Casarin saluta la TgR. Sindacati chiedono rilancio editoriale

Alessandro Casarin TgR

Alessandro Casarin, direttore della testata giornalistica regionale Rai (TgR), ha rassegnato le dimissioni per raggiunti limiti d’età. Dal 12 dicembre, l’interim della direzione passa al condirettore Roberto Pacchetti, in attesa della nomina definitiva di un successore. Casarin ha salutato la TgR con un messaggio pubblicato sul sito di RaiNews: “Care telespettatrici, cari telespettatori, oggi è il mio ultimo giorno alla direzione della Tgr, sei anni che hanno portato la testata a diventare il secondo Tg Rai per numero di telespettatori, il terzo se confrontato con la concorrenza privata. Dunque, TgR sul podio nazionale. Abbiamo anche portato in rete tutte le redazioni regionali con centinaia di miglia di visitatori quotidiani. E se come si usa dire, il futuro è l’online, auspico nuovi investimenti e nuove risorse. Grazie alla quotidiana professionalità dei giornalisti, dei colleghi amministrativi e tecnici perché – ogni giorno – per realizzare il famoso “goal” come urlava Bruno Pizzul, la “squadra TgR” deve sempre giocare con uno schema dove tutti portano il proprio, indispensabile, contributo”. Il saluto di Casarin non ha placato le critiche. In una nota ufficiale, il coordinamento dei CDR della TgR UsigRai ha commentato con toni aspri, denunciando anni di scelte discutibili e di relazioni sindacali difficoltose. Secondo il sindacato, Casarin ha lasciato redazioni “stanche e sfiduciate”, richiamando episodi controversi della sua gestione: dalla chiusura della terza edizione del Tg, alle imposizioni sull’abbigliamento dei giornalisti. “Se il web è partito in tutte le redazioni, è stato grazie a un doppio accordo sindacale firmato dall’Usigrai che ha permesso l’aumento degli organici e dei caposervizio”, hanno precisato i CdR, contestando le rivendicazioni del direttore uscente. Ulteriori critiche riguardano l’assenza di un piano editoriale per i social e la riduzione delle risorse destinate alle troupe, con carenze di personale e problemi logistici non risolti. Diverso il tono di Unirai, il sindacato dei giornalisti Rai, che ha preferito una linea più conciliante. Francesco Palese, segretario di Unirai, ha sottolineato come la TgR, nonostante le difficoltà, abbia consolidato il gradimento del pubblico: “È necessario tutelare questo primato e assicurare alla TgR in tempi rapidi un direttore nel pieno delle funzioni”. Le dimissioni di Casarin aprono una fase di transizione delicata. Le redazioni regionali chiedono una svolta concreta per rilanciare l’informazione locale, soprattutto sul fronte digitale e delle risorse umane. Secondo i CdR, servono nuovi investimenti, regole chiare per il web e selezioni pubbliche che colmino le gravi carenze di organico. (In foto, Alessandro Casarin)

Premio Cronista 2024 a Michele Varì per il progetto Miché

Premio giornalisti

Il Consiglio Direttivo del Gruppo Cronisti Liguri ha assegnato i prestigiosi premi per l’attività giornalistica dell’anno, celebrando tre professionisti che si sono distinti per dedizione, capacità narrativa e innovazione. Michele Varì, storico cronista del Corriere Mercantile, ha conquistato il Premio Cronista 2024. Varì è stato premiato per la sua serie televisiva Miché, un progetto che dà voce a persone emarginate, spesso coinvolte in vicende di cronaca o situazioni di disagio sociale. Miché è oggi una delle trasmissioni più seguite dell’emittente ligure Primocanale. L’Associazione Ligure dei Giornalisti, nel riconoscere il suo impegno, lo ha descritto come “sempre sul pezzo”, elogiando la sua sensibilità nel trattare storie umane complesse. Accanto a lui, Erica Manna, cronista de La Repubblica, ha ricevuto il secondo riconoscimento per la sua capacità di raccontare, con precisione e umanità, storie che parlano di ultimi, migranti e disagiati. Già vincitrice del premio nazionale Scarlata di Palermo per i suoi reportage sul crollo del Ponte Morandi, Manna continua a distinguersi come una voce autorevole nel panorama giornalistico nazionale. Il terzo premiato è Fabio Canessa, giovane reporter del quotidiano online Genova24. Canessa si è fatto notare per il suo approccio innovativo, utilizzando nuove tecnologie e linguaggi per raccontare la cronaca, sia nera che bianca, con uno stile fresco e diretto. Infine, il premio “Rapporti con la stampa” è stato assegnato a Paola Zappavigna, dirigente della Polizia Stradale. Zappavigna è stata lodata per la sua comunicazione tempestiva e puntuale nei confronti dei cronisti liguri, un elemento essenziale per garantire un’informazione trasparente e accurata. I riconoscimenti saranno consegnati oggi, giovedì 12 dicembre, alle 11.30, nella suggestiva sala dell’area archeologica dei Giardini Luzzati, durante un evento che prevede anche la proiezione del video-documentario Cronaca di un anno di Cronaca 2024, un racconto dei fatti più significativi dell’anno appena trascorso.