Instagram testa annunci non skippabili: opinioni divise

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Instagram ha confermato di essere attualmente in fase di test per introdurre annunci pubblicitari non skippabili sulla piattaforma, suscitando una serie di reazioni contrastanti tra gli utenti. Questi annunci, già ampiamente diffusi su altre piattaforme come YouTube, richiederanno agli utenti di guardare interamente l’annuncio prima di poter continuare la navigazione nell’app. Con l’aumento del focus di Instagram sui contenuti video attraverso funzionalità come Stories e Reels, l’introduzione di annunci non skippabili sembra una mossa naturale per aumentare il coinvolgimento degli utenti e generare maggiori entrate pubblicitarie. Tuttavia, la notizia ha ricevuto principalmente critiche da parte degli utenti sui social media. Un portavoce di Meta, la società madre di Instagram, ha confermato a TechCrunch che la piattaforma sta esplorando nuovi formati pubblicitari per offrire maggiore valore agli inserzionisti. Al momento, la funzione è in fase di test e non è ancora chiaro se verrà implementata definitivamente. Oltre agli annunci non skippabili, Meta ha annunciato una serie di nuove funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa per gli inserzionisti, come la generazione automatica di immagini e testi per le campagne pubblicitarie. Secondo le stime di Warc, Meta, che include Facebook, Instagram e WhatsApp, detiene attualmente il 63% del mercato della pubblicità sui social media, con ricavi previsti per il 2024 pari a 155 miliardi di dollari. Questi numeri confermano il crescente dominio di Meta nel settore pubblicitario, con una spesa pubblicitaria che si avvicina sempre di più a quella della TV lineare a livello globale.

Editoria e intelligenza artificiale, regole necessarie

Festival dell’Economia di Trento

Al Festival dell’Economia di Trento si è svolto un interessante dibattito sugli scenari futuri dell’editoria e dell’informazione alla luce delle trasformazioni indotte dall’intelligenza artificiale (IA). A confrontarsi su questo tema cruciale sono stati Alberto Barachini, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega all’informazione e all’editoria, Mirja Cartia d’Asero, amministratore delegato de Il Sole 24 Ore, e Paul Verwilt, COO di Mediahuis. COMPONENTE UMANA  Un punto chiave emerso dal dibattito è l’importanza della componente umana nel preservare l’integrità e la qualità dell’informazione. Secondo i relatori, l’adozione indiscriminata dell’IA senza un adeguato quadro regolatorio potrebbe portare a scenari problematici, compromettendo il ruolo cruciale dei giornalisti e la diversità delle fonti informative. “Per salvare il mondo dei media dai rischi dell’intelligenza artificiale dobbiamo adottare un approccio umano-centrico – dice Mirja Cartia d’Asero. Dobbiamo quindi tenere conto del fatto che si tratta di un tool tecnologico capace di amplificare le risorse a disposizione di un giornalista, ma anche che servono delle tutele etiche chiare”. REGOLAMENTAZIONE INTERNAZIONALE  Paul Verwilt ha evidenziato una delle principali lacune attuali: l’assenza di una legge internazionale sulla proprietà intellettuale in relazione all’IA. “Nel momento in cui l’IA assorbe degli input e genera un output, questo nuovo prodotto di chi è?” ha chiesto Verwilt, sollevando una questione che necessita di urgente attenzione per evitare che la creatività e l’originalità dei contenuti giornalistici vengano sminuite. Alberto Barachini ha sottolineato ulteriormente il rischio di perdere la consapevolezza del ruolo dei giornalisti e della creatività. “Dobbiamo ricordare sempre da dove veniamo e dunque l’importanza dell’informazione stessa. Il rischio è che non resti che superficie o di paradossi come l’idea che un’informazione prodotta da intelligenza artificiale possa essere più imparziale”. EQUILIBRIO NECESSARIO  Un altro tema cruciale trattato nel dibattito è stato l’equilibrio tra regolamentazione e autoregolamentazione. Mentre norme come l’Ai Act recentemente approvato dall’Europa rappresentano passi importanti, la loro implementazione richiederà tempo. Nel frattempo, è essenziale che i gruppi editoriali adottino regolamenti interni per gestire l’uso dell’IA in modo responsabile. Mirja Cartia d’Asero e Paul Verwilt hanno concordato sulla necessità di autoregolamentazione. Ciò include il blocco dei dati accessibili alle società di IA, l’uso moderato dell’intelligenza artificiale da parte dei redattori, la chiara definizione dei contenuti prodotti da IA e la protezione della presenza umana nella filiera produttiva.

Addio Twitter, benvenuto X.com

X.com

Twitter non esiste più. Il famoso social network ha completato il suo rebranding, migrando definitivamente su X.com, come annunciato dal proprietario Elon Musk. Questo cambiamento segna la conclusione di un percorso iniziato nell’estate scorsa, quando il primo annuncio del rebranding ha sorpreso gli utenti di tutto il mondo. Musk ha confermato la transizione con un post sul suo profilo, affermando che “tutti i sistemi principali sono ora su X.com“. Ad accompagnare l’annuncio, un nuovo logo: una X bianca su un cerchio blu, simbolo del cambiamento e dell’innovazione. La storia di X: dalla visione di Musk alla realtà Elon Musk ha una lunga storia con la lettera X nei suoi marchi aziendali. Dopo aver acquistato Twitter alla fine del 2022, ha fondato una società chiamata X Corp per completare l’acquisizione. Questo non è stato un caso isolato: il marchio “X” è apparso più volte nella carriera di Musk, simbolo di avanguardia e trasformazione. X: una super-app a tutto tondo L’obiettivo di Musk con X è ambizioso: creare una super-app simile a WeChat, il colosso cinese che integra una vasta gamma di servizi oltre al semplice social networking. X non sarà solo una piattaforma per condividere post e interagire con gli amici, ma un ecosistema completo che includerà chiamate vocali, video, pagamenti mobili, giochi, notizie e prenotazioni online. Grok: l’intelligenza artificiale al servizio di X In questo nuovo contesto, Musk sta anche promuovendo Grok, il suo chatbot di intelligenza artificiale. Dopo il lancio negli Stati Uniti, Grok è ora disponibile anche in Europa. Questo strumento di AI rappresenta un altro passo verso l’integrazione di tecnologie avanzate nella piattaforma, offrendo agli utenti assistenza intelligente e interazioni più sofisticate.

TikTok introduce etichettatura per contenuti generati dall’IA

TikTok logo

TikTok ha preso un passo significativo verso una maggiore trasparenza e autenticità dei suoi contenuti. Attraverso una partnership con la Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), TikTok ha annunciato l’implementazione dell’etichettatura automatica dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale (AIGC) provenienti da altre piattaforme. Questa mossa strategica, resa possibile grazie alla tecnologia delle Content Credentials, promette di rivoluzionare il modo in cui gli utenti interagiscono e comprendono il contenuto creato attraverso l’IA. Le Content Credentials, una tecnologia all’avanguardia, consentono non solo di identificare gli AIGC su TikTok, ma anche di fornire dettagli cruciali sul loro processo di creazione e modifica. Con questa implementazione, gli utenti avranno accesso a informazioni quali quando, dove e come è stato creato o modificato un determinato contenuto. Ciò significa che la trasparenza non sarà più un’opzione, ma una caratteristica fondamentale dei contenuti che circolano sulla piattaforma. Ma le novità non si fermano qui. TikTok ha annunciato che nei prossimi mesi le Content Credentials saranno applicate anche ai contenuti interni alla piattaforma, rimanendo associate anche dopo essere stati scaricati. Questo consentirà a chiunque di verificare l’autenticità e l’origine di un contenuto, promuovendo una cultura di fiducia e trasparenza tra gli utenti. Il motivo principale dietro queste iniziative è garantire una maggiore chiarezza riguardo all’origine dei contenuti generati dall’IA, riducendo al minimo la confusione e prevenendo potenziali inganni. TikTok ha già avviato l’implementazione di etichette per gli AIGC che utilizzano effetti IA, e questo sforzo verrà esteso su scala globale. Con 37 milioni di creatori già utilizzatori degli strumenti di segnalazione messi a disposizione dalla piattaforma, TikTok dimostra un impegno tangibile per garantire la trasparenza e la responsabilità nell’ambiente digitale.  

OpenAI svela GPT-4o

OpenAI

OpenAI ha sconvolto il panorama dell’intelligenza artificiale con il lancio di GPT-4o durante l’evento “Spring Update” a San Francisco. Questo nuovo modello, una versione avanzata di GPT-4, integra una notevole novità: la capacità vocale, trasformandosi così in un assistente virtuale completo. Mira Murati, Chief Technology Officer di OpenAI, ha annunciato con entusiasmo che GPT-4o sarà accessibile gratuitamente per tutti gli utenti, sebbene gli utenti premium godranno di un vantaggio significativo. Dimostrazioni impressionanti hanno mostrato la capacità di GPT-4o di leggere storie con voci emotive e risolvere equazioni matematiche utilizzando capacità visive. Oltre al lancio di GPT-4o, OpenAI ha presentato una versione desktop di ChatGpt e un’interfaccia utente aggiornata per migliorare l’esperienza di interazione. Nonostante il rapido aumento della base utenti, l’azienda deve affrontare la sfida di gestire la crescente domanda. La notizia arriva in un momento di crescente attenzione sulle mosse dei concorrenti, con Google che prepara la sua conferenza sugli sviluppatori e voci su un potenziale accordo con Apple per lo sviluppo di iOS 18. In questo contesto competitivo, l’impegno di OpenAI per democratizzare l’IA e creare esperienze utente intuitive apre la strada a un futuro di opportunità e innovazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale.

Barabino & Partners si unisce a Excellera Advisory Group

Ufficio lavoro

Barabino & Partners, una delle agenzie di comunicazione più rinomate in Italia, ha recentemente annunciato di entrare a far parte di Excellera Advisory Group. Questa mossa segna un momento significativo nel panorama della comunicazione e della consulenza strategica, unendo due leader del settore sotto un’unica entità. L’origine di Excellera risale al novembre 2022, quando è stata fondata attraverso una partnership tra Cattaneo Zanetto Pomposo & Co. e Community, con il supporto di Xenon Private Equity. Nel corso dell’ultimo anno, Excellera ha visto l’adesione di altre importanti realtà del settore, tra cui Public Affairs Advisors e Value Relations. L’ingresso di Barabino & Partners rappresenta un passo avanti significativo per il progetto Excellera, concepito per creare una piattaforma aggregativa di società leader nel proprio settore. Con l’aggiunta di Barabino & Partners e Community, il Gruppo vanta ora le prime due agenzie di comunicazione italiane per dimensioni e valore. L’operazione segue un modello consolidato all’interno di Excellera, in cui le società leader mantengono il proprio brand e l’autonomia gestionale, continuando a operare in concorrenza sul mercato. Con questa unione, Excellera può vantare un fatturato complessivo superiore ai 60 milioni di euro, circa 300 dipendenti e un EBITDA di 20 milioni di euro, posizionandosi al vertice del settore in Italia e tra i primi posti in Europa. Questa strategica acquisizione non solo aumenta le dimensioni del Gruppo, ma rafforza anche il suo posizionamento sia sul mercato nazionale che internazionale. Con la sede di Genova di Barabino & Partners che si aggiunge alle sedi già operative di Milano, Roma e Treviso, Excellera amplifica la propria presenza sul territorio italiano. Inoltre, grazie alle sedi e agli uffici esteri, tra cui Londra, New York e Berlino, il Gruppo è ben posizionato per fornire consulenza a livello globale. Franco Prestigiacomo, Founding Partner e Managing Director di Xenon Private Equity, insieme a Gianfranco Piras, Partner di Xenon Private Equity e Presidente di Excellera, ha commentato: “In poco più di un anno dalla nascita di Excellera abbiamo raggiunto obiettivi importanti: un aumento del fatturato del 14% a parità di perimetro, l’ingresso di Value Relations, di Public Affairs Advisors e oggi di Barabino & Partners, che ha permesso di fare un ulteriore passo in avanti decisivo per la strutturazione di un Gruppo solido ed eccellente sotto tutti i profili, patrimoniali e industriali. La nostra caratteristica è quella di essere investitori finanziari con forte attenzione ai temi del business per accompagnare gli imprenditori a costruire campioni nazionali in settori frammentati. Con questa logica abbiamo fondato Excellera e con lo stesso criterio ne stiamo costruendo lo sviluppo per farne un polo di eccellenza nei servizi professionali di altissimo livello capace di competere su tutti i mercati”. Paolo Zanetto, AD di Excellera Advisory Group, ha espresso la sua soddisfazione per l’ingresso di Barabino & Partners, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per raggiungere obiettivi comuni. Auro Palomba, CEO di Community, ha evidenziato il ruolo di Excellera nel mercato della comunicazione e delle relazioni istituzionali, sottolineando l’importanza delle società coinvolte nel progetto. Luca Barabino, fondatore di Barabino & Partners, rimarrà Amministratore Delegato della società e insieme a Federico Steiner, Direttore Generale di Barabino & Partners, reinvestirà nella holding. Questo testimonia l’impegno e la fiducia nel progetto di Excellera.

Unione Europea contro Meta: inchiesta su possibili violazioni digitali

Bandiera Unione Europea

La Commissione Europea ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, il fornitore di Facebook e Instagram, abbia violato la legge europea sui servizi digitali (DSA) in merito alla protezione dell’integrità delle elezioni europee. Tre sono gli aspetti sui quali la Commissione ha richiesto urgentemente una risposta da parte di Meta: Innanzitutto, la Commissione sospetta che Meta non rispetti gli obblighi del DSA riguardanti la diffusione di pubblicità ingannevole, campagne di disinformazione e comportamenti non autentici coordinati nell’Unione Europea. Questa proliferazione di contenuti può rappresentare un rischio per il discorso civico, i processi elettorali, i diritti fondamentali e la protezione dei consumatori. In secondo luogo, la Commissione contesta la strategia di Meta riguardante l’approccio ai contenuti politici, che sembra declassare tali contenuti nei sistemi di raccomandazione di Instagram e Facebook, inclusi i loro feed. L’indagine si concentrerà sulla conformità di questa politica agli obblighi di trasparenza e di ricorso degli utenti, nonché sui requisiti di valutazione e mitigazione dei rischi per il discorso civico e i processi elettorali. Infine, la terza area di interesse riguarda l’indisponibilità di un efficace strumento terzo di monitoraggio in tempo reale del discorso civico e delle elezioni, in vista delle prossime elezioni del Parlamento europeo e di altre consultazioni in vari Stati membri. Meta sta infatti valutando il deprezzamento di “CrowdTangle”, uno strumento di analisi pubblica che consente il monitoraggio delle elezioni in tempo reale da parte di ricercatori, giornalisti e società civile. La Commissione sospetta che il meccanismo di segnalazione dei contenuti illegali di Meta non sia conforme agli obblighi del DSA. La risposta da parte di Meta è attesa entro cinque giorni lavorativi. L’avvio di questo procedimento formale consente alla Commissione di adottare ulteriori misure, come misure provvisorie e decisioni di non conformità. Inoltre, la Commissione ha la facoltà di accettare gli impegni assunti da Meta per affrontare le questioni sollevate nel procedimento. L’anticipazione di questo procedimento è stata riportata dal Financial Times, evidenziando le preoccupazioni di Bruxelles riguardo alla gestione degli sforzi della Russia per minare le elezioni europee. In caso di violazione del DSA, Meta potrebbe essere multata fino al 6% del suo fatturato annuo globale. Meta ha dichiarato di avere un processo consolidato per identificare e mitigare i rischi sulle proprie piattaforme e si è detta ansiosa di continuare la collaborazione con la Commissione europea per fornire ulteriori dettagli su questo lavoro.

Rai Pubblicità: Robbiati nuovo Direttore Marketing Commerciale

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Rai Pubblicità ha recentemente annunciato l’arrivo di Marco Robbiati come nuovo Direttore Marketing Commerciale, confermando così le anticipazioni delle settimane precedenti. Questa nomina è stata ufficialmente ratificata dall’Amministratore Delegato, Gian Paolo Tagliavia, che ha espresso fiducia nelle competenze di Robbiati. Robbiati subentra a Roberta Lucca, la quale si è trasferita in Rai lo scorso ottobre per assumere la carica di Direttrice Marketing. Questo passaggio di testimone segna un momento importante per Rai Pubblicità, poiché si affida a una figura con una solida esperienza nel settore. Gian Paolo Tagliavia ha accolto Robbiati con entusiasmo, elogiando le sue competenze professionali e umane: “Voglio dare un caloroso benvenuto in Rai Pubblicità a Marco Robbiati. Conosco Marco e apprezzo la sua professionalità indiscussa e le sue caratteristiche umane. Sono sicuro che saprà guidare con successo le tante professionalità che lavorano all’interno del team marketing della concessionaria. Auguro a lui e a tutta la sua squadra un percorso ricco di soddisfazioni”, ha affermato. Nato a Milano nel 1965, Marco Robbiati vanta un’ampia esperienza nel settore delle ricerche sui media offline e online. Prima di unirsi a Rai Pubblicità, ha ricoperto ruoli di rilievo presso Omnicom Media Group, dove dal 2019 ha ricoperto la carica di Head of Media Intelligence & Market Insight, oltre ad essere stato membro del comitato tecnico di Auditel. La sua carriera, che si estende su tre decenni, include esperienze significative in agenzie e aziende leader nel settore dei media, come Publicis Media Group, Starcom e Mediacom.

Apple si prepara a rivoluzionare l’IA su iPhone

Apple iPhone

Secondo le recenti informazioni fornite da Mark Gurman di Bloomberg, esperto del mondo Apple, l’azienda sta attivamente sviluppando un’intelligenza artificiale (IA) dedicata agli iPhone. Questa nuova IA dovrebbe essere lanciata in concomitanza con l’atteso aggiornamento del sistema operativo iOS 18, previsto per l’autunno. Ciò che distingue questa IA dalle altre è il suo orientamento alla privacy degli utenti: si prevede che funzioni senza la necessità di una connessione internet. L’approccio di Apple prevede che gran parte del lavoro di elaborazione sia svolto direttamente sul dispositivo, basandosi su un database locale supportato dal cosiddetto Large Language Model (Llm). Questo significa che l’IA sarà in grado di rispondere alle domande degli utenti senza dover attingere continuamente a internet per informazioni aggiornate, differenziandosi così da concorrenti come ChatGPT, Copilot e Gemini di Google. Tuttavia, secondo Gurman, questo approccio potrebbe limitare il potenziale dell’IA di Apple rispetto a quelle che si connettono al web. Per ovviare a questa possibile limitazione, si ipotizza che Apple possa integrare in alcuni contesti del sistema operativo iOS 18 il sistema Gemini di Google, consentendo un accesso più ampio e aggiornato alle informazioni. L’idea di base è che un’IA operante principalmente sul dispositivo offra tempi di risposta più rapidi e una maggiore sicurezza dei dati rispetto alle soluzioni basate su cloud. Questo si allinea con la strategia di Apple incentrata sulla tutela della privacy degli utenti, uno dei suoi principi cardine. È interessante notare che solo un mese fa era emersa la notizia di un accordo tra Apple e Google per integrare l’IA di quest’ultima sugli iPhone. Questo suggerisce un’apertura da parte di Apple verso la collaborazione con altre società per migliorare le capacità dell’IA sui suoi dispositivi. Le anticipazioni ufficiali su questo progetto sono attese durante la conferenza degli sviluppatori Apple WWDC 2024, che si terrà il 10 giugno. Ci si aspetta che Tim Cook, CEO di Apple, sveli ulteriori dettagli durante il keynote di apertura, preparando il terreno per il lancio previsto in autunno con iOS 18.

Team99 potenzia la presenza digitale del Gruppo Cannavacciuolo

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Una nuova partnership si consolida nel mondo della ristorazione e dell’ospitalità: il Gruppo Cannavacciuolo e Team99 uniscono le forze per ottimizzare le attività digitali del gruppo, dall’implementazione dei siti web dei resort de Laqua Collection al lancio delle campagne digitali sponsorizzate multicanale per il 2024. Il risultato immediato? Il lancio online dei cinque siti web de Laqua Collection e del nuovo sito di Villa Crespi. Team99 ha saputo tradurre l’eleganza e il prestigio di queste destinazioni in un’esperienza digitale coinvolgente, rispecchiando l’ospitalità distintiva del Gruppo Cannavacciuolo. Inoltre, ha sviluppato strategie mirate per aumentare la visibilità online dei resort in modo strutturato. “Siamo molto soddisfatti della nostra collaborazione con Team99, perché si è rivelato non solo un partner affidabile, ma anche un team appassionato e creativo. Hanno compreso la nostra visione, rendendola concreta attraverso iniziative e progetti, tutti pensati per raggiungere obiettivi comuni” commenta Cinzia Primatesta, Amministratore Delegato del gruppo e moglie dello chef Antonino Cannavacciuolo. “Ciò che distingue la collaborazione tra Team99 e il Gruppo Cannavacciuolo è l’approccio proattivo del nostro team, alimentato dalla comprensione profonda degli obiettivi commerciali e dell’identità di marca del gruppo e dai nostri primi… 25 anni di esperienza!” conclude Luca Della Corte, CEO e Co-fondatore di Team99. Ecco alcuni dei protagonisti di questa collaborazione: Team99 Federica Papotti: Art Direction Marco Nicolini: Digital Marketing Specialist & Data Analyst Vittorio Corazzari: WebMKTG Specialist Dimitri Sohonof, Giulio Gualtieri: Web Developers Sn. Sara Calanca: Content Manager Sn. Mauro Traldi: Branding Strategist Luca Della Corte: Client Manager & Key Account Gruppo Cannavacciuolo Michela Cadei: Marketing & Communications Manager Silvia Ferrari: Sales & Marketing Manager Martina Marotta: SEO Copywriter & Web Content Specialist Luana Prandi: Sales & Marketing Specialist