80 anni di GdB, edizione speciale in omaggio ai lettori

Il Giornale di Brescia celebra oggi l’ottantesimo anniversario della sua fondazione distribuendo gratuitamente l’edizione del giorno in edicola e in formato digitale. I lettori potranno ritirare la copia cartacea senza bisogno di buoni, mentre chi preferisce la versione online potrà scaricarla in pdf dal sito o dall’app previa registrazione gratuita alla piattaforma GdB+. Il 26 aprile 1945 Brescia fu liberata dal nazifascismo, mentre in provincia si combatteva ancora. Al Broletto, sede della prima redazione, ripartirono subito le rotative per tornare a informare i cittadini. Il 27 aprile uscì il primo numero del Giornale di Brescia, nato come organo del Comitato di Liberazione Nazionale. Il quotidiano annunciava in prima pagina la liberazione della città con il titolo “Brescia è libera”. Il giornale rappresentò il ritorno a un’informazione libera, dopo vent’anni di dittatura e Repubblica Sociale Italiana. Dal 30 dicembre 1948 il nome cambiò, eliminando l’articolo “Il”. Per l’occasione, oltre agli aggiornamenti quotidiani di cronaca, sport, economia, cultura e politica, l’edizione conterrà pagine speciali dedicate agli ottant’anni di storia del giornale. La copia digitale sarà disponibile per tutti gli iscritti a GdB+, mentre i nuovi utenti potranno registrarsi direttamente tramite il portale o utilizzando il QR code pubblicato sul quotidiano. (In foto, la sede del giornale in via Solferino 22 a Brescia)
Il Giornale di Brescia compie 80 anni: porte aperte il 27 aprile

Compie 80 anni il Giornale di Brescia, fondato il 27 aprile 1945, all’indomani della Liberazione della città. Il primo numero del quotidiano bresciano riportava in apertura la notizia «Brescia è libera», affermandosi fin da subito come voce del Comitato di Liberazione. Da quel giorno sono seguite quasi 30.000 edizioni, in un racconto continuo e sempre più multimediale della cronaca e della vita cittadina. LA STORIA DEL GdB Il Giornale di Brescia nasce il 27 aprile 1945, mentre la guerra non era ancora terminata del tutto. In quella notte, cronisti e tipografi realizzarono il primo numero, titolato «Brescia è libera», su impulso del Comitato di Liberazione Nazionale (CLN), nei locali che avevano ospitato in precedenza giornali del regime fascista. Il primo direttore fu Leonzio Foresti, nominato il 22 maggio 1945. La gestione del quotidiano rimase al CLN fino al 1946, e la proprietà venne poi regolata con la creazione dell’Editoriale Bresciana nel 1947.Dal Broletto, la sede si trasferì nel 1960 in via Saffi, angolo via Solferino, dove ancora oggi si trova, pur con diverse ristrutturazioni nel tempo (1984-85 e 2019). Parallelamente, il Giornale ha seguito l’evoluzione tecnologica e culturale: nel 1985 passò alla fotocomposizione, nel 2000 nacque la sua edizione online e a Erbusco fu inaugurata una nuova tipografia. La prima edizione interamente a colori uscì nel 2008, mentre il formato cambiò nel 2010. Negli ultimi 15 anni, il GdB ha accelerato la sua trasformazione digitale, culminando con un’app che integra quotidiano, televisione e radio. Direttori principali dal 1945 a oggi: Leonzio Foresti, Mino Pezzi, Alberto Vigna, Vincenzo Cecchini, Ugo Martegani, Gian Battista Lanzani, Giacomo Scanzi e Nunzia Vallini. I FESTEGGIAMENTI PER L’ANNIVERSARIO Per celebrare l’anniversario, il GdB ha organizzato un calendario di eventi lungo tutto il 2025, con un’apertura simbolica proprio il 27 aprile, quando la sede di via Solferino aprirà le porte al pubblico. A partire dalle ore 11, la corte antistante ospiterà una puntata speciale, in diretta televisiva, di «In Piazza con Noi» su Teletutto, seguita da visite guidate alla redazione, alla tipografia e agli studi radio-televisivi del gruppo, tra cui Radio Bresciasette. I lettori potranno incontrare giornalisti e conduttori, assistere a trasmissioni in diretta e scoprire il “dietro le quinte” della produzione giornalistica. Il programma prevede laboratori di lettura per i più piccoli, in due fasce orarie: dalle 11.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 15.30. La diretta radiofonica proseguirà nel pomeriggio dalle 14 alle 16. Alle 15.30, nella Sala Libretti, inizierà la presentazione del libro «Chiamami adulto» di Matteo Lancini, psicologo e docente universitario. Alle 17 sarà la volta dello scrittore Giuseppe Lupo, che illustrerà il romanzo «Storia d’amore e macchine da scrivere», dedicato all’iconica Olivetti Lettera 22. Alle 18.30, sempre in Sala Libretti, si terrà «Il mio GdB», momento di testimonianze in cui i lettori racconteranno episodi significativi legati al quotidiano, accanto a giornalisti che ne hanno fatto parte in diverse epoche. Durante l’intera giornata sarà possibile ottenere una ristampa omaggio della prima pagina del GdB del proprio giorno di nascita e l’annullo filatelico speciale sulla cartolina commemorativa dell’anniversario, grazie alla presenza di Poste Italiane. (In copertina, il logo per gli 80 anni)
Anche Biesse, rivista di storia bresciana, celebra gli 80 anni del Giornale di Brescia

Il Giornale di Brescia compie ottant’anni e il nuovo numero di Biesse, rivista trimestrale edita da Fondazione Negri, ne ripercorre la storia. Il fascicolo sarà in edicola da giovedì 24 aprile, in abbinamento al quotidiano, al prezzo di 8 euro oltre il costo del giornale. La redazione del Giornale di Brescia aprì il 25 aprile 1945, giorno della Liberazione, e il primo numero uscì il 27 aprile. Nato come “Organo del Comitato Nazionale di Liberazione”, il giornale titolò in apertura: “Brescia è libera”. Alla direzione venne chiamato Leonzio Foresti, affiancato da redattori in rappresentanza delle varie forze politiche. Nel numero di Biesse, l’editore Mauro Negri e il direttore Marcello Zane scrivono: “Biesse racchiude pure in questo numero la storia del giornale che da ottant’anni accompagna le letture del mattino, degli affari e del tempo libero”. L’edizione dedica ampio spazio anche alle fotografie storiche dell’Archivio Negri, con approfondimenti sul Teatro Grande, sulla Mille Miglia del 1940 corsa in circuito, sul ristorante Principe in piazza Vittoria, sull’ospedale militare di San Gaetano e sul monumento a Garibaldi a Monte Suello. Il percorso editoriale del Giornale di Brescia si evolve a partire dal 1947, quando il CdA rinnova l’impegno a “favorire il progresso civile, culturale ed economico, ispirandosi ai valori cristiani della comunità”. Negli anni successivi il quotidiano viene rilevato da Editoriale Bresciana, con il sostegno di Banca San Paolo e Credito Agrario; dal 1949 il controllo passa alle fondazioni Tovini e Folonari. Alla guida del giornale si succedono Mino Pezzi, Alberto Vigna, Vincenzo Cecchini, Ugo Martegani, Giambattista Lanzani, Giacomo Scanzi e l’attuale direttrice Nunzia Vallini. Entrano a far parte del gruppo anche le emittenti Teletutto, Radio Bresciasette e Radio Classica Bresciana, oltre alla divisione commerciale Numerica e al centro stampa di Erbusco. Tra gli eventi salienti ricordati, la Strage di Piazza Loggia del 28 maggio 1974, occasione in cui furono pubblicate tre edizioni straordinarie. L’evoluzione tecnologica ha poi portato il giornale ad affiancare l’edizione cartacea con un sito web e pagine social. Zane scrive: “Una disposizione dialogica, nonché un’attitudine a misurarsi con un’opinione pubblica dagli umori spesso contraddittori che il quotidiano tende a incanalare in un alveo valoriale di riferimento democratico”. (In copertina: le linotype e i banconi con i caratteri mobili nella prima sede in Broletto. Credits: © www.giornaledibrescia.it)