Senato, via libera a regole IA: l’Italia tutela giornalisti, il diritto d’autore e attua norme contro i deepfake

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Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge di delega al governo sull’intelligenza artificiale, che diventa così legge dello Stato. I voti favorevoli sono stati 77, quelli contrari 55 e 2 gli astenuti. La norma si compone di 28 articoli e stabilisce i “princìpi in materia di ricerca, sperimentazione, sviluppo, adozione e applicazione di sistemi e di modelli” legati all’IA. Il testo mira a promuovere un uso corretto, trasparente e responsabile delle nuove tecnologie, ponendo al centro la persona e vigilando sui possibili rischi economici, sociali e sull’impatto sui diritti fondamentali.

Tra gli aspetti messi in rilievo, la tutela del diritto d’autore e la protezione del lavoro giornalistico. Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, ha dichiarato: “Certamente uno degli aspetti più interessanti della legge italiana sull’intelligenza artificiale è costituito dagli argini posti a tutela del diritto d’autore e dei giornalisti che producono contenuti originali e di qualità. Per la Fnsi, l’IA non può sostituire i giornalisti in carne ed ossa”. Costante ha aggiunto che ora servono regole anche nel settore dell’informazione, per garantire un uso etico dell’IA e per permettere ai professionisti di far valere i propri diritti nei confronti di grandi piattaforme.

Soddisfazione è stata espressa dal sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, che ha sottolineato la necessità di garantire sicurezza nello sviluppo tecnologico: “La straordinaria rivoluzione dell’intelligenza artificiale ha bisogno di argini per far correre il cambiamento in sicurezza e grazie al lavoro del governo adesso sono in vigore misure adeguate per proteggere i cittadini dai rischi connessi”. Barachini ha richiamato l’attenzione sul contrasto al reato di deepfake, definito “più che mai necessario” dopo recenti episodi di cronaca, e sul rafforzamento delle norme a tutela del copyright, in linea con le direttive europee.

Il sottosegretario ha inoltre ringraziato il presidente della Commissione AI per l’Informazione, padre Paolo Benanti, e i commissari per il contributo fornito al percorso legislativo, evidenziando l’impegno del governo nel delineare “la via italiana all’intelligenza artificiale”.