Barabino & Partners si unisce a Excellera Advisory Group

Ufficio lavoro

Barabino & Partners, una delle agenzie di comunicazione più rinomate in Italia, ha recentemente annunciato di entrare a far parte di Excellera Advisory Group. Questa mossa segna un momento significativo nel panorama della comunicazione e della consulenza strategica, unendo due leader del settore sotto un’unica entità. L’origine di Excellera risale al novembre 2022, quando è stata fondata attraverso una partnership tra Cattaneo Zanetto Pomposo & Co. e Community, con il supporto di Xenon Private Equity. Nel corso dell’ultimo anno, Excellera ha visto l’adesione di altre importanti realtà del settore, tra cui Public Affairs Advisors e Value Relations. L’ingresso di Barabino & Partners rappresenta un passo avanti significativo per il progetto Excellera, concepito per creare una piattaforma aggregativa di società leader nel proprio settore. Con l’aggiunta di Barabino & Partners e Community, il Gruppo vanta ora le prime due agenzie di comunicazione italiane per dimensioni e valore. L’operazione segue un modello consolidato all’interno di Excellera, in cui le società leader mantengono il proprio brand e l’autonomia gestionale, continuando a operare in concorrenza sul mercato. Con questa unione, Excellera può vantare un fatturato complessivo superiore ai 60 milioni di euro, circa 300 dipendenti e un EBITDA di 20 milioni di euro, posizionandosi al vertice del settore in Italia e tra i primi posti in Europa. Questa strategica acquisizione non solo aumenta le dimensioni del Gruppo, ma rafforza anche il suo posizionamento sia sul mercato nazionale che internazionale. Con la sede di Genova di Barabino & Partners che si aggiunge alle sedi già operative di Milano, Roma e Treviso, Excellera amplifica la propria presenza sul territorio italiano. Inoltre, grazie alle sedi e agli uffici esteri, tra cui Londra, New York e Berlino, il Gruppo è ben posizionato per fornire consulenza a livello globale. Franco Prestigiacomo, Founding Partner e Managing Director di Xenon Private Equity, insieme a Gianfranco Piras, Partner di Xenon Private Equity e Presidente di Excellera, ha commentato: “In poco più di un anno dalla nascita di Excellera abbiamo raggiunto obiettivi importanti: un aumento del fatturato del 14% a parità di perimetro, l’ingresso di Value Relations, di Public Affairs Advisors e oggi di Barabino & Partners, che ha permesso di fare un ulteriore passo in avanti decisivo per la strutturazione di un Gruppo solido ed eccellente sotto tutti i profili, patrimoniali e industriali. La nostra caratteristica è quella di essere investitori finanziari con forte attenzione ai temi del business per accompagnare gli imprenditori a costruire campioni nazionali in settori frammentati. Con questa logica abbiamo fondato Excellera e con lo stesso criterio ne stiamo costruendo lo sviluppo per farne un polo di eccellenza nei servizi professionali di altissimo livello capace di competere su tutti i mercati”. Paolo Zanetto, AD di Excellera Advisory Group, ha espresso la sua soddisfazione per l’ingresso di Barabino & Partners, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. Auro Palomba, CEO di Community, ha evidenziato il ruolo di Excellera nel mercato della comunicazione e delle relazioni istituzionali, sottolineando l’importanza delle società coinvolte nel progetto. Luca Barabino, fondatore di Barabino & Partners, rimarrà Amministratore Delegato della società e insieme a Federico Steiner, Direttore Generale di Barabino & Partners, reinvestirà nella holding. Questo testimonia l’impegno e la fiducia nel progetto di Excellera.

Unione Europea contro Meta: inchiesta su possibili violazioni digitali

Bandiera Unione Europea

La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, il fornitore di Facebook e Instagram, abbia violato la legge europea sui servizi digitali (DSA) in merito alla protezione dell’integrità delle elezioni europee. Tre sono gli aspetti sui quali la Commissione ha richiesto urgentemente una risposta da parte di Meta: Innanzitutto, la Commissione sospetta che Meta non rispetti gli obblighi del DSA riguardanti la diffusione di pubblicità ingannevole, campagne di disinformazione e comportamenti non autentici coordinati nell’Unione Europea. Questa proliferazione di contenuti può rappresentare un rischio per il discorso civico, i processi elettorali, i diritti fondamentali e la protezione dei consumatori. In secondo luogo, la Commissione contesta la strategia di Meta riguardante l’approccio ai contenuti politici, che sembra declassare tali contenuti nei sistemi di raccomandazione di Instagram e Facebook, inclusi i loro feed. L’indagine si concentrerà sulla conformità di questa politica agli obblighi di trasparenza e di ricorso degli utenti, nonché sui requisiti di valutazione e mitigazione dei rischi per il discorso civico e i processi elettorali. Infine, la terza area di interesse riguarda l’indisponibilità di un efficace strumento terzo di monitoraggio in tempo reale del discorso civico e delle elezioni, in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo e di altre consultazioni in vari Stati membri. Meta sta infatti valutando il deprezzamento di “CrowdTangle”, uno strumento di analisi pubblica che consente il monitoraggio delle elezioni in tempo reale da parte di ricercatori, giornalisti e società civile. La Commissione sospetta che il meccanismo di segnalazione dei contenuti illegali di Meta non sia conforme agli obblighi del DSA. La risposta da parte di Meta è attesa entro cinque giorni lavorativi. L’avvio di questo procedimento formale consente alla Commissione di adottare ulteriori misure, come misure provvisorie e decisioni di non conformità. Inoltre, la Commissione ha la facoltà di accettare gli impegni assunti da Meta per affrontare le questioni sollevate nel procedimento. L’anticipazione di questo procedimento è stata riportata dal Financial Times, evidenziando le preoccupazioni di Bruxelles riguardo alla gestione degli sforzi della Russia per minare le elezioni europee. In caso di violazione del DSA, Meta potrebbe essere multata fino al 6% del suo fatturato annuo globale. Meta ha dichiarato di avere un processo consolidato per identificare e mitigare i rischi sulle proprie piattaforme e si è detta ansiosa di continuare la collaborazione con la Commissione europea per fornire ulteriori dettagli su questo lavoro.

Rai Pubblicità: Robbiati nuovo Direttore Marketing Commerciale

Team

Rai Pubblicità ha recentemente annunciato l’arrivo di Marco Robbiati come nuovo Direttore Marketing Commerciale, confermando così le anticipazioni delle settimane precedenti. Questa nomina è stata ufficialmente ratificata dall’Amministratore Delegato, Gian Paolo Tagliavia, che ha espresso fiducia nelle competenze di Robbiati. Robbiati subentra a Roberta Lucca, la quale si è trasferita in Rai lo scorso ottobre per assumere la carica di Direttrice Marketing. Questo passaggio di testimone segna un momento importante per Rai Pubblicità, poiché si affida a una figura con una solida esperienza nel settore. Gian Paolo Tagliavia ha accolto Robbiati con entusiasmo, elogiando le sue competenze professionali e umane: “Voglio dare un caloroso benvenuto in Rai Pubblicità a Marco Robbiati. Conosco Marco e apprezzo la sua professionalità indiscussa e le sue caratteristiche umane. Sono sicuro che saprà guidare con successo le tante professionalità che lavorano all’interno del team marketing della concessionaria. Auguro a lui e a tutta la sua squadra un percorso ricco di soddisfazioni”, ha affermato. Nato a Milano nel 1965, Marco Robbiati vanta un’ampia esperienza nel settore delle ricerche sui media offline e online. Prima di unirsi a Rai Pubblicità, ha ricoperto ruoli di rilievo presso Omnicom Media Group, dove dal 2019 ha ricoperto la carica di Head of Media Intelligence & Market Insight, oltre ad essere stato membro del comitato tecnico di Auditel. La sua carriera, che si estende su tre decenni, include esperienze significative in agenzie e aziende leader nel settore dei media, come Publicis Media Group, Starcom e Mediacom.

Apple si prepara a rivoluzionare l’IA su iPhone

Apple iPhone

Secondo le recenti informazioni fornite da Mark Gurman di Bloomberg, esperto del mondo Apple, l’azienda sta attivamente sviluppando un’intelligenza artificiale (IA) dedicata agli iPhone. Questa nuova IA dovrebbe essere lanciata in concomitanza con l’atteso aggiornamento del sistema operativo iOS 18, previsto per l’autunno. Ciò che distingue questa IA dalle altre è il suo orientamento alla privacy degli utenti: si prevede che funzioni senza la necessità di una connessione internet. L’approccio di Apple prevede che gran parte del lavoro di elaborazione sia svolto direttamente sul dispositivo, basandosi su un database locale supportato dal cosiddetto Large Language Model (Llm). Questo significa che l’IA sarà in grado di rispondere alle domande degli utenti senza dover attingere continuamente a internet per informazioni aggiornate, differenziandosi così da concorrenti come ChatGPT, Copilot e Gemini di Google. Tuttavia, secondo Gurman, questo approccio potrebbe limitare il potenziale dell’IA di Apple rispetto a quelle che si connettono al web. Per ovviare a questa possibile limitazione, si ipotizza che Apple possa integrare in alcuni contesti del sistema operativo iOS 18 il sistema Gemini di Google, consentendo un accesso più ampio e aggiornato alle informazioni. L’idea di base è che un’IA operante principalmente sul dispositivo offra tempi di risposta più rapidi e una maggiore sicurezza dei dati rispetto alle soluzioni basate su cloud. Questo si allinea con la strategia di Apple incentrata sulla tutela della privacy degli utenti, uno dei suoi principi cardine. È interessante notare che solo un mese fa era emersa la notizia di un accordo tra Apple e Google per integrare l’IA di quest’ultima sugli iPhone. Questo suggerisce un’apertura da parte di Apple verso la collaborazione con altre società per migliorare le capacità dell’IA sui suoi dispositivi. Le anticipazioni ufficiali su questo progetto sono attese durante la conferenza degli sviluppatori Apple WWDC 2024, che si terrà il 10 giugno. Ci si aspetta che Tim Cook, CEO di Apple, sveli ulteriori dettagli durante il keynote di apertura, preparando il terreno per il lancio previsto in autunno con iOS 18.

Team99 potenzia la presenza digitale del Gruppo Cannavacciuolo

Puzzle

Una nuova partnership si consolida nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità: il Gruppo Cannavacciuolo e Team99 uniscono le forze per ottimizzare le attività digitali del gruppo, dall’implementazione dei siti web dei resort de Laqua Collection al lancio delle campagne digitali sponsorizzate multicanale per il 2024. Il risultato immediato? Il lancio online dei cinque siti web de Laqua Collection e del nuovo sito di Villa Crespi. Team99 ha saputo tradurre l’eleganza e il prestigio di queste destinazioni in un’esperienza digitale coinvolgente, rispecchiando l’ospitalità distintiva del Gruppo Cannavacciuolo. Inoltre, ha sviluppato strategie mirate per aumentare la visibilità online dei resort in modo strutturato. “Siamo molto soddisfatti della nostra collaborazione con Team99, perché si è rivelato non solo un partner affidabile, ma anche un team appassionato e creativo. Hanno compreso la nostra visione, rendendola concreta attraverso iniziative e progetti, tutti pensati per raggiungere obiettivi comuni” commenta Cinzia Primatesta, Amministratore Delegato del gruppo e moglie dello chef Antonino Cannavacciuolo. “Ciò che distingue la collaborazione tra Team99 e il Gruppo Cannavacciuolo è l’approccio proattivo del nostro team, alimentato dalla comprensione profonda degli obiettivi commerciali e dell’identità di marca del gruppo e dai nostri primi… 25 anni di esperienza!” conclude Luca Della Corte, CEO e Co-fondatore di Team99. Ecco alcuni dei protagonisti di questa collaborazione: Team99 Federica Papotti: Art Direction Marco Nicolini: Digital Marketing Specialist & Data Analyst Vittorio Corazzari: WebMKTG Specialist Dimitri Sohonof, Giulio Gualtieri: Web Developers Sn. Sara Calanca: Content Manager Sn. Mauro Traldi: Branding Strategist Luca Della Corte: Client Manager & Key Account Gruppo Cannavacciuolo Michela Cadei: Marketing & Communications Manager Silvia Ferrari: Sales & Marketing Manager Martina Marotta: SEO Copywriter & Web Content Specialist Luana Prandi: Sales & Marketing Specialist

Apple rimuove WhatsApp e Threads in Cina

Social media

La decisione di Apple di rimuovere WhatsApp e Threads dal suo App Store in Cina, anticipata dal Wall Street Journal e successivamente confermata dalla stessa Cupertino, ha scatenato un dibattito sulle implicazioni della censura e della sicurezza nazionale nel paese asiatico. Secondo quanto riportato, dietro alla censura delle due app di Meta (precedentemente Facebook), si nasconde un ordine proveniente da Pechino, motivato da “preoccupazioni sulla sicurezza nazionale“. Questa mossa non ha influenzato altre app della holding social di Mark Zuckerberg, come Facebook, Instagram e Messenger, né altre app occidentali popolari come YouTube e X. Apple ha risposto alla situazione affermando di essere obbligata a seguire le leggi dei paesi in cui opera, anche se non è d’accordo con esse. Questo evento è stato collegato alle nuove regole di registrazione introdotte nell’agosto precedente e alla conseguente pulizia degli store iOS e Android cinesi da parte delle autorità di regolamentazione, che hanno imposto la rimozione di molte app non registrate correttamente. La scadenza per la registrazione era fissata per la fine di marzo, coincidendo con l’entrata in vigore delle nuove norme il primo aprile. Questo non è il primo caso di censura di Apple in Cina. Nel 2017, l’azienda aveva rimosso l’app del New York Times, citando violazioni delle normative locali, mentre l’anno scorso diverse app simili a ChatGPT erano state coinvolte, in concomitanza con l’elaborazione delle normative locali per i servizi di intelligenza artificiale generativa.

Rai Pubblicità e Adjinn: nuovi orizzonti nella pubblicità digitale

RAI sede Milano

In linea con la crescente importanza della pubblicità digitale nel panorama mediatico contemporaneo, Rai Pubblicità, la divisione pubblicitaria di Rai, ha recentemente stretto un accordo con Adjinn, un’azienda spagnola specializzata nell’intelligence pubblicitaria digitale. La collaborazione è stata stipulata per supportare il processo di convergenza digitale di Rai Pubblicità e per migliorare la rappresentazione del mercato pubblicitario. Adjinn, con una vasta esperienza internazionale, è stata selezionata per le sue competenze nel settore. L’accordo con Rai Pubblicità – dice Alberto Dal Sasso, Managing Partner di Adjinn Italia – di cui siamo orgogliosi, ci porta a profondere il massimo impegno nella velocizzazione degli sviluppi della tecnologia che stiamo portando sul mercato italiano. Adjinn utilizza una tecnologia basata su intelligenza artificiale e machine learning per monitorare l’attività pubblicitaria digitale su scala globale e locale. Questo consentirà a Rai Pubblicità e ai suoi clienti di accedere a informazioni utili per migliorare le loro strategie pubblicitarie.  

Yahoo News potenziata dall’intelligenza artificiale di Artifact

Yahoo News

Yahoo ha annunciato che l’applicazione autonoma Artifact non sarà più disponibile, ma la sua tecnologia proprietaria di personalizzazione basata sull’intelligenza artificiale verrà integrata nelle piattaforme di Yahoo, incluso l’applicativo Yahoo News. Questa mossa mira a fornire agli utenti un’esperienza ancora più rilevante e personalizzata durante la ricerca di notizie e informazioni online. L’obiettivo principale di Artifact è sempre stato quello di utilizzare l’intelligenza artificiale per fornire agli utenti storie e contenuti rilevanti. La tecnologia sviluppata da Artifact avrà un impatto significativo all’interno della vasta rete di Yahoo News, portando ad un’esperienza ancora più personalizzata per gli utenti. Yahoo, da tempo un punto di riferimento nella curatela delle notizie su Internet, si impegna costantemente a fornire contenuti di alta qualità che interessino gli utenti. L’integrazione della tecnologia di Artifact è vista come un investimento per avanzare ulteriormente questa missione, offrendo notizie affidabili e informazioni su scala globale. “Yahoo è stato uno dei primi a combinare la curatela umana e algoritmica delle notizie. Da allora, il panorama dell’apprendimento automatico e della personalizzazione è cambiato radicalmente e Artifact ha innovato con la migliore tecnologia del momento”, ha dichiarato Kat Downs Mulder, SVP e General Manager di Yahoo News. “Artifact è diventato un prodotto molto amato e siamo entusiasti di poter continuare a far crescere questa tecnologia e di portare avanti la nostra missione di diventare la guida di fiducia per le informazioni digitali e il miglior curatore che collega le persone ai contenuti che contano di più per loro”. Kevin Systrom, CEO e co-fondatore di Artifact, ha espresso entusiasmo per l’integrazione della tecnologia di Artifact in Yahoo News, riconoscendo l’opportunità di raggiungere un pubblico ancora più vasto e offrire un’esperienza di scoperta di contenuti più avanzata.

Pubblicità online: Domani e Adasta insieme

Domani Editoriale

Adasta, la rinomata concessionaria di pubblicità, e Domani, il prestigioso quotidiano edito da Editoriale Domani, hanno siglato una partnership rivoluzionaria per la gestione degli spazi pubblicitari digitali. Questa mossa strategica arriva in seguito all’acquisizione delle quote di maggioranza di Adasta da parte di Execus. Mentre Editoriale Domani continuerà a gestire la raccolta pubblicitaria sul quotidiano e i clienti direzionali, Adasta prenderà il timone della raccolta pubblicitaria digitale di Domani a partire dal mese in corso. Con una base di 1,5 milioni di utenti unici e circa 5 milioni di pagine viste ogni mese, Domani è noto per la sua linea editoriale attenta e approfondita, che Adasta si impegna a valorizzare attraverso strategie pubblicitarie innovative e non invasive. L’obiettivo primario di questa collaborazione è duplice: massimizzare la monetizzazione degli spazi pubblicitari disponibili sul sito e sui social di Domani, mantenendo al contempo l’integrità editoriale e l’esperienza di lettura degli utenti. Adasta intende raggiungere questo obiettivo attraverso formati pubblicitari ad alto impatto e soluzioni all’avanguardia, sia tramite il canale Programmatico che con una strategia commerciale dedicata alla vendita diretta e ai Progetti Speciali. Filippo Marchio, Managing Director di Adasta Media, condivide il suo entusiasmo riguardo a questa partnership: “Siamo entusiasti di aver concluso un accordo con una testata giornalistica così autorevole come Domani. Questa partnership rappresenta per noi un’opportunità unica di dimostrare il nostro continuo impegno non solo verso l’innovazione pubblicitaria, ma anche verso la tutela dell’integrità editoriale. Il nostro obiettivo è offrire soluzioni pubblicitarie efficaci e che generino valore concreto, senza mai compromettere la qualità dell’esperienza da parte dei lettori”.  

Alessandro Michele, il nuovo visionario di Valentino

logo Valentino

Il mondo della moda è in fermento: Valentino ha nominato Alessandro Michele come nuovo direttore creativo, in sostituzione di Pierpaolo Piccioli, che ha recentemente lasciato l’incarico dopo un’esperienza durata ben 25 anni. Questo repentino cambiamento ha anche portato alla decisione di saltare le sfilate Uomo e Alta Moda di giugno, segnando un punto di svolta nella storia della maison. A partire dal 2 aprile, Michele, già noto per il suo lavoro alla direzione creativa di Gucci fino a novembre 2022, prenderà le redini creative di Valentino. Basato a Roma, il nuovo direttore creativo è pronto a portare un vento fresco e innovativo alla prestigiosa casa di moda. In merito a questa nomina, la maison ha dichiarato: “Questo momento segna l’inizio di un nuovo viaggio volto a far continuare a splendere nel mondo i valori unici del brand, il suo patrimonio e i suoi codici couture attraverso la straordinaria prospettiva e la ricca esperienza di Alessandro Michele”. Alessandro Michele, a sua volta, ha espresso grande onore nel fare parte della famiglia Valentino, riconoscendo l’immensa gioia e la grande responsabilità che questo incarico comporta. Sento l’immensa gioia e l’enorme responsabilità nel fare ingresso in una Maison de Couture che ha inciso la parola “bellezza” in una storia collettiva fatta di ricercatezza ed estrema grazia”, ha affermato Michele