Il dibattito italiano sulla Rai raggiunge Le Monde

Le Monde ha dedicato oggi la sua prima pagina a un approfondito servizio sulla Rai italiana, titolando “L’offensiva di Meloni sulla Rai italiana”. In copertina, una foto di un collegamento dallo studio di Bruno Vespa, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sorridente, cattura l’attenzione dei lettori. Nel lungo servizio del Magazine settimanale del quotidiano francese, l’introduzione è dedicata alla storica rilevanza della Rai in Italia. “Gli italiani la chiamano mamma Rai. Vera istituzione della Repubblica, accompagna le evoluzioni dell’Italia dalla sua creazione,” scrive il magazine. La copertina del servizio presenta una foto in bianco e nero dell’ingresso della Rai con il titolo in giallo: ‘L’estrema destra prende la linea’. L’articolo evidenzia come, nonostante le alternanze politiche, la Rai sia rimasta per lungo tempo un baluardo della sinistra italiana. “Nonostante le alternanze politiche, il gruppo audiovisivo pubblico è rimasto un bastione piuttosto di sinistra. Una roccaforte della quale la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, eletta nel 2022, ha intrapreso la conquista,” prosegue l’articolo. Dal momento della sua elezione, Meloni ha messo in atto una serie di cambiamenti significativi all’interno della Rai, con trasmissioni soppresse, nomine strategiche e una ridefinizione dei programmi. Questi cambiamenti sono stati percepiti da molti come parte di una più ampia “guerra culturale” volta a rimodellare il panorama mediatico italiano in una direzione più favorevole alla sua agenda politica. La reazione a queste mosse è stata polarizzata. Gli oppositori hanno rapidamente etichettato la trasformazione come l’avvento di una “Tele Meloni”, insinuando un controllo sempre più centralizzato e partigiano sulla Rai. Al contrario, a destra, si parla di un “ritorno al pluralismo,” argomentando che i cambiamenti sono necessari per bilanciare una storica inclinazione verso sinistra dell’emittente pubblica. Le Monde sottolinea come questa battaglia per la Rai rifletta un più ampio scontro culturale e politico in Italia, dove i media giocano un ruolo cruciale nel modellare l’opinione pubblica. La conquista della Rai da parte di Meloni non è semplicemente una questione di riorganizzazione interna, ma rappresenta una strategia più ampia per influenzare il discorso pubblico e rafforzare la sua posizione politica.
Rai, Sergio risponde: “321 minuti di copertura elettorale”

Roberto Sergio, amministratore delegato della Rai, ha presentato una relazione che difende l’operato della rete televisiva pubblica italiana nella copertura delle elezioni francesi. La relazione risponde alle critiche ricevute riguardo alla presunta insufficienza di spazio dedicato all’evento. Le polemiche si sono scatenate in seguito alla programmazione delle reti generaliste la sera delle elezioni. Durante quella fascia oraria, il canale all news RaiNews24 ha dedicato il telegiornale delle 22 al Festival delle Città Identitarie a Pomezia, suscitando proteste da parte del Comitato di Redazione (Cdr) e del sindacato dei giornalisti Usigrai. Questi ultimi hanno lamentato la mancanza di adeguata copertura delle elezioni francesi. Roberto Sergio ha rigettato le accuse, sottolineando come il Tg1 delle 20 del 7 luglio (22,7% di share) abbia offerto un’ampia copertura delle elezioni francesi, con collegamenti in diretta da Parigi e interviste ai protagonisti. Anche Tg2 e Tg3 hanno seguito l’evento in modo approfondito, e Rai3 ha trasmesso uno speciale dopo le 23 per analizzare i dati consolidati. Sergio ha anche specificato che il flusso informativo è stato garantito anche da Giornali Radio, Televideo, il portale RaiNews.it e RaiNews24, che ha mandato in onda uno speciale intitolato “Francia al bivio” a partire dalle 19.55 – che ha incluso collegamenti con corrispondenti Rai e opinionisti francesi e italiani, proseguendo con aggiornamenti per tutta la serata e la notte. Contrariamente a quanto riportato dalla stampa, anche il sommario del tg delle 22 di RaiNews24 si è aperto con le elezioni francesi. Sergio ha fornito dati precisi: tra le 22 e le 22.45, circa il 40% del tempo notizia è stato dedicato alle elezioni francesi, con un totale di 321 minuti di copertura. Nei giorni successivi, la copertura è proseguita in modo ampio ed esaustivo. Tra il 7 e il 9 luglio, il tempo notizia sui canali Rai è stato pari a 9 ore e 15 minuti, con una copertura complessiva di 19,5 milioni di spettatori per i tg delle reti generaliste, a cui si aggiungono gli utenti di RaiNews24, delle radio e di RaiNews.it. Roberto Sergio ha concluso ricordando che, anche in occasione delle legislative francesi del 2022, la Rai aveva adottato una copertura simile, senza speciali sui canali generalisti ma con finestre informative all’interno di uno speciale di RaiNews24 dedicato all’Ucraina. Questa modalità, secondo Sergio, è in linea con le pratiche adottate da altri paesi europei, che prevedono coperture nei tg senza speciali dedicati.