Facebook condannata per le foto di Oriana Fallaci: multa da 151mila euro per violazione del copyright

Oriana Fallaci NY

Il Tribunale di Torino ha condannato Meta, società madre di Facebook, al pagamento di 151.000 euro per violazione del diritto d’autore, accertando la diffusione non autorizzata di 54 fotografie realizzate dal fotoreporter Gianni Minischetti alla giornalista Oriana Fallaci. Le immagini, pubblicate e condivise migliaia di volte sulla piattaforma, erano state più volte segnalate senza che venisse effettuata la loro rimozione. Secondo i giudici, Facebook ha tratto profitto dall’illecita circolazione dei contenuti, ospitati sui propri server e rilanciati dagli utenti in modo virale. La sentenza arriva dopo un procedimento avviato dal fotografo, che si è affidato agli avvocati Giovanni Manganaro, Nicola Gianaria, Fabrizio Lala ed Enrico Chiarello, contestando la mancata tutela delle proprie opere. Tra le fotografie oggetto del giudizio figura anche il celebre scatto di Oriana Fallaci con le Torri Gemelle sullo sfondo, utilizzato in rete anche a scopi satirici, celebrativi e critici. In totale, la diffusione documentata ha superato le 1.045 condivisioni dal 2022, ma l’autore sostiene che il fenomeno sia attivo da oltre un decennio: “Io è dal 2013 che gli segnalo il problema con lettere dagli avvocati e diffide”, ha dichiarato Minischetti. “C’è addirittura una mail in risposta da Facebook dove dicono ‘siamo prontamente a rimuoverle’. Dopodiché non si sono più fatti sentire”. La linea difensiva di Meta ha sostenuto che gli utenti abbiano agito senza scopo di lucro, invocando libertà di espressione e diritto di cronaca. Per estensione, l’azienda ha negato di aver ottenuto vantaggi economici dalla condivisione, posizione contestata dalla parte attrice. “Dire che la partecipazione dell’utente non sia fonte di diretto guadagno per Meta è un falso storico”, ha commentato l’avvocato Manganaro. La profilazione dei dati, le interazioni elevate e la conseguente monetizzazione con gli inserzionisti pubblicitari rappresentano, secondo i legali, prove indirette dei benefici economici ricavati dalla piattaforma. Nel 2021, il Consiglio di Stato ha già sanzionato Meta per aver promosso servizi “gratuiti” senza indicare chiaramente che i dati degli utenti venivano sfruttati a fini commerciali. Sul fronte fiscale, la Procura di Milano ha aperto un’indagine contro Meta per un’evasione stimata in 4 miliardi di euro, legata proprio alla monetizzazione indiretta dei servizi digitali. Il tribunale ha inoltre stabilito che Facebook, in qualità di fornitore di servizi, ha l’obbligo – secondo la direttiva sul commercio elettronico – di eliminare tempestivamente i contenuti illeciti una volta segnalati. In questo caso, la rimozione è avvenuta solo dopo l’avvio del processo e come “atto di prudenza”. La sentenza impone ora il divieto assoluto di caricamento o condivisione delle fotografie in questione; in caso di violazione, è prevista una sanzione di 100 euro per ogni giorno di permanenza dei contenuti online. Nel corso del dibattimento, è emerso che alcune immagini risultano ancora attive. “Sostengono che servono agli utenti per socializzare tra di loro. Con le mie fotografie devono socializzare?”, ha dichiarato Minischetti, criticando la deturpazione dei suoi lavori: “Le hanno tutte storpiate, tagliate, gli hanno aggiunto delle scritte ignobili. Un massacro totale. E alla fine chi ci ha guadagnato? Meta”. La sentenza si inserisce in un contesto europeo complesso, in cui le Big Tech stanno esercitando pressioni politiche per evitare l’introduzione della cosiddetta digital tax e l’applicazione delle normative del GDPR e dell’AI Act. Secondo i legali, il verdetto italiano rappresenta un precedente significativo, dal momento che storicamente le multinazionali preferiscono risolvere simili controversie tramite accordi extragiudiziali. “Mette i server provider in uno stato di maggiore attenzione”, ha dichiarato Manganaro, sottolineando che “non basta più dire ‘lo ha caricato qualcun altro’”. Al momento, Meta non ha impugnato la sentenza né ha annunciato ricorso. Il caso potrebbe dunque costituire una base per azioni legali analoghe da parte di altri autori, rilanciando il dibattito sulla tutela del diritto d’autore nel digitale.

Il Sole 24 Ore annuncia grandi eventi autunnali per i 160 anni

Silvestri, Colaiacovo e Tamburini

Il Sole 24 Ore ha presentato il palinsesto ufficiale delle celebrazioni per i suoi 160 anni di attività, con un programma articolato che si estenderà per tutto l’autunno 2025. Le iniziative sono state annunciate ieri sera, durante un evento ospitato nella sede milanese del quotidiano, in viale Sarca, alla presenza di stakeholder, partner, clienti e rappresentanti del mondo dell’informazione e dell’impresa. A introdurre la serata è stata Maria Carmela Colaiacovo, presidente del Gruppo 24 ORE, seguita dagli interventi del direttore Fabio Tamburini e dell’amministratore delegato Federico Silvestri. Il primo appuntamento in programma si terrà a Roma, l’8 ottobre, presso la Galleria del Cardinale Colonna, con un convegno istituzionale dal titolo “L’evoluzione dei media d’informazione: sfide e strategie tra presente e futuro”. Seguirà l’Opinion Readers Meeting, l’8 e il 9 novembre, al MUDEC di Milano, due giornate aperte al pubblico dedicate all’incontro con le redazioni, tavole rotonde, workshop, talk e attività per i più giovani. Le celebrazioni culmineranno il 19 novembre con un concerto aperto alla cittadinanza nel Duomo di Milano, con la Filarmonica della Scala diretta da Lorenzo Viotti. Nel corso dell’evento è stato anche annunciato che Il Sole 24 Ore ha ricevuto il Global Brands Award 2025, assegnato dal magazine britannico Global Brands Magazine, in due categorie: “Most Innovative Business News Platform” e “Excellence in Financial & Economic Journalism”. Un riconoscimento internazionale che affianca la testata italiana a nomi come The New York Times, Der Spiegel e Le Monde. Le iniziative legate al 160° anniversario sono iniziate nei mesi precedenti con la campagna “Opinion Reader”, una call to action che ha coinvolto centinaia di lettori nella scelta di otto testimonial protagonisti della comunicazione istituzionale. A Trento, durante il Festival dell’Economia, sono stati presentati due progetti originali: la mostra digitale “16per10 – 160 anni di informazione alla luce del Sole” e il podcast “Edizione straordinaria!”, curato dallo storico Paolo Colombo. A giugno è partito da Palermo anche il Silent Reading Tour, una serie di incontri in tutta Italia per promuovere la lettura ragionata e condivisa del quotidiano. Durante la serata milanese, la presidente Colaiacovo ha affermato: “160 anni non sono solo una ricorrenza editoriale, ma un tassello della storia del Paese”. L’amministratore delegato Silvestri ha dichiarato: “Questo anniversario rappresenta anche un nuovo inizio, con lo sguardo rivolto al futuro e la responsabilità del nostro ruolo nel sistema informativo italiano”. Ha poi aggiunto che il gruppo ha recentemente lanciato un nuovo canale televisivo, parte del progetto di ampliamento del sistema multicanale del Gruppo 24 ORE, che include stampa, radio, digitale e ora anche TV. Secondo il direttore Tamburini, “la ricetta per una buona informazione è molto semplice: dare ogni giorno ai lettori e agli ascoltatori notizie e approfondimenti che non conoscono già, farlo nella maniera più piacevole possibile, rispettare la regola secondo cui i fatti vanno separati dalle opinioni e le opinioni meglio se contrapposte per spingere la dialettica. Il gruppo Sole 24 Ore è impegnato da sempre al rispetto di queste regole, dando garanzia di qualità, in un mondo dominato dalle notizie false, e di analisi approfondite, in un mondo dominato dalla superficialità. Senza timori reverenziali e senza reticenze”. (In foto, Silvestri, Colaiacovo e Tamburini. Credits: Primaonline)

Luciano Fontana confermato da Cairo al Corriere della Sera

Urbano Cairo e Luciano Fontana

Durante la presentazione dei nuovi palinsesti di La7, svoltasi a Milano, Urbano Cairo, presidente di Cairo Communication e amministratore delegato di Rcs Mediagroup, ha smentito categoricamente le indiscrezioni su un possibile cambio alla direzione del Corriere della Sera. Interrogato sul futuro del quotidiano di via Solferino, Cairo ha dichiarato: “Un cambio di direzione? Se ne parla da nove anni”. Ha quindi confermato la piena fiducia nell’attuale direttore Luciano Fontana, sottolineando che “ha fatto e sta facendo un lavoro eccellente, è motivatissimo, e non c’è nulla in vista da quel punto di vista”. Nel corso del suo intervento, Cairo ha ricordato come queste voci circolino fin dal suo ingresso in Rcs: “Già sei mesi dopo il mio ingresso dicevano che Fontana era a rischio. In realtà, ha celebrato i dieci anni alla guida del Corriere il primo maggio scorso”. Ha poi ricostruito la cronologia: “Io sono arrivato il 3 agosto 2016, quando lui era in carica da un anno e tre mesi. Sono ormai otto anni e nove mesi che lavoriamo insieme, e ho dovuto smentire questa ipotesi almeno una volta l’anno”. (In foto, Urbano Cairo e Luciano Fontana. Credits: Primaonline)

Adnkronos aggiorna il sito e segue il piano Digital First

AdnKronos nuovo sito

È online il nuovo sito dell’agenzia di stampa Adnkronos, progettato per offrire un’esperienza di consultazione più immediata e funzionale. Il restyling, completato nel mese di luglio 2025, risponde all’esigenza di rendere l’informazione più accessibile e fruibile da qualsiasi dispositivo, secondo un approccio mobile-first. Il nuovo portale è stato realizzato con una struttura a griglia modulare, supportata da un sistema CDN per migliorare la velocità di caricamento anche in condizioni di rete non ottimali. Il progetto si inserisce all’interno della strategia di crescita “Digital First”, fondata sull’analisi dei comportamenti di navigazione di migliaia di utenti e finalizzata a ottimizzare la fruizione dei contenuti. I menù di navigazione sono stati riorganizzati in un doppio livello, per mettere in evidenza le notizie più rilevanti e semplificare l’accesso alle diverse aree tematiche. Tra le principali novità figura anche una nuova sezione video, potenziata attraverso l’integrazione della piattaforma Dailymotion Pro, che consente la visione dei filmati in alta qualità, anche con connessioni lente, e con la possibilità di attivare i sottotitoli. Il direttore responsabile dell’agenzia, Davide Desario, ha dichiarato: “Oggi le agenzie di stampa non si rivolgono più soltanto agli addetti ai lavori ma attraverso il sito internet hanno il dovere di parlare un linguaggio chiaro e diretto anche al grande pubblico. E il sito Internet, insieme alle pagine social dell’agenzia, è l’interfaccia per rendere questo dialogo con il Paese reale sempre più attivo e bidirezionale”. Il nuovo sito di Adnkronos si propone quindi come uno strumento al servizio di un’informazione più inclusiva, che punta su ordine, chiarezza e autorevolezza. Con oltre 10 milioni di utenti unici mensili e più di 40 milioni di pagine visualizzate, l’agenzia rafforza la propria presenza nell’ecosistema digitale nazionale. Ogni scelta tecnica ed editoriale è stata orientata dalla volontà di mantenere la centralità delle notizie e l’utente al centro, seguendo la linea tracciata fin dalle origini dall’editore Pippo Marra, da sempre attento all’innovazione tecnologica e alle trasformazioni della comunicazione.

Sardinia Post chiude dopo 13 anni di attività. Redazione in due fino a oggi: “Abbiamo fatto il possibile”

Sardinia Post homepage

Ha cessato ufficialmente le pubblicazioni Sardinia Post, testata giornalistica nata nel 2012, dopo quasi tredici anni di attività. La notizia è stata comunicata ieri alla redazione da Ico 2006 srl, società editrice della testata, che ha avviato le procedure di liquidazione a seguito del mancato accoglimento da parte del Tribunale di Cagliari, lo scorso 16 gennaio, del piano di ristrutturazione del debito presentato secondo quanto previsto dal Codice della crisi d’impresa. Nel documento inviato alla direzione e alla redazione, Ico 2006 ha ricostruito le fasi che hanno portato allo stop definitivo della testata. Le difficoltà economiche sono iniziate durante la pandemia e si sono aggravate con la crisi del precedente socio unico, la Onorato Armatori srl, che ha determinato una riduzione di circa il 50% dei ricavi. Nel 2021 le quote erano passate a una nuova compagine, guidata da Defendini Logistica srl, la quale, a distanza di 18 mesi, ha attraversato a sua volta una crisi aziendale irreversibile. A fine 2023 era stato firmato un accordo con Sae Sardegna spa, editrice de La Nuova Sardegna, che prevedeva l’affitto del ramo d’azienda editoriale e un’opzione di acquisto subordinata al buon esito dell’iter giudiziario. Tuttavia, il rigetto del piano di ristrutturazione da parte del Tribunale ha interrotto ogni possibilità di continuità. Nel periodo successivo, la direzione è stata assunta da uno dei due giornalisti rimasti operativi, in un contesto fortemente ridimensionato. L’obiettivo era garantire, nonostante le limitate risorse, il proseguimento delle pubblicazioni del sito e del bimestrale cartaceo Sardinia Post Magazine, nella speranza di attrarre nuovi investitori. Tuttavia, da gennaio a oggi, non si sono concretizzate proposte per il salvataggio dell’attività editoriale. La decisione di cessare immediatamente le pubblicazioni è stata presa dal liquidatore incaricato dal Tribunale, con l’obiettivo di evitare l’accumulo di ulteriori debiti. Al momento, la testata risulta “congelata”: ne sarà determinato il valore sul mercato e sarà oggetto di liquidazione. In tale scenario, potrà essere acquisita da terzi, liberi da passività pregresse. L’Associazione della Stampa Sarda, con il supporto della Federazione nazionale della Stampa italiana, ha espresso solidarietà ai giornalisti coinvolti e sta lavorando per individuare possibili soluzioni in grado di offrire una nuova prospettiva occupazionale, salvaguardando la presenza di un’informazione indipendente nel panorama regionale. Nel corso degli anni, Sardinia Post si era distinta per la sua linea editoriale autonoma, rappresentando una voce alternativa nel panorama informativo dell’isola. Nonostante le difficoltà, la redazione ha continuato a pubblicare contenuti fino alla comunicazione ufficiale della chiusura. La proprietà ha ringraziato i collaboratori e i lettori che hanno sostenuto il progetto editoriale, specificando che l’attuale interruzione non equivale alla fine definitiva della testata. Tuttavia, a oggi, non esistono le condizioni economiche per proseguirne le attività.

Corriere della Sera rilancia Cook: novità su carta, web e social (dal 26 giugno)

Immagine-Sistema-Cook

Il 26 giugno 2025 il sistema multimediale Cook di Corriere della Sera presenta a Milano un piano di rilancio che introduce nuove rubriche, firme di richiamo, restyling digitali e iniziative per eventi e social, con l’obiettivo di ampliare la copertura sul mondo food e rafforzare il rapporto con lettori e inserzionisti. A illustrarne i contenuti è la direttrice Angela Frenda, che dichiara: “Abbiamo deciso di offrire nuovi contenuti che siano sempre all’altezza delle aspettative”, evidenziando il lavoro coordinato da Isabella Fantigrossi per la parte cartacea e da Chiara Amati per il sito. Nel mensile che esce in edicola con il quotidiano entrano lo chef stellato Massimo Bottura, il docente Michele Fino e l’economista Azzurra Rinaldi, incaricati della pagina Opinioni; la scrittrice Antonella Lattanzi, chiamata a rintracciare il cibo nella letteratura; il chimico Dario Bressanini con la scienza in cucina; Roberta Corradin che racconterà storie di cuoche italiane; la pasticcera Caterina Caramelli con dolci senza zucchero o glutine; il content creator Alessio Cicchini per l’utilizzo degli scarti alimentari. Tra le novità editoriali spicca la sezione Healthy, dedicata alla cucina sana: la endocrinologa Annamaria Colao tratterà di cibo e longevità, Giulia Ciccarelli proporrà colazioni equilibrate, mentre le nutrizioniste Silvana Izzo e Valentina Rossi offriranno ricette rapide e alternative proteiche. Altri spazi fissi ospiteranno le interviste di Clara Bona a designer nelle loro cucine, “La posta del cuore” di Sofia Fabiani (@cucinarestanca) e un Q&A con personalità della cultura italiana. La sezione dedicata al vino si arricchisce con agenda eventi e borsino di notizie vitivinicole. Sul versante digitale il portale cook.corriere.it adotta una grafica integrata con il network Corriere della Sera, lancia le Guide tematiche in download, crea un’area Opinioni con le firme di Cook e apre il Magazine online come archivio storico. Viene rinominata la newsletter del venerdì, ora “The Week”, che invierà le ricette e le notizie più lette; una volta al mese Cook+ riepilogherà i contenuti del numero in edicola. Su Instagram, TikTok e Facebook verranno diffusi contenuti nativi per la community dei “Cookers”. La divisione eventi, guidata da Alessandra Dal Monte, rafforza il calendario di incontri, showcooking e talk. L’amministratore delegato di CairoRCS Media, Uberto Fornara, sottolinea i risultati economici: “La conferma del gradimento del sistema COOK da parte del mercato è evidente guardando i risultati: il 2024 si è chiuso con un incremento di ricavi del 15% e il primo semestre del 2025 ha generato il 40% di ricavi in più rispetto al pari periodo del 2024 triplicando i clienti attivi”. (Credits foto copertina: @primaonline)

Gruppo Monrif lancia quattro nuovi magazine tematici dedicati a mobilità, turismo, salute e sport

QN-Mobilita-Cover_page-0001-1-1

Sabato 28 giugno 2025 prende avvio una nuova proposta editoriale del Gruppo Monrif, che introduce in edicola quattro nuovi magazine mensili a rotazione, distribuiti con i quotidiani QN Quotidiano Nazionale, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno. I supplementi, in uscita ogni sabato con un sovrapprezzo di 50 centesimi, si intitolano QN Mobilità, QN Itinerari, QN Salus e Quotidiano Sportivo Weekend, e sono pensati per offrire contenuti tematici approfonditi a un pubblico trasversale. L’intero progetto sarà supportato da un’infrastruttura digitale e social, con contenuti aggiuntivi accessibili online, tra cui video, podcast, articoli web e rubriche interattive. Il primo numero in uscita sarà QN Mobilità, previsto per il 28 giugno, con articoli su mobilità estiva, trasporti aerei stagionali e tendenze nel comparto delle quattro ruote. I numeri successivi affronteranno argomenti come nautica, mobilità urbana, auto elettriche, sharing e innovazione tecnologica nel settore dei trasporti. Dal 5 luglio sarà disponibile QN Itinerari, mensile dedicato alla valorizzazione del territorio e alla promozione del turismo di prossimità. Il primo numero sarà incentrato su Sardegna e Toscana. Le edizioni successive toccheranno altre aree del Paese, come Sicilia, Trentino e Sudtirolo, in linea con un’idea di viaggio sostenibile e ispirato. Il terzo appuntamento sarà con QN Salus, in edicola dal 12 luglio, che esordirà con approfondimenti su ortopedia ed epatite. Il mensile tratterà di prevenzione, salute pubblica, nutrizione, oncologia, cardiologia, pediatria e medicina di genere, con articoli redatti da medici, esperti sanitari e giornalisti scientifici. Il 19 luglio debutterà invece Quotidiano Sportivo Weekend, dedicato all’universo dello sport con uno sguardo sia ai grandi eventi internazionali che alle storie locali. Le pagine ospiteranno ritratti di atleti, analisi tecniche, approfondimenti su manifestazioni e spazi dedicati alla narrazione sportiva al di là del risultato. (Credits foto copertina: @primaonline)

Paragon, spiata Dagospia: accertamenti sui telefoni

Roberto D'Agostino

Il telefono di Roberto D’Agostino, fondatore del sito di informazione Dagospia, è tra i dispositivi per cui la Procura di Roma ha disposto accertamenti tecnici irripetibili nell’ambito del procedimento relativo allo spyware Graphite, il software spia prodotto dalla società israeliana Paragon Solutions e usato dai servizi segreti italiani. Oltre a D’Agostino, risultano coinvolti altri sei soggetti, tra cui tre giornalisti e tre attivisti della ong Mediterranea Saving Humans, parte lesa nell’indagine. L’attività tecnica è stata disposta su richiesta della Procura e sarà formalmente conferita lunedì. I telefoni sotto esame, oltre a quello di D’Agostino, appartengono all’influencer olandese Eva Vlaardingerbroek, al direttore di Fanpage.it Francesco Cancellato, al capo della cronaca di Napoli Ciro Pellegrino, e agli attivisti Luca Casarini, Giuseppe Caccia e don Mattia Ferrara. L’inchiesta, aperta contro ignoti, riguarda reati previsti dall’articolo 617 del codice penale, tra cui accesso abusivo a sistema informatico e installazione illecita di dispositivi di intercettazione. Secondo quanto emerso, i dispositivi avrebbero ricevuto notifiche da Apple che avvisavano della possibile compromissione tramite spyware. Il malware identificato è Graphite, uno strumento di sorveglianza militare il cui utilizzo è stato attribuito ai servizi di intelligence italiani, ma per il quale non sono ancora emersi mandanti ufficiali. In almeno due casi, Citizen Lab ha confermato l’uso del software attraverso analisi forensi. Il telefono di D’Agostino è attualmente sotto esame da parte della Polizia postale, dopo la denuncia presentata dallo stesso alla Procura di Roma. L’indagine si svolge in coordinamento con la Procura di Napoli, che ha aperto un fascicolo autonomo. Nel frattempo, anche il Copasir ha annunciato di aver riaperto l’esame della documentazione, alla luce dei nuovi elementi emersi e delle segnalazioni da parte di altri giornalisti. Una relazione preliminare era già stata consegnata al Parlamento lo scorso 5 giugno, ma potrebbe ora essere aggiornata e integrata. A livello internazionale, la coalizione americana per i diritti digitali AccessNow ha inviato una lettera formale a Paragon Solutions, chiedendo chiarimenti sulle modalità con cui la società monitora l’uso del proprio software e sugli strumenti adottati per impedire abusi post-contrattuali, come nel caso italiano. AccessNow interroga l’azienda su “quali procedure siano in atto per rilevare e segnalare abusi”, sull’eventuale “impegno a condurre audit indipendenti” e su “quali misure intenda adottare per porre rimedio ai danni causati”. Diverse reazioni sono arrivate dal mondo politico. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ha parlato di “#ItalianWatergate” e chiesto spiegazioni pubbliche: “Se anche Dagospia è stata spiata e il Governo italiano continua a far finta di nulla, siamo in presenza di un fatto gravissimo”. Analoghi appelli sono giunti da parlamentari del Pd, di Azione, di Italia Viva e di Avs, che chiedono trasparenza e risposte istituzionali su eventuali responsabilità pubbliche o private nell’uso di tecnologie di sorveglianza contro la stampa. L’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, in una nota congiunta, affermano di voler bilanciare il diritto di cronaca con la riservatezza delle indagini in corso sul caso Paragon. Esprimono sostegno al lavoro della magistratura e ribadiscono la gravità delle intercettazioni tramite spyware Graphite, chiedendo che l’inchiesta fornisca risposte rapide su quanti giornalisti siano stati spiati, da chi e con quale finalità. (In copertina, Roberto D’Agostino)

Il GdB corre per i bambini dell’Ospedale Civile: in duemila per sostenere il reparto TMO pediatrico

GdB Run

Alle 10.30 in punto è partita da piazza Vittoria, nel cuore del centro storico di Brescia, l’edizione 2025 della “GdB Run”, manifestazione podistica non competitiva organizzata dal Giornale di Brescia a scopo solidale. Oltre 2.000 tra runner e camminatori hanno risposto all’appello, riempiendo le vie cittadine con un’onda gialla di entusiasmo e partecipazione. La corsa ha lo scopo di raccogliere fondi per l’adeguamento del reparto di Trapianto di midollo osseo pediatrico dell’Ospedale Civile, attivo dal 1990, centro di riferimento nazionale con un tasso di sopravvivenza del 95% e oltre 700 trapianti pediatrici già effettuati. La manifestazione, trasmessa in diretta su Teletutto e Radio Bresciasette, si inserisce nel programma delle celebrazioni per gli 80 anni del Giornale di Brescia. A dare il via ufficiale, sulle note dell’inno nazionale cantato dalla soprano Alessia Pintossi, sono stati il presidente del gruppo Editoriale Bresciana Pierpaolo Camadini e la direttrice del Giornale Nunzia Vallini. “È anche grazie a voi se riusciremo in questo obiettivo”, ha detto Camadini rivolgendosi ai partecipanti. Il tracciato di 6,5 chilometri ha attraversato alcune delle zone più rappresentative della città, tra cui via Musei, il Parco dell’Acqua e la chiesa di San Francesco, per tornare infine in piazza Vittoria. In campo anche 60 volontari, numerose associazioni e il supporto tecnico della Uisp, per garantire la sicurezza e la riuscita dell’iniziativa. Premi previsti per i primi tre classificati uomini e donne, per i gruppi più numerosi e per i bambini fino a 12 anni che taglieranno per primi il traguardo. Per loro è prevista una visita alla redazione del Giornale di Brescia con le famiglie. Il progetto di ristrutturazione del reparto di Trapianto di midollo osseo pediatrico prevede l’ampliamento degli spazi da 300 a 490 mq, con l’obiettivo di realizzare entro il primo semestre del 2026 un’area rinnovata, funzionale e adeguata agli standard attuali. Il costo complessivo ammonta a 1,5 milioni di euro, coperti in parte dalle donazioni della Fondazione della Comunità Bresciana e del Fondo Folonari (500mila euro ciascuno) e da Ail Brescia, che curerà direttamente i lavori. I restanti fondi saranno raccolti tramite donazioni private, anche grazie alla GdB Run. “Per ogni euro raccolto con le quote di partecipazione, noi lo raddoppieremo”: l’annuncio lo ha dato il presidente dell’Editoriale bresciana Pierpaolo Camadini, chiudendo la presentazione della GdB Run con la ciliegina sulla torta. “Lo ha deciso il nostro Cda – ha spiegato – speriamo di dover spendere molto: vorrà dire che coloro che aderiranno all’invito di partecipare alla corsa saranno in tanti”. Quindi, verrà interamente devoluta al progetto non solo la quota di partecipazione – 10 euro per gli adulti, 5 per gli under 12 – ma anche la donazione extra del GdB, che raddoppierà le quote di iscrizione, aggiungendo l’equivalente. I costi vivi della manifestazione sportiva sono totalmente assorbiti dagli sponsor. “È una restituzione sul territorio – ha aggiunto –: il nostro giornale da sempre il giornale ha unito la comunità e con questa corsa intende fare altrettanto”. Nunzia Vallini ha sottolineato: “Ci sono corse che non si misurano in chilometri, ma in battiti del cuore”. (Foto copertina di Stefano Avanzi)

La Stampa cambia veste e aumenta il prezzo del giornale

La Stampa nuova grafica

La Stampa si presenta oggi con una nuova veste grafica, un aumento del prezzo di copertina e un ampliamento dell’offerta editoriale, mantenendo saldi i propri valori fondanti. Il rinnovamento, operativo da questa mattina, è stato annunciato dalla direzione del quotidiano con un messaggio rivolto ai lettori in prima pagina. Il nuovo prezzo passa da 1,70 euro a 1,90, con un costo di 2,40 euro il sabato e la domenica, quando in edicola escono anche gli inserti Tuttolibri e Specchio. Secondo quanto comunicato dalla testata, il progetto si basa su tre parole chiave: visione, chiarezza e curiosità. Il restyling grafico è stato studiato per migliorare la leggibilità, anche grazie a caratteri più grandi, e per riflettere un’idea di informazione che guarda al futuro senza perdere il legame con il territorio. Fondata nel 1867, La Stampa conferma il proprio radicamento nel Nord Ovest, con uno sguardo costante sull’Italia e sul mondo. L’operazione di rilancio coinvolge anche i contenuti, con un’espansione delle sezioni dedicate a economia nazionale e locale, inchieste, interviste, analisi e approfondimenti su politica, esteri, società, spettacoli, cultura e sport. Il quotidiano sottolinea l’importanza di una rete di collaboratori composta da giornalisti e da alcuni tra i più noti economisti, filosofi, sociologi, politologi e intellettuali italiani ed europei. “La notizia, la nostra ossessione, non ci basta”. L’obiettivo dichiarato è “capire sempre di più e sempre meglio le dinamiche che condizionano le nostre esistenze”, interrogandosi sul “perché” dei fatti. In un contesto caratterizzato da fake news, infodemia e manipolazioni digitali, La Stampa ribadisce il proprio ruolo di presidio dell’informazione verificata, del pluralismo e della libertà di espressione. Il quotidiano intende distinguersi anche per l’uso consapevole dei nuovi media, senza rinunciare al valore della carta stampata, integrata da una presenza su piattaforme digitali. Il giornale si rivolge direttamente ai lettori con un appello alla fiducia e alla partecipazione attiva, indicando nella comunità un elemento essenziale del proprio modello editoriale. “Solo un popolo informato può compiere scelte libere”, è la citazione da Papa Leone XIV, utilizzata come incipit per sottolineare il senso della missione informativa. La redazione invita inoltre i lettori a inviare suggerimenti, ponendosi in ascolto delle esigenze del pubblico, e si impegna a garantire una produzione giornalistica di qualità, trasparente e affidabile, collegata in tempo reale con Roma, Washington, Mosca, Pechino, Alba e Torino.