TikTok ripristina il servizio negli USA grazie all’intervento di Trump
TikTok ha ripristinato il suo servizio per gli utenti negli Stati Uniti, rassicurando sulla sua operatività. Il presidente eletto Donald Trump ha dichiarato che emetterà un ordine esecutivo per garantire il futuro dell’app.
TikTok, Trump propone controllo 50% agli investitori statunitensi

TikTok è ufficialmente offline negli Stati Uniti a causa di una legge approvata dal Congresso nel 2024, entrata in vigore domenica, che vieta l’applicazione e altre piattaforme di ByteDance sul territorio americano. Il presidente eletto Donald Trump ha però annunciato un ordine esecutivo per sospendere la norma, proponendo un compromesso che prevede una partecipazione azionaria al 50% da parte di investitori statunitensi per placare le preoccupazioni sulla sicurezza nazionale. La legge, pensata per limitare il controllo cinese sui dati degli utenti americani, impone multe fino a 5.000 dollari per utente ai fornitori che non rispettano il divieto. Trump ha chiesto ai provider e agli store di applicazioni di ripristinare l’accesso alla piattaforma, garantendo protezione legale retroattiva contro eventuali sanzioni. Intanto, TikTok resta inaccessibile ai suoi oltre 170 milioni di utenti negli Stati Uniti, scatenando reazioni contrastanti. La Corte Suprema ha rifiutato di sospendere la legge, ritenendo legittime le preoccupazioni del Congresso, mentre diverse aziende hanno manifestato interesse per un’acquisizione parziale di TikTok USA. Tra queste, spiccano Frank McCourt, con un’offerta di 20 miliardi di dollari senza includere l’algoritmo principale, e la start-up Perplexity AI, con una proposta di fusione da 50 miliardi di dollari. Molti utenti, ormai privati della loro app preferita, si sono spostati su piattaforme alternative come Clapper e Xiaohongshu. Intanto, crescono i download di software VPN per aggirare le restrizioni, segno della popolarità ancora intatta di TikTok negli Stati Uniti. Trump spera di trovare un accordo definitivo prima del suo insediamento, ma le negoziazioni si preannunciano complesse e incerte.
CNN rinnova i team Casa Bianca e Capitol Hill

La CNN ha presentato i nuovi incarichi per i suoi team di Casa Bianca e Capitol Hill, in vista della seconda amministrazione del presidente Donald J. Trump e del 119° Congresso. Il rinnovamento della squadra garantisce una copertura approfondita e autorevole della politica americana su tutte le piattaforme dell’emittente. Kaitlan Collins, conduttrice e capo corrispondente della Casa Bianca, guiderà il programma “The Source with Kaitlan Collins” alle 21:00 ET, continuando a seguire da vicino il Presidente e la sua amministrazione. Collins viaggerà anche con Trump per eventi nazionali e internazionali, combinando la conduzione televisiva con reportage sul campo. Nel team della Casa Bianca, Kristen Holmes è stata nominata corrispondente senior. Forte di un’esperienza pluriennale, Holmes porterà il suo bagaglio di conoscenze sulla campagna Trump e sul primo mandato del presidente. Al suo fianco, Alayna Treene, che ha seguito la campagna 2024 di Trump e i momenti chiave del primo mandato per Axios, contribuirà con approfondimenti esclusivi. Jeff Zeleny, corrispondente capo per gli affari nazionali, continuerà a esplorare l’impatto delle politiche di Trump, mentre Kevin Liptak, reporter senior, seguirà la Casa Bianca con il suo stile dettagliato, arricchito da anni di viaggi con presidenti americani in tutto il mondo. Betsy Klein, produttrice senior, integrerà il team con la sua competenza su politica interna ed estera, nonché sulle campagne presidenziali. Sul fronte di Capitol Hill, Manu Raju, conduttore e corrispondente capo del Congresso, guiderà il team esperto della CNN con il suo talento nel fornire scoop e notizie in tempo reale. Lauren Fox, Annie Grayer e Sarah Ferris continueranno a coprire le dinamiche legislative e politiche del Congresso. Tra i temi principali che i team affronteranno, spiccano l’economia americana, sotto la supervisione di Phil Mattingly, e l’immigrazione, affidata a Priscilla Alvarez, che riporterà le ultime notizie direttamente dal confine USA-Messico.
Gli “orfani” di TikTok attratti da Meta e YouTube

La conferma della chiusura di TikTok da parte della Corte Suprema degli Stati Uniti ha scatenato fermento tra i giganti del settore digitale. La potenziale chiusura della popolare piattaforma, che conta circa 170 milioni di utenti americani, potrebbe innescare una migrazione di massa verso alternative consolidate o emergenti. Tra i principali beneficiari si profilano Meta, YouTube e la piattaforma cinese Xiaohongshu, conosciuta a livello internazionale come RedNote, tutte già al lavoro per accogliere il pubblico di TikTok. Secondo un articolo del New York Times, Meta, guidata da Mark Zuckerberg, si sta preparando a capitalizzare questa opportunità. Il colosso ha sviluppato strategie per adattare Instagram alle esigenze degli utenti di TikTok, rendendolo ancora più simile alla piattaforma cinese. Fonti vicine a Meta rivelano che sono in corso iniziative per attrarre i creator più influenti, offrendo incentivi e potenziando funzioni come i video brevi e il social commerce. Richard Kramer, analista di Arete Research, ha definito Instagram una “casa naturale” per i creator e gli utenti di TikTok, grazie alla capacità di combinare engagement e shopping online. Anche YouTube ha implementato modifiche significative per prepararsi a questa eventualità. La piattaforma ha esteso la durata massima dei video di YouTube Shorts, portandola da uno a tre minuti, avvicinandosi così al formato di TikTok, che consente video fino a dieci minuti. Inoltre, YouTube ha organizzato un programma di “boot camp” per i suoi creator, orientato a rafforzare il segmento di YouTube Shopping, un’area che potrebbe trarre grande vantaggio dall’arrivo di nuovi utenti e influencer. Un altro importante player è la piattaforma cinese Xiaohongshu, nota a livello globale come RedNote. Questa applicazione, già affermata in Cina, si prepara a intercettare parte dell’utenza americana di TikTok, puntando su contenuti visivi e funzionalità di social commerce. Con un’impronta che ricorda il mix di estetica e interazione tipico di TikTok, Xiaohongshu potrebbe rappresentare un’alternativa interessante, soprattutto per chi cerca piattaforme innovative. Con un mercato di 170 milioni di utenti in gioco, il bando di TikTok potrebbe ridefinire le dinamiche del panorama social negli Stati Uniti. Tuttavia, le sfide non mancano. Gli utenti americani di TikTok sono noti per la loro fedeltà alla piattaforma e non sarà facile convincerli a migrare verso nuove soluzioni. Allo stesso tempo, l’incertezza legale che ancora circonda il bando potrebbe rallentare la corsa dei competitor. Ciò che è certo, però, è che il vuoto lasciato da TikTok rappresenta una straordinaria opportunità per i giganti della tecnologia, pronti a ridefinire il futuro dei social media negli Stati Uniti. (In foto, Mark Zuckerberg)
TikTok oscurato negli USA: stop a 170 milioni di utenti. Trump: “Deciderò lunedì”

Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 gennaio, TikTok ha bloccato l’accesso a oltre 170 milioni di utenti americani, attuando una misura drastica in risposta al divieto imposto da una legge statunitense che proibisce l’utilizzo dell’applicazione se la sua proprietà rimane in mani cinesi. La legge, confermata di recente dalla Corte Suprema, mira a tutelare la sicurezza nazionale, ma ha scatenato tensioni politiche, economiche e legali. Agli utenti che tentavano di accedere al social network, è apparso un messaggio che spiegava la situazione: “Negli Stati Uniti è stata promulgata una legge che vieta TikTok“, si legge in un messaggio che appare agli utenti che tentavano di utilizzare il social network. “Purtroppo, ciò significa che per ora non puoi utilizzare TikTok. Siamo fortunati – si legge ancora – che il presidente Trump abbia indicato che lavorerà con noi per trovare una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica. Rimanete sintonizzati!”. Tuttavia, nonostante queste rassicurazioni, TikTok ha deciso di agire in modo preventivo, oscurando la piattaforma. La normativa, approvata dal Congresso con il sostegno bipartisan di democratici e repubblicani, prevede la messa al bando di TikTok a meno che ByteDance, la società cinese che ne detiene la proprietà, non ceda il controllo a investitori americani. Il presidente Trump, nel suo secondo mandato, sembra intenzionato a concedere una proroga di 90 giorni, ma ha dichiarato che non ha ancora preso una decisione definitiva. “Devo valutare con attenzione: è una questione molto grossa”, ha affermato Trump, lasciando aperta la possibilità di un annuncio imminente. TikTok ha bloccato il servizio negli USA, accusando le autorità di non garantire un blocco legale al divieto. La legge prevede pesanti sanzioni per le aziende coinvolte, mentre il mondo politico è diviso: Trump ora sostiene TikTok, ma resta pressato dai repubblicani più rigidi. I democratici frenano per non alienarsi milioni di utenti contrari al divieto. Sebbene ByteDance abbia investitori americani, resta una società cinese, alimentando accuse di spionaggio. L’amministratore delegato Shou Zi Chew ha denunciato una violazione del Primo Emendamento, mentre il caso simbolizza la complessa relazione tra tecnologia, politica e libertà d’espressione.