Papa Leone XIV eredita i social ufficiali del papato, in nove lingue per 52 milioni di follower

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Papa Leone XIV ha assunto oggi la gestione degli account social ufficiali del papato su X e Instagram, mantenendo attiva la presenza digitale della Santa Sede. A comunicarlo è il Dicastero per la Comunicazione, specificando che il pontefice ha deciso di mettere da parte il suo account personale su X (@drprevost) e di proseguire la comunicazione istituzionale attraverso i profili già utilizzati dai suoi predecessori. L’account @Pontifex su X, attivo dal 2012, era stato inizialmente creato durante il pontificato di Benedetto XVI, per poi essere utilizzato da Papa Francesco. Oggi conta un totale di 52 milioni di follower distribuiti su nove lingue: inglese, spagnolo, portoghese, italiano, francese, tedesco, polacco, arabo e latino. Si tratta di uno dei più ampi canali digitali gestiti da un capo di Stato, oltre che di una delle principali fonti di comunicazione ufficiale del Vaticano. Parallelamente, su Instagram, Papa Leone XIV utilizzerà il profilo @Pontifex – Pope Leo XIV, considerato il solo account ufficiale del pontefice sulla piattaforma. Anche in questo caso si conferma la continuità con l’account di Papa Francesco, @Franciscus, che resterà online ma non più attivo per nuovi contenuti. Il Dicastero ha inoltre reso noto che i contenuti pubblicati da Papa Francesco verranno archiviati in una sezione dedicata del sito istituzionale Vatican.va, dove resteranno consultabili per studiosi, fedeli e media.

Trump vola in Medio Oriente senza stampa a bordo

Donald Trump sale a bordo dell'Air Force One

L’Associazione dei corrispondenti della Casa Bianca ha espresso profonda preoccupazione per la decisione dell’amministrazione Trump di impedire ai giornalisti di viaggiare con il presidente a bordo dell’Air Force One durante la sua missione in Medio Oriente. La partenza è avvenuta senza alcun membro della stampa a bordo, contrariamente alla prassi consolidata in cui un gruppo selezionato di giornalisti accompagna il capo di Stato nei viaggi ufficiali. All’interno dell’aereo presidenziale non erano presenti rappresentanti di testate di rilievo internazionale come Associated Press, Bloomberg e Reuters. Tradizionalmente, questi reporter hanno il compito di garantire una copertura tempestiva e imparziale degli spostamenti e delle dichiarazioni del presidente, fornendo aggiornamenti accessibili a milioni di cittadini attraverso testate in tutto il mondo. In una nota ufficiale, l’Associazione dei corrispondenti ha dichiarato che questa esclusione rappresenta un “danno per ogni americano che merita di sapere cosa sta facendo il suo leader eletto, il più rapidamente possibile”. La mancanza di copertura diretta da parte di giornalisti indipendenti solleva interrogativi sul rispetto dei principi di trasparenza e sull’accesso equo all’informazione riguardo alle attività presidenziali. L’episodio si inserisce in un contesto di tensioni prolungate tra la Casa Bianca e alcune testate giornalistiche. In precedenza, l’Associated Press era stata esclusa dalla copertura di eventi minori dopo essersi rifiutata di adottare la denominazione “Golfo d’America” al posto di “Golfo del Messico”, come richiesto in un ordine esecutivo firmato dal presidente Trump. La disputa legale che ne è seguita ha portato l’amministrazione ad adottare una nuova politica sui media, introducendo una rotazione tra giornalisti delle agenzie e della stampa scritta per l’accesso a eventi presidenziali a bordo dell’Air Force One e nello Studio Ovale. Nel contesto di questa rotazione, un giornalista di Reuters era stato autorizzato ad accompagnare il presidente in occasione del funerale di Papa Francesco. Tuttavia, il viaggio in Medio Oriente ha segnato un cambio di rotta, con l’esclusione totale dei reporter. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, non ha risposto alle richieste di commento inviate dai media. (In foto, Trump mentre sale a bordo dell’Air Force One. @AP Photo/Manuel Balce Ceneta)