Controversie nell’uso dei termini su identità di genere e immigrazione: l’AP sotto accusa dall’amministrazione Trump

Negli ultimi anni, il linguaggio utilizzato dai media è diventato un vero e proprio campo di battaglia politico negli Stati Uniti. L’Associated Press (AP), una delle principali agenzie di stampa mondiali, è stata ripetutamente accusata dall’amministrazione Trump di favorire una visione progressista attraverso il suo influente Stylebook, il manuale di stile utilizzato da giornalisti e redazioni in tutto il mondo. Secondo la Casa Bianca, alcune delle linee guida dell’AP riflettono una precisa ideologia politica su temi come l’immigrazione, il genere e le questioni razziali. Tra le disposizioni più contestate dai conservatori ci sono: Copertura delle notizie transgender: l’AP consiglia di evitare il “falso equilibrio”, sconsigliando di includere opinioni di fonti non qualificate per “bilanciare” una storia su questioni transgender. Uso del termine “cure che affermano il genere”: l’agenzia incoraggia l’utilizzo di questa espressione per descrivere trattamenti medici destinati alle persone transgender, includendo consulenza, terapia ormonale e interventi chirurgici. Maiuscola per “Black” ma non per “White”: l’AP scrive “Black” con la maiuscola per sottolineare l’identità culturale, mentre “white” rimane in minuscolo per evitare associazioni con il suprematismo bianco. Descrizione degli immigrati: il manuale sconsiglia l’uso di termini come “immigrato illegale”, preferendo espressioni come “persone prive di status legale permanente”. Per i sostenitori di Trump, queste scelte sono una forma di manipolazione del linguaggio finalizzata a imporre una narrazione progressista. Taylor Budowich, vice capo dello staff dell’ex presidente, ha accusato l’AP di usare il proprio manuale come strumento per diffondere un’agenda politica ostile ai valori conservatori. IL CASO DEL “GOLFO D’AMERICA” Uno degli episodi più emblematici di questa tensione è stata la disputa sulla denominazione del Golfo del Messico. Durante l’amministrazione Trump, un ordine esecutivo chiedeva ai media di adottare il termine “Golfo d’America” per riferirsi alla storica insenatura che bagna gli Stati Uniti, il Messico e Cuba. L’AP ha rifiutato di adeguarsi, sostenendo che il nome “Golfo del Messico” è in uso da oltre 400 anni ed è universalmente riconosciuto. Questa decisione ha scatenato la reazione della Casa Bianca, che ha negato l’accesso ai giornalisti dell’AP a diversi eventi ufficiali, tra cui allo Studio Ovale e di viaggiare a bordo dell’Air Force One durante una visita in Florida. REAZIONI E IMPLICAZIONI POLITICHE Il dibattito sulle scelte linguistiche dell’AP ha trovato ampio sostegno nei circoli conservatori e tra gli opinionisti vicini a Trump. Figure come Mike Cernovich hanno iniziato a segnalare sul web voci dello Stylebook ritenute problematiche, contribuendo a rafforzare l’idea che i media mainstream siano parte di una narrazione progressista imposta dall’alto. Dall’altra parte, l’AP ha difeso il proprio lavoro, ribadendo che le sue scelte editoriali si basano su criteri giornalistici indipendenti e non su una specifica agenda politica. “Se il nostro giornalismo non fosse imparziale, non avremmo clienti su tutto lo spettro politico”, ha dichiarato Lauren Easton, vicepresidente della comunicazione aziendale dell’AP.
Seul sospende DeepSeek per problemi di privacy

Dopo l’Australia, anche la Corea del Sud ha deciso di intervenire su DeepSeek, l’app cinese di intelligenza artificiale, sospendendone temporaneamente il servizio per preoccupazioni legate alla raccolta dei dati. La decisione è stata presa dopo che vari ministeri e agenzie governative sudcoreane hanno vietato l’accesso alla piattaforma, sollevando dubbi sulle sue pratiche di privacy. La Commissione per la protezione delle informazioni personali ha confermato che il blocco è scattato sabato alle 18:00 ora locale (10:00 in Italia) e rimarrà in vigore fino a quando l’azienda non apporterà miglioramenti e rimedi conformi alle leggi sudcoreane sulla tutela dei dati personali. Il provvedimento non giunge inaspettato. Il governo di Seul aveva già avviato un’indagine su DeepSeek, richiedendo chiarimenti sul trattamento delle informazioni. In risposta, la startup cinese ha nominato un rappresentante locale e riconosciuto alcune carenze nell’adeguarsi alle normative sudcoreane, manifestando la volontà di collaborare per risolvere le criticità. Tuttavia, ha sottolineato che un allineamento completo richiederebbe molto tempo. Per evitare un’escalation delle preoccupazioni, l’ente regolatore sudcoreano ha quindi raccomandato la sospensione del servizio fino al completamento degli adeguamenti necessari, proposta accolta dall’azienda. Nel frattempo, la Cina ha risposto alla decisione con critiche. Negli ultimi mesi, DeepSeek e il suo chatbot R1 hanno attirato l’attenzione per la loro capacità di competere con le principali soluzioni occidentali, come quelle statunitensi, a costi notevolmente inferiori. Tuttavia, il tema della archiviazione dei dati continua a suscitare perplessità a livello internazionale. L’azienda ha assicurato che le informazioni degli utenti vengono memorizzate in server sicuri situati nella Repubblica Popolare Cinese, ma ciò non ha dissipato i timori sulla sicurezza dei dati. A seguito della sospensione da parte della Corea del Sud, il governo di Pechino ha condannato le misure adottate da vari Paesi contro DeepSeek, accusandoli di politicizzare il commercio e la tecnologia. Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato che la Cina si augura che gli Stati coinvolti evitino di assumere posizioni che esagerano il concetto di sicurezza o impongano restrizioni basate su questioni politiche piuttosto che tecniche.
Associated Press cacciata anche da Air Force One per scelta geografica
L’Associated Press ha rifiutato di adottare la denominazione Golfo d’America al posto di Golfo del Messico, nonostante la decisione dell’amministrazione Trump. In risposta, la Casa Bianca ha deciso di escludere i giornalisti dell’agenzia, non solo dallo Studio Ovale ma anche dall’Air Force One. La decisione è stata annunciata su X dal vice capo dello staff Taylor Budowich, che ha accusato l’AP di ignorare un “legittimo cambio di nome geografico” e di promuovere la disinformazione.
Instagram sperimenta il pulsante “Non mi piace” nei commenti

Instagram sta testando un nuovo pulsante “Non mi piace”, che consentirà agli utenti di esprimere privatamente il proprio dissenso sui commenti dei post e dei Reels. La conferma arriva dal capo della piattaforma, Adam Mosseri, dopo che alcuni utenti avevano notato questa funzione in fase di test. Mosseri ha spiegato su Threads che l’obiettivo principale di questa funzione è creare un ambiente più amichevole e ridurre la visibilità dei commenti più negativi. Il pulsante “Non mi piace” sarà completamente anonimo, quindi nessuno potrà sapere chi lo ha utilizzato. Questa novità potrebbe aiutare a migliorare la qualità della sezione commenti, scoraggiando interazioni tossiche e rendendo la piattaforma più accogliente. Un portavoce di Meta ha ribadito che il pulsante “Non mi piace” non serve a punire gli utenti, ma a migliorare il ranking dei commenti, spostando quelli meno apprezzati in basso. Questo approccio è simile a quello già adottato da piattaforme come Reddit e YouTube, dove il sistema di downvote aiuta a gestire i contenuti meno pertinenti o poco apprezzati dalla community. Negli ultimi mesi, Instagram ha introdotto diverse novità per competere con TikTok, che negli Stati Uniti sta affrontando incertezze normative. Tra le innovazioni recenti, la piattaforma ha annunciato lo sviluppo di una nuova app per editing video, ispirata a CapCut, il software di montaggio di TikTok. Inoltre, ha ampliato la durata massima dei Reels a tre minuti, un’altra mossa per attrarre utenti abituati ai contenuti di maggiore lunghezza.
“Fratelli di chat” sotto accusa per privacy violata

Il Garante della Privacy ha inviato un avvertimento ufficiale alla Società Editoriale Il Fatto SPA, editrice del Fatto Quotidiano, in merito alla pubblicazione del libro “Fratelli di chat“. Questo volume contiene trascrizioni di conversazioni private tra esponenti di Fratelli d’Italia, tra cui parlamentari e ministri. Secondo il Garante, la pubblicazione di queste chat potrebbe violare la normativa sulla privacy e i principi fondamentali del giornalismo, mettendo a rischio la riservatezza delle persone coinvolte. L’Autorità ha sottolineato che la Costituzione italiana protegge la corrispondenza privata attraverso gli articoli 15 e 68. Ciò significa che le conversazioni tra politici, anche se di interesse pubblico, non possono essere diffuse liberamente senza rispettare determinate regole. Inoltre, il Garante ha evidenziato che nel libro potrebbero esserci riferimenti a terzi e addirittura a minorenni, la cui privacy deve essere tutelata in modo particolare. L’avvertimento arriva dopo le proteste di diversi esponenti di Fratelli d’Italia, che hanno criticato la pubblicazione delle loro chat. Alcuni di loro hanno ipotizzato azioni legali, accusando gli autori del libro di aver selezionato solo alcune parti delle conversazioni e di averle riportate in modo parziale o distorto. Inoltre, il partito ha annunciato che i suoi avvocati stanno valutando il caso anche dal punto di vista penale e civile, ipotizzando richieste di risarcimento danni. Fino a che punto la libertà di stampa può spingersi nel pubblicare informazioni riservate? Da un lato, i giornalisti hanno il dovere di informare il pubblico su questioni di interesse generale, specialmente quando coinvolgono rappresentanti politici. Dall’altro, esistono leggi sulla privacy che proteggono le comunicazioni private, anche quando riguardano persone con ruoli pubblici.
Claudio Pagliara nominato direttore dell’IIC a New York
Claudio Pagliara, attuale capo dell’ufficio di corrispondenza della Rai a New York, è stato scelto come nuovo direttore dell’Istituto Italiano di Cultura della città, succedendo a Fabio Finotti. La nomina, firmata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, è il risultato di un attento processo di selezione che ha visto la candidatura di personalità di alto profilo. Giornalista di lunga esperienza, Pagliara ha ricoperto ruoli di primo piano nel panorama dell’informazione internazionale, con incarichi a Parigi, Gerusalemme e Pechino, prima di approdare agli Stati Uniti. Autore del libro “La Tempesta Perfetta. Cina e Stati Uniti sull’orlo della terza guerra mondiale” (Piemme, 2023), Pagliara ha seguito da vicino le principali dinamiche geopolitiche globali. La sua carriera è iniziata nel giornalismo scritto, per poi consolidarsi in Rai, dove ha realizzato reportage e interviste con figure di spicco della politica internazionale. La sua conoscenza approfondita degli Stati Uniti e della comunità italiana a New York rappresenta un valore aggiunto per l’Istituto Italiano di Cultura, che da sempre mira a promuovere il patrimonio culturale italiano all’estero. L’istituzione ha una tradizione consolidata nell’affidare la direzione a personalità di spicco del giornalismo, come in passato accadde con Furio Colombo e Claudio Angelini.
Inpgi, previdenza per 47.000 giornalisti autonomi

L’Inpgi, l’Istituto nazionale di previdenza della professione giornalistica, tutela attualmente oltre 47.000 lavoratori, di cui 27.143 uomini e 20.273 donne. Dal luglio 2022, l’ente assicura esclusivamente la categoria dei giornalisti autonomi. Durante un’audizione alla Commissione parlamentare per il controllo sulle gestioni previdenziali, il presidente Roberto Ginex e il direttore generale Mimma Iorio hanno delineato il quadro della situazione attuale. Per quanto riguarda i dati relativi al 2023, il numero di contribuenti correnti si attesta intorno a 26.000. Le entrate medie dichiarate dai giornalisti autonomi alla Cassa pensionistica privata risultano pari a 11.464 euro per chi opera con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, mentre per i liberi professionisti salgono a 16.454 euro. Il gettito contributivo annuo dell’Inpgi ammonta a circa 70 milioni di euro, di cui 47 milioni derivano dalla contribuzione destinata alle prestazioni di Invalidità, Vecchiaia e Superstiti (IVS). L’Inpgi punta a garantire la sostenibilità della propria gestione previdenziale, utilizzando strumenti specifici come la destinazione di quote del contributo integrativo sui montanti degli iscritti, con l’obiettivo di migliorare l’adeguatezza delle pensioni per i giornalisti autonomi. L’ente dispone di un patrimonio superiore al miliardo di euro, gestito secondo principi socialmente responsabili. La politica di investimento si basa su criteri di sostenibilità e solvibilità a lungo termine, evitando liquidazioni improvvise del portafoglio. Gli obiettivi per il triennio 2024-2026 restano il rafforzamento della stabilità finanziaria e il mantenimento di prestazioni pensionistiche adeguate agli iscritti.
Trump e Musk allo Studio Ovale, ma AP esclusa per il Golfo d’America

Donald Trump e Elon Musk si sono ritrovati nello Studio Ovale per la firma di un ordine esecutivo destinato a ridurre la burocrazia governativa, ma la decisione della Casa Bianca di escludere un giornalista dell’Associated Press ha scatenato una tempesta politica e mediatica. L’AP ha denunciato di essere stata punita per non aver adottato la nuova denominazione imposta da Trump al Golfo del Messico, ribattezzato Golfo d’America. L’agenzia ha dichiarato che le è stato impedito l’accesso perché non ha modificato i suoi standard editoriali in conformità con l’ordine esecutivo presidenziale. Martedì Trump ha firmato un altro ordine esecutivo per ridurre il numero dei dipendenti delle agenzie federali e concedere maggiori poteri al DOGE, il dipartimento per l’efficienza governativa guidato da Musk. Durante un’insolita sessione con i giornalisti nello Studio Ovale, Musk ha difeso l’operato del DOGE e sostenuto che i tagli siano “necessari” per evitare il “fallimento del paese“. Con lui c’era il figlio di quattro anni, X Æ A-12, che ha giocato con le penne sulla scrivania presidenziale. In sole tre settimane, il DOGE ha eliminato programmi in 19 agenzie federali, smantellato USAID e ottenuto accesso ai dati sensibili del ministero dell’Economia, fino a quando un giudice federale non ha bloccato questa possibilità. Il nuovo ordine esecutivo, chiamato “Iniziativa di ottimizzazione della forza lavoro”, limita le nuove assunzioni a una ogni quattro licenziamenti, con eccezioni solo per la sicurezza e l’immigrazione. Musk ha dichiarato di voler dimezzare il deficit del governo eliminando “sprechi e inefficienze”. Le chiusure e i licenziamenti hanno già avuto effetti tangibili, nonostante alcuni blocchi giudiziari. Il leader democratico Chuck Schumer ha accusato Trump di instaurare un “governo ombra non eletto”. Il DOGE è inoltre al centro di un dibattito costituzionale: il controllo delle agenzie federali spetta al Congresso, e il dipartimento di Musk opera senza approvazione legislativa, prendendo decisioni di grande impatto. L’esclusione del giornalista AP ha scatenato proteste: la direttrice dell’AP, Julie Pace, ha denunciato la decisione come una violazione del Primo Emendamento e una minaccia al giornalismo indipendente. La White House Correspondents’ Association, tramite il suo presidente Eugene Daniels, ha definito la mossa “inaccettabile”, ribadendo che il governo non può penalizzare i giornalisti per il loro lavoro e chiedendo alla Casa Bianca di revocare la decisione.
Google filigrana le immagini AI

Google ha annunciato un importante aggiornamento per contrastare la disinformazione e la manipolazione delle immagini generate dall’intelligenza artificiale, introducendo filigrane digitali per le foto modificate con il suo strumento Magic Editor. Questa innovazione, basata sulla tecnologia SynthID sviluppata da DeepMind, permette di incorporare un tag di metadati digitali direttamente nell’immagine, rendendo possibile identificare se sia stata alterata tramite strumenti di IA generativa. L’implementazione di questa funzionalità ha l’obiettivo di rendere più chiaro agli utenti quando un contenuto visivo è stato modificato artificialmente, senza alterarne l’aspetto visibile. Lo strumento Magic Editor, disponibile anche per i possessori di iPhone, consente di rimuovere o aggiungere elementi in modo realistico, aprendo però la porta alla diffusione di contenuti potenzialmente ingannevoli. La nuova filigrana si applica automaticamente alle immagini trasformate con la funzione “reimagine”, fornendo un livello aggiuntivo di trasparenza. Google ha già implementato SynthID nelle immagini generate dal modello Imagen, lo stesso utilizzato dal chatbot Gemini per la creazione di contenuti grafici. Questa iniziativa si inserisce in un contesto più ampio che vede altre aziende, come Adobe, adottare soluzioni simili per garantire la provenienza dei contenuti digitali. Entrambe le società fanno parte della Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), un consorzio che si impegna a definire standard condivisi per la gestione dell’autenticazione delle immagini e dei video generati dall’IA. Google sottolinea che la filigrana non può essere rimossa facilmente e può essere rilevata solo attraverso strumenti specializzati. Inoltre, Google Foto include la sezione “Informazioni su questa immagine”, che permette agli utenti di verificare se una foto è stata modificata con Magic Editor e accedere a dettagli come la data di creazione originale. Questo sistema non è infallibile: Google avverte che modifiche minime potrebbero sfuggire all’identificazione di SynthID. Per questo motivo, esperti del settore ritengono che la filigrana da sola non sia sufficiente a garantire una tracciabilità affidabile dei contenuti digitali su larga scala. Il futuro della lotta alla disinformazione visiva passerà quindi attraverso l’adozione di strategie diversificate, in cui tecnologie come SynthID saranno integrate con altre metodologie per migliorare l’autenticazione dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.
Nasce 24Ore Salute, con focus su ricerca e sanità

Il Gruppo 24 ORE amplia la propria offerta editoriale con il lancio di 24Ore Salute, una piattaforma multimediale e crossmediale dedicata ai temi della salute, della medicina, della ricerca e dell’innovazione. Questo progetto nasce per offrire un punto di riferimento autorevole, aggregando in un unico hub i contenuti prodotti da Il Sole 24 Ore, Radiocor, Radio 24, 24Ore Podcast, Lab24 e 24 ORE Eventi. Il cuore dell’iniziativa è il nuovo sito 24oresalute.com, pensato per raccogliere e valorizzare le informazioni più rilevanti del settore. La piattaforma si distingue per una copertura informativa ampia e per la capacità di dialogare con diverse community di riferimento. Grazie a un’interfaccia modulare, il sito offre contenuti sempre aggiornati su sanità, medicina, innovazione, territori, imprese e startup. Il progetto si basa su tre pilastri fondamentali: multimedialità, profondità e completezza informativa. Il Gruppo 24 ORE conferma così il proprio impegno nel fornire notizie accurate e approfondite, spaziando dalle novità scientifiche ai temi normativi e alle attività delle imprese del settore. Tra i contenuti principali troviamo le pagine settimanali Salute24 su Il Sole 24 Ore, gli approfondimenti di Sanità24 a cura di Radiocor, i programmi di Radio 24 come Obiettivo Salute e una serie di podcast tematici. A queste produzioni si aggiungono eventi di rilievo come l’Healthcare Summit. Uno degli elementi distintivi di 24Ore Salute è la capacità di integrare contenuti audio e video, con la creazione di nuove videorubriche settimanali come Salute24. La piattaforma offrirà anche un’area dedicata all’analisi dei dati, sviluppata da Lab24, con l’obiettivo di realizzare un Osservatorio Salute, utile per monitorare trend e statistiche del settore sanitario. L’iniziativa è in continua evoluzione e prevede già lo sviluppo di nuovi servizi, tra cui la declinazione scientifica del marchio “L’Esperto Risponde”, un progetto che coinvolgerà professionisti del settore per supportare il pubblico con pillole audio-video e video chat live. Inoltre, verranno organizzati eventi di approfondimento e pubblicati nuovi libri a tema. Un ulteriore passo sarà la costituzione di un comitato scientifico multidisciplinare, incaricato di definire un manifesto programmatico per la salute informata, promuovendo un uso responsabile delle informazioni medico-scientifiche. Il target di 24Ore Salute è ampio: da un lato i cittadini, che potranno accedere a contenuti affidabili per diventare pazienti informati, dall’altro gli stakeholder e la business community, che troveranno un contesto autorevole per approfondire l’evoluzione del sistema sanitario e della ricerca scientifica. Tra i principali destinatari figurano aziende, istituzioni, associazioni, fondazioni del terzo settore, professionisti e enti ospedalieri. Il lancio ufficiale della piattaforma è avvenuto l’11 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale del Malato, con un’intervista esclusiva al Ministro della Salute Orazio Schillaci, il quale ha sottolineato l’importanza di un’informazione seria e accessibile per il cittadino, soprattutto in materia di prevenzione. Fabio Tamburini, Direttore de Il Sole 24 Ore, ha evidenziato come 24Ore Salute rappresenti un presidio unico nel panorama informativo, contrastando la disinformazione nel settore medico. Federico Silvestri, Direttore Generale Media & Business del Gruppo 24 ORE, ha aggiunto che la piattaforma nasce con una visione di lungo termine e con l’ambizione di diventare un punto di riferimento per il settore.