravolta per motivi di forza maggiore durante il covid, in grado di realizzare contenuti autorevoli, indipendenti e di qualità. Queste caratteristiche sono le direttrici costanti dell’opera editoriale di RCS MediaGroup, la cui modernità non è certamente legata all’utilizzo del lavoro agile. Peraltro, nei casi in cui si è reso necessario venire incontro a specifiche esigenze di salute dei nostri giornalisti, abbiamo già provveduto a stipulare i relativi accordi individuali”.  

Cda Rai: chi sono i candidati in corsa per i posti chiave?

Rai

Il processo di formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione della Rai ha raggiunto un altro traguardo significativo con la scadenza del termine per l’invio delle candidature per la selezione dei quattro componenti di competenza di Camera e Senato, avvenuta Sabato 20 aprile. Secondo quanto stabilito dall’articolo 63, comma 16, del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, sono stati pubblicati sui rispettivi siti 70 nomi per Montecitorio e 51 per Palazzo Madama. Tra i nomi presenti negli elenchi spiccano sia personalità già affermate nel mondo della Rai che nuove figure emergenti. Tra queste, figurano due attuali consiglieri Rai, Simona Agnes e Alessandro Di Majo, insieme ad altri volti noti o ex del servizio pubblico, come Alessandro Casarin, attuale direttore della TgR, Antonio Di Bella, Giovanni Minoli, Antonio Marano e Antonino Rizzo Nervo. Candidature alla Camera dei Deputati L’elenco delle candidature pervenute alla Camera dei Deputati include una vasta gamma di nomi, ognuno con un curriculum di esperienza unica nel campo mediatico. Tra i candidati figurano Michela Addis, Paolo Agnese, Cesario Vincenzo Angelino, e molti altri, ognuno portatore di competenze e prospettive diverse. Candidature al Senato della Repubblica Anche le candidature giunte al Senato della Repubblica riflettono una diversificata gamma di esperienze e competenze. Simona Agnes, Paolo Agnese, Cesario Vincenzo Angelino sono solo alcuni dei nomi presenti nella lista, ognuno con un bagaglio professionale unico da offrire.  

Amadeus sbarca al Nove: l’inizio di una nuova era

Amadeus sbarca sul Nove, comunicato ufficiale

Amadeus si prepara a un nuovo capitolo della sua carriera. Dopo mesi di anticipazioni e voci circolanti, è finalmente arrivato l’annuncio ufficiale: Amadeus approda al Nove, con un accordo quadriennale che promette grandi novità nell’ambito dell’intrattenimento televisivo. Il conduttore, conosciuto per il suo successo nel programma “Affari Tuoi” su Rai1, sarà al centro di un programma di access prime time e due programmi di prime time, con ulteriori dettagli che verranno svelati nei prossimi mesi. Inoltre, Amadeus collaborerà attivamente con il senior management per sviluppare nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo. Questo annuncio rappresenta un importante passo avanti per il Nove, che mira a consolidare la sua posizione nel panorama televisivo italiano. Alessandro Araimo, managing director di WBD per il Sud Europa, sottolinea l’entusiasmo nell’accogliere Amadeus nel team, evidenziando la determinazione del broadcaster a essere sempre più protagonista con il canale Nove e le altre piattaforme digitali. Amadeus si unisce così a altri grandi talenti come Fabio Fazio e Maurizio Crozza nel portare avanti la tradizione dei “power brand” televisivi. La sua esperienza e creatività saranno cruciali per il successo dei programmi e per conquistare il pubblico italiano. Tuttavia, questo annuncio solleva anche interrogativi sulla gestione dei “power brand” da parte della Rai e sulla necessità di proteggere e valorizzare il talento artistico in un panorama televisivo in continua evoluzione. La stagione televisiva attuale ha dimostrato che i “power brand” consolidati sono fondamentali per presidiare il pubblico e mantenere un forte impatto sui social e sulle piattaforme digitali. (in foto, il comunicato ufficiale rilasciato dall’Azienda)